Nomi e numeri catastali
Nome principale: Grotta dell'Edera
Nome principale sloveno: Stenašca
Numero catasto: 3574
Numero catasto locale: 5143VG
Numero totale ingressi: 1
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 13 m
Profondità: 8 m
Dislivello totale: 8 m
Quota fondo: 222 m
Ingresso principale
Data esecuzione posizione: 01/02/2025
Presenza targhetta: Si Area geografica: Carso Triestino Comune: Duino Aurisina / Devin Nabrežina Area provinciale: Trieste Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS differenziale Lat. WGS84: 45,75699581 Lon. WGS84: 13,69558995 Est RDN2008/UTM 33N: 398555.485 Nord RDN2008/UTM 33N: 5067875.96 Quota ingresso (s.l.m.): 230 m
Geologia e Geomorfologia
Caratteri fisiografici
Ubicazione: Carso
Area carsica: Carso (A) Morfologia: altopiano Contesto attuale: prativo/arbustivo Distanza dal mare: 1.000-5.000 m Distanza da fonte d'acqua: 500-1.000 m
Caratteri interni
Andamento: Semplice orizzontale
Pozzi: No
Planimetria: semplice: unico vano
Ampiezza piano calpestabile: 97 m
Tipologia terreno calpestabile: limoso prevalente
Crolli recenti: No
Grotta turistica: No
Concrezionamento: scarso / assente
Acqua interna: No
Ingressi
Ingresso 1
Note per Accessibilità: CH:AXXXO: chiusa: chiavi presso associazione XXX Ottobre
Lat. WGS84: 45,75699581
Lon. WGS84: 13,69558995
Quota ingresso: 230 m s.l.m.
Morfologia: piede di parete
Terreno superficie esterna: roccioso affiorante/subaffiorante
Archeologia
Data
1969-70Autore
Associazione XXX Ottobre - Gruppo Ricerche di Paleontologia UmanaConservati
SiPubblicati
SiNote
Gli scavi misero in luce la presenza di un deposito con industria mesolitica, scavato soltanto in un'area di 1 mq (settore 11) in cui si raccolsero scarsi manufatti. In seguito (1974-75) i livelli mesolitici furono indagati in altri 2 settori (12 e 17) (Boschian, Pitti 1984, p. 143).Indagine
Tipologia di indagine: scavo stratigrafico
Stratigrafia: sì
Affidabilità della stratigrafia: media Area indagine: parziale Settore: Taglio 5/B/1 - 5/A Cronologia: Preistoria Periodo: Neolitico Attribuzione culturale: Neolitico dei vasi a coppa/Vlaska
Materiali
Ceramici: recipienti profondi a pareti convesse e bocca ristretta; 2 scodelle, 1 ad orlo leggermente rientrante ingrossato, 1 ad orlo everso; bugne forate e 1 presa con profonde solcature; fondi su piede; 1 frammento di parete con motivo a reticolo reso a graffito.
Bibliografia: Marzolini 1970
Depositi materiale
Situazione dei materiali: conservati
Denominazione deposito: Soprintendenza per i Beni Archeologici del Friuli-Venezia Giulia
Indirizzo deposito: Piazza della Libertà 7, Trieste
Data
1969-70Autore
Associazione XXX Ottobre - Gruppo Ricerche di Paleontologia UmanaConservati
SiPubblicati
SiIndagine
Tipologia di indagine: scavo stratigrafico
Stratigrafia: sì
Affidabilità della stratigrafia: media Area indagine: parziale Settore: Taglio 4 Cronologia: Preistoria Periodo: Neolitico?
Materiali
Ceramici: 1 recipiente probabilmente profondo con orlo estroflesso; 2 scodelle emisferiche, 1 con decorazione a linee incise, 1 con impressioni sull'orlo; 1 bugna forata; 1 fondo su piede.
Litici: manufatti su lama e alcuni nuclei in selce.
Osso/Corno: 1 punteruolo e 1 spatola in osso
Bibliografia: Marzolini 1970
Depositi materiale
Situazione dei materiali: conservati
Denominazione deposito: Soprintendenza per i Beni Archeologici del Friuli-Venezia Giulia
Indirizzo deposito: Piazza della Libertà 7, Trieste
Data
1969-70Autore
Associazione XXX Ottobre - Gruppo Ricerche di Paleontologia UmanaConservati
SiPubblicati
SiIndagine
Tipologia di indagine: scavo stratigrafico
Stratigrafia: sì
Affidabilità della stratigrafia: media Area indagine: parziale Settore: Taglio 3 Cronologia: Preistoria-Protostoria Periodo: Neolitico?-età del rame
Materiali
Ceramici: 1 bugna forata e 2 anse a nastro; 1 fondo piano; alcuni frammenti decorati a Besenstrich.
Litici: 1 punta foliata, lame e lamelle in selce.
Bibliografia: Marzolini 1970
Depositi materiale
Situazione dei materiali: conservati
Denominazione deposito: Soprintendenza per i Beni Archeologici del Friuli-Venezia Giulia
Indirizzo deposito: Piazza della Libertà 7, Trieste
Data
1969-70Autore
Associazione XXX Ottobre - Gruppo Ricerche di Paleontologia UmanaConservati
SiPubblicati
SiIndagine
Tipologia di indagine: scavo stratigrafico
Stratigrafia: sì
Affidabilità della stratigrafia: media Area indagine: parziale Settore: Taglio 2 Cronologia: Preistoria-Protostoria Periodo: Età del rame-Bronzo antico
Materiali
Ceramici: 3 scodelle di forma non determinabile, 1 con tacche sotto l'orlo, 1 con decorazione a falsa cordicella? nella parte interna e 1 con motivi a incisione? all'esterno; altri recipienti: 1 frammento di parete con fori, attribuibile ipoteticamente ad un colatoio; 1 presa con impressione centrale; 1 frammento di fondo piatto con decorazione complessa all'interno e all'esterno, resa a falsa cordicella e incisioni?, riempita di pasta bianca; 1 frammento di parete, forse pertinente ad un vaso profondo, con decorazione complessa a falsa cordicella? ed 1 frammento di orlo di vaso di forma non determinabile con solcature rese a graffito.
