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Catasto Speleologico Regionale

 

Aggiornamento scheda catastale




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6485 | Grotta dei Manzi


100m 500m 1000m
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Nomi e numeri catastali Scopritori Ingressi Morfometria Descrizione Rami/Pozzi Rilievi Planimetria Idrogeologia Meteorologia ipogea Ghiaccio/Neve Rifiuti Danneggiamenti Pericoli Geologia Biologia Aspetti culturali Vincoli Immagini Bibliografia Agenda Altri files Archivio storico

Nome principale: Grotta dei Manzi

Numero catasto: 6485

Numero catasto locale: 6192VG

Numero totale ingressi: 1

Data primo accatastamento: 29/10/2001


Non sono presenti informazioni

  • Ingresso 1

Descrizione ingresso

Numero ingresso: 1

Nome ingresso: Ingresso 1

Ingresso principale: Si

Stato ingresso: Agibile

Note per Stato ingresso: Grata priva di lucchetto

Dimensione stimata ingresso: 2 x 0,5 m

Tipo ingresso: Verticale

Morfologia ingresso: Pozzo

Profondità pozzo d'accesso: 6 m

Limitazioni: Nessuna

Accessibilità: Libera

Data di accatastamento: 10/09/2013


Targhettatura

Presenza targhetta: Si

Sigla targhetta: 6485

Data targhettatura: 11/01/2020

Gruppo targhettatura: TALPE - Jamarski klub Kraški krti / Gruppo Speleologico Talpe del Carso

Campagna targhettatura: 2019


Località

Comune: Sagrado

Area geografica: Carso Goriziano

Area provinciale: Gorizia

Tipo carta: 1:5.000

Carta CTRN 1:5.000: 088112 - Marcottini


Rilevamento posizione

Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS

Tipo posizione: Aggiornamento Posizione

Tipo coordinate rilevate: Geografiche WGS84

Latitudine: 45,86768

Longitudine: 13,54312

Lat. WGS84: 45,86768

Lon. WGS84: 13,54312

Est RDN2008/UTM 33N: 386922,158

Nord RDN2008/UTM 33N: 5080377,953

Storico posizioni

Storico posizioni







Data esecuzione posizione: 11/01/2020

Quota ingresso (s.l.m.): 102 m

Metodo rilevamento quota: Cartografico

Carta utilizzata: 1:5.000

Note rilevamento quota: 115 m - Quota altimetrica

Affidabilità posizione: Corretto


Autori della posizione

Autore: Michele De Lorenzo

Gruppo appartenenza: TALPE - Jamarski klub Kraški krti / Gruppo Speleologico Talpe del Carso

Caratteristiche

Sviluppo planimetrico: 14 m

Profondità: 16,7 m

Dislivello totale: 16,7 m

Quota fondo: 85,3 m

Andamento cavità: Semplice verticale


Stato della cavità

Grotta turistica: No

Meteorologia ipogea

Non sono presenti informazioni

Danneggiamenti


Non sono presenti informazioni

Geologia

fonte: Carta geologica del Friuli Venezia Giulia alla scala 1:150.000

Litologia: Carbonati massivi

Ambiente: Depositi di piattaforma aperta

Età: Cretaceo sup.- Paleocene sup.

Formazione: Calcareniti del Molassa
Fm. dei Calcari del Carso triestino p.p
Calcari di Monte San Michele

Aspetti culturali

bellico


Note culturali

La cavita i: stata aperta durante l'aratura del campo: il bove che trainava l'aratro vi cadeva sfracellandosi.
Il giorno seguente vi passa vicino un corteo nuziale
proveniente da Marcottini e diretto a San Martino: la sposa vi cade e muore infilzata sulle coma dell'animale.

Vincoli

  • Principale

Nome ramo: Principale

Numero ramo:

Descrizione ramo:

Ramo attivo: No


Pozzo/risalita/scivolo

Tipo Dislivello Nome
Pozzo 11,2 m

Breve descrizione del percorso d'accesso

Da San Martino del Carso si segue la strada asfaltata in direzione di Marcottini per 750m, fino ad una curva a 90 gradi a sinistra, quindi si prosegue ancora per 170m e si esce in direzione Sud, per ulteriori 50m, arrivando così nella dolina in cui si apre la cavità.

