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Catasto Speleologico Regionale

 

Aggiornamento scheda catastale




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3574 | Grotta dell'Edera


100m 500m 1000m
PDF KML GPX

Nomi e numeri catastali Scopritori Ingressi Morfometria Descrizione Rami/Pozzi Rilievi Planimetria Idrogeologia Meteorologia ipogea Ghiaccio/Neve Rifiuti Danneggiamenti Pericoli Geologia Biologia Aspetti culturali Vincoli Immagini Bibliografia Agenda Altri files Archivio storico

Nome principale: Grotta dell'Edera

Nome principale sloveno: Stenašca

Numero catasto: 3574

Numero catasto locale: 5143VG

Numero totale ingressi: 1

Data primo accatastamento: 01/01/1981


Altri nomi

Stenasca

Stenašca

Data scoperta: 31/12/1970

Scopritore: Non specificato


  • Ingresso 1

Descrizione ingresso

Numero ingresso: 1

Nome ingresso: Ingresso 1

Ingresso principale: Si

Stato ingresso: Agibile

Dimensione stimata ingresso: 10 x 3 m

Tipo ingresso: Orizzontale

Morfologia ingresso: Cavernetta

Profondità pozzo d'accesso: 0 m

Pericoli all'accesso: Nessuno

Limitazioni: Cancello

Accessibilità: Previa richiesta chiavi

Note per Accessibilità: CH:AXXXO: chiusa: chiavi presso associazione XXX Ottobre


Targhettatura

Presenza targhetta: Si

Sigla targhetta: 3574

Data targhettatura: 01/02/2025

Gruppo targhettatura: GRMADA - Amatersko športno društvo / Associazione Sportiva Dilettantistica Grmada

Campagna targhettatura: 2023-2025


Località

Comune: Duino Aurisina / Devin Nabrežina

Area geografica: Carso Triestino

Area provinciale: Trieste

Tipo carta: 1:5.000

Carta CTRN 1:5.000: 110013 - San Pelagio


Rilevamento posizione

Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS differenziale

Tipo posizione: Aggiornamento Posizione

Tipo coordinate rilevate: Geografiche WGS84

Latitudine: 45,75699581

Longitudine: 13,69558995

Lat. WGS84: 45,75699581

Lon. WGS84: 13,69558995

Est RDN2008/UTM 33N: 398555,485

Nord RDN2008/UTM 33N: 5067875,96

Storico posizioni

Storico posizioni







Note rilevamento posizione: NUMERO GROTTA : 3574
NOME GROTTA : Grotta dell'Edera
POSIZIONE : WGS84
LATITUDINE [°]: 45.7569958118
LONGITUDINE [°]: 13.6955899517
QUOTA [m]: 277.504
ALTEZZA ANT.[m]: 2.0
STD E [m]: 0.023
STD N [m]: 0.047
STD U [m]: 0.046
LAT SPAN [m]: 0.110
LON SPAN [m]: 0.188
HEIGHT SPAN [m]: 0.159
TIPO RIC. GPS : u-Blox NEO-M8T
TIPO ANTENNA : TopGNSS TOP500
TIPO POSIZIONE : GPS+GLONASS RTK STATIC
DATA/ORA GPST : 2025-02-01 12:03:17.600000
TEMPO MEDIA : 00:27:58.8 (fix 8394 pt Q=2)
AUTORE POS. : Damjan Gerl

Data esecuzione posizione: 01/02/2025

Quota ingresso (s.l.m.): 230 m

Metodo rilevamento quota: Cartografico

Carta utilizzata: < 1:5.000

Note rilevamento quota: 275.504 m - Quota GPS WGS84 finale
230.080 m - Quota Geoidica GPS (Convergo parametri Cartlab2)
233 m - Quota barometrica (Garmin GPSmap 60CSx)
230.5 m - Quota da CTRN
230.39 m - Quota da DTM01 Lidar 2017
231.31 m - Quota da DTM regionale 2009

Affidabilità posizione: Corretto


Autori della posizione

Autore: Damjan Gerl

Gruppo appartenenza: GRMADA - Amatersko športno društvo / Associazione Sportiva Dilettantistica Grmada

Autore: Danijel Šuligoj

Gruppo appartenenza: GRMADA - Amatersko športno društvo / Associazione Sportiva Dilettantistica Grmada

Caratteristiche

Sviluppo planimetrico: 13 m

Profondità: 8 m

Dislivello totale: 8 m

Quota fondo: 222 m

Andamento cavità: Semplice orizzontale


Stato della cavità

Grotta turistica: No

Meteorologia ipogea

Non sono presenti informazioni

Danneggiamenti


Non sono presenti informazioni

Geologia

fonte: Carta geologica del Friuli Venezia Giulia alla scala 1:150.000

Litologia: Carbonati massivi

Ambiente: Depositi di piattaforma aperta

Età: Cretaceo sup.- Paleocene sup.

Formazione: Calcareniti del Molassa
Fm. dei Calcari del Carso triestino p.p
Calcari di Monte San Michele


Aspetti culturali

archeologico/paleontologico


Catasto Ragionato Informatico delle Grotte Archeologiche

Vincoli

Vincolo paesaggistico: Vincolo paesaggistico L. 1497/1939 delibera Giunta Regionale 13.09.1996 n. 4046

Breve descrizione del percorso d'accesso

La grotta dell'Edera si trova nei pressi delle fornaci di Aurisina e si apre, in una dolina, nei calcari del Cretacico Superiore, nelle vicinanze di una profonda cava di calcite.

Descrizione dei vani interni della cavità

Si tratta di una caverna non molto fonda e larga una decina di metri. Gli scavi misero in luce un deposito formato in prevalenza da terriccio scuro, con poche pietre, che tendeva a diventare argilloso negli strati più profondi. Nella parte superficiale del riempimento, insieme a materiali romani, si rinvennero pure una lama di coltello e una cuspide di giavellotto in ferro. Pochi frammenti di ceramiche del tipo castelliere segnavano il deposito dell'età del ferro. Il successivo deposito dell'età del bronzo ha dato qualche esempio di ceramica decorata a falsa cordicella, un colatoio e cuspidi di selce. L'eneolitico era contraddistinto da ceramiche decorate a Besenstrich, numerosi manufatti di selce tra cui un bifacciale foliato. Al neolitico appartengono vasi a tulipano impostati su piede cavo e decorati ad incisioni; un vaso presenta un graffito a scacchiera mentre un altro è dipinto con macchioline puntiformi disposte a più file. Segue quindi il deposito con industrie mesolitiche che è stato esplorato su una ristretta superficie, tuttavia sufficiente per dimostrare che esistono strette analogie nelle caratteristiche e nella sequenza stratigrafica con il deposito della Grotta Azzurra di Samatorza. Lo scavo sotto il livello mesolitico, per 4 m di profondità, in un poderoso deposito d'argilla rossa e grossi blocchi, ha dato esito negativo.