Litici: 2 punte foliate, 1 raschiatoio semplice e 1 foliato, varie lame ritoccate in selce.
Bibliografia: Marzolini 1970
Depositi materiale
Situazione dei materiali: conservati
Denominazione deposito: Soprintendenza per i Beni Archeologici del Friuli-Venezia Giulia
Indirizzo deposito: Piazza della Libertà 7, Trieste
Data
1969-70Autore
Associazione XXX Ottobre - Gruppo Ricerche di Paleontologia UmanaConservati
SiPubblicati
SiIndagine
Tipologia di indagine: scavo stratigrafico
Stratigrafia: sì
Affidabilità della stratigrafia: media Area indagine: parziale Settore: Taglio 1 Cronologia: Età romana Periodo: Età repubblicana e imperiale
Materiali
Ceramici: anfore di produzione africana e orientale e alcuni grossi frammenti di laterizi; olle decorate con motivo ad onda ed impressioni.
Metallici: 1 punta di giavellotto? e 1 lama di ferro; 3 monete in bronzo: 1 asse repubblicano e 2 imperiali.
Bibliografia: Durigon 1999
Depositi materiale
Situazione dei materiali: anfore e monete conservate, i restanti materiali dispersi.
Denominazione deposito: Soprintendenza per i Beni Archeologici del Friuli-Venezia Giulia
Indirizzo deposito: Piazza della Libertà 7, Trieste
Note
Altri reperti romani provengono da una zona "fuori taglio".Data
1974-75Autore
Associazione XXX Ottobre - Gruppo Ricerche di Paleontologia Umana e Università di PisaConservati
SiPubblicati
SiNote
Negli anni 1974-75 il deposito mesolitico, messo in luce negli scavi precedenti (1969-70) in un'area limitata a 1 mq (settore 11), fu indagato in altri 2 settori (12 e 17) (Boschian, Pitti 1984, p. 143).Indagine
Tipologia di indagine: scavo stratigrafico
Stratigrafia: sì
Affidabilità della stratigrafia: alta Area indagine: parziale Settore: Settori 12 e 17 Cronologia: Preistoria Periodo: Mesolitico Attribuzione culturale: Sauveterriano, Castelnoviano
Materiali
Litici: industria su selce: bulini presenti, grattatoi scarsi, strumenti a ritocco erto prevalenti (sp. dorsi troncature, punte e lame a dorso), strumenti del sostrato, microbulini.
Paleontologici: resti di animali selvatici; molluschi marini.
Bibliografia: Boschian 1983; Boschian, Pitti 1984
Depositi materiale
Situazione dei materiali: conservati
Denominazione deposito: Soprintendenza per i Beni Archeologici del Friuli Venezia Giulia
Indirizzo deposito: Piazza della Libertà 7, Trieste
Note
I materiali raccolti nelle campagne di scavo 1969-70 e 1974-75 sono stati studiati insieme e presentati in modo sintetico da Boschian nell'articolo del 1983, in modo analitico da Boschian e Pitti nell'articolo del 1984.Data
1990-2002Autore
Università di Venezia e di California a Berkeley (USA), Soprintendenza FVG, SocPPFVGConservati
SiPubblicati
-Note
I risultati degli scavi sono editi solo parzialmente, i tempi e i modi degli interventi non risultano quindi noti con precisione.Indagine
Tipologia di indagine: scavo stratigrafico
Area indagine: parziale
Cronologia: Preistoria-Protostoria
Periodo: Mesolitico recente-inizi età del bronzo (?)
Materiali
Bibliografia: Spataro 1999
Descrizione e rilievo
Breve descrizione del percorso d'accesso
La grotta dell'Edera si trova nei pressi delle fornaci di Aurisina e si apre, in una dolina, nei calcari del Cretacico Superiore, nelle vicinanze di una profonda cava di calcite.
Descrizione dei vani interni della cavità
Si tratta di una caverna non molto fonda e larga una decina di metri. Gli scavi misero in luce un deposito formato in prevalenza da terriccio scuro, con poche pietre, che tendeva a diventare argilloso negli strati più profondi. Nella parte superficiale del riempimento, insieme a materiali romani, si rinvennero pure una lama di coltello e una cuspide di giavellotto in ferro. Pochi frammenti di ceramiche del tipo castelliere segnavano il deposito dell'età del ferro. Il successivo deposito dell'età del bronzo ha dato qualche esempio di ceramica decorata a falsa cordicella, un colatoio e cuspidi di selce. L'eneolitico era contraddistinto da ceramiche decorate a Besenstrich, numerosi manufatti di selce tra cui un bifacciale foliato. Al neolitico appartengono vasi a tulipano impostati su piede cavo e decorati ad incisioni; un vaso presenta un graffito a scacchiera mentre un altro è dipinto con macchioline puntiformi disposte a più file. Segue quindi il deposito con industrie mesolitiche che è stato esplorato su una ristretta superficie, tuttavia sufficiente per dimostrare che esistono strette analogie nelle caratteristiche e nella sequenza stratigrafica con il deposito della Grotta Azzurra di Samatorza. Lo scavo sotto il livello mesolitico, per 4 m di profondità, in un poderoso deposito d'argilla rossa e grossi blocchi, ha dato esito negativo.
Bibliografia
Fabec T.
Inštitut za arheologijo ZRC SAZU (2003)
Collocazione: Arheološki Vestnik, 54: 73-122, Ljubljana (Slo)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
L'autore, nel suo articolo, presenta la questione della neolitizzazione del Carso sulla base dei dati editi, presentando i dati storico-archeologici e ambientali.
