Nome principale: Abisso Città di Udine
Numero catasto: 3449
Numero catasto locale: 1837FR
Numero totale ingressi: 4
Data primo accatastamento: 01/01/1981
Altri nomi
Abisso 1° sul Col Lopic
Non sono presenti informazioni
Descrizione ingresso
Numero ingresso: 1
Nome ingresso: Ingresso 1
Ingresso principale: Si
Sigla ingresso: CL3-1
Tipo ingresso: Verticale
Morfologia ingresso: Pozzo
Profondità pozzo d'accesso: 14 m
Targhettatura
Presenza targhetta: No
Località
Comune: Chiusaforte
Area geografica: Alpi Giulie
Area provinciale: Udine
Tipo carta: 1:5.000
Carta CTRN 1:5.000: 050021 - Sella Nevea
Rilevamento posizione
Metodo rilevamento: GRAFICO -> Riconoscimento su carta
Tipo coordinate rilevate: Metriche RDN2008/UTM 33N
Latitudine: 5137603
Longitudine: 384513
Lat. WGS84: 46,38213840085
Lon. WGS84: 13,49816211723
Est RDN2008/UTM 33N: 384513
Nord RDN2008/UTM 33N: 5137603
Quota ingresso (s.l.m.): 1900 m
Autori della posizione
Non sono presenti informazioni
Descrizione ingresso
Numero ingresso: 2
Nome ingresso: CL1 bis
Ingresso principale: No
Targhettatura
Località
Comune: Chiusaforte
Area provinciale: Udine
Carta CTRN 1:5.000: 050021 - Sella Nevea
Rilevamento posizione
Metodo rilevamento: GRAFICO -> Poligonale
Tipo posizione: Prima Posizione
Tipo coordinate rilevate: Metriche RDN2008/UTM 33N
Latitudine: 5137554
Longitudine: 384468
Lat. WGS84: 46,381689879571
Lon. WGS84: 13,497589219455
Est RDN2008/UTM 33N: 384468
Nord RDN2008/UTM 33N: 5137554
Data esecuzione posizione: 12/10/2013
Quota ingresso (s.l.m.): 1908 m
Autori della posizione
Non sono presenti informazioni
Descrizione ingresso
Numero ingresso: 3
Nome ingresso: CL1 ter
Ingresso principale: No
Targhettatura
Località
Comune: Chiusaforte
Area provinciale: Udine
Tipo carta: 1:5.000
Carta CTRN 1:5.000: 050021 - Sella Nevea
Rilevamento posizione
Metodo rilevamento: GRAFICO -> Poligonale
Tipo posizione: Prima Posizione
Tipo coordinate rilevate: Metriche RDN2008/UTM 33N
Latitudine: 5137549
Longitudine: 384447
Lat. WGS84: 46,381641308677
Lon. WGS84: 13,497317459442
Est RDN2008/UTM 33N: 384447
Nord RDN2008/UTM 33N: 5137549
Data esecuzione posizione: 12/10/2013
Quota ingresso (s.l.m.): 1906 m
Autori della posizione
Autore: Andrea Borlini
Gruppo appartenenza: CSIF - Circolo Speleologico Idrologico Friulano
Descrizione ingresso
Numero ingresso: 4
Nome ingresso: CL1 quarter
Ingresso principale: No
Targhettatura
Località
Comune: Chiusaforte
Area provinciale: Udine
Carta CTRN 1:5.000: 050021 - Sella Nevea
Rilevamento posizione
Metodo rilevamento: GRAFICO -> Poligonale
Tipo posizione: Prima Posizione
Tipo coordinate rilevate: Metriche RDN2008/UTM 33N
Latitudine: 5137555
Longitudine: 384468
Lat. WGS84: 46,381698876213
Lon. WGS84: 13,497588972618
Est RDN2008/UTM 33N: 384468
Nord RDN2008/UTM 33N: 5137555
Data esecuzione posizione: 12/10/2013
Quota ingresso (s.l.m.): 1905 m
Autori della posizione
Autore: Andrea Borlini
Gruppo appartenenza: CSIF - Circolo Speleologico Idrologico Friulano
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 1025 m
Profondità: 678 m
Dislivello totale: 678 m
Quota fondo: 1230 m
Andamento cavità: Semplice verticale
Stato della cavità
Prosecuzioni: Presenza di prosecuzioni non accessibili
Grotta turistica: No
Meteorologia ipogea
Non sono presenti informazioni
Danneggiamenti
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Geologia
fonte: Carta geologica del Friuli Venezia Giulia alla scala 1:150.000
CL1 bis
Litologia: Carbonati, talora con marne, stratificati
Ambiente: Depositi di piattaforma
Età: Trias sup.
