978 | Grotta a S del Monte Gurca
Nomi e numeri catastali
Nome principale: Grotta a S del Monte Gurca
Numero catasto: 978
Numero catasto locale: 4191VG
Numero totale ingressi: 1
Ingresso principale
Data esecuzione posizione: 06/05/2015
Affidabilità posizione: Corretto
Presenza targhetta: Si Area geografica: Carso Triestino Comune: Trieste Area provinciale: Trieste Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS Lat. WGS84: 45,685234064285 Lon. WGS84: 13,758740115987 Est RDN2008/UTM 33N: 403343 Nord RDN2008/UTM 33N: 5059825 Quota ingresso (s.l.m.): 125 m
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 50 m
Profondità: 36 m
Dislivello totale: 36 m
Quota fondo: 89 m
Breve descrizione del percorso d'accesso
L'ingresso della cavità si apre alla base di una parete di roccia nel canalone che scende dal Sanatorio Santorio di Opicina verso la strada del Friuli, nel punto di contatto tra la roccia calcarea ed il flysch.
Descrizione dei vani interni della cavità
Il pozzo sprofonda per 9m dando accesso ad una caverna dalla quale si dipartono due continuazioni, nel ramo rivolto ad Est dopo una facile arrampicata ed il superamento di una strettoia si accede ad una caverna da cui un basso passaggio conduce ad una ulteriore cavernetta dove questo ramo ha termine.
Il ramo che si dirige verso Ovest discende con un cunicolo interrotto da due salti costituiti da dei puntelli artificiali fino a giungere ad un salto di quasi 4m che conduce ad uno slargo della galleria ove la grotta, con un pozzo profondo 15m, dopo il suo stretto ingresso assume vaste dimensioni.
Il fondo di questo pozzo è costituito da un vero e proprio lago di fango, attraversato questo si giunge ad un modesto rialzo a fianco di una tozza formazione calcitica dopo pochi metri ci si trova di fronte ad un pozzetto di circa 4m il cui fondo costituito da argilla segna il punto più profondo della cavità; qui è possibile osservare le formazioni a forma di "abeti di argilla", caratteristica dei suoli argillosi temporaneamente sommersi.
Sul pozzetto di 15m, con una traversata in artificiale è raggiungibile una finestra dove ha inizio una galleria ascendente che dopo una quindicina di metri si chiude con una fessura impraticabile.
Dalla galleria in cui si apre il pozzo di 15m si prosegue fino ad una strettoia che dà accesso ad un malagevole pozzo di circa 14m sul fondo del quale una fessura impraticabile costituisce il punto terminale del ramo.
Trovandosi al margine tra calcare e flysch questa cavità fa da collettore alle perdite del torrentello che scorre nei periodi di forti precipitazioni nel canalone soprastante, e pertanto in tali periodi il pozzetto di4m viene totalmente invaso dall'acqua, ed il fondo del pozzo soprastante forma un ulteriore bacino della profondità media di circa un metro, mentre nel pozzo di 14m il riempimento dell'acqua meteorica raggiunge anche i 6m di altezza.
La cavità da lungo tempo conosciuta alla gente del luogo, secondo dicerie popolari, doveva continuare fino a Prosecco, fu rilevata nel 1958 anche se era già precedentemente oggetto di esplorazioni da parte di svariati gruppi grotte.
Dal 1979 l'ingresso della cavità è protetto da una botola installata dal REST per intraprendervi degli studi.