Boschian G.
Istituto per l’Enciclopedia del Friuli Venezia Giulia (1983)
Collocazione: In: Preistoria del Caput Adriae, Catalogo della Mostra, Trieste 1983, 43-44, Udine
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Scheda di sito in cui viene illustrato lo scavo del deposito della grotta condotto negli anni Settanta e breve dscrizione dei manufatti rinvenuti.
Montagnari Kokelj E. (2002)
Collocazione: Quaderni Giuliani di Storia, 23 (2): 255-274, Trieste
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Presentazione del Progetto C.R.I.G.A. che ha come scopo la revisione della documentazione e dei materiali raccolti nel corso dei numerosi scavi condotti, a partire dalla fine dell’Ottocento, in diverse cavità del Carso. Nel territorio del comune di Duino-Aurisina sono presenti circa 60 grotte di interesse archeologico. I siti documentano tutte le diverse fasi in cui si articola la preistoria del Carso triestino, dal Paleolitico inferiore, attestato nel riparo di Visogliano, all’Eneolitico/inizi dell’età del bronzo (ad esempio grotta del Mitreo e grotta dell’Edera). L’articolo si conclude con un’analisi dell’utilizzo cultuale e funerario di alcune cavità.
Montagnari Kokelj M., Bernardini F., Leghissa E.
Civici Musei di Udine, Museo Archeologico e Museo Friulano di Storia Naturale. Lithostampa ed. (2020)
Collocazione: In: Muscio G., Visentini P. (a cura di), Antichi abitatori delle grotte in Friuli. La Preistoria nelle cavità delle Prealpi Giulie, Catalogo della Mostra, Castello di Udine marzo 2021- febbraio 2022, 211-225, Pasian di Prato (UD)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Si ripercorre la storia delle ricerche succedutesi tra la fine dell’Ottocento e gli anni Ottanta del Novecento nelle numerose cavità (ca. 3100 grotte/inghiottitoi/ripari di cui almeno 180 con evidenze di tipo archeologico e/o paleontologico) del Carso triestino, rientrante nel cd. Carso Classico, in cui a finalità di tipo speleologico si unirono ben presto anche specifici interessi paletnologici. In molti casi i complessi di materiali emersi dagli scavi rimasero completamente inediti sino ai primi anni Novanta del secolo scorso, quando ebbe inizio la sistematica revisione e relativa pubblicazione dei materiali preistorici ma anche romani e medievali rinvenuti, oggi comprendente almeno 30 cavità. Dal momento che tra le finalità di tali revisioni vi era, insieme all’acquisizione di nuove conoscenze sulla cultura materiale, anche la comprensione delle dinamiche insediative attuatesi in area carsica in antico, negli stessi anni venne avviato un progetto geo-archeologico multidisciplinare denominato “Progetto Grotte” che portò, tra i principali esiti, alla realizzazione del “Catasto Ragionato Informatico delle Grotte Archeologiche” (o C.R.I.G.A.), dal 2011 reso accessibile in rete. In anni più recenti nell’area in oggetto hanno conosciuto interessanti sviluppi gli studi relativi ad uno specifico periodo della Preistoria, l’Eneolitico (IV-III millennio a.C.), durante il quale nel Carso triestino (come nel precedente Neolitico) sembrano sussistere, soprattutto in relazione alla produzione ceramica, numerosi e significativi confronti con le regioni orientali (Cultura di Vučedol, Cultura di Ljubljansko barje) più che con i contesti coevi dell’Italia settentrionale. Oltre a discutere criticamente le problematiche di ordine teorico-metodologico sottese all’inquadramento crono-culturale del periodo, ben esemplificate dalla ricostruzione della sequenza cronologica relativa basata sugli stili ceramici (vs periodi e culture archeologiche sensu Forenbaher 2018), l’A. sottolinea come la moderna ricerca archeologica non possa prescindere dal ricorso a nuovi metodi di studio basati sulle analisi archeometriche, in grado di consentire il superamento dei limiti conoscitivi imposti dall’applicazione del solo approccio tipologico-comparativo. I risultati delle analisi archeometriche condotte su specifiche classi di materiali del Carso triestino, le asce in pietra levigata e le coppe ceramiche su piede, hanno dimostrato la validità di tale approccio e aperto nuove prospettive alla ricerca.
Leghissa E., Montagnari Kokelj M., Bernardini F.
Civici Musei di Udine, Museo Archeologico e Museo Friulano di Storia Naturale. Lithostampa ed. (2020)
Collocazione: In: Muscio G., Visentini P. (a cura di), Antichi abitatori delle grotte in Friuli. La Preistoria nelle cavità delle Prealpi Giulie, Catalogo della Mostra, Castello di Udine marzo 2021- febbraio 2022, 227-243, Pasian di Prato (UD)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Nel contributo vengono analizzate le coppe su piede, una tipologia ceramica tipica del Carso triestino nel corso del III millennio a.C., che mostra stringenti confronti con contesti coevi/parzialmente coevi dell’Europa centro-meridionale afferenti alla Cultura di Vučedol e ad altri gruppi culturali a questa connessi. Nello studio, oltre al tradizionale approccio tipologico e tecnologico, quest’ultimo focalizzato sulla ricostruzione sperimentale delle tecniche di decorazione (impressioni di filo o cordicella) utilizzate in antico, si sono affiancate anche analisi non-distruttive (microtomografia computerizzata a raggi x e Prompt Gamma Activation Analysis) selezionate allo scopo di determinare le modalità di lavorazione e l’origine locale vs alloctona dei reperti vascolari. I risultati di tali analisi, basate su un campione di esemplari provenienti dal Carso triestino e dalle palafitte di Deschmann (Slovenia Centrale) afferenti alla “variante del Ljubljansko barije” della Cultura di Vučedol, confermano l’importazione di una coppa del Carso triestino dal Ljubljansko barje mentre altre quattro coppe, in base al relativamente alto contenuto di K20 e a confronti tipologici, sembrano riferibili a contesti dell’Europa centrale (Repubblica Ceca). I risultati di tali analisi appaiono di estremo interesse in quanto, nel confermare l’importanza delle coppe su piede quali indicatori della circolazione e scambio su lunga distanza di idee ma anche di genti portatrici di tali conoscenze tecnologiche, si pongono a ulteriore supporto dei recenti studi genetici i quali sembrano comprovare in tale periodo l’esistenza di migrazioni su larga scala dalla regione della steppa settentrionale del Ponto all'Europa centrale.
