Nome principale: Frattura di Cuel Budin
Numero catasto: 8589
Numero catasto locale: 5300FR
Numero totale ingressi: 1
Data primo accatastamento: 09/10/2024
Scopritore: Valerio Puicher
Gruppo scopritore: GORTANI - Gruppo Speleologico Carnico Michele Gortani
Descrizione ingresso
Numero ingresso: 1
Nome ingresso: E1
Ingresso principale: Si
Sigla ingresso: A1
Stato ingresso: Agibile
Dimensione stimata ingresso: 2 x 6 m
Tipo ingresso: Verticale
Morfologia ingresso: Pozzo
Profondità pozzo d'accesso: 6 m
Pericoli all'accesso: Caduta
Limitazioni: Nessuna
Accessibilità: Libera
Targhettatura
Presenza targhetta: No
Località
Comune: Raveo
Area geografica: Prealpi Carniche
Area provinciale: Udine
Carta CTRN 1:5.000: 031151 - Avaglio
Rilevamento posizione
Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS
Tipo posizione: Prima Posizione
Tipo coordinate rilevate: Geografiche WGS84
Latitudine: 46,429228
Longitudine: 12,879453
Lat. WGS84: 46,429228
Lon. WGS84: 12,879453
Est RDN2008/UTM 33N: 337077,237
Nord RDN2008/UTM 33N: 5143924,341
Note rilevamento posizione: Media di 4 posizionamenti con GPS Garmin Montana (media di circa 500 posizionamenti puntuali).
Posizionamento verificato su CTR in uso al catasto (2023)
Data esecuzione posizione: 11/08/2022
Quota ingresso (s.l.m.): 593 m
Metodo rilevamento quota: Cartografico
Carta utilizzata: > 1:25.000
Note rilevamento quota: Quota GPS: 617 m slm
Quota CTR in uso al catasto: 593m
Quota IGM:: circa 590 m slm
Affidabilità posizione: Corretto
Autori della posizione
Autore: Gian Domenico Cella
Gruppo appartenenza: GORTANI - Gruppo Speleologico Carnico Michele Gortani
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 33 m
Sviluppo spaziale: 44 m
Dislivello positivo: 0 m
Profondità: 13 m
Dislivello totale: 13 m
Quota fondo: 680 m
Andamento cavità: Semplice inclinata discendente
Stato della cavità
Artificiale: No
Esplorazione in corso: No
Prosecuzioni: Presenza di prosecuzioni non accessibili
Presenza rami: No
Cavità attrezzata: No
Grotta turistica: No
Acque
Acque di fondo perenni: No
Acque di fondo temporanee: No
Sifoni
Presenza sifoni: No
Sifoni permanenti: No
Sifoni temporanei: No
Laghi
Laghi permanenti: No
Laghi temporanei: No
Vaschette
Presenza vaschette piene: No
Presenza vaschette vuote: No
Tracciamenti
Tracciamenti: No
Note idrogeologia
Dal punto di vista idrologico, nel corso delle due visite effettuate (agosto 2022 e ottobre 2023) non sono state osservati flussi idrici; anche le pareti si presentavano asciutte.
Meteorologia ipogea
Flussi d'aria: Si
Data osservazione: 13/10/2023 Note meteorologia ipogea: La presenza di ingressi a quota diversa e di altri ambienti collegati con l’esterno dà origine a una modesta circolazione di aria, appena percepibile in grotta. La temperatura interna è quindi variabile, funzione della temperatura esterna e dalla distanza dall'ingresso. La presenza di ingressi a quota diversa e di altri ambienti collegati con l’esterno dà origine a una modesta circolazione di aria, appena percepibile in grotta. La temperatura interna è quindi variabile, funzione della temperatura esterna e dalla distanza dall'ingresso.
Campo note
Non sono presenti informazioni
Danneggiamenti
Non sono presenti informazioni
Geologia
fonte: Carta geologica del Friuli Venezia Giulia alla scala 1:150.000
Litologia: Carbonati massivi
Ambiente: Depositi di piattaforma carbonatica
Età: Trias medio-sup.
