Nome principale: Grotta dei Capelli
Numero catasto: 6011
Numero catasto locale: 3431FR
Numero totale ingressi: 1
Data primo accatastamento: 16/12/1997
Data scoperta: 12/08/1995
Scopritore: Maurizio Tentor
Gruppo scopritore: FANTE - Gruppo Speleologico Monfalconese Amici del Fante
Note scoperta: La “grotta dei Capelli” 3431Fr, (area carsica del M.te Canin, sulle balze E della “Conca dei Camosci” verso il Pic di Carnizza, quota 1891slm) è stata trovata nell’estate del 1995 da Maurizio Tentor, socio del Gruppo Speleologico ”Amici del Fante” di Monfalcone. Durante una battuta di zona camminando sui karren ha sentito un soffio d’aria fredda provenire da una fessura molto stretta. Con grande lavoro e molte uscite, nel 1996 sono riusciti a entrare per esplorarla
Descrizione ingresso
Numero ingresso: 1
Nome ingresso: Ingresso 1
Ingresso principale: Si
Sigla ingresso: PC5
Stato ingresso: Agibile
Dimensione stimata ingresso: 0,4 x 0,6 m
Tipo ingresso: Verticale
Morfologia ingresso: Pozzo
Profondità pozzo d'accesso: 9 m
Pericoli all'accesso: Nessuno
Limitazioni: Nessuna
Accessibilità: Libera
Targhettatura
Presenza targhetta: Si
Sigla targhetta: 6011
Data targhettatura: 25/07/2015
Gruppo targhettatura: FANTE - Gruppo Speleologico Monfalconese Amici del Fante
Campagna targhettatura: 2015
Località
Comune: Chiusaforte
Area geografica: Alpi Giulie
Area provinciale: Udine
Tipo carta: 1:5.000
Carta CTRN 1:5.000: 050024 - Stretti
Rilevamento posizione
Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS
Tipo posizione: Aggiornamento Posizione
Tipo coordinate rilevate: Geografiche WGS84
Latitudine: 46,37494444
Longitudine: 13,435
Latitudine Gauss-Boaga: 5136918,515
Longitudine Gauss-Boaga: 2399640,276
Lat. WGS84: 46,37494444
Lon. WGS84: 13,435
Est RDN2008/UTM 33N: 379640,261
Nord RDN2008/UTM 33N: 5136897,79
Data esecuzione posizione: 25/07/2015
Quota ingresso (s.l.m.): 1891 m
Metodo rilevamento quota: Cartografico
Carta utilizzata: 1:5.000
Affidabilità posizione: Corretto
Autori della posizione
Non sono presenti informazioni
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 1724 m
Sviluppo spaziale: 1724 m
Profondità: 533 m
Dislivello totale: 533 m
Quota fondo: 1358 m
Andamento cavità: Tratti verticali e orizzontali alternati
Stato della cavità
Artificiale: No
Introvabile: No
Esplorazione in corso: Si Prosecuzioni: Presenza di prosecuzioni accessibili Cavità attrezzata: Si Grotta turistica: No
Presenza d'acqua
corsi acqua interni temporaneo/a
corsi acqua interni perenne
Sifoni
Presenza sifoni: No
Meteorologia ipogea
Campo note
In uscita all'ingresso. La temperatura si aggira attorno ai 2 gradi con forte flusso di corrente d’aria in molti punti
Non sono presenti informazioni
Danneggiamenti
Non sono presenti informazioni
Geologia
fonte: Carta geologica del Friuli Venezia Giulia alla scala 1:150.000
Litologia: Carbonati, talora con marne, stratificati
Ambiente: Piattaforma carbonatica, di margine e di rampa
Età: Giurassico inf.
Formazione: | Calcare di Stolaz, Calcari a Crinoidi |
Presenza fossili: Si
Non sono presenti informazioni
Vincoli
Nome ramo: Principale
Numero ramo:
Descrizione ramo:
Ramo attivo: No
Pozzo/risalita/scivolo
Tipo | Dislivello | Nome |
---|---|---|
Pozzo | 15 m | |
Pozzo | 6,9 m | |
Pozzo | 29 m | |
Pozzo | 2,7 m |
Breve descrizione del percorso d'accesso
Dal Rifugio Gilberti si segue il sentiero CAI n°632 in direzione del Bivacco Marussich. All'altezza del bivio per il Foran del Muss si scende verso il "Pian dei Garbi". Alla fine di quest'ultimo, (dopo aver cioè proseguito per 400m in direzione NW), tenendosi sulla destra, ci si dirige verso NE, per circa 100m, quindi verso NNW per altri 60m.