  • 11/04/1981
  • Poligonale/3D

Data rilievo: 11/04/1981

Tipo rilievo: Primo rilievo


Autori del rilievo

Autore: Dario Marini

Autore: Giorgio Marzolini


File rilievi presenti

Tipo file rilievo: Pianta e sezione

File del rilievo Scarica rilievo

Scarica rilievo originale

Planimetria georiferita

La georeferenziazione della planimetria della cavità è comunque da intendersi indicativa, per l'accuratezza far riferimento alla scheda rilievi

Nome immagine

Data dello scatto: 01/02/2025

Didascalia: Targhetta o numero identificativo

Autore foto: Damjan Gerl

Gruppo di appartenenza: GRMADA - Amatersko športno društvo / Associazione Sportiva Dilettantistica Grmada

Nome immagine

Data dello scatto: 01/02/2025

Didascalia: Ingresso con numero identificativo

Autore foto: Damjan Gerl

Gruppo di appartenenza: GRMADA - Amatersko športno društvo / Associazione Sportiva Dilettantistica Grmada

Nome immagine

Data dello scatto: 01/02/2025

Didascalia: Ingresso con numero identificativo

Autore foto: Damjan Gerl

Gruppo di appartenenza: GRMADA - Amatersko športno društvo / Associazione Sportiva Dilettantistica Grmada

Nome immagine

Data dello scatto: 01/02/2025

Didascalia: Esterno

Autore foto: Damjan Gerl

Gruppo di appartenenza: GRMADA - Amatersko športno društvo / Associazione Sportiva Dilettantistica Grmada

Nome immagine

Data dello scatto: 01/02/2025

Didascalia: Esterno

Autore foto: Damjan Gerl

Gruppo di appartenenza: GRMADA - Amatersko športno društvo / Associazione Sportiva Dilettantistica Grmada

Nome immagine

Data dello scatto: 01/02/2025

Didascalia: Interno

Autore foto: Damjan Gerl

Gruppo di appartenenza: GRMADA - Amatersko športno društvo / Associazione Sportiva Dilettantistica Grmada

Descrizione: Interno con visibili gli scavi

Nome immagine

Data dello scatto: 01/02/2025

Didascalia: Interno

Autore foto: Damjan Gerl

Gruppo di appartenenza: GRMADA - Amatersko športno društvo / Associazione Sportiva Dilettantistica Grmada

Descrizione: Targa all'entrata

Nome immagine

Data dello scatto: 30/11/2022

Didascalia: Ingresso

Autore foto: Michele Potleca

Gruppo di appartenenza: SGEO - Regione FVG - Servizio geologico

Nome immagine

Data dello scatto: 30/11/2022

Didascalia: Interno

Autore foto: Michele Potleca

Gruppo di appartenenza: SGEO - Regione FVG - Servizio geologico

Nome immagine

Data dello scatto: 30/11/2022

Didascalia: Ingresso

Autore foto: Michele Potleca

Bibliografia

Neolithisation of the Karst
Fabec T.
Inštitut za arheologijo ZRC SAZU (2003)
Collocazione: Arheološki Vestnik, 54: 73-122, Ljubljana (Slo)

Categorie: Antropospeleologia

Indici: Archeologia


L'autore, nel suo articolo, presenta la questione della neolitizzazione del Carso sulla base dei dati editi, presentando i dati storico-archeologici e ambientali.

Grotta dell'Edera
Boschian G.
Istituto per l’Enciclopedia del Friuli Venezia Giulia (1983)
Collocazione: In: Preistoria del Caput Adriae, Catalogo della Mostra, Trieste 1983, 43-44, Udine

Categorie: Antropospeleologia

Indici: Archeologia


Scheda di sito in cui viene illustrato lo scavo del deposito della grotta condotto negli anni Settanta e breve dscrizione dei manufatti rinvenuti.

Brevi note sulle cavità con materiali preistorici dell’area centro-occidentale del Carso triestino (comune di Duino-Aurisina, provincia di Trieste, Italia nord-orientale)
Montagnari Kokelj E. (2002)
Collocazione: Quaderni Giuliani di Storia, 23 (2): 255-274, Trieste

Categorie: Antropospeleologia

Indici: Archeologia


Presentazione del Progetto C.R.I.G.A. che ha come scopo la revisione della documentazione e dei materiali raccolti nel corso dei numerosi scavi condotti, a partire dalla fine dell’Ottocento, in diverse cavità del Carso. Nel territorio del comune di Duino-Aurisina sono presenti circa 60 grotte di interesse archeologico. I siti documentano tutte le diverse fasi in cui si articola la preistoria del Carso triestino, dal Paleolitico inferiore, attestato nel riparo di Visogliano, all’Eneolitico/inizi dell’età del bronzo (ad esempio grotta del Mitreo e grotta dell’Edera). L’articolo si conclude con un’analisi dell’utilizzo cultuale e funerario di alcune cavità.

Eneolitico e Carso triestino: dati e problemi aperti
Montagnari Kokelj M., Bernardini F., Leghissa E.
Civici Musei di Udine, Museo Archeologico e Museo Friulano di Storia Naturale. Lithostampa ed. (2020)
Collocazione: In: Muscio G., Visentini P. (a cura di), Antichi abitatori delle grotte in Friuli. La Preistoria nelle cavità delle Prealpi Giulie, Catalogo della Mostra, Castello di Udine marzo 2021- febbraio 2022, 211-225, Pasian di Prato (UD)