Formazione: | Fm. del Contrin Calcari dolomitici del M. Tiarfin Dolomia ladino-carnica Dolomia Cassiana |
Litologia
Calcare
Concrezioni: No
Presenza fossili: No
Note geologiche
Geologia
La grotta si apre in calcari microcristallini grigiastri con sfumature marroncine molto puri, contenenti frequenti spalmature giallastre del diametro di 2-3 mm, attraversati da una fitta rete di sottili venature bianche.
Si presentano molto compatti, alla frattura originano frammenti a spigoli vivi e taglienti.
La frazione carsificabile (attacco con HCl diluito) del litotipo è superiore al 99 %.
La carta geologica al 50.000 li attribuisce alla formazione dello Sciliar, di età Anisica sup. – Ladinico; la carta geologica 1:100.000 li attribuisce alla formazione dello Sclern di età ladinico – carnica. Per molti autori si tratta delle medesima formazione rocciosa, con un’età che si aggira intorno ai 240 milioni di anni fa..
Riteniamo si sviluppi in una frattura associata al distacco del versante SO del rilievo Cuel Budin-Cuel Tarond.
Morfologia e speleogenesi
La cavità è di natura prettamente tettonica; pensiamo che il distacco sia tutt’ora attivo. Predominano le morfologie di distacco e di crollo, con presenza di clasti a frattura netta di ogni dimensione.
E’ assente ogni tipo di morfologia carsica.
Non sono presenti informazioni
Vincoli
Breve descrizione del percorso d'accesso
Dall’abitato di Raveo si prende la via Corei e la si segue in
direzione del Cuel Budin fin al cartello di divieto di accesso; si procede sul
nastro asfaltato in moderata salita per un mezzo km, fino a passare poco sotto
due evidenti stavoli (q 558 m IGM). Da qui un sentierino, porta a uno stavolo
più alto, da dove per tracce ben marcate si punta nel bosco a destra in
direzione della linea di cresta.
In alternativa, questo stavolo può venire raggiunto tramite
un altro sentiero, che si stacca sulla destra (Ovest) al termine del tratto
asfaltato della strada.
Mantenendosi pochi metri al di sotto della linea di cresta (lato NE)
dopo un centinaio di metri si raggiunge un avvallamento interessato da una
lunga e poco lineare frattura; l’ingresso della grotta si colloca nel punto più
basso della stessa.
L’avvicinamento richiede una ventina di metri di cammino
dagli stavoli, circa 45’ dal paese.
Descrizione dei vani interni della cavità
La grotta è sviluppata lungo una frattura ingombra di massi
di crollo sospesi e “variamente” stabilii; è necessario pertanto muoversi con
cautela.
Ancorando opportunamente una corda sulla vegetazione ai lati
del pozzo di accesso è possibile scendere un primo pozzetto di 6 m, atterrando
su pavimento ricoperto da una spessa coltre di fogliame.
In corrispondenza di un grosso macigno (2) è possibile
ancorare la corda al soffitto (fix) e scendete un ulteriore saltino di 4 m,
caratterizzato nell’ultimo tratto da un piano inclinato di massi di crollo.
Destreggiandosi tra accumuli di clasti di varie dimensioni è possibile
proseguire in direzione SE in ambienti bassi ancora per vari metri (6).
Retrocedendo, è possibile attraversare l’ambiente sottostante
il macigno (2) e quindi inoltrarsi (10) in direzione Nord lungo una fattispecie
di meandro, utilizzando una cengetta sospesa (attenzione!), fino ad arrivare
alla base di un pozzo in risalita (P 8) che dà nuovamente all’esterno (E2).
Per la visita necessita una corda da 25 m e qualche fettuccia
per i rinvii.
Data rilievo: 13/10/2023
Tipo rilievo: Primo rilievo
Precisione rilievo: 5
Autori del rilievo
Autore: Gian Domenico Cella
Autore: Josef Dereani
Gruppo appartenenza: GORTANI - Gruppo Speleologico Carnico Michele Gortani
File rilievi presenti
Tipo file rilievo: Pianta e sezione
Scala rilievo: 1:200
Planimetria georiferita
La georeferenziazione della planimetria della cavità è comunque da intendersi indicativa, per l'accuratezza far riferimento alla scheda rilieviBibliografia
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Agenda
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