Formazione: |
CL1 quarter
Litologia: Carbonati, talora con marne, stratificati
Ambiente: Depositi di piattaforma
Età: Trias sup.
Formazione: |
CL1 ter
Litologia: Carbonati, talora con marne, stratificati
Ambiente: Depositi di piattaforma
Età: Trias sup.
Formazione: |
Ingresso 1
Litologia: Carbonati, talora con marne, stratificati
Ambiente: Depositi di piattaforma
Età: Trias sup.
Formazione: |
Note geologiche
NOTE GEOLOGICHE La successione stratigrafica del Col Lopic non si discosta da quella riscontrata in tutto il massiccio: in superficie si trovano i Calcari triassici del Dachstein. Sono calcari molto ben carsificabili, a stratificazione marcata, intercalati da banchi prevalentemente dolomitici, sempre più importanti quanto più si scenda in profondità. Sotto ai calcari del Dachstein si trova la potente formazione della Dolomia Principale. Il confine tra le due formazioni è tutt'altro che netto; vi sono, infatti, sostituzioni sia in senso verticale che laterale, dovute all'eteropia che le caratterizza. Per quanto riguarda la circolazione superficiale delle acque, bisogna dire che l'intensa fratturazione e la carsificabiltà dei calcari triassici non permettono lo sviluppo organico di una rete idrografica sub aerea. Solo in periodi di elevata piovosità o durante lo scioglimento primaverile delle nevi, lo scorrimento superficiale può assumere un certo sviluppo, soprattutto a causa della giacitura suborizzontale degli strati. Diffuso il carsismo superficiale, presente con profondi campi solcati in tutta la zona. La totalità delle acque ricevute è assorbita dalle numerosissime cavità, micro cavità, fessure presenti, le quali alimentano e continuano a sviluppare una fittissima e profonda rete idrografica sotterranea. Dal punto di vista strutturale il massiccio è costituito da un grande anticlinale sulla cui cerniera, in fasi successive alla deformazione principale, si è formata un'importante faglia con direzione E-W. Il massiccio è considerato più semplicemente come costituito da due strutture monoclonali, l'una, cui appartiene il monte Canin, ad immersione verso S, l'altra, cui appartengono il Monte Poviz e il Col Lopic, ad immersione verso N. Gli strati della struttura monoclinale N (Col Lopic) possiedono giacitura quasi orizzontale, con deboli angoli d'immersione. Tutta l'area presenta intensi fenomeni di fratturazione, riconducibili a tre direzioni principali: N-S, NW-SE, ENE-WSW.A quest'ultima famiglia appartiene la faglia su cui è impostato l'abisso Città di Udine. Fin dal primo pozzo, l'abisso è stato determinato dalla presenza della faglia. In ogni pozzo il carsismo, per quanto spinto, non è riuscito a mascherare lo specchio di faglia che viene fedelmente seguito in profondità. Questa situazione è ben evidente fino a -320, dove l'abisso, sviluppandosi pur sempre secondo direzioni parallele a quelle della faglia, subisce l'influenza di un altro importante fattore. Gli ambienti riducono notevolmente le loro dimensioni ed appaiono stretti e tortuosi meandri. Tutto questo è probabilmente dovuto ad un cambiamento di litologia. Ai calcari del Dachstein ben carsificabili contenenti livelli dolomitici, si sostituisce una successione decisamente meno carsificabile, in cui i livelli dolomitici assumono, scendendo in profondità, potenza ed importanza sempre maggiori. Questa situazione non varia fino alla massima profondità raggiunta nel 1982, -525m. Non vi sono informazioni sul tratto di grotta esplorato successivamente che porta a -625m.
