Nome principale: Caverna Rifugio di Aurisina
Numero catasto: 964
Numero catasto locale: 4122VG
Numero totale ingressi: 1
Data primo accatastamento: 01/01/1969
Non sono presenti informazioni
Descrizione ingresso
Numero ingresso: 1
Nome ingresso: Ingresso 1
Ingresso principale: Si
Targhettatura
Presenza targhetta: No
Località
Comune: Duino Aurisina / Devin Nabrežina
Area geografica: Carso Triestino
Area provinciale: Trieste
Carta CTRN 1:5.000: 110013 - San Pelagio
Rilevamento posizione
Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS
Tipo coordinate rilevate: Metriche Gauss-Boaga - Fuso Est
Latitudine: 5067055
Longitudine: 2418023
Lat. WGS84: 45,74932396
Lon. WGS84: 13,68884758
Est RDN2008/UTM 33N: 398017,156
Nord RDN2008/UTM 33N: 5067032,183
Quota ingresso (s.l.m.): 149 m
Autori della posizione
Autore: Franco Gherlizza
Gruppo appartenenza: CAT - Club Alpinistico Triestino
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 12 m
Profondità: 3 m
Dislivello totale: 3 m
Quota fondo: 146 m
Andamento cavità: Semplice orizzontale
Stato della cavità
Grotta turistica: No
Meteorologia ipogea
Non sono presenti informazioni
Danneggiamenti
Non sono presenti informazioni
Geologia
fonte: Carta geologica del Friuli Venezia Giulia alla scala 1:150.000
Litologia: Carbonati massivi
Ambiente: Depositi di piattaforma aperta
Età: Cretaceo sup.- Paleocene sup.
Formazione: | Calcareniti del Molassa Fm. dei Calcari del Carso triestino p.p Calcari di Monte San Michele |
Aspetti culturali
bellico
Note culturali
La grotta durante ambedue le guerre mondiali venne usata come rifugio per la popolazione civile dinnanzi ai bombardamenti, in particolare durante la prima in quanto erano molto frequenti poiché il paese era una importante retrovia austro-ungarica
Vincoli
Breve descrizione del percorso d'accesso
La grotta si apre sul lato N, poco sopra il fondo, di una vasta dolina situata nei pressi della Casa di Cura “Pineta del Carso”. Percorsi circa 50 metri lungo la strada che conduce alla pista di Scii di Aurisina, sulla destra si trova un incrocio e si continua per la strada bianca interdetta al transito. Superata la ampia curva dopo circa 40 metri sulla sinistra si trova la dolina, in cui si apre la grotta.
Descrizione dei vani interni della cavità
Un basso portale immette in una caverna formata da due salette separate da una strozzatura. Numerosi gradini facilitano l'accesso alla cavità, usata come rifugio dalla popolazione civile durante la Prima Guerre Mondiale. La grotta è scarsamente concrezionata mentre sulla volta vi sono numerosi camini dalle pareti levigate ed evorsioni.
Data rilievo: 02/08/1958
Tipo rilievo: Primo rilievo
Autori del rilievo
Autore: Natale Bone
Gruppo appartenenza: CGEB - Commissione Grotte Eugenio Boegan
File rilievi presenti
Tipo file rilievo: Pianta e sezione
Scarica rilievo originale
Planimetria georiferita
La georeferenziazione della planimetria della cavità è comunque da intendersi indicativa, per l'accuratezza far riferimento alla scheda rilieviBibliografia
Franco Gherlizza e Maurizio Radacich
Club Alpinistico Triestino (2005)
Biblioteca del CSR
Categorie: Antropospeleologia, Documentazione speleologica
Indici: Guide e narrativa
Keyword: Guerra, ww1, fotografie, rilievo, ww2, rifugio
Rapido accenno alla storia della grotta durante la Grande guerra e la seconda guerra mondiale, oltre alla sua morfologia
Pino Guidi
Circolo Speleologico Idrologico Friulano (2020)
Collocazione: in "Mondo Sotterraneo" numero XXV (1/2): 15-90, Udine
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Leggende, folklore, culto
La grotta è localmente conosciuta per essere stata utilizzata quale ricovero per la popolazione civile durante le due guerre mondiali
Agenda
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