logo: Regione FVG
logo: Regione FVG
vai ai contenuti
  • Home
  • Il catasto grotte
    • Presentazione
    • Note storiche
    • Elenco gruppi
    • Galleria fotografica
    • Galleria video
    • Virtual Tour ipogei
  • Aiuto
    • Domande e risposte (faq)
    • Precisione rilievo (grado UIS)
    • Come funziona
    • Registro modifiche sito web/App
  • Strumenti
    • Conversione coordinate
    • Download dati
    • App mobile
    • Agenda della grotta
    • Ricerca avanzata
    • Statistiche
    • Cartografia
  • Contatti
  • Accedi/Registrati
  • Italiano - IT
    • Italiano
    • English
    • Slovenščina

Catasto Speleologico Regionale

 

Aggiornamento scheda catastale




Centra la mappa




4264 | Abisso Paolo Fonda


100m 500m 1000m
PDF KML GPX

Nomi e numeri catastali Scopritori Ingressi Morfometria Descrizione Rami/Pozzi Rilievi Planimetria Idrogeologia Meteorologia ipogea Ghiaccio/Neve Rifiuti Danneggiamenti Pericoli Geologia Biologia Aspetti culturali Vincoli Immagini Bibliografia Agenda Altri files Archivio storico

Nome principale: Abisso Paolo Fonda

Note nome: Abisso dedicato allo speleologo Paolo Fonda (Trieste 1959 – Golfo di Trieste 1982)

Numero catasto: 4264

Numero catasto locale: 2400FR

Numero totale ingressi: 1

Data primo accatastamento: 01/01/1985


Data scoperta: 27/09/1984

Scopritore: Maurizio Glavina

Gruppo scopritore: CGEB - Commissione Grotte Eugenio Boegan


  • Ingresso 1

Descrizione ingresso

Numero ingresso: 1

Nome ingresso: Ingresso 1

Ingresso principale: Si

Stato ingresso: Agibile

Tipo ingresso: Verticale

Morfologia ingresso: Pozzo

Profondità pozzo d'accesso: 11 m


Targhettatura

Presenza targhetta: No


Località

Comune: Chiusaforte

Area geografica: Alpi Giulie

Area provinciale: Udine

Tipo carta: 1:5.000

Carta CTRN 1:5.000: 050022 - Sella Prevala


Rilevamento posizione

Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS

Tipo posizione: Aggiornamento Posizione

Tipo coordinate rilevate: Geografiche WGS84

Latitudine: 46,372885

Longitudine: 13,463562

Lat. WGS84: 46,372885

Lon. WGS84: 13,463562

Est RDN2008/UTM 33N: 381832,417

Nord RDN2008/UTM 33N: 5136625,915

Storico posizioni

Storico posizioni







Note rilevamento posizione: affidabilità 5/10 metri

Data esecuzione posizione: 12/10/2023

Quota ingresso (s.l.m.): 1830 m

Metodo rilevamento quota: Cartografico

Affidabilità posizione: Corretto


Autori della posizione

Autore: Michele Potleca

Gruppo appartenenza: SGEO - Regione FVG - Servizio geologico

Caratteristiche

Sviluppo planimetrico: 849 m

Profondità: 712,5 m

Dislivello totale: 712,5 m

Quota fondo: 1117,5 m

Andamento cavità: Prevalentemente verticale


Stato della cavità

Prosecuzioni: Presenza di prosecuzioni accessibili

Grotta turistica: No


Sifoni

Presenza sifoni: Si

Sifoni permanenti: Si

Meteorologia ipogea

Non sono presenti informazioni

Danneggiamenti


Non sono presenti informazioni

Geologia

fonte: Carta geologica del Friuli Venezia Giulia alla scala 1:150.000

Litologia: Carbonati, talora con marne, stratificati

Ambiente: Depositi di piattaforma

Età: Trias sup.