Categorie: Antropospeleologia

Indici: Archeologia


Si ripercorre la storia delle ricerche succedutesi tra la fine dell’Ottocento e gli anni Ottanta del Novecento nelle numerose cavità (ca. 3100 grotte/inghiottitoi/ripari di cui almeno 180 con evidenze di tipo archeologico e/o paleontologico) del Carso triestino, rientrante nel cd. Carso Classico, in cui a finalità di tipo speleologico si unirono ben presto anche specifici interessi paletnologici. In molti casi i complessi di materiali emersi dagli scavi rimasero completamente inediti sino ai primi anni Novanta del secolo scorso, quando ebbe inizio la sistematica revisione e relativa pubblicazione dei materiali preistorici ma anche romani e medievali rinvenuti, oggi comprendente almeno 30 cavità. Dal momento che tra le finalità di tali revisioni vi era, insieme all’acquisizione di nuove conoscenze sulla cultura materiale, anche la comprensione delle dinamiche insediative attuatesi in area carsica in antico, negli stessi anni venne avviato un progetto geo-archeologico multidisciplinare denominato “Progetto Grotte” che portò, tra i principali esiti, alla realizzazione del “Catasto Ragionato Informatico delle Grotte Archeologiche” (o C.R.I.G.A.), dal 2011 reso accessibile in rete. In anni più recenti nell’area in oggetto hanno conosciuto interessanti sviluppi gli studi relativi ad uno specifico periodo della Preistoria, l’Eneolitico (IV-III millennio a.C.), durante il quale nel Carso triestino (come nel precedente Neolitico) sembrano sussistere, soprattutto in relazione alla produzione ceramica, numerosi e significativi confronti con le regioni orientali (Cultura di Vučedol, Cultura di Ljubljansko barje) più che con i contesti coevi dell’Italia settentrionale. Oltre a discutere criticamente le problematiche di ordine teorico-metodologico sottese all’inquadramento crono-culturale del periodo, ben esemplificate dalla ricostruzione della sequenza cronologica relativa basata sugli stili ceramici (vs periodi e culture archeologiche sensu Forenbaher 2018), l’A. sottolinea come la moderna ricerca archeologica non possa prescindere dal ricorso a nuovi metodi di studio basati sulle analisi archeometriche, in grado di consentire il superamento dei limiti conoscitivi imposti dall’applicazione del solo approccio tipologico-comparativo. I risultati delle analisi archeometriche condotte su specifiche classi di materiali del Carso triestino, le asce in pietra levigata e le coppe ceramiche su piede, hanno dimostrato la validità di tale approccio e aperto nuove prospettive alla ricerca.

Le coppe su piede del Carso triestino: contatti e scambi nel III millennio a.C. tra Caput Adriae ed Europa centrale
Leghissa E., Montagnari Kokelj M., Bernardini F.
Civici Musei di Udine, Museo Archeologico e Museo Friulano di Storia Naturale. Lithostampa ed. (2020)
Collocazione: In: Muscio G., Visentini P. (a cura di), Antichi abitatori delle grotte in Friuli. La Preistoria nelle cavità delle Prealpi Giulie, Catalogo della Mostra, Castello di Udine marzo 2021- febbraio 2022, 227-243, Pasian di Prato (UD)

Categorie: Antropospeleologia

Indici: Archeologia


Nel contributo vengono analizzate le coppe su piede, una tipologia ceramica tipica del Carso triestino nel corso del III millennio a.C., che mostra stringenti confronti con contesti coevi/parzialmente coevi dell’Europa centro-meridionale afferenti alla Cultura di Vučedol e ad altri gruppi culturali a questa connessi. Nello studio, oltre al tradizionale approccio tipologico e tecnologico, quest’ultimo focalizzato sulla ricostruzione sperimentale delle tecniche di decorazione (impressioni di filo o cordicella) utilizzate in antico, si sono affiancate anche analisi non-distruttive (microtomografia computerizzata a raggi x e Prompt Gamma Activation Analysis) selezionate allo scopo di determinare le modalità di lavorazione e l’origine locale vs alloctona dei reperti vascolari. I risultati di tali analisi, basate su un campione di esemplari provenienti dal Carso triestino e dalle palafitte di Deschmann (Slovenia Centrale) afferenti alla “variante del Ljubljansko barije” della Cultura di Vučedol, confermano l’importazione di una coppa del Carso triestino dal Ljubljansko barje mentre altre quattro coppe, in base al relativamente alto contenuto di K20 e a confronti tipologici, sembrano riferibili a contesti dell’Europa centrale (Repubblica Ceca). I risultati di tali analisi appaiono di estremo interesse in quanto, nel confermare l’importanza delle coppe su piede quali indicatori della circolazione e scambio su lunga distanza di idee ma anche di genti portatrici di tali conoscenze tecnologiche, si pongono a ulteriore supporto dei recenti studi genetici i quali sembrano comprovare in tale periodo l’esistenza di migrazioni su larga scala dalla regione della steppa settentrionale del Ponto all'Europa centrale.

Late-Copper-Age decorated bowls from the Trieste Karst (north-eastern Italy): What can typology, technology and non-destructive chemical analyses tell us on local vs. foreign production, exchange systems and human mobility patterns?
Leghissa E., Kasztovszky Z., Szilágyi V., Harsányi I., De Min A., Princivalle F., Montagnari Kokelj M., Bernardini F. (2020)
Collocazione: Quaternary International, 539: 92-104, Amsterdam (NL)

Link: https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S1040618220300501

Categorie: Antropospeleologia

Indici: Archeologia


Nel contributo si illustrano i risultati dello studio archeometrico non distruttivo condotto mediante microtomografia computerizzata a raggi X (microCT) e la Prompt Gamma Activation Analysis (PGAA) su un campione di 22 coppe su piede cruciforme, tra le più caratteristiche forme vascolari del III millennio a.C., provenienti dal Carso triestino e dalle palafitte di Deschmann (Ljubljansko barje, Slovenia centrale). Scopo dello studio era quello di verificare il carattere locale/alloctono della produzione dei reperti vascolari del Carso triestino. Le analisi hanno consentito di determinare l’origine non locale di almeno cinque recipienti, in un caso plausibilmente importato dall’area delle palafitte di Deschmann, mentre le altre quattro coppe, come indicato dall’alto contenuto di K2O e da altri dati chimici, sembrano riconducibili a territori centro-europei posti a maggiore distanza, individuabili, in accordo con l’alto contenuto di K2O del suolo, in alcune zone della Repubblica Ceca. I risultati di tali analisi appaiono di estremo interesse, confermando l’importanza delle coppe su piede quali indicatori significativi della circolazione e scambio su lunga distanza di idee ma anche di genti portatrici di tali conoscenze tecnologiche.

Evidence of long distance connections at the edge of the Balkans: economic or symbolic value?
Montagnari Kokelj E.
BAR. British Archaeological Reports. International series. Archaeopress (2003)
Collocazione: In: Nikolova L. (ed.): Early Symbolic Systems for Communication Southeast Europe. Proceedings of the International Congress UISPP (Karlovo-Sofia, April 2002), 1139: 361-369, Oxford (UK)

Categorie: Antropospeleologia

Indici: Archeologia


L'articolo esamina il ruolo rivestito dal territorio del Carso come mediatore nei contatti economici e culturali tra le regioni adiacenti ad esso, i Balcani, l'erea medio-danubina, l'Adriatico orientale e l'Italia settentrionale.Vengono citati o analizzati i depositi della grotta dell'Edera, della grotta del Pettirosso, del Mitreo e della grotta delle Gallerie.

