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Catasto Speleologico Regionale

 

Aggiornamento scheda catastale




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786 | Grotta della Vecchia Diga


100m 500m 1000m
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Nomi e numeri catastali Scopritori Ingressi Morfometria Descrizione Rami/Pozzi Rilievi Planimetria Idrogeologia Meteorologia ipogea Ghiaccio/Neve Rifiuti Danneggiamenti Pericoli Geologia Biologia Aspetti culturali Vincoli Immagini Bibliografia Agenda Altri files Archivio storico

Nome principale: Grotta della Vecchia Diga

Numero catasto: 786

Numero catasto locale: 327FR

Numero totale ingressi: 2

Data primo accatastamento: 01/01/1969


Altri nomi

Grotte della Valcellina

Grotta della Vecchia diga

Non sono presenti informazioni

  • Ingresso 1
  • Ingresso 2

Descrizione ingresso

Numero ingresso: 1

Nome ingresso: Ingresso 1

Ingresso principale: Si

Stato ingresso: Agibile

Dimensione stimata ingresso: 12 x 2,7 m

Tipo ingresso: Orizzontale

Morfologia ingresso: Galleria

Pericoli all'accesso: Nessuno

Limitazioni: Cancello

Accessibilità: Previa richiesta chiavi

Data di accatastamento: 24/04/2013


Targhettatura

Presenza targhetta: Si

Sigla targhetta: 786

Data targhettatura: 01/01/2014

Gruppo targhettatura: USP - Unione Speleologica Pordenonese

Campagna targhettatura: 2014


Località

Comune: Barcis

Area geografica: Prealpi Carniche

Area provinciale: Pordenone

Tipo carta: 1:5.000

Carta CTRN 1:5.000: 064044 - Molassa


Rilevamento posizione

Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS

Tipo posizione: Aggiornamento Posizione

Tipo coordinate rilevate: Geografiche WGS84

Latitudine: 46,18566667

Longitudine: 12,59852778

Lat. WGS84: 46,18566667

Lon. WGS84: 12,59852778

Est RDN2008/UTM 33N: 314673,57

Nord RDN2008/UTM 33N: 5117480,012

Storico posizioni

Storico posizioni







Data esecuzione posizione: 13/04/2013

Quota ingresso (s.l.m.): 483 m

Metodo rilevamento quota: Cartografico

Carta utilizzata: 1:5.000

Affidabilità posizione: Corretto


Autori della posizione

Autore: Alberto Casagrande

Gruppo appartenenza: USP - Unione Speleologica Pordenonese

Descrizione ingresso

Numero ingresso: 2

Nome ingresso: Ingresso 2

Ingresso principale: No

Stato ingresso: Agibile

Dimensione stimata ingresso: 5,8 x 3,2 m

Tipo ingresso: Orizzontale

Morfologia ingresso: Galleria

Accessibilità: Non specificato

Note per Accessibilità: Per poter accedere alla Grotta alla Vecchia Diga e' necessario chiedere la chiavi all Unione Speleologica Pordenonese