Leghissa E., Kasztovszky Z., Szilágyi V., Harsányi I., De Min A., Princivalle F., Montagnari Kokelj M., Bernardini F. (2020)
Collocazione: Quaternary International, 539: 92-104, Amsterdam (NL)
Link: https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S1040618220300501
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Nel contributo si illustrano i risultati dello studio archeometrico non distruttivo condotto mediante microtomografia computerizzata a raggi X (microCT) e la Prompt Gamma Activation Analysis (PGAA) su un campione di 22 coppe su piede cruciforme, tra le più caratteristiche forme vascolari del III millennio a.C., provenienti dal Carso triestino e dalle palafitte di Deschmann (Ljubljansko barje, Slovenia centrale). Scopo dello studio era quello di verificare il carattere locale/alloctono della produzione dei reperti vascolari del Carso triestino. Le analisi hanno consentito di determinare l’origine non locale di almeno cinque recipienti, in un caso plausibilmente importato dall’area delle palafitte di Deschmann, mentre le altre quattro coppe, come indicato dall’alto contenuto di K2O e da altri dati chimici, sembrano riconducibili a territori centro-europei posti a maggiore distanza, individuabili, in accordo con l’alto contenuto di K2O del suolo, in alcune zone della Repubblica Ceca. I risultati di tali analisi appaiono di estremo interesse, confermando l’importanza delle coppe su piede quali indicatori significativi della circolazione e scambio su lunga distanza di idee ma anche di genti portatrici di tali conoscenze tecnologiche.
Montagnari Kokelj E.
BAR. British Archaeological Reports. International series. Archaeopress (2003)
Collocazione: In: Nikolova L. (ed.): Early Symbolic Systems for Communication Southeast Europe. Proceedings of the International Congress UISPP (Karlovo-Sofia, April 2002), 1139: 361-369, Oxford (UK)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
L'articolo esamina il ruolo rivestito dal territorio del Carso come mediatore nei contatti economici e culturali tra le regioni adiacenti ad esso, i Balcani, l'erea medio-danubina, l'Adriatico orientale e l'Italia settentrionale.Vengono citati o analizzati i depositi della grotta dell'Edera, della grotta del Pettirosso, del Mitreo e della grotta delle Gallerie.
Montagnari Kokelj E., Crismani A.
Associazione Nazionale per Aquileia (1993)
Collocazione: Aquileia Nostra, 64: 10-66, Aquileia (Udine)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Nello studio viene preso in esame la presenza del vaso a quattro gambe nel territorio carsico. Nel catalogo, per ogni frammento viene fornita una dettagliata descricione con provenienza, bibliografia e disegno e/o fotografia.
Bernardini F., Leghissa E., Prokop D., Velušček A., De Min A., Dreossi D., Donato S., Tuniz C., Princivalle F., Montagnari Kokelj M. (2019)
Collocazione: Archaeological and Anthropological Sciences, 11, 9: 4711-4728, Heidelberg, Berlin (D)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Viene presentato lo studio mediante microtomogarfia computerizzata a raggi X di circa venti ciotole con croce sul piede provenienti dalla palafitta di Deschmann (Slovenia) e da cinque grotte del Carso triestino (grotta dei Ciclami, degli Zingari, Cotariova, del Pettine, dell’Edera) al fine di studiare l’origine degli impasti e la tecnica di fabbricazione delle ceramiche.
Montagnari Kokelj E.
Atti delle Riunioni Scientifiche dell’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria (2002)
Collocazione: In: Preistoria e Protostoria del Trentino Alto Adige / Südtirol, in ricordo di Bernardino Bagolini, Atti della XXXIII Riunione Scientifica dell’IIPP (Trento, ottobre 1977), 33 (1): 351-361, Firenze
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Nel testo viene dato un riesame qualitativo e quantitativo del Neolitico locale noto come "Gruppo Vla
Leben F.
Inštitut za arheologijo ZRC SAZU (1975)
Collocazione: Arheološki Vestnik, 24 (1973): 145-160, Ljubjana (Slo)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Nell'articolo vengono prese in esame anche ceramiche neolitiche rinvenute in grotte carsiche (Grotta Gigante, dell'Orso, Azzurra, Caterina, del Pettirosso, delle Gallerie, Teresiana, delle Tre Querce, dei Ciclami, degli Zingari, del Mitreo, della Tartaruga e dell'Edera.
Montagnari Kokelj E.
Atti delle Riunioni Scientifiche dell'Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria (1994)
Collocazione: In: Preistoria e Protostoria del Friuli-Venezia Giulia e dell'Istria, Atti XXIX Riunione Scientifica dell'IIPP (Trieste-Pordenone, settembre 1990), 29: 71-89, Firenze
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
La studiosa propone una revisione dei complessi del Carso triestino che hanno restituito materiali inquadrabili tra tardo Neolitico e Bronzo Antico. Da segnalare le coppe su piede decorate a impressione o con cordoni applicati.
Montagnari Kokelj E., Boscarol C., Jurišević E.