La presenza di “vasi a quattro gambe” nel Neolitico del Carso triestino
Montagnari Kokelj E., Crismani A.
Associazione Nazionale per Aquileia (1993)
Collocazione: Aquileia Nostra, 64: 10-66, Aquileia (Udine)

Categorie: Antropospeleologia

Indici: Archeologia


Nello studio viene preso in esame la presenza del vaso a quattro gambe nel territorio carsico. Nel catalogo, per ogni frammento viene fornita una dettagliata descricione con provenienza, bibliografia e disegno e/o fotografia.

X-ray computed microtomography of Late Copper Age decorated bowls with cross-shaped foots from central Slovenia and the Trieste Karst (North-Eastern Italy): technology and paste characterisation
Bernardini F., Leghissa E., Prokop D., Velušček A., De Min A., Dreossi D., Donato S., Tuniz C., Princivalle F., Montagnari Kokelj M. (2019)
Collocazione: Archaeological and Anthropological Sciences, 11, 9: 4711-4728, Heidelberg, Berlin (D)

Categorie: Antropospeleologia

Indici: Archeologia


Viene presentato lo studio mediante microtomogarfia computerizzata a raggi X di circa venti ciotole con croce sul piede provenienti dalla palafitta di Deschmann (Slovenia) e da cinque grotte del Carso triestino (grotta dei Ciclami, degli Zingari, Cotariova, del Pettine, dell’Edera) al fine di studiare l’origine degli impasti e la tecnica di fabbricazione delle ceramiche.

Alcune osservazioni sul Gruppo Vlaška o Gruppo dei Vasi a Coppa del Carso triestino alla luce dei dati più recenti
Montagnari Kokelj E.
Atti delle Riunioni Scientifiche dell’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria (2002)
Collocazione: In: Preistoria e Protostoria del Trentino Alto Adige / Südtirol, in ricordo di Bernardino Bagolini, Atti della XXXIII Riunione Scientifica dell’IIPP (Trento, ottobre 1977), 33 (1): 351-361, Firenze

Categorie: Antropospeleologia

Indici: Archeologia


Nel testo viene dato un riesame qualitativo e quantitativo del Neolitico locale noto come "Gruppo Vla

Opredelitev neolitske in eneolitske keramike iz jamskih najdišć jugovzhodnega alpskega prostora / Die Zeitstellung der neo- und äneolithischen Keramik aus den Karsthöhlen des Südostalpenraumes
Leben F.
Inštitut za arheologijo ZRC SAZU (1975)
Collocazione: Arheološki Vestnik, 24 (1973): 145-160, Ljubjana (Slo)

Categorie: Antropospeleologia

Indici: Archeologia


Nell'articolo vengono prese in esame anche ceramiche neolitiche rinvenute in grotte carsiche (Grotta Gigante, dell'Orso, Azzurra, Caterina, del Pettirosso, delle Gallerie, Teresiana, delle Tre Querce, dei Ciclami, degli Zingari, del Mitreo, della Tartaruga e dell'Edera.

Il Carso triestino fra tardo Neolitico e Bronzo antico
Montagnari Kokelj E.
Atti delle Riunioni Scientifiche dell'Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria (1994)
Collocazione: In: Preistoria e Protostoria del Friuli-Venezia Giulia e dell'Istria, Atti XXIX Riunione Scientifica dell'IIPP (Trieste-Pordenone, settembre 1990), 29: 71-89, Firenze

Categorie: Antropospeleologia

Indici: Archeologia


La studiosa propone una revisione dei complessi del Carso triestino che hanno restituito materiali inquadrabili tra tardo Neolitico e Bronzo Antico. Da segnalare le coppe su piede decorate a impressione o con cordoni applicati.

Neolitico dei Vasi a coppa/Vlaška (Carso triestino, Italia nord orientale): vecchi dati e nuovi studi sulla ceramica
Montagnari Kokelj E., Boscarol C., Jurišević E.
Commissione Grotte “Eugenio Boegan” (2011)
Collocazione: Atti e Memorie della Commissione Grotte “Eugenio Boegan”, 43: 169-189, Trieste

Link: https://www.boegan.it/wp-content/uploads/2009/10/10_Vasi_a_coppa.pdf

Categorie: Antropospeleologia

Indici: Archeologia


Nel contributo si presentano i risultati preliminari di uno studio nel quale sono stati presi in esame la funzione, l'aspetto simbolico e l'inquadramento cronologico del vasi a coppa. Tali oggetti sono i manufatti del Neolitico antico-medio più diffusi nelle grotte del Carso triestino.

Archeologia del neolitico: l’Italia tra 6. e 4. millennio a.C.
Pessina A.
Carocci, Manuali Universitari (2008)
Collocazione: , 375 pp., Roma

Categorie: Antropospeleologia

Indici: Archeologia


Nel manuale viene illustrato sul Neolitico in Italia. Sono citate alcune cavità del Carso triestino.

Some Comments on the Vlaška Group or “Gruppo dei Vasi a Coppa” of the Trieste Karst in the light of recent data
Montagnari Kokelj E.
Preistoria Alpina (2001)
Collocazione: In: Preistoria e Protostoria del Trentino Alto Adige / Südtirol, in ricordo di Bernardino Bagolini, Atti della XXXIII Riunione Scientifica dell’IIPP. Sessione unica. Sessione I (Trento, ottobre 1977), 34 (1998): 245-251, Trento

Categorie: Antropospeleologia

Indici: Archeologia


Recenti revisioni sistematiche di complessi ceramici provenienti da vecchi scavi consentono di attuare una revisione qualitativa e quantitativa del Neolitico carsico, noto come "Gruppo Vla

Sviluppi culturali del Carso Classico durante la pre-protostoria. Introduzione ai progetti di ricerca recenti e in corso
Montagnari Kokelj M.
Notiziario della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Friuli Venezia Giulia (2013)
Collocazione: In: De Laurenzi A., Petrucci G., Ventura P. (a cura di), Atti del I Forum sulla ricerca archeologica in Friuli Venezia Giulia, Aquileia 28-29 gennaio 2011 , 5: 3, Firenze

Categorie: Antropospeleologia

Indici: Archeologia


Introduzione ai progetti di ricerca sviluppati a partire dagli anni Novanta dall'Università degli Studi di Trieste e breve stora delle ricerche condotte dalla medesima università nelle grotte del Carso triestino.

Venezia Giulia
Cannarella D.
Sansoni ed. (1975)
Collocazione: In: Radmilli A. M., Guida della Preistoria Italiana, 3-9, Firenze

Categorie: Antropospeleologia

Indici: Archeologia


Nella rassegna delle principali stazioni preistoriche (all'aperto e in grotta) della regione, oltre ai numerosi contesti prevalentemente ipogei del Carso triestino, l'A. menziona, per il Friuli, le Grotte Verdi di Pradis ed alcune stazioni all'aperto. Materiali preistorici e reperti faunistici provenienti da cavità carsiche non meglio identificate nel testo, vengono mezionati come parte delle collezioni del Museo Friulano di Storia Naturale di Udine.