Formazione:

Non sono presenti informazioni

Vincoli

Vincolo paesaggistico: Segnalata alla Regione per futura tutela

  • FONDO

Nome ramo: FONDO

Numero ramo: 1

Descrizione ramo:

Ramo attivo: No


Pozzo/risalita/scivolo

Tipo Dislivello Nome
Pozzo 23 m
Pozzo 7 m
Pozzo 8 m
Pozzo 30 m
Pozzo 30 m Pozzo conglomerati
Pozzo 17 m
Pozzo 14 m
Pozzo 286 m Infinito
Pozzo 40 m
Pozzo 25 m
Pozzo 10 m
Pozzo 10 m
Pozzo 19 m
Pozzo 15 m
Pozzo 15 m
Pozzo 13 m

Breve descrizione del percorso d'accesso

L'abisso si apre a circa 1850m di quota, sull'altopiano su cui sorge il Rifugio Gilberti. Si segue la strada sterrata che parte dal terminale della funivia e, dopo un centinaio di metri, si incontra l'antenna del rifugio. Qui ci si cala verso conca Prevala; dopo pochi metri, sulla parete di un Karren poco profondo, la scritta CGEB segnala l'ingresso, poco evidente perché ricoperto da un tetto di roccia.

Descrizione dei vani interni della cavità

Una piccola apertura immette subito in un pozzetto di 13m, con il fondo occupato da un nevaio perenne. A circa due metri dal fondo, nel detrito, una stretta fessura immette nel secondo pozzo, ampliato da evidenti crolli di massi che occupano l'ultima parte della verticale ostruendone la prosecuzione. A questo pozzo segue un breve cunicolo in discesa che conduce, dopo un pozzetto di 7m, in un saloncino con il fondo in frana, tra i massi della quale la cavità prosegue, in direzione NW, con una serie di stretti passaggi meandriformi e pozzettini in parte arrampicabili, dalle pareti lavorate dall'acqua. A circa -100, dopo una stretta fessura (la Fiepa), si aprono in successione un p.28 ed un p.30 impostati su fratture parallele, con direzione approssimativamente E-W ed ampliati, perpendicolarmente all'asse, dall'arretramento di una cascata. A-140 ciò ha provocato lo sdoppiamento del p.30, creando una stretta ed attiva prosecuzione inesplorata. A questa profondità iniziano anche i grandi depositi di conglomerati e brecce, formati da detrito che probabilmente per lungo tempo ha ostruito completamente la cavità a questo livello.
Alla base del p.30, uno stretto passaggio tra i massi porta in un ripido meandrino, dapprima impostato sulla frattura E-W e poi con direzione all'incirca SSW. La grotta compie quindi un ampio giro su se stessa e compare un rigagnolo che, alla base del successivo p.17, ha inciso una stretta e profonda forra nel riempimento di conglomerati.
L'ambiente diventa più grande e fa presagire la profonda verticale sulla quale si affaccia un terrazzino franoso, 19m più in basso. Il pozzo raggiunto è molto articolato, con sezione variabile da ellittica a sub-circolare. La verticale è interrotta da alcuni terrazzi franosi a -225, -300 e -320 ca.
A -340m di profondità il pozzo interseca la grande faglia con andamento E-W che interessa tutto l'altopiano, generando un ambiente di grandi dimensioni. La discesa prosegue lungo una quinta di roccia che permette di raggiungere, a -445, una cavernetta con il pavimento in blocchi di frana. Proseguendo oltre a questo vano si possono percorrere circa 30m ad andamento sub-orizzontale, tra massi di crollo e brecce di frizione, fino ad un piccolo ambiente chiuso. Fra i massi del fondo si apre un pozzo dalle pareti molto instabili, che porta alla base della faglia 35m più in basso. Il percorso più veloce evita la cavernetta e raggiunge, con un p.20 contro parete, il torrentello proveniente dall'amonte della faglia. Il suo percorso è stato solo parzialmente risalito a causa della discreta portata e della presenza di una cascata. Da questo punto la discesa prosegue all'interno di un'altra forra delimitata dalle pareti della faglia, verticali ed altissime, a tratti con il caratteristico aspetto a specchio.
Il fondo è ricoperto da grossi massi di frana e, spesso, si abbassa bruscamente, generando alcuni pozzi, dei quali il più profondo è di 45m. Dopo circa 250m di percorso in direzione Ovest, la faglia interseca una frattura con direzione quasi perpendicolare, in cui l'acqua si getta con un p.15, puntando verso Nord.
La morfologia della grotta cambia, divenendo quella tipica di condotta con fase primaria a pieno carico e approfondimento secondario che ha creato il successivo p.20.
questo sprofondamento conduce in un ambiente molto basso, anch'esso generato dall'incrociarsi di due fratture, che può essere risalito, per un tratto, tra grandi blocchi di frana, fino ad un pozzo ascendente.
In questa zona siamo ormai sotto al Bila Pec, le cui pareti sono interrotte esternamente da grandi fratture. Il torrente fin qui seguito si infila tra i massi e devia nuovamente proseguendo in direzione SSW. Il suo percorso è raggiungibile tramite una breve condotta sub-circolare, parzialmente ostruita da massi, ed un p.12.
Questo nuovo tratto della grotta è ad andamento tipicamente meandriforme e raccoglie alcuni arrivi, in corrispondenza dei quali è evidente l'originaria condotta sotto pressione, impostata su giunto di strato sub-orizzontale. All'altezza dell'ultimo affluente, risalito per circa 50m e chiuso si fessura, la direzione dalla grotta torna ad essere, grosso modo, E-W e l'ambiente assume l'aspetto di grossa condotta forzata, dal diametro di circa 3m, approfondita gravitazionalmente dal torrente, che ha scavato un sinuoso meandro sul fondo. Compaiono grossi depositi di fango che rivestono uniformemente le pareti e, dopo 140m circa di percorso orizzontale la galleria sprofonda nel limpido sifone terminale a quota -700.
Nel 1987 il sifone, di 5m, è stato superato dallo speleosub del CAT, R. Tomè, che ha scoperto due nuove prosecuzioni. La prima, sommersa, è stata esplorata per una trentina di metri di lunghezza ed una profondità di 5m e consiste in una condotta cilindrica, dal fondo ingombro di una sabbia pesante che, una volta rimossa, si deposita immediatamente.
La seconda consiste in un meandro attivo, che si esaurisce nel sifone stesso, e nel quale è presente una forte corrente d'aria.
Nel 1993 uno speleosub della CGEB, M. Baxa, ha continuato l'esplorazione della via sommerso. Percorsi 90m di galleria allagata, a sezione semicircolare e fondo ghiaioso, caratterizzata da ingresso angusto e da buona limpidezza dell'acqua, è uscito alla fine del sifone, in una galleria ascendente.
Da un ramo laterale del sifone, lo speleosub è riemerso sul fondo di quello che sembra essere un pozzo con "arrivo d'acqua", della larghezza di circa 8-10m. (Collegamento con l'Abisso del Laricetto 5834)