Commissione Grotte “Eugenio Boegan” (2011)
Collocazione: Atti e Memorie della Commissione Grotte “Eugenio Boegan”, 43: 169-189, Trieste
Link: https://www.boegan.it/wp-content/uploads/2009/10/10_Vasi_a_coppa.pdf
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Nel contributo si presentano i risultati preliminari di uno studio nel quale sono stati presi in esame la funzione, l'aspetto simbolico e l'inquadramento cronologico del vasi a coppa. Tali oggetti sono i manufatti del Neolitico antico-medio più diffusi nelle grotte del Carso triestino.
Pessina A.
Carocci, Manuali Universitari (2008)
Collocazione: , 375 pp., Roma
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Nel manuale viene illustrato sul Neolitico in Italia. Sono citate alcune cavità del Carso triestino.
Montagnari Kokelj E.
Preistoria Alpina (2001)
Collocazione: In: Preistoria e Protostoria del Trentino Alto Adige / Südtirol, in ricordo di Bernardino Bagolini, Atti della XXXIII Riunione Scientifica dell’IIPP. Sessione unica. Sessione I (Trento, ottobre 1977), 34 (1998): 245-251, Trento
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Recenti revisioni sistematiche di complessi ceramici provenienti da vecchi scavi consentono di attuare una revisione qualitativa e quantitativa del Neolitico carsico, noto come "Gruppo Vla
Montagnari Kokelj M.
Notiziario della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Friuli Venezia Giulia (2013)
Collocazione: In: De Laurenzi A., Petrucci G., Ventura P. (a cura di), Atti del I Forum sulla ricerca archeologica in Friuli Venezia Giulia, Aquileia 28-29 gennaio 2011 , 5: 3, Firenze
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Introduzione ai progetti di ricerca sviluppati a partire dagli anni Novanta dall'Università degli Studi di Trieste e breve stora delle ricerche condotte dalla medesima università nelle grotte del Carso triestino.
Cannarella D.
Sansoni ed. (1975)
Collocazione: In: Radmilli A. M., Guida della Preistoria Italiana, 3-9, Firenze
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Nella rassegna delle principali stazioni preistoriche (all'aperto e in grotta) della regione, oltre ai numerosi contesti prevalentemente ipogei del Carso triestino, l'A. menziona, per il Friuli, le Grotte Verdi di Pradis ed alcune stazioni all'aperto. Materiali preistorici e reperti faunistici provenienti da cavità carsiche non meglio identificate nel testo, vengono mezionati come parte delle collezioni del Museo Friulano di Storia Naturale di Udine.
Montagnari Kokelj E., Piano C.
Université de Liège (2003)
Collocazione: In: T. Tsonev, E. Montagnari Kokelj (eds.) The humanized mineral world: towards social and symbolic evaluation of prehistoric technologies in South Eastern Europe. Proceedings of the ESF workshop, Sofia, 3-6 September 2003, 89-97, Liège
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Analisi dell'industria litica rinvenuta nei livelli di passaggio dal Mesolitico al Neolitico delle cavità carsiche. Vengono portate ad esempio numerose grotte e in particolare la grotta Azzurra, quella dell'Edera e la grotta dellOrso.
Cremonesi G., Pitti C., Radmilli A.M.
Società per la Preistoria e la Protostoria della regione Friuli-Venezia Giulia. Quaderno (1984)
Collocazione: In: Il Mesolitico sul Carso Triestino, 5: 229-240, Trieste
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Considerazioni sul Mesolitico triestino prendendo in esame i tre aspetti che caratterizzano questo periodo: Industria litica, aspetto economico e situazione climatico-ambientale evidenziata dalle faune e dall’esame sedimentologico dei depositi delle grotte.
Boschian G., Montagnari Kokelj E. (2000)
Collocazione: Geoarchaeology, 15 (4): 331-371, London (UK)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Lo studio analizza l'uso delle grotte carsiche tra Neolitico e prima età del bronzo. Analisi sedimentologiche e micromorfologiche condotte sui suoli di quattro cavità (grotte Azzurra, Caterina, dell'Edera e Lonza) fanno ipotizzare un loro utilizzo come stalle o rifugi per pastori.
Montagnari Kokelj E., Boschian G., Crismani A., Ferrari A., Gilli E., Pedrotti A., Pessina A., Riedel A. (1998)
Collocazione: In: De Marinis R., Bietti Sestieri A., Peroni R., Peretto C. (eds.), Proceedings of the XIII International Congress for Prehistoric and Protohistoric Sciences (Forlì, September 1996), 3,9: 229-233, Forlì
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Nella comunicazione, per documentare il processo di passaggio da Mesolitico a Neolitico nell’area del Carso triestino, vengono portati ad esempio i risultati degli scavi condotti nelle grotte dell’Edera e Azzurra, nonché quelli delle grotte Caterina e Lonza.
Cannarella D.
Società per la Preistoria e la Protostoria della regione Friuli-Venezia Giulia. Quaderno (1984)
Collocazione: In: Il Mesolitico sul Carso Triestino, 5: 13-20, Trieste
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
A partire dalle prime indagini condotte da F. Stradi negli anni Cinquanta l’autore fa un breve excursus sulle ricerche eseguite da studiosi e appassionati in numerose grotte del Carso triestino.
Boschian G., Montagnari Kokelj E.
Istituto per l'Enciclopedia del Friuli-Venezia Giulia (1984)
Collocazione: In: Atti del Conv. Int. "Preistoria del Caput Adriae", Trieste novembre 1983, 40-50, Udine
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Lo studio si incentra sull'analisi dei fattori ambientali e socio-culturali che hanno condizionato le strategie di adattamento umano in età mesolitica.
Montagnari Kokelj E.
Institut za Arheologijo (Ljubljana (1993)
Collocazione: Poročilo o raziskovanju paleolita, neolita in eneolita v Sloveniji, 21: 69-83, Ljubljana (Slo)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Nello studio incentrato sul passaggio dal Neolitico al Mesolitico vengono prese in esame circa una ventina di grotte del Carso triestino.