The Mesolithic-Neolithic transition in the Trieste Karst (north-eastern Italy): possible clues from the analysis of local versus exotic lithic industries
Montagnari Kokelj E., Piano C.
Université de Liège (2003)
Collocazione: In: T. Tsonev, E. Montagnari Kokelj (eds.) The humanized mineral world: towards social and symbolic evaluation of prehistoric technologies in South Eastern Europe. Proceedings of the ESF workshop, Sofia, 3-6 September 2003, 89-97, Liège

Categorie: Antropospeleologia

Indici: Archeologia


Analisi dell'industria litica rinvenuta nei livelli di passaggio dal Mesolitico al Neolitico delle cavità carsiche. Vengono portate ad esempio numerose grotte e in particolare la grotta Azzurra, quella dell'Edera e la grotta dellOrso.

Considerazioni sul Mesolitico del Carso triestino
Cremonesi G., Pitti C., Radmilli A.M.
Società per la Preistoria e la Protostoria della regione Friuli-Venezia Giulia. Quaderno (1984)
Collocazione: In: Il Mesolitico sul Carso Triestino, 5: 229-240, Trieste

Categorie: Antropospeleologia

Indici: Archeologia


Considerazioni sul Mesolitico triestino prendendo in esame i tre aspetti che caratterizzano questo periodo: Industria litica, aspetto economico e situazione climatico-ambientale evidenziata dalle faune e dall’esame sedimentologico dei depositi delle grotte.

Prehistoric Shepherds and Caves in the Trieste Karst (Northeastern Italy)
Boschian G., Montagnari Kokelj E. (2000)
Collocazione: Geoarchaeology, 15 (4): 331-371, London (UK)

Categorie: Antropospeleologia

Indici: Archeologia


Lo studio analizza l'uso delle grotte carsiche tra Neolitico e prima età del bronzo. Analisi sedimentologiche e micromorfologiche condotte sui suoli di quattro cavità (grotte Azzurra, Caterina, dell'Edera e Lonza) fanno ipotizzare un loro utilizzo come stalle o rifugi per pastori.

The Process of Neolithisation in North Eastern Italy
Montagnari Kokelj E., Boschian G., Crismani A., Ferrari A., Gilli E., Pedrotti A., Pessina A., Riedel A. (1998)
Collocazione: In: De Marinis R., Bietti Sestieri A., Peroni R., Peretto C. (eds.), Proceedings of the XIII International Congress for Prehistoric and Protohistoric Sciences (Forlì, September 1996), 3,9: 229-233, Forlì

Categorie: Antropospeleologia

Indici: Archeologia


Nella comunicazione, per documentare il processo di passaggio da Mesolitico a Neolitico nell’area del Carso triestino, vengono portati ad esempio i risultati degli scavi condotti nelle grotte dell’Edera e Azzurra, nonché quelli delle grotte Caterina e Lonza.

La storia delle ricerche del Mesolitico sul Carso
Cannarella D.
Società per la Preistoria e la Protostoria della regione Friuli-Venezia Giulia. Quaderno (1984)
Collocazione: In: Il Mesolitico sul Carso Triestino, 5: 13-20, Trieste

Categorie: Antropospeleologia

Indici: Archeologia


A partire dalle prime indagini condotte da F. Stradi negli anni Cinquanta l’autore fa un breve excursus sulle ricerche eseguite da studiosi e appassionati in numerose grotte del Carso triestino.

Siti mesolitici del Carso triestino: dati preliminari di analisi del territorio
Boschian G., Montagnari Kokelj E.
Istituto per l'Enciclopedia del Friuli-Venezia Giulia (1984)
Collocazione: In: Atti del Conv. Int. "Preistoria del Caput Adriae", Trieste novembre 1983, 40-50, Udine

Categorie: Antropospeleologia

Indici: Archeologia


Lo studio si incentra sull'analisi dei fattori ambientali e socio-culturali che hanno condizionato le strategie di adattamento umano in età mesolitica.

The transition from Mesolithic to Neolithic in the Trieste Karst
Montagnari Kokelj E.
Institut za Arheologijo (Ljubljana (1993)
Collocazione: Poročilo o raziskovanju paleolita, neolita in eneolita v Sloveniji, 21: 69-83, Ljubljana (Slo)

Categorie: Antropospeleologia

Indici: Archeologia


Nello studio incentrato sul passaggio dal Neolitico al Mesolitico vengono prese in esame circa una ventina di grotte del Carso triestino.

Alcuni aspetti del Mesolitico nel Friuli e nel Carso triestino
Biagi P.
Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria (1994)
Collocazione: In: Preistoria e Protostoria del Friuli-Venezia Giulia e dell'Istria, Atti XXIX Riunione Scientifica dell'IIPP (Trieste-Pordenone, settembre 1990), 29: 57-62, Firenze

Categorie: Antropospeleologia

Indici: Archeologia


Considerazioni su cronologia e distrubuzione dei siti mesolitici del territorio. Vengono prese in esame, in particolare, alcune grotte del Carso triestino .

The prehistoric caves of the Trieste Karst (northeastern Italy): homes, stables, cemeteries?
Montagnari Kokelj E.
Reports of Prehistoric Research Projects (2002)
Collocazione: In: Material evidence and cultural pattern in prehistory, 5 (2001): 13-17, Karlovo (BG)

Categorie: Antropospeleologia

Indici: Archeologia


Nell'articolo si prende in esame l'evoluzione dal Mesolitico all'Eneolitico/età del bronzo ricostruibile dai dati della cultura materiale delle grotte del Carso triestino ed in particolare dall'analisi tipologica delle ceramiche.

Caratteristiche economico-industriali del mesolitico nel Carso
Cremonesi G.
Atti della Società per la Preistoria e Protostoria della Regione Friuli-Venezia Giulia (1983)
Collocazione: In:Atti del Convegno sulla Preistoria del Friuli-Venezia Giulia, Trieste, aprile 1981, 4 (1978-1981): 171-186, Pisa

Categorie: Antropospeleologia

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Sunto sullo stato delle conoscenze sul Mesolitico del Carso triestino. Vengono trattate numerose cavità che hanno restituito materiali attribuibili a tale periodo.

