Nome principale: Antro di Casali Neri
Numero catasto: 326
Numero catasto locale: 450VG
Numero totale ingressi: 1
Data primo accatastamento: 01/01/1969
Altri nomi
Grotta sul Monte S. Michele
Non sono presenti informazioni
Descrizione ingresso
Numero ingresso: 1
Nome ingresso: Ingresso 1
Ingresso principale: Si
Stato ingresso: Agibile
Note per Stato ingresso: L'ingresso originale a volta era molto più ampio, attualmente è quasi interamente chiuso con un muro dove è stata lasciata solo una "porta" per l'accesso. A 2 metri dall'ingresso principale, in periodo bellico, era stato scavato un "ingresso secondario" che permette l'accesso diretto alla sala principale.
Dimensione stimata ingresso: 0,65 x 1,4 m
Tipo ingresso: Orizzontale
Morfologia ingresso: Caverna
Pericoli all'accesso: Nessuno
Limitazioni: Nessuna
Accessibilità: In proprietà privata
Data di accatastamento: 12/10/2012
Targhettatura
Presenza targhetta: Si
Sigla targhetta: 326
Data targhettatura: 09/11/2019
Gruppo targhettatura: GS BERT. - Gruppo Speleologico Bertarelli
Campagna targhettatura: 2019
Località
Comune: Savogna d'Isonzo / Sovodnje ob Soči
Area geografica: Carso Goriziano
Area provinciale: Gorizia
Tipo carta: 1:5.000
Carta CTRN 1:5.000: 088111 - San Michele del Carso
Rilevamento posizione
Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS
Tipo posizione: Aggiornamento Posizione
Tipo coordinate rilevate: Metriche RDN2008/UTM 33N
Latitudine: 5081521
Longitudine: 387272
Lat. WGS84: 45,878022106565
Lon. WGS84: 13,547357870849
Est RDN2008/UTM 33N: 387272
Nord RDN2008/UTM 33N: 5081521
Note rilevamento posizione: Precisione GPSmap 60CSx: ± 5m
Data esecuzione posizione: 09/11/2019
Quota ingresso (s.l.m.): 191 m
Metodo rilevamento quota: Cartografico
Carta utilizzata: 1:5.000
Note rilevamento quota: 193 m - Quota altimetrica
Quota barometrica (1010 mbar)
Affidabilità posizione: Corretto
Autori della posizione
Autore: Luca Cabas
Gruppo appartenenza: GS BERT. - Gruppo Speleologico Bertarelli
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 55 m
Profondità: 14,4 m
Dislivello totale: 14,4 m
Quota fondo: 176,6 m
Andamento cavità: Semplice orizzontale
Stato della cavità
Grotta turistica: No
Meteorologia ipogea
Non sono presenti informazioni
Danneggiamenti
Non sono presenti informazioni
Geologia
fonte: Carta geologica del Friuli Venezia Giulia alla scala 1:150.000
Litologia: Carbonati massivi
Ambiente: Depositi di piattaforma aperta
Età: Cretaceo sup.- Paleocene sup.
Formazione: | Calcareniti del Molassa Fm. dei Calcari del Carso triestino p.p Calcari di Monte San Michele |
Aspetti culturali
archeologico/paleontologico
bellico
Catasto Ragionato Informatico delle Grotte Archeologiche
Vincoli
Breve descrizione del percorso d'accesso
A lato della strada che da S. Martino del Carso porta ai Casali Neri si trova una dolina, profonda circa 17m, che sul lato Nord presenta una parete verticale: alla base di questa due larghe aperture immettono nella caverna.
Descrizione dei vani interni della cavità
Nel 1895 il Club Touristi Triestini visitò la grotta e in una fossa profonda circa 1,6 m, scavata dai cercatori di tesori, venne notata la presenza, ad 1,2 m di profondità, di uno strato di ceneri dello spessore di circa 30 cm, contenenti cocci e resti di pasti. Un esploratore di quel tempo, certo Furlani, rinvenne due pezzi di una stoviglia lavorata a mano ed alcuni frammenti di ossa di animali.
Durante la prima guerra mondiale in questa grotta e nella dolina antistante furono costruiti alcuni ripiani, uniti da gradinate, sui quali numerose baracche di legno offrivano riparo a 1200 militari austriaci; dopo la conquista del Monte San Michele, l'esercito italiano sistemò nella cavità un Comando di Artiglieria. Si racconta che nella grotta c'era un cunicolo, usato dai militari, che sboccava a San Martino del Carso, ma non è mai stato ritrovato.