Biagi P.
Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria (1994)
Collocazione: In: Preistoria e Protostoria del Friuli-Venezia Giulia e dell'Istria, Atti XXIX Riunione Scientifica dell'IIPP (Trieste-Pordenone, settembre 1990), 29: 57-62, Firenze
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Considerazioni su cronologia e distrubuzione dei siti mesolitici del territorio. Vengono prese in esame, in particolare, alcune grotte del Carso triestino .
Montagnari Kokelj E.
Reports of Prehistoric Research Projects (2002)
Collocazione: In: Material evidence and cultural pattern in prehistory, 5 (2001): 13-17, Karlovo (BG)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Nell'articolo si prende in esame l'evoluzione dal Mesolitico all'Eneolitico/età del bronzo ricostruibile dai dati della cultura materiale delle grotte del Carso triestino ed in particolare dall'analisi tipologica delle ceramiche.
Cremonesi G.
Atti della Società per la Preistoria e Protostoria della Regione Friuli-Venezia Giulia (1983)
Collocazione: In:Atti del Convegno sulla Preistoria del Friuli-Venezia Giulia, Trieste, aprile 1981, 4 (1978-1981): 171-186, Pisa
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Sunto sullo stato delle conoscenze sul Mesolitico del Carso triestino. Vengono trattate numerose cavità che hanno restituito materiali attribuibili a tale periodo.
Riedel A.
Atti della Società per la Preistoria e Protostoria della Regione Friuli-Venezia Giulia (1983)
Collocazione: In:Atti del Convegno sulla Preistoria del Friuli-Venezia Giulia, Trieste, aprile 1981, 4 (1978-1981): 207-216, Pisa
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Discussione sui moderni metodi di indagine dell'archeozoologia seguita da una sintesi dei principali risultati ottenuti in relazione ai contesti del Friuli-Venezia Giulia, presentati in ordine cronologico (dal Mesolitico all'epoca romana). Non è chiaro se il sito citato dall'A. con il nome di "Clavecis" (Cividale), compreso tra quelli al tempo in corso di studio, possa corrispondere alla Grotta di Cladrecis (comunque rientrante nel comune di Prepotto).
Steffè De Piero G. (1978)
Collocazione: Quaderni di storia antica e di epigrafia, II, 5-30, Roma
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Sulla base dello stato deglle ricerche dell'epoca viene delineato un quadro dei più antichi orizzonti cronologici documentati nelle grotte carsiche. Lo studio è focalizzato sull'annalisi delle ceramiche rinvenute nei depositi di alcune cavità.
Cremonesi G.
Istituto per l’Enciclopedia del Friuli Venezia Giulia (1983)
Collocazione: In: Preistoria del Caput Adriae, Catalogo della Mostra, Trieste 1983, 35-39, Udine
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Nell'illustrare il periodo mesolitico nel territorio carsico l'autore porta ad esempio i depositi, e in particolare l'industria litica rinvenuta, della grotta Azzurra, della grotta degli Zingari, della grotta Caterina, della grotta dell'Edera, della grotta della Tartaruga e della grotta Benussi.
Migliavacca M., Boscarol C., Montagnari Kokelj M.
Il Capitale culturale. Studies on the Value of Cultural Heritage (2015)
Collocazione: In: U. Moscatelli e A.M. Stagno (a cura di) Archeologia delle aree montane europee: metodi, problemi e casi di studio / Archaeology of Europe’s mountain areas: methods, problems and case studies, 12: 597-620, Macerata
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Gli studi sulla pastorizia preistorica nel Carso triestino sono iniziati alla fine degli anni Novanta del secolo scorso, con un approccio geoarcheologico basato su analisi sedimentologiche e micromorfologiche di campioni di suolo prelevati durante lo scavo di alcune grotte. I dati raccolti sono stati integrati con quelli etnografici tramite le interviste ai pochi pastori ancora attivi nell’area.
Montagnari Kokelj E., Boscarol C., Peretti G.
Antenor Quaderni (2012)
Collocazione: In: M.S. Busana, P. Basso (a cura di) La lana nella Cisalpina Romana. Economia e società. Studi in onore di Stefania Pesavento Mattioli, Atti del Convegno, Padova - Verona, 18-20 maggio 2011, 27: 29-42, Padova
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
L’importanza delle attività di pastorizia e allevamento anche in epoca preistorica è stata confermata nella seconda metà degli anni 1990, quando analisi sedimentologiche e micromorfologiche dei suoli di alcuni depositi in grotta indicarono che numerose cavità del Carso triestino, almeno nei settori campionati, erano stati usate da pastori per stabulare le loro greggi. La revisione dei manufatti trovati nelle stesse cavità inquadrò gli episodi di stabulazione grossomodo fra Neolitico e età del Bronzo o del Ferro.
Marzolini G.
Gruppo Grotte dell’Associazione XXX Ottobre (1970)
Collocazione: Annali del Gruppo Grotte dell’Associazione XXX Ottobre, 4: 19-35, Trieste
Link: https://www.axxxo.net/annali-vol-iv-1970/
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Relazione preliminare degli scavi condotti nel 1965. L'autore descive la stratigrafia individuata e presenta un'analisi dei reperti ceramici e dell'industria litica.
Marzolini G.
Gruppo Grotte dell’Associazione XXX Ottobre (1996)
Collocazione: Annali del Gruppo Grotte dell'Associazione XXX Ottobre, 9: 79-80, Trieste
Link: https://www.axxxo.net/annali-vol-ix-1996/
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
L'autore dà notizia del rinvenimento di un pugnale in selce tipologicamente affine a pugnali di epoca eneolitica.
Biagi P.