Cenni sulle prospettive delle ricerche archeozoologiche nel Friuli-Venezia Giulia
Riedel A.
Atti della Società per la Preistoria e Protostoria della Regione Friuli-Venezia Giulia (1983)
Collocazione: In:Atti del Convegno sulla Preistoria del Friuli-Venezia Giulia, Trieste, aprile 1981, 4 (1978-1981): 207-216, Pisa

Categorie: Antropospeleologia

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Discussione sui moderni metodi di indagine dell'archeozoologia seguita da una sintesi dei principali risultati ottenuti in relazione ai contesti del Friuli-Venezia Giulia, presentati in ordine cronologico (dal Mesolitico all'epoca romana). Non è chiaro se il sito citato dall'A. con il nome di "Clavecis" (Cividale), compreso tra quelli al tempo in corso di studio, possa corrispondere alla Grotta di Cladrecis (comunque rientrante nel comune di Prepotto).

Lineamenti della preistoria del Carso triestino dal Neolitico alla prima età dei metalli
Steffè De Piero G. (1978)
Collocazione: Quaderni di storia antica e di epigrafia, II, 5-30, Roma

Categorie: Antropospeleologia

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Sulla base dello stato deglle ricerche dell'epoca viene delineato un quadro dei più antichi orizzonti cronologici documentati nelle grotte carsiche. Lo studio è focalizzato sull'annalisi delle ceramiche rinvenute nei depositi di alcune cavità.

Il Mesolitico nel Carso triestino
Cremonesi G.
Istituto per l’Enciclopedia del Friuli Venezia Giulia (1983)
Collocazione: In: Preistoria del Caput Adriae, Catalogo della Mostra, Trieste 1983, 35-39, Udine

Categorie: Antropospeleologia

Indici: Archeologia


Nell'illustrare il periodo mesolitico nel territorio carsico l'autore porta ad esempio i depositi, e in particolare l'industria litica rinvenuta, della grotta Azzurra, della grotta degli Zingari, della grotta Caterina, della grotta dell'Edera, della grotta della Tartaruga e della grotta Benussi.

How to identify pastoralism in Prehistory? Some hints from recent studies in Veneto and Friuli Venezia Giulia
Migliavacca M., Boscarol C., Montagnari Kokelj M.
Il Capitale culturale. Studies on the Value of Cultural Heritage (2015)
Collocazione: In: U. Moscatelli e A.M. Stagno (a cura di) Archeologia delle aree montane europee: metodi, problemi e casi di studio / Archaeology of Europe’s mountain areas: methods, problems and case studies, 12: 597-620, Macerata

Categorie: Antropospeleologia

Indici: Archeologia


Gli studi sulla pastorizia preistorica nel Carso triestino sono iniziati alla fine degli anni Novanta del secolo scorso, con un approccio geoarcheologico basato su analisi sedimentologiche e micromorfologiche di campioni di suolo prelevati durante lo scavo di alcune grotte. I dati raccolti sono stati integrati con quelli etnografici tramite le interviste ai pochi pastori ancora attivi nell’area.

Sulle tracce dei pastoriallevatori pre-protostorici nel Carso (e altrove): esempi di uso integrato di indicatori diversi
Montagnari Kokelj E., Boscarol C., Peretti G.
Antenor Quaderni (2012)
Collocazione: In: M.S. Busana, P. Basso (a cura di) La lana nella Cisalpina Romana. Economia e società. Studi in onore di Stefania Pesavento Mattioli, Atti del Convegno, Padova - Verona, 18-20 maggio 2011, 27: 29-42, Padova

Categorie: Antropospeleologia

Indici: Archeologia


L’importanza delle attività di pastorizia e allevamento anche in epoca preistorica è stata confermata nella seconda metà degli anni 1990, quando analisi sedimentologiche e micromorfologiche dei suoli di alcuni depositi in grotta indicarono che numerose cavità del Carso triestino, almeno nei settori campionati, erano stati usate da pastori per stabulare le loro greggi. La revisione dei manufatti trovati nelle stesse cavità inquadrò gli episodi di stabulazione grossomodo fra Neolitico e età del Bronzo o del Ferro.

La grotta dell’Edera
Marzolini G.
Gruppo Grotte dell’Associazione XXX Ottobre (1970)
Collocazione: Annali del Gruppo Grotte dell’Associazione XXX Ottobre, 4: 19-35, Trieste

Link: https://www.axxxo.net/annali-vol-iv-1970/

Categorie: Antropospeleologia

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Relazione preliminare degli scavi condotti nel 1965. L'autore descive la stratigrafia individuata e presenta un'analisi dei reperti ceramici e dell'industria litica.

Rinvenimento di un pugnale in selce nella grotta dell'Edera, sul Carso triestino
Marzolini G.
Gruppo Grotte dell’Associazione XXX Ottobre (1996)
Collocazione: Annali del Gruppo Grotte dell'Associazione XXX Ottobre, 9: 79-80, Trieste

Link: https://www.axxxo.net/annali-vol-ix-1996/

Categorie: Antropospeleologia

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L'autore dà notizia del rinvenimento di un pugnale in selce tipologicamente affine a pugnali di epoca eneolitica.

Aurisina. Scavi nella Caverna dell’Edera
Biagi P.
Associazione Nazionale per Aquileia (2001)
Collocazione: Aquileia Nostra, 71 (2000): 582-587, Aquileia (Ud)

Categorie: Antropospeleologia

Indici: Archeologia


Nell'articolo di dà notizia degli scavi condotti a partire dal 1990 nella grotta. Le indagini hanno permesso di portare alla luce una seriazione stratigrafica di circa 4 metri che riguarda diversi periodi di frequentazione della cavità, dal Mesolitico all'età del bronzo. La sequenza è una delle più complete tra quelle conosciute in area carsica.

Lithics Analysis at Grotta dell’Edera, Italy
Voytek B.A. (2011)
Collocazione: Archaeological Research Facility Stahl Field Report, 7 pp., Berkeley (USA)

Categorie: Antropospeleologia

Indici: Archeologia


Nell'articolo di dà notizia degli scavi condotti a partire dal 1990 nella grotta. Le indagini hanno permesso di portare alla luce una seriazione stratigrafica di circa 4 metri che riguarda diversi periodi di frequentazione della cavità, dal Mesolitico all'età del bronzo. La sequenza è una delle più complete tra quelle conosciute in area carsica.

La caverna dell’Edera di Aurisina (TS): studio archeometrico delle ceramiche
Spataro M.
Società per la Preistoria e Protostoria della Regione Friuli-Venezia Giulia (1999)
Collocazione: Atti della Società per la Preistoria e Protostoria della Regione Friuli-Venezia Giulia, 11 (1997-1998): 63-89, Trieste

Categorie: Antropospeleologia

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Vengono presentati i risultiti delle analisi delle sezioni sottili e della rifrazione ai raggi X di una quarantina di frammenti ceramici di diverse età, dal Neolitico antico al periodo storico provenienti da diversi livelli della Caverna dell'Edera. È stato possibile dividere i materiali in due macrogruppi, uno, il piu consistente, di ceramice di produzione locale e uno di ceramiche di importazione, caratterizzato da un degrassante di probabile origine alpina.