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Vincoli
Nome ramo: FONDO
Numero ramo: 1
Descrizione ramo:
Ramo attivo: No
Pozzo/risalita/scivolo
Tipo | Dislivello | Nome |
---|---|---|
Pozzo | 25 m | |
Pozzo | 80 m | |
Pozzo | 70 m | |
Pozzo | 24 m | |
Pozzo | 20 m | |
Pozzo | 3 m | |
Pozzo | 7 m | |
Pozzo | 5 m | |
Pozzo | 61 m | |
Pozzo | 7 m | |
Pozzo | 11 m | |
Pozzo | 13 m | |
Pozzo | 8 m | |
Pozzo | 18 m | |
Pozzo | 7 m | |
Pozzo | 12 m | |
Pozzo | 34 m | |
Pozzo | 4 m | |
Pozzo | 5 m | |
Pozzo | 8 m | |
Pozzo | 6 m | |
Pozzo | 18 m | |
Pozzo | 6 m | |
Pozzo | 15 m | |
Pozzo | 72 m | |
Pozzo | 35 m | |
Pozzo | 4 m | |
Pozzo | 7 m | |
Pozzo | 8 m |
Nome ramo: CIECO
Numero ramo: 2
Descrizione ramo:
Ramo attivo: No
Pozzo/risalita/scivolo
Tipo | Dislivello | Nome |
---|---|---|
Pozzo | 8 m | |
Pozzo | 50 m |
Breve descrizione del percorso d'accesso
Il Col Lopic si può raggiungere da Sella Nevea seguendo il sentiero di Pian delle Loppe fino al nevaio sotto Sella Robon; a questo punto si prende a destra un sentiero per il Rifugio Gilberti che passa direttamente a S del Col Lopic. Altrimenti si può partire dalla stazione della funivia posta presso il Rifugio Gilberti e, tramite un sentiero approssimativamente tracciato, si raggiunge in meno di due ore il Col Lopic. L'abisso s'apre sulle sue balze più settentrionali. Durante i mesi invernali è sconsigliato raggiungere queste zone. La grotta si trova generalmente libera da neve e ghiaccio nei mesi che vanno da agosto ad ottobre. L'ingresso non è di facile individuazione.
Descrizione dei vani interni della cavità
La cavità è impostata su una faglia subverticale di direzione 236-WSW che presenta un rigetto valutabile sulla decina di metri. Lo sviluppo dell'intera cavità è fortemente influenzato da due fattori: la faglia suddetta e la litologia. Il pozzo d'accesso (P14) s'apre nei calcari del Dachstein ed è impostato sulla faglia, come testimonia il suo andamento allungato fusiforme. Raggiunto il fondo si può procedere in due direzioni, diametralmente opposte. Verso E si incontra un piccolo salto di 8m che porta all'imbocco di un P50 con cui termina questa diramazione. Andando in direzione opposta, invece, si accede alle grandi verticali della direttrice principale. Una piccola galleria di una decina di metri conduce all'attacco di un P24 alla base del quale si trova un piccola laghetto superabile con un pendolo. Proseguendo, si giunge al terrazzino di ghiaccio di partenza del P80, unico pozzo che, anche in regime di magra presenta un notevole stillicidio. Di fronte al terrazzo, sulla parete opposta, si osserva una grossa cascata di ghiaccio che proviene dalla seconda entrata della cavità (CL1). Durante l'esplorazione, sul fondo del pozzo, si trovava un grosso cumulo di neve che quasi occludeva lo stretto cunicolo che porta alla fessura d'attacco del P70 (3 frazionamenti). Questo ha una sezione fusiforme e tende ad allargarsi a campana verso il basso; dalle sue pareti strapiombanti si staccano al minimo contatto grossi blocchi di roccia, rendendo così particolarmente pericolosa la discesa. Seguono un P24, 20, 3, 7, 5, 61. Quest'ultimo, certamente, è il pozzo più bello e spettacolare dell'intero sistema. Gli strati calcarei che il pozzo attraversa hanno giacitura quasi orizzontale e sono ricchissimi di megalodon messi in rilievo dall'erosione selettiva; alcuni presentano all'interno cristalli ben formati di calcite pura. Seguono una serie di saltini che portano alla profondità di 352m (fine delle esplorazioni del 1980). Da qui la cavità cambia decisamente morfologia: le grandi verticali lasciano, infatti, il posto ad angusti meandri, profondi anche 40m, fino a giungere alla profondità di 525m (punto raggiunto dalla squadra esplorativa F.Savoia e S.Modonutti nel 1982). Successivamente, nel 1991, con un P15, 72, 35, 4, 7, e 8 fu raggiunto l'attuale fondo: -625m.