Associazione Nazionale per Aquileia (2001)
Collocazione: Aquileia Nostra, 71 (2000): 582-587, Aquileia (Ud)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Nell'articolo di dà notizia degli scavi condotti a partire dal 1990 nella grotta. Le indagini hanno permesso di portare alla luce una seriazione stratigrafica di circa 4 metri che riguarda diversi periodi di frequentazione della cavità, dal Mesolitico all'età del bronzo. La sequenza è una delle più complete tra quelle conosciute in area carsica.
Voytek B.A. (2011)
Collocazione: Archaeological Research Facility Stahl Field Report, 7 pp., Berkeley (USA)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Nell'articolo di dà notizia degli scavi condotti a partire dal 1990 nella grotta. Le indagini hanno permesso di portare alla luce una seriazione stratigrafica di circa 4 metri che riguarda diversi periodi di frequentazione della cavità, dal Mesolitico all'età del bronzo. La sequenza è una delle più complete tra quelle conosciute in area carsica.
Spataro M.
Società per la Preistoria e Protostoria della Regione Friuli-Venezia Giulia (1999)
Collocazione: Atti della Società per la Preistoria e Protostoria della Regione Friuli-Venezia Giulia, 11 (1997-1998): 63-89, Trieste
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Vengono presentati i risultiti delle analisi delle sezioni sottili e della rifrazione ai raggi X di una quarantina di frammenti ceramici di diverse età, dal Neolitico antico al periodo storico provenienti da diversi livelli della Caverna dell'Edera. È stato possibile dividere i materiali in due macrogruppi, uno, il piu consistente, di ceramice di produzione locale e uno di ceramiche di importazione, caratterizzato da un degrassante di probabile origine alpina.
Biagi P., Spataro M.
Società per la Preistoria e Protostoria della Regione Friuli-Venezia Giulia (2001)
Collocazione: Atti della Società per la Preistoria e Protostoria della Regione Friuli-Venezia Giulia, 12 (1999-2000): 15-54, Trieste
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Nell’esame di alcune delle sequenze stratigrafiche meglio radiodatate dell’aera compresa tra l’Egeo occidentale e il Tirreno orientale viene presa in considerazione anche la grotta dell’Edera.
Girod A.
Società per la Preistoria e Protostoria della Regione Friuli-Venezia Giulia (2003)
Collocazione: Atti della Società per la Preistoria e Protostoria della Regione Friuli-Venezia Giulia, 13 (2001-2002): 35-55, Trieste
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Nello studio sui molluschi terrestri rinvenuti nella grotta dell'Edera si ipotizza il consumo alimentare di
Boschian G. (1997)
Collocazione: Geoarchaeology, 12: 227-249, London (UK)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Nello studio sui molluschi terrestri rinvenuti nella grotta dell'Edera si ipotizza il consumo alimentare di
Gallizia Vuerich L., Princivalle F.
CNR Centro di studi di Geologia tecnica (1994)
Collocazione: Il Quaternario. Italian Journal of Quaternary Sciences, 7, 2: 569-576, Verona
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Nello studio sui molluschi terrestri rinvenuti nella grotta dell'Edera si ipotizza il consumo alimentare di
Boschin F., Riedel A.
Società per la Preistoria e Protostoria della Regione Friuli-Venezia Giulia. Quaderno (2000)
Collocazione: In: Biagi P. (a cura di). Studi sul Paleolitico, Mesolitico e Neolitico del bacino dell’Adriatico in ricordo di Antonio M. Radmilli, 8: 73-90, Trieste
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Sono presi in esame gli abbondanti resti di fauna portati alla luce durante gli scavi condotti negli anni Novanta nella grotta dell’Edera. Si tratta quasi esclusivamente di animali domestici, per lo più pecore, provenienti da strati del Neolitico medio e recente e della Cultura di Vlaška. I bovini e i suini sono presenti in piccole percentuali. Analoga fauna domestica si riscontra anche negli strati di passaggio Mesolitico-Neolitico.
Nisbet R.
Società per la Preistoria e Protostoria della Regione Friuli-Venezia Giulia. Quaderno (2000)
Collocazione: In: Biagi P. (a cura di). Studi sul Paleolitico, Mesolitico e Neolitico del bacino dell’Adriatico in ricordo di Antonio M. Radmilli, 8: 161-170, Trieste
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Si presenta l’esame preliminare di 703 frustuli di carbone provenienti dalla grotta dell’Edera raccolti in seguito a flottazione degli strati di età olocenica. A una prima fase, nella quale sembra dominare una pineta, fa seguito la riforestazione a latifoglie (quercia e nocciolo) ma con una permanenza del pino, pianta che scompare dall’altipiano verso la metà del VII millennio.
Biagi P.
BAR. British Archaeological Reports. International series. Archaeopress (2008)
Collocazione: In: Bonsall C., Boroneant V., Radovanović I. (eds.): The Iron Gates in prehistory: new perspectives, 1893: 251-260, Oxford (UK)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Si presenta l’esame preliminare di 703 frustuli di carbone provenienti dalla grotta dell’Edera raccolti in seguito a flottazione degli strati di età olocenica. A una prima fase, nella quale sembra dominare una pineta, fa seguito la riforestazione a latifoglie (quercia e nocciolo) ma con una permanenza del pino, pianta che scompare dall’altipiano verso la metà del VII millennio.
Biagi P.
Origines. Studi e materiali pubblicati a cura dell’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria, Soprintendenza al Museo Preistorico Etnografico “L. Pigorini” (2004)
Collocazione: In: Fugazzola Delpino M., Pessina A., Tiné V. (a cura di): Il Neolitico in Italia. Ricognizione, catalogazione e pubblicazione dei dati bibliografici, archivistici, materiali e monumentali, 3: 94-95, Roma
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Breve scheda di sito con bibliografia.
Biagi P.
Galeati ed. (1996)
Collocazione: In: Guide Archeologiche, 4: 250-257, Imola (Bo)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Breve scheda di sito con bibliografia.
