3574 | Grotta dell'Edera
Nomi e numeri catastali
Nome principale: Grotta dell'Edera
Nome principale sloveno: Stenašca
Numero catasto: 3574
Numero catasto locale: 5143VG
Numero totale ingressi: 1
Ingresso principale
Data esecuzione posizione: 01/02/2025
Affidabilità posizione: Corretto
Presenza targhetta: Si Area geografica: Carso Triestino Comune: Duino Aurisina / Devin Nabrežina Area provinciale: Trieste Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS differenziale Lat. WGS84: 45,75699581 Lon. WGS84: 13,69558995 Est RDN2008/UTM 33N: 398555.485 Nord RDN2008/UTM 33N: 5067875.96 Quota ingresso (s.l.m.): 230 m
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 13 m
Profondità: 8 m
Dislivello totale: 8 m
Quota fondo: 222 m
Breve descrizione del percorso d'accesso
La grotta dell'Edera si trova nei pressi delle fornaci di Aurisina e si apre, in una dolina, nei calcari del Cretacico Superiore, nelle vicinanze di una profonda cava di calcite.
Descrizione dei vani interni della cavità
Si tratta di una caverna non molto fonda e larga una decina di metri. Gli scavi misero in luce un deposito formato in prevalenza da terriccio scuro, con poche pietre, che tendeva a diventare argilloso negli strati più profondi. Nella parte superficiale del riempimento, insieme a materiali romani, si rinvennero pure una lama di coltello e una cuspide di giavellotto in ferro. Pochi frammenti di ceramiche del tipo castelliere segnavano il deposito dell'età del ferro. Il successivo deposito dell'età del bronzo ha dato qualche esempio di ceramica decorata a falsa cordicella, un colatoio e cuspidi di selce. L'eneolitico era contraddistinto da ceramiche decorate a Besenstrich, numerosi manufatti di selce tra cui un bifacciale foliato. Al neolitico appartengono vasi a tulipano impostati su piede cavo e decorati ad incisioni; un vaso presenta un graffito a scacchiera mentre un altro è dipinto con macchioline puntiformi disposte a più file. Segue quindi il deposito con industrie mesolitiche che è stato esplorato su una ristretta superficie, tuttavia sufficiente per dimostrare che esistono strette analogie nelle caratteristiche e nella sequenza stratigrafica con il deposito della Grotta Azzurra di Samatorza. Lo scavo sotto il livello mesolitico, per 4 m di profondità, in un poderoso deposito d'argilla rossa e grossi blocchi, ha dato esito negativo.