Data di accatastamento: 24/04/2013


Targhettatura

Presenza targhetta: Si

Sigla targhetta: 786A

Data targhettatura: 01/01/2014

Gruppo targhettatura: USP - Unione Speleologica Pordenonese

Campagna targhettatura: 2014


Località

Comune: Barcis

Area geografica: Prealpi Carniche

Area provinciale: Pordenone

Tipo carta: 1:5.000

Carta CTRN 1:5.000: 064044 - Molassa


Rilevamento posizione

Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS

Tipo posizione: Prima Posizione

Tipo coordinate rilevate: Geografiche WGS84

Latitudine: 46,18613889

Longitudine: 12,59775

Lat. WGS84: 46,18613889

Lon. WGS84: 12,59775

Est RDN2008/UTM 33N: 314615,137

Nord RDN2008/UTM 33N: 5117534,296

Storico posizioni

Storico posizioni







Data esecuzione posizione: 13/04/2013

Quota ingresso (s.l.m.): 458 m

Metodo rilevamento quota: Cartografico

Carta utilizzata: 1:5.000

Affidabilità posizione: Corretto


Autori della posizione

Autore: Alberto Casagrande

Gruppo appartenenza: USP - Unione Speleologica Pordenonese

Caratteristiche

Sviluppo planimetrico: 1388 m

Dislivello positivo: 77 m

Profondità: 5 m

Dislivello totale: 82 m

Quota fondo: 478 m

Andamento cavità: Misto


Stato della cavità

Esplorazione in corso: Si

Prosecuzioni: Prosecuzioni possibili

Grotta turistica: No

Presenza d'acqua

corsi acqua interni perenne

corsi acqua interni temporaneo/a

sorgente temporaneo/a


Sifoni

Presenza sifoni: Si

Sifoni permanenti: Si

Sifoni temporanei: Si


Laghi

Laghi permanenti: Si


Tracciamenti

Data tracciamento: 04/09/2005

Note tracciamento: Iniezione di 25g di fluoresceina e 100g di Tinopal CBS-X disciolti in 10 l d'acqua tratto da: USP (2013) Le acque del Cellina e la Grotta della Vecchia Diga Tracciamento incerto

Data comunicazione:

Punto immissione: Grotta della Vecchia Diga (parte più a valle del sifone terminale della grotta)

Punto di emergenza: Sorgente esautrice n1 e Sorgente esautrice n2

Meteorologia ipogea

Non sono presenti informazioni

Danneggiamenti


Non sono presenti informazioni

Geologia

fonte: Carta geologica del Friuli Venezia Giulia alla scala 1:150.000

Ingresso 1

Litologia: Carbonati massivi

Ambiente: Depositi di piattaforma aperta

Età: Cretaceo sup.- Paleocene sup.

Formazione: Calcareniti del Molassa
Fm. dei Calcari del Carso triestino p.p
Calcari di Monte San Michele

Ingresso 2

Litologia: Carbonati massivi

Ambiente: Depositi di piattaforma aperta

Età: Cretaceo sup.- Paleocene sup.

Formazione: Calcareniti del Molassa
Fm. dei Calcari del Carso triestino p.p
Calcari di Monte San Michele


Depositi

ghiaia


Concrezioni: Si

Aspetti culturali

archeologico/paleontologico


Catasto Ragionato Informatico delle Grotte Archeologiche

Vincoli

Vincolo paesaggistico: Segnalata alla Regione per futura tutela

  • Principale
  • Ramo 2

Nome ramo: Principale

Numero ramo:

Descrizione ramo:

Ramo attivo: No


Pozzo/risalita/scivolo

Tipo Dislivello Nome
Pozzo 8 m
Pozzo 14 m

Nome ramo: Ramo 2

Numero ramo:

Descrizione ramo: Ramo ingresso superiore

Ramo attivo: No


Breve descrizione del percorso d'accesso

La grotta si apre sulla destra del Torrente Cellina, all'altezza della vecchia presa della SADE.

Descrizione dei vani interni della cavità

La grotta ha uno sviluppo prevalentemente orizzontale e consiste in una sistema di gallerie intercomunicanti. Può essere divisa in due parti assai diverse: la cavità fossile e la cavità attiva. La cavità fossile comunica con l’esterno con due ingressi posti rispettivamente a quota 485 metri e a quota 458 metri. Questa parte può essere percorsa dall’acqua solo in caso di piene eccezionali. Termina con un pozzo, sul fondo del quale scorre dell’acqua e con un sifone che ha precluso la prosecuzione delle esplorazioni fino a tempi recenti. La seconda parte è attiva (ramo attivo): si sviluppa dopo il sifone in leggera salita, è sempre percorsa da un piccolo corso d’acqua fino ad un camino che rappresenta il termine delle attuali esplorazioni; qua e là rami minori confluiscono in quello principale.
Nel complesso la cavità appare piuttosto ricca di concrezioni calcitiche rispetto alle altre presenti nell’area. La volta delle gallerie è costituita in gran parte dal letto degli strati e si mantiene abbastanza bassa. In diversi punti della galleria SW ed in qualche tratto di quella SE ci sono caratteristici conglomerati; sul pavimento della galleria SW, specie in corrispondenza con il ramo iniziale nel primo tratto di questo, ci sono detriti molto levigati e ciottoli di varia grandezza.
Oltre il sifone, è stata esplorata una galleria ascendente: proseguendo per una breve condotta oltre il sifone, dopo un laghetto poco profondo, si incontra una serie di caverne percorse da un modesto corso d’acqua che alimenta il sifone. In una di queste vi è una cascata proveniente da un camino laterale. Dopo questa prima
parte la grotta continua, sempre in salita, con una galleria d’interstrato, non percorsa dall’acqua in condizioni normali, incisa nel mezzo di un meandro. Dopo circa 200 m, mentre la galleria prosegue ancora per una trentina di metri, terminando con una frana, il meandro devia verso est. Percorrendo il meandro bisogna superare alcuni salti in arrampicata finché si arriva alla base di un camino, stimato una quarantina di metri (Parco delle Prealpi Carniche, 2005).

