Nome principale: Grotta Tom
Numero catasto: 3949
Numero catasto locale: 5242VG
Numero totale ingressi: 1
Data primo accatastamento: 01/01/1983
Altri nomi
Grotta Tullio Tommasini
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Descrizione ingresso
Numero ingresso: 1
Nome ingresso: Ingresso 1
Ingresso principale: Si
Stato ingresso: Agibile
Dimensione stimata ingresso: 0,9 x 0,4 m
Tipo ingresso: Verticale
Morfologia ingresso: Scivolo
Profondità pozzo d'accesso: 3 m
Pericoli all'accesso: Caduta
Limitazioni: Nessuna
Accessibilità: Libera
Data di accatastamento: 02/09/2010
Targhettatura
Presenza targhetta: Si
Sigla targhetta: R3949
Data targhettatura: 01/01/2014
Gruppo targhettatura: CAT - Club Alpinistico Triestino
Campagna targhettatura: 2014
Località
Comune: Duino Aurisina / Devin Nabrežina
Area geografica: Carso Triestino
Area provinciale: Trieste
Tipo carta: 1:5.000
Carta CTRN 1:5.000: 110054 - Santa Croce di Trieste
Rilevamento posizione
Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS differenziale
Tipo posizione: Aggiornamento Posizione
Tipo coordinate rilevate: Metriche Gauss-Boaga - Fuso Est
Latitudine: 5066244
Longitudine: 2418221
Latitudine Gauss-Boaga: 5066244
Longitudine Gauss-Boaga: 2418221
Lat. WGS84: 45,74205553
Lon. WGS84: 13,69156283
Est RDN2008/UTM 33N: 398215,139
Nord RDN2008/UTM 33N: 5066221,193
Data esecuzione posizione: 31/12/1999
Quota ingresso (s.l.m.): 174 m
Metodo rilevamento quota: Cartografico
Carta utilizzata: 1:5.000
Affidabilità posizione: Corretto
Autori della posizione
Autore: Marco Manzoni
Gruppo appartenenza: RIP.REG. - Riposizionamento Regionale
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 525 m
Profondità: 67 m
Dislivello totale: 67 m
Quota fondo: 107 m
Andamento cavità: Tratti verticali e orizzontali alternati
Stato della cavità
Grotta turistica: No
Meteorologia ipogea
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Danneggiamenti
Non sono presenti informazioni
Geologia
fonte: Carta geologica del Friuli Venezia Giulia alla scala 1:150.000
Litologia: Carbonati massivi
Ambiente: Depositi di piattaforma aperta
Età: Cretaceo sup.- Paleocene sup.
Formazione: | Calcareniti del Molassa Fm. dei Calcari del Carso triestino p.p Calcari di Monte San Michele |
Aspetti culturali
archeologico/paleontologico
Catasto Ragionato Informatico delle Grotte Archeologiche
Vincoli
Vincolo paesaggistico: In avvio procedimento di tutela ambientale
Nome ramo: Principale
Numero ramo:
Descrizione ramo:
Ramo attivo: No
Pozzo/risalita/scivolo
Tipo | Dislivello | Nome |
---|---|---|
Pozzo | 11 m | |
Pozzo | 10,8 m | |
Pozzo | 5 m | |
Pozzo | 12 m | |
Pozzo | 5 m | |
Pozzo | 5 m | |
Pozzo | 14 m | |
Pozzo | 10 m | |
Pozzo | 10 m | |
Pozzo | 10 m |
Breve descrizione del percorso d'accesso
La grotta è ubicata a circa 125m, in linea d'aria, dal Km 23 della S.S. triestina 202, in direzione del paese di Santa Croce. L'ingresso, ampio circa 80cm, s'apre ai piedi di alcuni quercioli, in un prato, a pochi passi da un muretto a secco.