Boschian G., Pitti C.
Società per la Preistoria e la Protostoria della regione Friuli-Venezia Giulia. Quaderno (1984)
Collocazione: In: Il Mesolitico sul Carso Triestino, 5: 143-210, Trieste
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Analisi del sedimento della grotta indagata negli anni Settanta, con descrizione dei campioni sottoposti a indagini granulometriche, morfoscopiche e petrografiche per puntualizzare l’evoluzione sedimentaria del riempimento. Vengo inoltre prese in esame la fauna e l’industria litica documentata da numerosi strumenti, tipologicamente affini ad altre grotte del Carso triestino.
Biagi P., Spataro M. (2001)
Collocazione: Rivista di Archeologia, 25: 5-12, Venezia
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
I rytha neolitici, detti “vasi a quattro gambe” sono molto diffusi sia in area adriatica che nella Grecia peninsulare; la loro origine e la loro funzione sono stati oggetto di numerose ipotesi e dibattiti tra gli studiosi. Alcuni frammenti, attribuibili ad un unico esemplare, sono stati rinvenuti anche nei livelli neolitici più antichi della caverna dell’Edera.
Paronuzzi P.
Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria. Studi di Preistoria e Protostoria (2018)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Nell'articolo vengono prese in esame le due sepolture individuate da Moser nella grotta a lui intitolata. In base a confronti con depositi di altre cavità carsiche sottoposte a datazione al C14, nelle quali è presente una simile associazione di manufatti litici e in osso e la fauna, è possibile datare le sepolture ad una fase recente del Sauveterriano compresa tra 7600/7500 e 7000/6900 cal. a.C.
Boschian G.
Museo Civico di Storia Naturale di Trieste (1989)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
L'articolo prende in esame il deposito della grotta dell'Edera ed in particolare le analisi al C14 condotte su un campione di gusci di molluschi del genere Patella provenienti dal taglio 5b/1.
Mlekuž D.
Museo Friulano di Storia Naturale ed. (2006)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Il contributo propone un'interpretazione della curva di abbattimento per il campione faunistico dei siti carsici di grotta dell'Edera, grotta del Mitreo, grotta dei Ciclami e grotta degli Zingari. L'autore ritiene che il modello economico del Neolitico Medio sia relativamente semplice e teso al consumo della carne, mentre nel Tardoneolitico e nell'Eneolitico/Bronzo Antico ci sarebbe una tendenza verso l'ottimizzazione della produzione della carne, all'interno di un allevamento diversificato in cui il bestiame costituisce anche una probabile fonte di latte.
Montagnari Kokelj M., Leghissa E., Bernardini F.
Tracce. Itinerari di ricerca, Forum ed. (2020)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Nell'articolo sono presentati i risultati degli studi più rcenti su reperti ceramici delle grotte carsiche (ad es. le coppe con croce sul fondo) condotti con analisi scientifiche tradizionali ma anche innovative, frutto di collaborazioni tra enti scintifici italiani e stranieri. È stato così possibile acquisire nuovi dati sulle probabili connsessioni del Carso con regioni più o meno lontane, tra il Neolitico e l'età del bronzo antico.
Montagnari Kokelj M., Bernardini F., Boscarol C., Velušček A.
BAR. British Archaeological Reports. International series. Archaeopress (2013)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Nel contributo si offre una sintesi degli studi interdisciplinari condotti a partire dagli anni 1990 nei territori posti all’estremità dell'Italia nord-orientale, corrispondenti al Carso classico (triestino e goriziano), Prealpi/Alpi Giulie e Carniche e Alpi di Tolmezzo in cui complessa risulta la ricostruzione delle dinamiche culturali attive nel corso della Preistoria recente (VI-inizi II millennio a.C.), priva di sequenze crono-culturali definite e strutturate per ragioni ricondotte sia alle differenze fisiografiche dei vari territori che alla storia delle ricerche archeologiche. L’individuazione di alcune tematiche trasversali, quali la circolazione di materiali esotici (litici in particolare), la viabilità e l’economia pastorale di lunga durata hanno però consentito di superare tale frammentazione e di tracciare delle interconnessioni tra questi territori geograficamente distinti, individuando alcuni tratti comuni nell’evoluzione culturale. Nella discussione sono presenti specifici riferimenti ad alcuni siti in grotta (Velika Jama, Šuošteriova Jama, Grotta di Cladrecis e Riparo di Biarzo) compresi tra i principali contesti di riferimento per la ricostruzione delle fasi di evoluzione culturale delle Valli del Natisone tra Neolitico ed Età del Bronzo e per la definizione dei contatti e scambi (a breve, media e anche lunga distanza) nel tempo intercorsi sia a livello regionale che extra-regionale.
Ruaro-Loseri L.
Istituto per l'Enciclopedia del Friuli-Venezia Giulia (1984)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Panoramica sullo stato delle ricerche nei siti pre- e protostorici del Friuli-Venezia Giulia. Tra i contesti del Friuli oggetto di indagini sistematiche in anni recenti vengono menzionati, oltre a diverse stazioni all'aperto, anche le Grotte Verdi di Pradis e il Riparo di Biarzo. Nella discussione l'A. fa anche riferimento al più ampio quadro delle problematiche legislative connesse agli aspetti organizzativi delle ricerche territoriali e a quelle inerenti la tutela e la conservazione del patrimonio archeologico verificatesi a seguito della recente istituzione (dal gennaio 1982) di una Soprintendenza archeologica operativa a livello regionale.
Broglio A.
Museo delle Scienze (1980)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Tra i siti dell'Italia nord-orientale riferibili al periodo epigravettiano vengono citate, per il Friuli, anche le Grotte Verdi di Pradis nel pordenonese. Tre datazioni radiometriche riferiscono l'insediamento antropico della cavità all'oscillazione di Allerød.