Data rilievo: 13/07/2013
Tipo rilievo: Aggiornamento rilievo
Precisione rilievo: 5
Autori del rilievo
Autore: Andrea Borlini
Gruppo appartenenza: CSIF - Circolo Speleologico Idrologico Friulano
File rilievi presenti
Tipo file rilievo: Sezione
Scala rilievo: 1:5000
Tipo file rilievo: Pianta
Scala rilievo: 1:5000
Data rilievo: 31/12/1982
Tipo rilievo: Aggiornamento rilievo
Autori del rilievo
Autore: Federico Savoia
Gruppo appartenenza: CSIF - Circolo Speleologico Idrologico Friulano
Autore: Luigi Savoia
Gruppo appartenenza: CSIF - Circolo Speleologico Idrologico Friulano
Autore: Gianfranco Candotti
Gruppo appartenenza: CSIF - Circolo Speleologico Idrologico Friulano
Data rilievo: 05/10/1980
Tipo rilievo: Primo rilievo
Autori del rilievo
Autore: Federico Savoia
Gruppo appartenenza: CSIF - Circolo Speleologico Idrologico Friulano
Autore: Giovanni Stefanini
Gruppo appartenenza: CSIF - Circolo Speleologico Idrologico Friulano
Autore: Stefano Modonutti
Gruppo appartenenza: CSIF - Circolo Speleologico Idrologico Friulano
Autore: Gianfranco Candotti
Gruppo appartenenza: CSIF - Circolo Speleologico Idrologico Friulano
File rilievi presenti
Tipo file rilievo: Sezione
Planimetria georiferita
La georeferenziazione della planimetria della cavità è comunque da intendersi indicativa, per l'accuratezza far riferimento alla scheda rilieviNon sono presenti informazioni
Bibliografia
Andrea Borlini
Circolo Speleologico e Idrologico Friulano - Udine, Provincia di Udine - Assessorato all'Ambiente (2011)
Biblioteca del CSR
Collocazione: In "Il fenomeno carsico delle Alpi Giulie" Mem. Ist. It. Spel., s. II, vol. XXIV, 2011, pp 131-150
Categorie: Geospeleologia e carsismo
Indici: Aree carsiche
Keyword: Descrizione, Morfologia
Breve descrizione
U. Sello
Società Speleologica Italiana (1982)
Collocazione: Speleologia rivista della Società Speleologica Italiana /N. 8 - Giugno 1982
Link: http://www.speleo.it/site/images/speleologia/Speleologia_08_%20Dic_1982%20OCR.pdf
Categorie: Documentazione speleologica, Speleologia tecnica
Indici: Articoli online e siti web, Esplorazioni
Keyword: Esplorazione,Morfologia
Breve racconto dell'esplorazione e breve descrizione morfologica.
Andrea Borlini, Gabriele Concina
società speleologica italiana (2005)
Link: http://www.speleo.it/site/images/speleologia/Speleologia_52_Giu_2005.pdf
Categorie: Documentazione speleologica
Indici: Guide e narrativa
Keyword: Col Lopic, Canin, esplorazione
Resoconto di quattro anni di esplorazioni sul Col Lopic. Descrizione della cavità.
Andrea Borlini
Circolo Speleologico e Idrologico Friulano (2006)
Collocazione: Mondo sotterraneo, n.s., a. XXX (1-2), 2006, pp. 59-68
Link: http://www.csif.it/easynet/Archivi/CSIF/Pdf/0000/99.PDF
Categorie: Documentazione speleologica
Indici: Guide e narrativa, Topografia e rilievo
Agenda
Non sono presenti informazioni
Altri files
Nome file: 1837_sezione_13-07-2013.dwg
Descrizione file: Sezione del 13-07-2013 in dwg
Nome file: 1837_pianta_13-07-2013.dwg
Descrizione file: Pianta del 13-07-2013 in dwg
Nome file: Pianta_Città di Udine_13.07.2013
Data: 13/07/2013
Descrizione file: Pianta in formato PDF
Relativo a: Rilievi
Nome file: Sezione_Città di Udine_13.07.2013
Data: 13/07/2013
Descrizione file: Sezione in formato PDF
Relativo a: Rilievi