Successivamente i molteplici e profondi rimaneggiamenti eseguiti in varie epoche hanno compromesso definitivamente la possibilità di effettuare una sistematica indagine sul deposito preistorico esistente nella grotta, certamente la più interessante, sotto questo aspetto, di tutto il Carso Goriziano.
La caverna attualmente è chiusa e vi si trovano alcuni sismografi sistemati dall'Università di Trieste, a cura dell'Istituto di Geodesia, come nella Caverna Generale Ricordi (405/1064VG) e nell'Antro di Colle Nero (427/749VG).
AGGIORNAMENTO del 1970:
Dopo che gli apparecchi scientifici sono stati rimossi e la caverna è stata riaperta, sono state fatte delle esplorazioni accurate e durante gli scavi è venuto alla luce uno stretto cunicolo che sfocia nella nuova piccola diramazione: il fondo per buona parte è costituito da argille rosse e nella parte terminale ci sono degli accumuli di sabbie ed argilla. Nella parte centrale si possono osservare numerose stalattiti.
AGGIORNAMENTO del 1990:
Il Gruppo Speleologico Talpe del Carso nel 1990 ha eseguito il rilevo completo della cavità.
NOTE:
Dal 1965 al 1975 la cavità è stata utilizzata come laboratorio sismologico, quando nella zona erano in corso delle ricerche per il protosincrotrone.
Le Talpe del Carso e la Società di Studi Carsici Lindner hanno eseguito alcune ricerche ed uno studio mineralogico e sedimentologico, nell'ambito della proposta di studio delle nuove frontiere del carsismo, elaborate dalla scuola isontina di ricerche speleologiche.
Da qualche anno la cavità viene usata dal Gruppo Speleo L. V. Bertarelli della Sezione del CAI di Gorizia per la celebrazione della tradizionale Santa Messa in grotta durante la seconda domenica di novembre.
Data rilievo: 26/01/1990
Tipo rilievo: Aggiornamento rilievo
Autori del rilievo
Autore: Igor Juren
Gruppo appartenenza: TALPE - Jamarski klub Kraški krti / Gruppo Speleologico Talpe del Carso
Autore: Albano Marusic
Gruppo appartenenza: TALPE - Jamarski klub Kraški krti / Gruppo Speleologico Talpe del Carso
File rilievi presenti
Tipo file rilievo: Pianta e sezione
Scarica rilievo originale
Data rilievo: 18/01/1970
Tipo rilievo: Aggiornamento rilievo
Autori del rilievo
Autore: Ulderico Silvestri
Gruppo appartenenza: GS BERT. - Gruppo Speleologico Bertarelli
Autore: F. Lescovez
Gruppo appartenenza: GS BERT. - Gruppo Speleologico Bertarelli
Scarica rilievo originaleData rilievo: 28/01/1964
Tipo rilievo: Aggiornamento rilievo
Autori del rilievo
Autore: Adalberto Kozel
Gruppo appartenenza: CGEB - Commissione Grotte Eugenio Boegan
Scarica rilievo originaleData rilievo: 15/05/1924
Tipo rilievo: Primo rilievo
Autori del rilievo
Autore: Italo Gariboldi
Gruppo appartenenza: CGEB - Commissione Grotte Eugenio Boegan
Scarica rilievo originalePlanimetria georiferita
La georeferenziazione della planimetria della cavità è comunque da intendersi indicativa, per l'accuratezza far riferimento alla scheda rilieviBibliografia
Franco Gherlizza
Club Alpinistico Triestino (2019)
Biblioteca del CSR
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Keyword: Archeologia, Prima Guerra Mondiale
Posizione grotta, ritrovamenti archeologici, utilizzo e resti della Prima Guerra Mondiale.
Graziano Cancian
Gruppo Speleologico San Giusto GSSG (2001)
Biblioteca del CSR
Collocazione: in "Ipogea" vol.3-2000, editore Gruppo Speleologico San Giusto
Categorie: Geospeleologia e carsismo
Indici: Depositi sotterranei, riempimenti, speleotemi
Keyword: Maghemite, ossidi di ferro, depositi di riempimento di grotta, carso triestino-goriziano
Note Geologiche.
Graziano Cancian
Gruppo Speleologico San Giusto GSSG (2001)
Biblioteca del CSR
Collocazione: in "Ipogea" vol.3-2000, editore Gruppo Speleologico San Giusto
Categorie: Geospeleologia e carsismo
Indici: Depositi sotterranei, riempimenti, speleotemi, Geologia e pedologia
Keyword: sabbie siltose gialle, grotte, Carso, depositi di riempimento, granulometria, mineralogia, geochimica
Note geologiche.