Descrizione dei vani interni della cavità

Secondo le testimonianze degli anziani di San martino del Carso, la cavità, prima della Prima Guerra Mondiale, si presentava come una voragine molto profonda, riempita dall'esercito Austro-Ungarico con il materiale di scavo di alcune caverne artificiali adiacenti.
Il nome " Grotta dei Manzi" deriva dalla tradizione popolare che racconta di una coppia di buoi che precipitarono nella cavità durante i lavori nei campi circostanti. Si racconta anche che nell'800 un uomo vi gettò la propria moglie e che durante il recupero del corpo si sentiva il rumore di un corso d'acqua sotterraneo.
Questa leggenda è in parte convalidata dal fatto che, durante la Prima Guerra Mondiale, un comando dell'esercito Austro Ungarico qui insediatosi, costruì una vasca per la raccolta dell'acqua con un tubo di pompaggio che scendeva tra i detriti. Una parte del tubo fu ritrovata negli anni'70.
Dopo tanti anni si è fatto un primo tentativo di riportare alla luce la cavità, scoprendone però, solo una parte: un pozzo laterale di circa 11m.
Per l'occasione sono state rilevate anche le caverne artificiali.

  • 14/10/2000
  • Poligonale/3D

Data rilievo: 14/10/2000

Tipo rilievo: Primo rilievo


Autori del rilievo

Autore: Ranieri Visintin

Gruppo appartenenza: GSC - Gruppo Speleologico Carsico

Autore: Valter Visintin

Gruppo appartenenza: GSC - Gruppo Speleologico Carsico


File rilievi presenti

Tipo file rilievo: Pianta e sezione

File del rilievo Scarica rilievo

Scarica rilievo originale

Planimetria georiferita

La georeferenziazione della planimetria della cavità è comunque da intendersi indicativa, per l'accuratezza far riferimento alla scheda rilievi

Nome immagine

Data dello scatto: 11/01/2020

Didascalia: Esterno

Autore foto: Luca Tringali

Gruppo di appartenenza: TALPE - Jamarski klub Kraški krti / Gruppo Speleologico Talpe del Carso

Nome immagine

Data dello scatto: 11/01/2020

Didascalia: Ingresso con numero identificativo

Autore foto: Luca Tringali

Gruppo di appartenenza: TALPE - Jamarski klub Kraški krti / Gruppo Speleologico Talpe del Carso

Nome immagine

Data dello scatto: 11/01/2020

Didascalia: Targhetta o numero identificativo

Autore foto: Luca Tringali

Gruppo di appartenenza: TALPE - Jamarski klub Kraški krti / Gruppo Speleologico Talpe del Carso

Nome immagine

Didascalia: Interno

Gruppo di appartenenza: CAT - Club Alpinistico Triestino

Descrizione: Caverna artificiale

Bibliografia

Grotte della Grande Guerra
Franco Gherlizza e Maurizio Radacich
Club Alpinistico Triestino (2005)
Biblioteca del CSR

Categorie: Antropospeleologia, Documentazione speleologica

Indici: Guide e narrativa

Keyword: raccolta d'acqua, galleria artificiale, ricovero truppe


descrizione della grotta, istruzioni sul come raggiungerla, storia della grotta e funzioni durante la prima guerra mondiale

Storie e leggende del carso e delle sue grotte
Pino Guidi
Circolo Speleologico Idrologico Friulano (2020)
Collocazione: in "Mondo Sotterraneo" numero XXV (1/2): 15-90, Udine

Link: https://www.boegan.it/wp-content/uploads/2020/12/Storie-e-leggende-del-carso-e-delle-sue-grotte_web-1.pdf

Categorie: Antropospeleologia

Indici: Leggende, folklore, culto


La dolina della campana di S. Martino
Roberto Lenardon (2002)
Collocazione: In: Bisiacaria (2002), p. 59-66

Categorie: Antropospeleologia

Indici: Leggende, folklore, culto


La Grotta dei manzi (Carso Goriziano): Notizie storiche di una cavita scomparsa
Visintin R, (1996)
Collocazione: in: "Speleologia Isontina", a. 4, n. 2: 1-2, Gorizia ott. 1996.

Categorie: Antropospeleologia, Documentazione speleologica


Questa grotta si presentava come un largo e profondo pozzo sul fondo di una dolina, a lato di un campo coltivato. Un giorno, mentre un contadino stava arando quel campo con una coppia di buoi, questi per motivi imprecisati si spaventarono e, nella fuga, precipitarono nella cavità. Da quel giorno essa venne denominata nella tradizione popolare “Grotta dei Manzi”.
Anni dopo, la cavità fu oggetto di un triste episodio: qualcuno gettò la propria moglie dentro la grande voragine. In seguito a ciò venne calato nel pozzo un uomo per il recupero del cadavere, il quale lo trovò sfracellato proprio sopra il cumulo di ossa dei buoi precipitati anni prima. Ma a quel punto l’uomo risalì velocemente e molto spaventato, egli raccontò che dal fondo della grotta provenivano degli strani rumori.
All’epoca le genti di tradizioni contadine erano parecchio superstiziose e perciò credevano che all’interno della voragine dimorasse nientemeno che il diavolo…

Agenda

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