  • 31/12/2011
  • 05/12/1976
  • 02/11/1952
  • Poligonale/3D

Data rilievo: 31/12/2011

Tipo rilievo: Aggiornamento rilievo


Autori del rilievo

Autore: Romina De Lorenzi

Gruppo appartenenza: USP - Unione Speleologica Pordenonese

Autore: Sergio Poeta

Gruppo appartenenza: USP - Unione Speleologica Pordenonese

Autore: Daniele Cirillo

Gruppo appartenenza: USP - Unione Speleologica Pordenonese

Autore: Mauro Perotti

Gruppo appartenenza: USP - Unione Speleologica Pordenonese

Autore: Daniele Ceschin

Gruppo appartenenza: USP - Unione Speleologica Pordenonese


File rilievi presenti

Tipo file rilievo: Pianta e sezione

File del rilievo Scarica rilievo

Data rilievo: 05/12/1976

Tipo rilievo: Aggiornamento rilievo


Autori del rilievo

Autore: Franco Besenghi

Gruppo appartenenza: AXXXO - Associazione XXX Ottobre

Autore: Giorgio Ercolani

Gruppo appartenenza: AXXXO - Associazione XXX Ottobre


File rilievi presenti

Tipo file rilievo: Sezione

File del rilievo Scarica rilievo

Tipo file rilievo: Pianta

Scala rilievo: 1:500

File del rilievo Scarica rilievo

Data rilievo: 02/11/1952

Tipo rilievo: Primo rilievo


Autori del rilievo

Autore: Luciano Benedetti

Gruppo appartenenza: GTS - Gruppo Triestino Speleologi

Autore: Carlo Mosetti

Gruppo appartenenza: GTS - Gruppo Triestino Speleologi

Planimetria georiferita

La georeferenziazione della planimetria della cavità è comunque da intendersi indicativa, per l'accuratezza far riferimento alla scheda rilievi

Nome immagine

Data dello scatto: 01/04/2013

Didascalia: Ingresso con numero identificativo

Autore foto: Ivan Castelrotto

Gruppo di appartenenza: USP - Unione Speleologica Pordenonese

Descrizione: Ingresso 1

Nome immagine

Data dello scatto: 01/04/2013

Didascalia: Targhetta o numero identificativo

Autore foto: Ivan Castelrotto

Gruppo di appartenenza: USP - Unione Speleologica Pordenonese

Descrizione: Targhetta ingresso 1

Nome immagine

Data dello scatto: 01/04/2013

Didascalia: Ingresso con numero identificativo

Autore foto: Ivan Castelrotto

Gruppo di appartenenza: USP - Unione Speleologica Pordenonese

Descrizione: Ingresso 2

Nome immagine

Data dello scatto: 01/04/2013

Didascalia: Targhetta o numero identificativo

Autore foto: Ivan Castelrotto

Gruppo di appartenenza: USP - Unione Speleologica Pordenonese

Descrizione: Targhetta ingresso 2

Nome immagine

Data dello scatto: 01/04/2013

Didascalia: Esterno

Autore foto: Ivan Castelrotto

Gruppo di appartenenza: USP - Unione Speleologica Pordenonese

Descrizione: Panoramica ingresso 2

Bibliografia

Storia esplorativa della Grotta della Vecchia Diga
Gianni Benedetti e Mila Bottegal
Unione Speleologica Pordenonese CAI (2013)
Biblioteca del CSR
Collocazione: Le acque del Cellina e la Grotta della Vecchia Diga

Categorie: Documentazione speleologica, Speleologia tecnica

Indici: Esplorazioni, Cartografia, Fotografia

Keyword: Esplorazioni


Racconto delle esplorazioni compiute nella Grotta della Vecchia Diga.