Franco Gherlizza e Maurizio Radacich
Club Alpinistico Triestino (2005)
Biblioteca del CSR
Categorie: Antropospeleologia, Documentazione speleologica
Indici: Guide e narrativa
Keyword: Guerra
Descrizione speleologica della storia della grotta nel corso della Grande Guerra.
Graziano Cancian, Francesco Princivalle
U.I.S. - Unione Internazionale di Speleologia (1989)
Collocazione: International Journal of Speleology 18 3-4 (1989), pp. 111-115
Link: https://digitalcommons.usf.edu/cgi/viewcontent.cgi?article=1380&context=ijs
Categorie: Geospeleologia e carsismo
Indici: Depositi sotterranei, riempimenti, speleotemi
Keyword: Mineralogia
ando nelle grotte ci si sofferma soprattutto ad ammirare la bellezza delle concrezioni calcaree, in qualunque forma esse si manifestino. Le incrostazioni, presenti sia sulle volte, sia sulle pareti, 0 peggio ancora Ie fanghiglie del suolo, molto spesso vengono trascurate, ma proprio queste mostrano una gran varietà di minerali e talvolta anche delle rarità, dovute alle particolari condizioni della grotta in cui si sono formate. Da qualche tempo ci si occupa anche di queste "cenerentole" delle grotte, aiutati dagli speleologi che sembrano ammaliati da tutto ciò che non ha l'aspetto della calcite. In questa breve esposizione trascureremo pertanto la calcite, di cui già tanto si e scritto, e ci occuperemo invece degli altri minerali. Inoltre, poiché 10 studio sistematico della mineralogia delle grotte e appena agli inizi, gli argomenti trattati non saranno ovviamente esaurienti, dato che necessitano di ulteriori studio
Graziano Cancian, Damiano Cancian, Stefano Rejc
ZRC SAZU (Obvezni izvod spletne publikacije) (2023)
Collocazione: Acta Carsologica / Karsoslovni Zbornik Vol. 52 No. 1 (2023)
Link: https://doi.org/10.3986/ac.v52i1.10719
Categorie: Geospeleologia e carsismo
Indici: Meteorologia ipogea, Geomorfologia e speleogenesi
È stato effettuato un monitoraggio della durata di 13 mesi in due grotte che si aprono nel settore nord-occidentale del Carso Classico (Carso goriziano): Antro Casali Neri e Grotta Due Piani. In entrambi la radioattività ß+γ, il radon e la CO2 hanno un andamento stagionale, con massimi in estate e minimi in inverno, anche se il loro andamento è un po' diverso, a causa delle diverse condizioni morfologiche e termiche. Gli aumenti iniziano quando la temperatura esterna diventa superiore a quella della grotta e viceversa, la diminuzione si registra quando la temperatura esterna è inferiore alla temperatura della grotta. Le variazioni giornaliere più modeste del radon sono invece evidenti quando la sua concentrazione è bassa. A volte sono legati a variazioni meteorologiche o ai ritmi giorno/notte, ma, in altri casi, non hanno cause chiaramente identificabili. Nella grotta di Casali Neri l'attività massima del radon è stata di 50161 Bq/m3, mentre la concentrazione di CO2 è uscita fuori scala dallo strumento (> 9999 ppm) solo nei primi giorni di agosto 2021. Anche in questa grotta è stato registrato il valore più alto di radioattività con 0,85 μSv /h (media di 8 minuti di registrazione), con picchi fino a 1,05 μSv/h. Nella grotta Due Piani, invece, l'attività del radon è stata più bassa, con un massimo di 22138 Bq/m3, tuttavia i valori di CO2 sono andati fuori scala da luglio ai primi giorni di ottobre 2021. In entrambi i casi, nella Nei mesi caldi, il radon e la CO2 sembrano provenire principalmente dalla roccia fratturata della zona epicarstica. Ulteriori accumuli potranno poi formarsi nei punti scarsamente ventilati. Le ricerche, inoltre, hanno dimostrato che elevate concentrazioni di questi due gas non sono tipiche solo di grotte grandi o profonde, ma anche di grotte modeste e facilmente accessibili.
Graziano Cancian, Damiano Cancian
Mondo Sotterraneo, n.s., a. XLVII (1-2), pp. 35-46 (2023)
Link: https://www.csif.it/pubblicazioni/mondo-sotterraneo-320/
Categorie: Geospeleologia e carsismo
Indici: Meteorologia ipogea
Agenda
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