Plotting the evidence: some aspects of the radiocarbon chronology of the Mesolithic-Neolithic transition in the Mediterranean basin
Biagi P., Spataro M.
Società per la Preistoria e Protostoria della Regione Friuli-Venezia Giulia (2001)
Collocazione: Atti della Società per la Preistoria e Protostoria della Regione Friuli-Venezia Giulia, 12 (1999-2000): 15-54, Trieste

Categorie: Antropospeleologia

Indici: Archeologia


Nell’esame di alcune delle sequenze stratigrafiche meglio radiodatate dell’aera compresa tra l’Egeo occidentale e il Tirreno orientale viene presa in considerazione anche la grotta dell’Edera.

Holocene land snails of Edera Cave (Aurisina, north-eastern Italy): quantitative and spatial analyses - 1996-1997 excavations
Girod A.
Società per la Preistoria e Protostoria della Regione Friuli-Venezia Giulia (2003)
Collocazione: Atti della Società per la Preistoria e Protostoria della Regione Friuli-Venezia Giulia, 13 (2001-2002): 35-55, Trieste

Categorie: Antropospeleologia

Indici: Archeologia


Nello studio sui molluschi terrestri rinvenuti nella grotta dell'Edera si ipotizza il consumo alimentare di

Sedimentology and soil micromorphology of the Late Pleistocene and Early Holocene deposits of Grotta dell’Edera (Trieste Karst, North-eastern Italy)
Boschian G. (1997)
Collocazione: Geoarchaeology, 12: 227-249, London (UK)

Categorie: Antropospeleologia

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Nello studio sui molluschi terrestri rinvenuti nella grotta dell'Edera si ipotizza il consumo alimentare di

Studio mineralogico e palinologico su alcuni sedimenti della Grotta dell’Edera (Carso triestino): un tentativo di ricostruzione paleoclimatica
Gallizia Vuerich L., Princivalle F.
CNR Centro di studi di Geologia tecnica (1994)
Collocazione: Il Quaternario. Italian Journal of Quaternary Sciences, 7, 2: 569-576, Verona

Categorie: Antropospeleologia

Indici: Archeologia


Nello studio sui molluschi terrestri rinvenuti nella grotta dell'Edera si ipotizza il consumo alimentare di

The late Mesolithic and Neolithic fauna of the Edera cave (Aurisina, Trieste Karst): a preliminary report
Boschin F., Riedel A.
Società per la Preistoria e Protostoria della Regione Friuli-Venezia Giulia. Quaderno (2000)
Collocazione: In: Biagi P. (a cura di). Studi sul Paleolitico, Mesolitico e Neolitico del bacino dell’Adriatico in ricordo di Antonio M. Radmilli, 8: 73-90, Trieste

Categorie: Antropospeleologia

Indici: Archeologia


Sono presi in esame gli abbondanti resti di fauna portati alla luce durante gli scavi condotti negli anni Novanta nella grotta dell’Edera. Si tratta quasi esclusivamente di animali domestici, per lo più pecore, provenienti da strati del Neolitico medio e recente e della Cultura di Vlaška. I bovini e i suini sono presenti in piccole percentuali. Analoga fauna domestica si riscontra anche negli strati di passaggio Mesolitico-Neolitico.

Nota preliminare sull’antracologia dei depositi olocenici della Grotta dell’Edera. Carso Triestino (1990-1999)
Nisbet R.
Società per la Preistoria e Protostoria della Regione Friuli-Venezia Giulia. Quaderno (2000)
Collocazione: In: Biagi P. (a cura di). Studi sul Paleolitico, Mesolitico e Neolitico del bacino dell’Adriatico in ricordo di Antonio M. Radmilli, 8: 161-170, Trieste

Categorie: Antropospeleologia

Indici: Archeologia


Si presenta l’esame preliminare di 703 frustuli di carbone provenienti dalla grotta dell’Edera raccolti in seguito a flottazione degli strati di età olocenica. A una prima fase, nella quale sembra dominare una pineta, fa seguito la riforestazione a latifoglie (quercia e nocciolo) ma con una permanenza del pino, pianta che scompare dall’altipiano verso la metà del VII millennio.

The Mesolithic-Neolithic transition in the Trieste Karst (northeastern Italy) as seen from the excavations at the Edera Cave
Biagi P.
BAR. British Archaeological Reports. International series. Archaeopress (2008)
Collocazione: In: Bonsall C., Boroneant V., Radovanović I. (eds.): The Iron Gates in prehistory: new perspectives, 1893: 251-260, Oxford (UK)

Categorie: Antropospeleologia

Indici: Archeologia


Si presenta l’esame preliminare di 703 frustuli di carbone provenienti dalla grotta dell’Edera raccolti in seguito a flottazione degli strati di età olocenica. A una prima fase, nella quale sembra dominare una pineta, fa seguito la riforestazione a latifoglie (quercia e nocciolo) ma con una permanenza del pino, pianta che scompare dall’altipiano verso la metà del VII millennio.

881 Friuli Venezia Giulia - Trieste - Aurisina - Grotta dell'Edera
Biagi P.
Origines. Studi e materiali pubblicati a cura dell’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria, Soprintendenza al Museo Preistorico Etnografico “L. Pigorini” (2004)
Collocazione: In: Fugazzola Delpino M., Pessina A., Tiné V. (a cura di): Il Neolitico in Italia. Ricognizione, catalogazione e pubblicazione dei dati bibliografici, archivistici, materiali e monumentali, 3: 94-95, Roma

Categorie: Antropospeleologia

Indici: Archeologia


Breve scheda di sito con bibliografia.

Grotta dell’Edera (Aurisina, Trieste). Paleolitico, Mesolitico e Neolitico dell’Italia nord-orientale. Preistoria e Protostoria
Biagi P.
Galeati ed. (1996)
Collocazione: In: Guide Archeologiche, 4: 250-257, Imola (Bo)

Categorie: Antropospeleologia

Indici: Archeologia


Breve scheda di sito con bibliografia.

I livelli mesolitici della grotta dell’Edera
Boschian G., Pitti C.
Società per la Preistoria e la Protostoria della regione Friuli-Venezia Giulia. Quaderno (1984)
Collocazione: In: Il Mesolitico sul Carso Triestino, 5: 143-210, Trieste

Categorie: Antropospeleologia

Indici: Archeologia


Analisi del sedimento della grotta indagata negli anni Settanta, con descrizione dei campioni sottoposti a indagini granulometriche, morfoscopiche e petrografiche per puntualizzare l’evoluzione sedimentaria del riempimento. Vengo inoltre prese in esame la fauna e l’industria litica documentata da numerosi strumenti, tipologicamente affini ad altre grotte del Carso triestino.