SEGNALAZIONE 2009 collegata con l'Abisso Sisma 5325 (Gruppi Ungheresi)

  • 07/02/1993
  • 25/01/1987
  • 31/12/1985
  • Poligonale/3D

Data rilievo: 07/02/1993

Tipo rilievo: Aggiornamento rilievo


Autori del rilievo

Autore: Massimo Baxa

Gruppo appartenenza: CGEB - Commissione Grotte Eugenio Boegan


File rilievi presenti

Tipo file rilievo: Pianta e sezione

File del rilievo Scarica rilievo

Scarica rilievo originale

Data rilievo: 25/01/1987

Tipo rilievo: Aggiornamento rilievo


Autori del rilievo

Autore: Roberto Tomè

Gruppo appartenenza: CAT - Club Alpinistico Triestino

Scarica rilievo originale

Data rilievo: 31/12/1985

Tipo rilievo: Primo rilievo


Autori del rilievo

Autore: Alberto Lazzarini

Gruppo appartenenza: CGEB - Commissione Grotte Eugenio Boegan

Autore: Maurizio Glavina

Gruppo appartenenza: CGEB - Commissione Grotte Eugenio Boegan

Autore: Paolo Pezzolato

Gruppo appartenenza: CGEB - Commissione Grotte Eugenio Boegan

Autore: Patrizia Squassino

Gruppo appartenenza: CGEB - Commissione Grotte Eugenio Boegan

Autore: Tullio Ferluga

Gruppo appartenenza: CGEB - Commissione Grotte Eugenio Boegan

Autore: Aldo Fedel

Gruppo appartenenza: CGEB - Commissione Grotte Eugenio Boegan

Autore: Guido Sollazzi

Gruppo appartenenza: CGEB - Commissione Grotte Eugenio Boegan

Autore: Gianpaolo Sussan

Gruppo appartenenza: CGEB - Commissione Grotte Eugenio Boegan


File rilievi presenti

Tipo file rilievo: Pianta

Scala rilievo: 1:500

File del rilievo Scarica rilievo

Tipo file rilievo: Sezione

Scala rilievo: 1:1000

File del rilievo Scarica rilievo

Scarica rilievo originale

Planimetria georiferita

La georeferenziazione della planimetria della cavità è comunque da intendersi indicativa, per l'accuratezza far riferimento alla scheda rilievi