I principali sifoni e cavità sommerse e loro sequenza esplorativa
Cirillo Daniele
Unione Speleologica Pordenonese (1995)
Biblioteca del CSR
Collocazione: Esplorare 1995

Categorie: Geospeleologia e carsismo, Speleologia tecnica

Indici: Esplorazioni, Idrologia

Keyword: immersioni, esplorazioni, Prealpi Carniche


L'articolo tratta le immersioni nella Grotta Vecchia Diga negli anni

Caverne e grotte della Regione Friuli-Venezia-Giulia
Carlo Finocchiaro (1971)
Biblioteca del CSR
Collocazione: in Enciclopedia Monografica della Regione F.V.G., 1: 173-190

Categorie: Antropospeleologia, Geospeleologia e carsismo

Indici: Aree carsiche, Geomorfologia e speleogenesi, Archeologia


rapida descrizione morfologica della grotta e di ciò che si trova al suo interno

Geologia e ricerca nella grotta della Vecchia Diga
Barbara Grillo
Unione Speleologica Pordenonese CAI (2013)
Biblioteca del CSR
Collocazione: In "Le acque del Cellina e la Grotta della Vecchia Diga

Categorie: Geospeleologia e carsismo

Indici: Idrologia

Keyword: Idrologia, Tracciamenti


Studio e descrizione sulla morfologia e idrogeologia della grotta della Vecchia Diga

Mammut 1989
Tonon M.
Museo Civico di Scienze Naturali (1992)
Collocazione: Catalogo della Mostra realizzata dal Museo di Storia Naturale di Pordenone, Pordenone 1989, 150 pp., Pordenone

Categorie: Antropospeleologia

Indici: Archeologia


Si riporta la descrizione della cavità, visitata da Marinoni in compagnia del prof. Marinelli con la guida dei fratelli Commessati, il cui piano pavimentale era al tempo ostruito da massi derivati dal crollo della volta. L'A., oltre all'assenza di tracce riferibili alla frequentazione umana e animale, ritiene non sia possibile pensare di praticarvi degli scavi "perché pericolosissimo, nessuna probabilità di riuscita per le frane che ne occupano ora il suolo di origine".

Bibliografia Speleologica del Friuli
Guidi P. (a cura di)
Circolo Speleologico e Idrologico Friulano, Provincia di Udine (1997)

Categorie: Antropospeleologia

Indici: Archeologia


Nel capitolo "Antropospeleologia", uno specifico paragrafo, a cura di Muscio, viene riservato alla discussione dei dati bibliografici disponibili in letteratura in merito alle ricerche speleologiche in cavità del Friuli associate ad evidenze di tipo paletnologico e/o paleontologico. I titoli recensiti vengono forniti secondo un elenco analitico per autore, composto di 194 voci in totale, che riprende e aggiorna il precedente lavoro bibliografico redatto da Guidi (1973). Di ciascuna voce bibliografica vengono forniti: brevi indicazioni sulle evidenze (paletnologiche e/o paleontologiche) più significative emerse, note riassuntive dei principali argomenti trattati, indicazione degli specifici contesti in grotta menzionati, citati secondo il numero identificativo del Catasto Grotte del Friuli (sigla Fr).