Descrizione dei vani interni della cavità
RAMO PRINCIPALE - NW-SE: un breve e basso cunicolo, il cui suolo è costituito da fango e pietre, porta all' imbocco del P11 il quale, a circa metà, è carattterizato da una strettoia. Alla base si giunge in una cavernetta concrezionata che porta ad uno scivolo molto inclinato, calcificato (P10,8), che termina in una caverna concrezionata dal suolo argilloso. In direzione W s'apre, tra il suolo e la parete, un tortuoso ed angusto passaggio che sbocca su una finestra oltre la quale s'apre un salto (P5) che porta ad un'altra caverna concrezionata. Da qui, si prosegue scendendo un altro scivolo calcificato (P12), inizialmente molto ripido, la cui base è carattrerizzata da una grande colonna. Proseguendo in discesa, in direzione SSW, costeggiando la parete, si raggiungono due nicchie laterali. Risalendo lungo lo scivolo in direzione S, s'entra in un piccolo vano calcificato, lungo 8m, al termine del quale c'è una breve arrampicata (P5) che porta all'orlo di un salto che si congiunge con le nicchie sopra descritte. Scendendo invece per il P5 sito a lato della colonna, si arriva ad un ampio ripiano che dà su un P14 che termina in una grande caverna. Da questo punto la cavità prosegue con più diramazioni; continuando una decina di metri, in direzione NW, s'incontra una galleria in salita occupata da una frana poderosa. All'inizio i massi sono parzialmente calcificati, poi la frana si presenta instabile e termina a contatto con una parete verticale dove si può notare uno scollamento degli strati di roccia. Alla base della frana s'apre lateralmente, in direzione NE, un'ampio vano riccamente concrezionato.
RAMO SSW: dalla grande caverna, in direzione SSW, si scende in leggerissima pendenza per circa 20m giungendo così la massima profondità (-67m). Qui si incontra una colonna alta 2,80m la cui circonferenza misura 8,2m e, superatala, si giunge in cavernetta che si sviluppa in salita al termine della quale s'incontra una parete alta una decina di metri. Giunti alla sommità di questa ci si trova ad un bivio: in direzione SSE, una ripida china calcificata porta ad una serie di saltini che arrivano ad una cavernetta terminale calcificata e dal suolo argilloso. In direzione SSW, invece, si scende lungo una ripida china detritica che porta all'imbocco di un P10. Questo sfocia in una grande caverna, alta quasi 13m, il cui suolo è costituito da pietre e da un notevole deposito di argilla; l'ambiente è interamente calcificato e riccamente concrezionato.
RAMO NE: dalla grande caverna, in direzione NE, si sale lungo una china calcificata che porta ad una caverna molto ampia (36 X 30m) e caratterizzata da un'enorme stalagmite alta 3,10m e con una circonferenza di 6m. Proprio dove la galleria sfocia nella caverna si notano due grandi massi calcificati, uno a destra ed uno a sinistra, saldati alla volta da concrezioni. Da qui, in direzione S, s'apre in parete un pasaggio che porta al P14 del ramo principale che sfocia nella grande caverna.
NOTA 1
Nella grande caverna e nel primo tratto della galleria che segue, sono state trovate delle ossa che giacevano superficialmente, ricoperte da calcificazione granulare, molto spesso saldate alle pietre. Tali ossa sembrano appartenere a bovidi o cervidi.
NOTA 2
La grotta non dista molto dalla caverna Tripoli (93\241VG) e sembra che sia in comunicazione con questa. A testimonianza di questo durante gli scavi condotti dagli uomini del Debeljak nella grotta Tom, i rumori si sentivano distintamente nella Caverna Tripoli.
NOTA 3
Gli speleologi del Debeljak hanno voluto chiamare la grotta TOM per onorare la memoria di Tullio Tommasini, speleologo della CGEB, purtroppo scomparso prematuriamente.
Data rilievo: 30/06/1983
Tipo rilievo: Primo rilievo
Autori del rilievo
Autore: Clara Ferlatti-Skilan
Gruppo appartenenza: GGCD - Gruppo Grotte Carlo Debeljak
Autore: Giorgio Nicon
Gruppo appartenenza: GGCD - Gruppo Grotte Carlo Debeljak
File rilievi presenti
Tipo file rilievo: Pianta e sezione
Scarica rilievo originale
Planimetria georiferita
La georeferenziazione della planimetria della cavità è comunque da intendersi indicativa, per l'accuratezza far riferimento alla scheda rilieviBibliografia
Sandro Sedran
IDEA MONTAGNA (2015)
Biblioteca del CSR
Categorie: Documentazione speleologica
Indici: Fotografia, Guide e narrativa
xkedomani
Youtube (2009)
Link: https://www.youtube.com/watch?v=9KbYdxz5NVs
Categorie: Documentazione speleologica
Indici: Cinematografia e filmati
Video descrittivo della grotta
Agenda
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