Descrizione dei vani interni della cavità
Il pozzo d’ingresso si presenta un po' stretto per i primi 5-6 m, alla base di questo si è quasi sempre presente un cumulo di neve, superatolo si scende verso il primo meandro che conduce ad un passaggio stretto tra due massi, che immette su un saltino di 2 m; da lì parte un traverso che conduce ai successivi P.20 e al P.9.Alla base del P.9 è presente prima strettoia superabile senza grossi problemi. Sul fondo del successivo P.40, dopo aver sceso un ulteriore salto di circa 4 m, troviamo il meandro a “esse” che è interessato da una forte corrente d’aria. Alla fine del successivo P.35, che porta ad una serie di pozzetti e strettoie, l’esplorazione si è fermata per qualche anno. A -125 m (vedi rilievo) si arriva di fronte ad un passaggio stretto che immette nel pozzo “dei Mori” (P.100). Da qui gli ambienti cominciano ad essere sensibilmente più grandi, i pozzi più larghi e levigati dall’erosione dell’acqua. Alla base del P.100 parte un meandro (parzialmente da esplorare) e seguendo le corde si arriva su di un terrazzino che porta a un P.35 in zona fossile priva di acqua e con stillicidio quasi assente. Sopra al terrazzino parte un traverso che conduce in una nuova zona esplorativa dove si sta facendo una risalita (2022) per raggiungere tre arrivi posti a circa 30 m d’altezza. Alla base del P.35 ci si immette in una faglia non troppo stretta e con una serie di saltini e pozzetti si arriva su di un grande terrazzo di conglomerato che si affaccia sul pozzo che si può scendere anche in libera per i primi 20 m poi la verticale si appoggia fino alla sua base, ove ci si cala in uno stretto passaggio inclinato e si raggiunge il campo provvisorio a -350 m. Il campo si trova all’inizio di un meandro. Percorsi comodamente i primi metri il meandro si restringe diventando un misto di condottine frammentate da scomode strettoie per 150 m di sviluppo, di particolare interesse ametà di questo tratto la presenza di bellissime concrezioni, inusuali per la zona. Alla fine delle condotte ci si affaccia su di un pozzo che porta di nuovo in una faglia stretta. Dal campo base si percorre il cunicolo del Military Training e i successivi due pozzetti dove una succesiva strettoia in salita fa penare non poco con i sacchi. Una volta superata una cordina fissata su un attacco a dir poco “esplorativo” si arriva alla base del P5 e dunque delle nuove zone (2022). Si incrocia una faglia alla base della quale scorre una consistente quantità d’acqua, si risale e si sbuca in una bassa condotta con aria e dal fondo piuttosto bagnato che porta su un’ulteriore faglia da scendere per una decina di metri. Alla base del salto si trova un piccolo sifone (presumibilmente comunicante con l’attivo che abbiamo incrociato alla base del P5), si risale la condotta e con un breve traverso si sbuca alla base di un grosso camino interessato da forte stillicidio. Dalla base del camino si diparte un meandro/forra discendete che si percorre fino a trovarsi in testa ad un pozzo. Con una spericolata discesa in libera si raggiunge la base del pozzo e si ritorna alla base del P5 iniziale.Si nota un piccolo camino fossile parallelo al pozzone attivo e con una breve risalita si intercetta una galleria fossile circa a quota 1400 m s.l.m. Da qui una bassa condottina che si diparte lateralmente e con un paio di brevi salti arrampicabili ci si trova di fronte all’ennesima strettoia che richiede di togliere l’imbrago per essere percorsa con notevole flusso d’aria. Superata la strettoia ci si trova davanti un pozzo di circa 60 metri. Da qui seguendo un meandro che si diparte alla base del pozzo, ignorando altre ramificazioni si raggiunge un pozzo da 30 m (battezzato “Una nuova speranza”). Dall’alto si sente un enorme boato, come fosse una cascata, alla base del pozzo è visibile l’enorme camino interessato da fortissimo stillicidio dal quale si diparte un bel meandro in cui si infila l’acqua proveniente dall’alto.Da una finestra a pochi metri d’altezza ci si accorge che ci si trova ad un livello di gallerie freatiche (quota 1360 m s.l.m.) alte circa 2 m e larghe 4m.Tali gallerie per un certo tratto sono ricoperte di bellissime concrezioni eccentriche battezzate “sognando Su Palu” (in onore della famosa grotta in Ogliastra).Percorsa la galleria fin oltre il limite esplorativo precedente, per circa 200m, e purtroppo chiudono su un sifone pensile. Alla base della galleria è presente un ringiovanimento piuttosto profondo sotto al quale scorre l’acqua che arriva dal pozzone. La grotta, fino alla base del pozzo “dei Mori”, durante il disgelo è molto bagnata e necessita di abbigliamento impermeabile soprattutto durante la risalita. Quando fuori piove la cavità si attiva ad alti livelli, e in caso di permanenza interna, è consigliato attendere al campo il decorso del flusso, pur essendo scongiurata la possibilità di restare bloccati (in ogni caso l’acqua nei pozzi è tanta e la progressione può diventare seriamente difficoltosa). La progressione generale è abbastanza tecnica, la temperatura si aggira attorno ai 2 gradi con forte flusso di corrente d’aria in molti punti, che certo non aiuta se si è bagnati quindi consigliabile portare piumino e k-way. In primavera la cavità è idricamente molto attiva, mentre in agosto, di solito, è in secca ed è più agevole; d’inverno è chiusa dalla neve.