Grotte di interesse paleontologico e paletnologico in Friuli: stato delle conoscenze e risultati preliminari della revisione di alcuni materiali
Maddaleni P.
Museo Friulano di Storia Naturale (2017)
Collocazione: Gortania. Geologia, Paleontologia, Paletnologia, 38: 85-120, Udine

Link: http://www.civicimuseiudine.it/images/MFSN/Gortania/Gortania_38_GPP/G38_GPP05_Maddaleni_Grotte-interesse-paletnologico-Friuli.pdf

Categorie: Antropospeleologia

Indici: Archeologia


Nel contributo viene offerta una prima revisione sistematica dei dati disponibili per le circa 50 principali cavità di interesse paleontologico e paletnologico attestate in Friuli. Alla ricchezza dei siti (grotte e ripari) presenti in tale comparto territoriale contraddistinto da una peculiare conformazione geologica, si associa una disomogenea e talora lacunosa disponibilità di dati, a volte inediti e spesso giunti a noi privi dei necessari riferimenti contestuali oltre che di datazioni radiometriche, in quanto frutto di ricerche datate, svoltesi a partire dalla fine dell’Ottocento-primi del Novecento. Se nella maggior parte dei casi l’inquadramento crono-culturale dei siti può oggi basarsi solo sull’analisi tipologica dei materiali a noi giunti (ceramica, industria litica in primis), casi-studio di particolare interesse sono rappresentati dal Riparo di Biarzo, Grotta di Cladrecis e alcune cavità dell’Altopiano di Pradis (Grotta del Clusantin, Grotta del Rio Secco) oggetto in anni recenti di scavi sistematici e studi post-scavo multidisciplinari. Nel contributo l’avvio della revisione della bibliografia e dell’analisi delle collezioni di materiali conservati presso diversi Istituzioni (Museo Friulano di Storia Naturale e Circolo Speleologico e Idrologico Friulano) viene inteso quale primo passo di progetto di più ampia portata focalizzato sullo studio delle grotte in Friuli che dovrà necessariamente prevedere anche la programmazione di nuove ricerche sul territorio. Nella parte conclusiva del lavoro viene fornito anche un elenco delle cavità che hanno restituito solo reperti faunistici olocenici.

Vertebrati fossili del Friuli. 450 milioni di anni di evoluzione.
Dalla Vecchia F. M
Museo Friulano di Storia Naturale. Pubblicazioni (2008)

Categorie: Antropospeleologia

Indici: Archeologia


Nel Volume è presente un excursus sulla storia dei vertebrati del Quaternario (Olocene escluso) in Friuli, condotto sulla base di precedenti studi disponibili in letteratura. L'A. in riferimento alle associazioni di vertebrati pleistocenici (Pleistocene Superiore) rinvenute in numerosi contesti in grotta del territorio friulano, sottolinea come la valenza scientifica delle stesse risulti spesso inficiata dall'assenza dei dati stratigrafici di provenienza, non sistematicamente registrati nel corso dei primi scavi effettuati tra Otto- e Novecento ma anche in anni più recenti (es. Grotte Verdi di Pradis). Al polo opposto si pongono i dati disponibili per alcuni contesti oggetto di indagini di scavo stratigrafiche approfondite, quali la Grotta del Rio Secco e la Grotta del Clusantin (Altopiano di Pradis) e il Riparo di Biarzo (Valli del Natisone). Particolarmente diffusa tra le specie rinvenute nei siti ipogei appare l’Orso delle Caverne (Ursus spelaeus), che in uno specifico caso (Abisso di Viganti: materiali andati dispersi dopo la rotta di Caporetto) appare in associazione con il ghiottone (Gulo gulo), animale non comune indicatore della presenza al tempo di un clima rigido e di un ambiente di tundra. Si segnala che la cavità indicata nel testo come Mala Jama corrisponde alla Mala Pec (materiali in deposito presso il Museo Friulano di Storia Naturale).

I giacimenti quaternari di vertebrati fossili nell'Italia nord-orientale
Bon M., Piccoli G., Sala B. (1991)
Collocazione: Memorie di Scienze Geologiche, 43: 185-231, Padova

Categorie: Antropospeleologia

Indici: Archeologia


Catalogo ragionato dei vertebrati fossili del Quaternario dell'Italia nord-orientale (Tre Venezie). Dei numerosi siti friulani compresi nello studio, alcuni vengono ampiamente discussi (Pleistocene Superiore: Grotte Verdi di Pradis, Velika Jama; Olocene Antico: Riparo di Biarzo), altri solo brevemente menzionati tra i "Rinvenimenti minori".

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