Nome principale: Grotta Renata
Numero catasto: 5803
Numero catasto locale: 5997VG
Numero totale ingressi: 1
Data primo accatastamento: 25/09/1996
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Descrizione ingresso
Numero ingresso: 1
Nome ingresso: Ingresso 1
Ingresso principale: Si
Stato ingresso: Agibile
Dimensione stimata ingresso: 1,5 x 1 m
Tipo ingresso: Verticale
Morfologia ingresso: Pozzo
Profondità pozzo d'accesso: 18 m
Pericoli all'accesso: Caduta
Accessibilità: Libera
Data di accatastamento: 07/07/2011
Targhettatura
Presenza targhetta: Si
Sigla targhetta: 5803
Data targhettatura: 01/01/2011
Gruppo targhettatura: GSSG - Gruppo Speleologico San Giusto
Campagna targhettatura: 2011
Località
Comune: Duino Aurisina / Devin Nabrežina
Area geografica: Carso Triestino
Area provinciale: Trieste
Tipo carta: 1:5.000
Carta CTRN 1:5.000: 110013 - San Pelagio
Rilevamento posizione
Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS
Tipo posizione: Aggiornamento Posizione
Tipo coordinate rilevate: Metriche RDN2008/UTM 33N
Latitudine: 5068733
Longitudine: 397311
Lat. WGS84: 45,764523948969
Lon. WGS84: 13,679410218602
Est RDN2008/UTM 33N: 397311
Nord RDN2008/UTM 33N: 5068733
Data esecuzione posizione: 28/03/2011
Quota ingresso (s.l.m.): 190 m
Metodo rilevamento quota: Cartografico
Carta utilizzata: 1:5.000
Affidabilità posizione: Corretto
Autori della posizione
Autore: Furio Premiani
Gruppo appartenenza: GSSG - Gruppo Speleologico San Giusto
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 74 m
Profondità: 23 m
Dislivello totale: 23 m
Quota fondo: 167 m
Andamento cavità: Tratti verticali e orizzontali alternati
Stato della cavità
Grotta turistica: No
Meteorologia ipogea
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Danneggiamenti
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Geologia
fonte: Carta geologica del Friuli Venezia Giulia alla scala 1:150.000
Litologia: Carbonati massivi
Ambiente: Depositi di piattaforma aperta
Età: Cretaceo sup.- Paleocene sup.
Formazione: | Calcareniti del Molassa Fm. dei Calcari del Carso triestino p.p Calcari di Monte San Michele |
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Vincoli
Nome ramo: Principale
Numero ramo:
Descrizione ramo:
Ramo attivo: No
Pozzo/risalita/scivolo
Tipo | Dislivello | Nome |
---|---|---|
Pozzo | 5 m |
Breve descrizione del percorso d'accesso
La cavità si apre in un vasto solcato carsico, molto accidentato e privo di vegetazione. Per raggiungerne l'imbocco si segue la strada asfaltata che dalla chiesa di San Pelagio porta a Slivia. Nel punto in cui termina la strada, si prende il sentiero, sulla sinistra, che attraversa le vigne. Dopo 250m il sentiero piega bruscamente a destra; a questo punto si deve, invece, proseguire a sinistra, lungo un tratturo fiancheggiato sulla destra da muretti a secco. Dopo circa 50m, ci si inoltra, sulla destra, nella landa carsica e percorsi altri 50m, si giunge su un accidentato solcato carsico: qui si apre l'ingresso della cavità.
Descrizione dei vani interni della cavità
L'accesso avviene tramite un pozzo verticale della profondità di 18m, le cui dimensioni aumentano leggermente con la profondità. La morfologia di questo pozzo è di tipo corrosivo con pareti lisce o localmente incise.
Al fondo del pozzo di accesso, si trova la galleria principale con orientamento E-W, avente una larghezza variabile di 5-8m ed un'altezza che in alcuni punti arriva ai 10m. Da un punto di vista morfologico, si tratta di una galleria a sezione derivata, profondamente modificata da fenomeni di riempimento argilloso e crolli, con successivo riconcrezionamento del materiale di fondo. La galleria è interessata da vistosi fenomeni di concrezionamento. Colonne di notevole altezza uniscono il soffitto al livello del suolo, colate e vaschette ornano i dislivelli e la pareti, e durante la prima esplorazione il terreno era interamente tappezzato di brillanti cristalli. Negli angoli nascosti, si possono rinvenire numerose eccentriche.
Proseguendo verso Ovest, la galleria procede in salita, superando grossi massi di crollo ed una colata calcitica, fino ad arrivare ad un piccolo vano terminale, costituito dal relitto di un tratto di condotta singenetica, modificata per approfondimento vadoso (si riconosce chiaramente, alla sommità, la sezione primaria), ad orientamento N-S (perpendicolare all'ambiente principale) e con il fondo ostruito da detriti. Nel punto più alto, la presenza di radici denota la relazione con la superficie.
Dal punto di partenza si può accedere, tramite un evidente foro in parete, ad un pozzetto laterale, profondo 5m, subparallelo alla galleria principale, interessato da fenomeni di concrezionamento superficiale sulla parete aggettante.
Proseguendo verso Est, fiancheggiando un'imponente colata calcitica (risalita senza altro esito che il rinvenimento di una fessura di esigue dimensioni, che si sviluppa verso il basso) si giunge in una parte della galleria caratterizzata da suolo pianeggiante, con il soffitto che, abbassandosi progressivamente, pone fine alla cavità. E' stato tentato un lavoro di disostruzione nel cunicolo terminale senza, però, trovare speranze di prosecuzione.
Data rilievo: 02/02/1996
Tipo rilievo: Primo rilievo
Autori del rilievo
Autore: Maurizio Anselmi
Gruppo appartenenza: GSSG - Gruppo Speleologico San Giusto
Autore: Furio Premiani
Gruppo appartenenza: GSSG - Gruppo Speleologico San Giusto
File rilievi presenti
Tipo file rilievo: Pianta e sezione
Scala rilievo: 1:200
Scarica rilievo originale
Planimetria georiferita
La georeferenziazione della planimetria della cavità è comunque da intendersi indicativa, per l'accuratezza far riferimento alla scheda rilieviBibliografia
Clarissa Brun, Alessandro Olivo, Marco Olivo
Club Alpinistico Triestino APS (2021)
Biblioteca del CSR
Categorie: Antropospeleologia, Documentazione speleologica
Indici: Fotografia, Guide e narrativa
Keyword: Grotta Renata, Vele, Colonne, Scheda d'armo, Fotografie
Il ramo d'accesso alla grotta è illuminato dalla luce naturale fino alla base. Le alte colonne, i drappeggi e le vele rendono singolare questa galleria. Scheda d'armo.
Agenda
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