Nome principale: Grotta a S del Monte Gurca
Numero catasto: 978
Numero catasto locale: 4191VG
Numero totale ingressi: 1
Data primo accatastamento: 01/01/1969
Altri nomi
Grotta a Sud del Monte Gurca
Grotta del Fango
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Descrizione ingresso
Numero ingresso: 1
Nome ingresso: Ingresso 1
Ingresso principale: Si
Stato ingresso: Agibile
Note per Stato ingresso: Botola senza chiavi
Dimensione stimata ingresso: 0,8 x 0,7 m
Tipo ingresso: Verticale
Morfologia ingresso: Pozzo
Profondità pozzo d'accesso: 9 m
Pericoli all'accesso: Nessuno
Limitazioni: Chiusino
Accessibilità: Libera
Note per Accessibilità: CH:REST: chiusa: chiavi presso raggruppamento escursionisti speleologi triestini
Targhettatura
Presenza targhetta: Si
Sigla targhetta: 978
Data targhettatura: 06/05/2015
Gruppo targhettatura: SAS - Società Adriatica di Speleologia
Campagna targhettatura: 2015
Località
Comune: Trieste
Area geografica: Carso Triestino
Area provinciale: Trieste
Tipo carta: 1:5.000
Carta CTRN 1:5.000: 110104 - Barcola
Rilevamento posizione
Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS
Tipo posizione: Aggiornamento Posizione
Tipo coordinate rilevate: Metriche RDN2008/UTM 33N
Latitudine: 5059825
Longitudine: 403343
Lat. WGS84: 45,685234064285
Lon. WGS84: 13,758740115987
Est RDN2008/UTM 33N: 403343
Nord RDN2008/UTM 33N: 5059825
Data esecuzione posizione: 06/05/2015
Quota ingresso (s.l.m.): 125 m
Metodo rilevamento quota: Cartografico
Carta utilizzata: 1:5.000
Affidabilità posizione: Corretto
Autori della posizione
Autore: Luca Sergas
Gruppo appartenenza: SAS - Società Adriatica di Speleologia
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 50 m
Profondità: 36 m
Dislivello totale: 36 m
Quota fondo: 89 m
Andamento cavità: Tratti verticali e orizzontali alternati
Stato della cavità
Prosecuzioni: Prosecuzioni inaccessibili
Grotta turistica: No
Meteorologia ipogea
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Danneggiamenti
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Geologia
fonte: Carta geologica del Friuli Venezia Giulia alla scala 1:150.000
Litologia: Areniti e siltiti (Flysch)
Ambiente: Depositi di bacino
Età: Paleocene p.p. - Eocene medio
Formazione: | Flysch di Trieste |
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Vincoli
Vincolo paesaggistico: Segnalata alla Regione per futura tutela
Nome ramo: Principale
Numero ramo:
Descrizione ramo:
Ramo attivo: No
Pozzo/risalita/scivolo
Tipo | Dislivello | Nome |
---|---|---|
Pozzo | 15 m | |
Pozzo | 14 m |
Breve descrizione del percorso d'accesso
L'ingresso della cavità si apre alla base di una parete di roccia nel canalone che scende dal Sanatorio Santorio di Opicina verso la strada del Friuli, nel punto di contatto tra la roccia calcarea ed il flysch.
Descrizione dei vani interni della cavità
Il pozzo sprofonda per 9m dando accesso ad una caverna dalla quale si dipartono due continuazioni, nel ramo rivolto ad Est dopo una facile arrampicata ed il superamento di una strettoia si accede ad una caverna da cui un basso passaggio conduce ad una ulteriore cavernetta dove questo ramo ha termine.
Il ramo che si dirige verso Ovest discende con un cunicolo interrotto da due salti costituiti da dei puntelli artificiali fino a giungere ad un salto di quasi 4m che conduce ad uno slargo della galleria ove la grotta, con un pozzo profondo 15m, dopo il suo stretto ingresso assume vaste dimensioni.
Il fondo di questo pozzo è costituito da un vero e proprio lago di fango, attraversato questo si giunge ad un modesto rialzo a fianco di una tozza formazione calcitica dopo pochi metri ci si trova di fronte ad un pozzetto di circa 4m il cui fondo costituito da argilla segna il punto più profondo della cavità; qui è possibile osservare le formazioni a forma di "abeti di argilla", caratteristica dei suoli argillosi temporaneamente sommersi.
Sul pozzetto di 15m, con una traversata in artificiale è raggiungibile una finestra dove ha inizio una galleria ascendente che dopo una quindicina di metri si chiude con una fessura impraticabile.
Dalla galleria in cui si apre il pozzo di 15m si prosegue fino ad una strettoia che dà accesso ad un malagevole pozzo di circa 14m sul fondo del quale una fessura impraticabile costituisce il punto terminale del ramo.
Trovandosi al margine tra calcare e flysch questa cavità fa da collettore alle perdite del torrentello che scorre nei periodi di forti precipitazioni nel canalone soprastante, e pertanto in tali periodi il pozzetto di4m viene totalmente invaso dall'acqua, ed il fondo del pozzo soprastante forma un ulteriore bacino della profondità media di circa un metro, mentre nel pozzo di 14m il riempimento dell'acqua meteorica raggiunge anche i 6m di altezza.
La cavità da lungo tempo conosciuta alla gente del luogo, secondo dicerie popolari, doveva continuare fino a Prosecco, fu rilevata nel 1958 anche se era già precedentemente oggetto di esplorazioni da parte di svariati gruppi grotte.
Dal 1979 l'ingresso della cavità è protetto da una botola installata dal REST per intraprendervi degli studi.
Data rilievo: 31/08/1983
Tipo rilievo: Aggiornamento rilievo
Autori del rilievo
Autore: Gianfranco Cuschiè
Gruppo appartenenza: REST - Raggruppamento Escursionisti Speleologi Triestini
File rilievi presenti
Tipo file rilievo: Pianta e sezione
Scarica rilievo originale
Data rilievo: 02/10/1958
Tipo rilievo: Primo rilievo
Autori del rilievo
Autore: Aldo Cecchini
Gruppo appartenenza: SAS - Società Adriatica di Speleologia
Scarica rilievo originalePlanimetria georiferita
La georeferenziazione della planimetria della cavità è comunque da intendersi indicativa, per l'accuratezza far riferimento alla scheda rilieviBibliografia
Pino Guidi
Circolo Speleologico Idrologico Friulano (2020)
Collocazione: in "Mondo Sotterraneo" numero XXV (1/2): 15-90, Udine
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Leggende, folklore, culto
Questa cavita, da lungo tempo conosciuta alla gente del luogo, secondo dicerie popolari, doveva continuare fino a Prosecco
Agenda
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