Data rilievo: 29/09/2018
Tipo rilievo: Aggiornamento rilievo
Precisione rilievo: 8
Autori del rilievo
Autore: Enrico Magrin
Gruppo appartenenza: LINDNER - Società di Studi Carsici Antonio Federico Lindner
Autore: Tommaso Sinico
Gruppo appartenenza: FANTE - Gruppo Speleologico Monfalconese Amici Del Fante
Autore: Spartaco Savio
Gruppo appartenenza: CGEB - Commissione Grotte Eugenio Boegan
Autore: Tom Kravanja
Gruppo appartenenza: CGEB - Commissione Grotte Eugenio Boegan
Autore: Sergio Soban
Gruppo appartenenza: FANTE - Gruppo Speleologico Monfalconese Amici Del Fante
Autore: Gianfranco Manià
Gruppo appartenenza: FANTE - Gruppo Speleologico Monfalconese Amici Del Fante
Autore: Mauro Ciarabellini
Gruppo appartenenza: FANTE - Gruppo Speleologico Monfalconese Amici Del Fante
Autore: Vittorio Calligari
Gruppo appartenenza: FANTE - Gruppo Speleologico Monfalconese Amici Del Fante
Autore: Silvia Foschiatti
Gruppo appartenenza: CGEB - Commissione Grotte Eugenio Boegan
File rilievi presenti
Tipo file rilievo: Pianta
Scala rilievo: 1:200
Note rilievo:
Tipo file rilievo: Sezione
Scala rilievo: 1:200
Tipo file rilievo: Pianta
Scala rilievo: 1:50
Scarica rilievo originale
Data rilievo: 10/09/1997
Tipo rilievo: Primo rilievo
Autori del rilievo
Autore: Gianfranco Manià
Gruppo appartenenza: FANTE - Gruppo Speleologico Monfalconese Amici del Fante
Autore: Sergio Soban
Gruppo appartenenza: FANTE - Gruppo Speleologico Monfalconese Amici del Fante
Autore: Moreno Ciarabellini
Gruppo appartenenza: FANTE - Gruppo Speleologico Monfalconese Amici del Fante
File rilievi presenti
Tipo file rilievo: Pianta e sezione
Scarica rilievo originale
Data rilievo: 29/09/2018
Precisione rilievo: 4
Autori del rilievo
Autore: Enrico Magrin
Gruppo appartenenza: LINDNER - Società di Studi Carsici Antonio Federico Lindner
Autore: Tommaso Sinico
Gruppo appartenenza: FANTE - Gruppo Speleologico Monfalconese Amici Del Fante
Poligonale
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3D
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Libretto
Scarica filePlanimetria georiferita
La georeferenziazione della planimetria della cavità è comunque da intendersi indicativa, per l'accuratezza far riferimento alla scheda rilieviAutori digitalizzazione
Autore: Michele Potleca
Gruppo appartenenza: SGEO - Regione FVG - Servizio geologico
Bibliografia
Silvia Foschiatti, Cinzia Mulas, Salvatore Buschettu
Gruppo speleologico monfalconese A.D.F. (2013)
Biblioteca del CSR
Collocazione: Natura Nascosta N.47
Categorie: Antropospeleologia, Geospeleologia e carsismo, Speleologia tecnica
Indici: Esplorazioni, Geomorfologia e speleogenesi, Gruppi e associazioni speleologiche
Keyword: rilievi, Monte Canin, esplorazione, speleogia
L'articolo descrive l'esplorazione della Grotta dei Capelli da parte del Gruppo Speleologico Monfalconese e di tre speleologi sardi
Tommaso Sinico
Gruppo speleologico monfalconese A.D.F. (2018)
Biblioteca del CSR
Collocazione: Natura Nascosta N.52
Categorie: Geospeleologia e carsismo, Speleologia tecnica
Indici: Esplorazioni, Geologia e pedologia
Keyword: Canin
Silvia Foschiatti, Mauro Ciarabellini
Commissione grotte "Eugenio Boegan" (2016)
Collocazione: Progressione n. 63
Link: http://www.boegan.it/wp-content/uploads/2017/08/Progressione_063.pdf
Categorie: Geospeleologia e carsismo, Speleologia tecnica
Agenda
Non sono presenti informazioni