Il rhyton della caverna dell’Edera di Aurisina (TS) e il problema della produzione e distribuzione dei rhyta neolitici nella regione adriatica
Biagi P., Spataro M. (2001)
Collocazione: Rivista di Archeologia, 25: 5-12, Venezia

Categorie: Antropospeleologia

Indici: Archeologia


I rytha neolitici, detti “vasi a quattro gambe” sono molto diffusi sia in area adriatica che nella Grecia peninsulare; la loro origine e la loro funzione sono stati oggetto di numerose ipotesi e dibattiti tra gli studiosi. Alcuni frammenti, attribuibili ad un unico esemplare, sono stati rinvenuti anche nei livelli neolitici più antichi della caverna dell’Edera.

Le sepolture mesolitiche della Grotta Moser / jama na Dolech (Aurisina, Carso triestino): scavi Moser 1898
Paronuzzi P.
Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria. Studi di Preistoria e Protostoria (2018)

Categorie: Antropospeleologia

Indici: Archeologia


Nell'articolo vengono prese in esame le due sepolture individuate da Moser nella grotta a lui intitolata. In base a confronti con depositi di altre cavità carsiche sottoposte a datazione al C14, nelle quali è presente una simile associazione di manufatti litici e in osso e la fauna, è possibile datare le sepolture ad una fase recente del Sauveterriano compresa tra 7600/7500 e 7000/6900 cal. a.C.

Un nuovo dato di cronologia assoluta nel quadro culturale del Mesolitico e del primo Neolitico del Carso triestino
Boschian G.
Museo Civico di Storia Naturale di Trieste (1989)

Categorie: Antropospeleologia

Indici: Archeologia


L'articolo prende in esame il deposito della grotta dell'Edera ed in particolare le analisi al C14 condotte su un campione di gusci di molluschi del genere Patella provenienti dal taglio 5b/1.

Meat or milk? Neolithic economies of Caput Adriae
Mlekuž D.
Museo Friulano di Storia Naturale ed. (2006)

Categorie: Antropospeleologia

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Il contributo propone un'interpretazione della curva di abbattimento per il campione faunistico dei siti carsici di grotta dell'Edera, grotta del Mitreo, grotta dei Ciclami e grotta degli Zingari. L'autore ritiene che il modello economico del Neolitico Medio sia relativamente semplice e teso al consumo della carne, mentre nel Tardoneolitico e nell'Eneolitico/Bronzo Antico ci sarebbe una tendenza verso l'ottimizzazione della produzione della carne, all'interno di un allevamento diversificato in cui il bestiame costituisce anche una probabile fonte di latte.

Typology is not enough. How archaeological science contributes to a better reconstruction of the Copper Age/Early Bronze Age in the Caput Adriae and beyond
Montagnari Kokelj M., Leghissa E., Bernardini F.
Tracce. Itinerari di ricerca, Forum ed. (2020)

Categorie: Antropospeleologia

Indici: Archeologia


Nell'articolo sono presentati i risultati degli studi più rcenti su reperti ceramici delle grotte carsiche (ad es. le coppe con croce sul fondo) condotti con analisi scientifiche tradizionali ma anche innovative, frutto di collaborazioni tra enti scintifici italiani e stranieri. È stato così possibile acquisire nuovi dati sulle probabili connsessioni del Carso con regioni più o meno lontane, tra il Neolitico e l'età del bronzo antico.

Le Karst et les Alpes d’Italie nord-orientale: éléments pour une reconstruction de l’évolution culturelle au cours de la préhistoire récente
Montagnari Kokelj M., Bernardini F., Boscarol C., Velušček A.
BAR. British Archaeological Reports. International series. Archaeopress (2013)

Categorie: Antropospeleologia

Indici: Archeologia


Nel contributo si offre una sintesi degli studi interdisciplinari condotti a partire dagli anni 1990 nei territori posti all’estremità dell'Italia nord-orientale, corrispondenti al Carso classico (triestino e goriziano), Prealpi/Alpi Giulie e Carniche e Alpi di Tolmezzo in cui complessa risulta la ricostruzione delle dinamiche culturali attive nel corso della Preistoria recente (VI-inizi II millennio a.C.), priva di sequenze crono-culturali definite e strutturate per ragioni ricondotte sia alle differenze fisiografiche dei vari territori che alla storia delle ricerche archeologiche. L’individuazione di alcune tematiche trasversali, quali la circolazione di materiali esotici (litici in particolare), la viabilità e l’economia pastorale di lunga durata hanno però consentito di superare tale frammentazione e di tracciare delle interconnessioni tra questi territori geograficamente distinti, individuando alcuni tratti comuni nell’evoluzione culturale. Nella discussione sono presenti specifici riferimenti ad alcuni siti in grotta (Velika Jama, Šuošteriova Jama, Grotta di Cladrecis e Riparo di Biarzo) compresi tra i principali contesti di riferimento per la ricostruzione delle fasi di evoluzione culturale delle Valli del Natisone tra Neolitico ed Età del Bronzo e per la definizione dei contatti e scambi (a breve, media e anche lunga distanza) nel tempo intercorsi sia a livello regionale che extra-regionale.

La ricerca dei siti pre e protostorici della regione
Ruaro-Loseri L.
Istituto per l'Enciclopedia del Friuli-Venezia Giulia (1984)

Categorie: Antropospeleologia

Indici: Archeologia


Panoramica sullo stato delle ricerche nei siti pre- e protostorici del Friuli-Venezia Giulia. Tra i contesti del Friuli oggetto di indagini sistematiche in anni recenti vengono menzionati, oltre a diverse stazioni all'aperto, anche le Grotte Verdi di Pradis e il Riparo di Biarzo. Nella discussione l'A. fa anche riferimento al più ampio quadro delle problematiche legislative connesse agli aspetti organizzativi delle ricerche territoriali e a quelle inerenti la tutela e la conservazione del patrimonio archeologico verificatesi a seguito della recente istituzione (dal gennaio 1982) di una Soprintendenza archeologica operativa a livello regionale.

Culture e ambienti della fine del Paleolitico e del Mesolitico nell'Italia nord-orientale
Broglio A.
Museo delle Scienze (1980)

Categorie: Antropospeleologia

Indici: Archeologia


Tra i siti dell'Italia nord-orientale riferibili al periodo epigravettiano vengono citate, per il Friuli, anche le Grotte Verdi di Pradis nel pordenonese. Tre datazioni radiometriche riferiscono l'insediamento antropico della cavità all'oscillazione di Allerød.

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Data: 01/02/2025

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