Nome immagine

Data dello scatto: 12/10/2023

Didascalia: Ingresso

Autore foto: Michele Potleca

Nome immagine

Data dello scatto: 12/10/2023

Didascalia: Esterno

Nome immagine

Data dello scatto: 12/10/2023

Didascalia: Ingresso

Autore foto: Michele Potleca

Bibliografia

Abisso Paolo Fonda
Squassino Patrizia
Società Speleologica Italiana (1985)
Biblioteca della SSI
Collocazione: in "Speleologia" n. 13

Link: http://www.speleo.it/site/images/speleologia/Speleologia_13_Lug_1985%20OCR.pdf

Categorie: Documentazione speleologica, Speleologia tecnica

Indici: Esplorazioni, Topografia e rilievo


Canin sotterraneo: quattro decenni di infortunistica
Pino Guidi e Aurelio Pavanello
Circolo Speleologico e Idrologico Friulano - Udine, Provincia di Udine - Assessorato all'Ambiente (2011)
Biblioteca del CSR
Collocazione: In "Il fenomeno carsico delle Alpi Giulie" Mem. Ist. It. Spel., s. II, vol. XXIV, 2011, pp. 37-41.

Categorie: Speleologia tecnica

Indici: Incidenti e soccorso

Keyword: Incidente


Nell'articolo è riportato un incidente avvenuto presso l'Abisso Fonda

I principali sifoni e cavità sommerse e loro sequenza esplorativa
Cirillo Daniele
Unione Speleologica Pordenonese (1995)
Biblioteca del CSR
Collocazione: Esplorare 1995

Categorie: Geospeleologia e carsismo, Speleologia tecnica

Indici: Esplorazioni, Idrologia

Keyword: immersioni, esplorazioni, Monte Canin


L'articolo descrive l'Abisso Paolo Fonda e menziona un'immersione

Incidenti a Carattere Speleologico nella Regione Friuli Venezia Giulia
Franco Gherlizza
Federazione Speleologica Triestina (1998)

Link: https://www.boegan.it/wp-content/uploads/2012/02/AnnuarioSoccorso_1998_WEB.pdf

Categorie: Speleologia tecnica

Indici: Incidenti e soccorso


Il fondo del Fonda
Patrizia Squassino
Commissione Grotte Eugenio Boegan (1985)
Collocazione: Progressione 13

Link: http://www.boegan.it/wp-content/uploads/2017/08/Progressione_013.pdf

Categorie: Documentazione speleologica

Indici: Articoli online e siti web, Topografia e rilievo


Barlangfejlődés a Canin-fennsík mélyén
Szabó Lénárd (2008)
Collocazione: KARSZTFEJLŐDÉS XIII. Szombathely, 2008. pp. 247-267.

Link: https://epa.oszk.hu/03100/03192/00013/pdf/EPA03192_karsztfejlodes_2008_13_247-267.pdf

Categorie: Geospeleologia e carsismo

Indici: Geomorfologia e speleogenesi


The Michele Gortani cave system is in the Canin Plateau at the north of Italy. The 930 meter deep and nearly 40 kms long cave has 4 different stages. The mixing corrosion zone replaced in parallel with the the rising of the tectonical unit, and dissolved the stages which are connected by pit-systems developed by the ways of the descending karstic water. The tectonical units those constructs the Canin Plateau has risen in different movement, and the differently moving neighbour units has different cave-development circumstances, so in small area we can find caves with different morphology. The essay shows the morphology of the Michele Gortani, and after is about the demarcating of its tectonical unit.

Agenda

Non sono presenti informazioni

Altri files

Archivio storico


Scegli il tipo di stampa



Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia
Direzione centrale difesa dell'ambiente, energia e sviluppo sostenibile - Servizio geologico
c.f. 80014930327; p.iva 00526040324 | Via Sant'Anastasio 3 - 34132 Trieste
MAIL: csr@regione.fvg.it | PEC: ambiente@certregione.fvg.it
amministrazione trasparente | privacy | utilizzo dei dati | cookie | note legali | accessibilità | cambio preferenze cookie

App iOSApp Android

Realizzazione web e App iOS/Android by Divulgando Srl - Trieste
Illustrazione

Accedi

Entra con le tue credenziali

Non sei registrato? Registrati ora
Non ricordi la password? Clicca quì