Nome principale: Grotta di Gasparat sul Colle di S. Rocco
Numero catasto: 2853
Numero catasto locale: 1442FR
Numero totale ingressi: 1
Data primo accatastamento: 01/01/1977
Altri nomi
Grote di Gasparat
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Descrizione ingresso
Numero ingresso: 1
Nome ingresso: Ingresso 1
Ingresso principale: Si
Stato ingresso: Agibile
Dimensione stimata ingresso: 0,9 x 2,8 m
Tipo ingresso: Orizzontale
Morfologia ingresso: Caverna
Pericoli all'accesso: Nessuno
Limitazioni: Nessuna
Accessibilità: Libera
Data di accatastamento: 28/10/2013
Targhettatura
Presenza targhetta: Si
Sigla targhetta: 2853
Data targhettatura: 01/01/2014
Gruppo targhettatura: CAT - Club Alpinistico Triestino
Campagna targhettatura: 2014
Località
Comune: Osoppo
Area geografica: Prealpi Giulie
Area provinciale: Udine
Tipo carta: 1:5.000
Carta CTRN 1:5.000: 049092 - Osoppo
Rilevamento posizione
Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS differenziale
Tipo posizione: Aggiornamento Posizione
Tipo coordinate rilevate: Metriche Gauss-Boaga - Fuso Est
Latitudine: 5123939,27
Longitudine: 2371079,19
Lat. WGS84: 46,25249442
Lon. WGS84: 13,0678857
Est RDN2008/UTM 33N: 351075,089
Nord RDN2008/UTM 33N: 5123916,249
Data esecuzione posizione: 31/08/2000
Quota ingresso (s.l.m.): 212 m
Metodo rilevamento quota: Cartografico
Carta utilizzata: 1:5.000
Affidabilità posizione: Corretto
Autori della posizione
Autore: Marco Manzoni
Gruppo appartenenza: RIP.REG. - Riposizionamento Regionale
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 5 m
Dislivello totale: 0 m
Quota fondo: 212 m
Andamento cavità: Semplice orizzontale
Stato della cavità
Grotta turistica: No
Meteorologia ipogea
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Danneggiamenti
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Geologia
fonte: Carta geologica del Friuli Venezia Giulia alla scala 1:150.000
Litologia: Depositi morenici
Ambiente: Molasse epibatiali,
Età: Miocene medio - sup.
Formazione: |
Aspetti culturali
archeologico/paleontologico
Catasto Ragionato Informatico delle Grotte Archeologiche
Note culturali
Vedi bibliografia FOLKLORE IPOGEO E TRADIZIONI STORICHE NELLE PREALPI CARNICHE (2001)
Vincoli
Breve descrizione del percorso d'accesso
La cavità è visibile dalla strada che passa sotto la chiesetta di S.Rocco; l'ingresso s'apre nel conglomerato del Colle S.Rocco, circa 150m prima della piccola scalinata che porta alla chiesetta, a 20m d'altezza rispetto al piano della strada.
Descrizione dei vani interni della cavità
Si tratta di un riparo sotto roccia, largo 7m, alto 3m e lungo 4m. All'ingresso, sulla destra, parte un cunicolo che si addentra per un paio di metri per poi terminare in una fessura ostruita.
Sulla sinistra del riparo vi è una piccola cisterna scavata nella roccia viva, che probabilmente serviva a raccogliere l'acqua di una piccola vena che tuttora esce dal conglomerato.
Sulla destra, invece, vi è traccia di un muro che quasi certamente fu costruito per rendere più agevole il riparo.
E' possibile che tali opere, il muro e la piccola cisterna, siano state costruite dai lebbrosi che, fin quasi al secolo scorso, erano isolati sul colle, nel lebbrosario che sorgeva accanto alla chiesetta, e che, secondo voce popolare, sovente si rifugiavano nella grotta di Gasparat.
Data rilievo: 13/03/1977
Tipo rilievo: Primo rilievo
Autori del rilievo
Autore: Paolo Montina
Gruppo appartenenza: AFR - Associazione Friulana Ricerche
File rilievi presenti
Tipo file rilievo: Pianta e sezione
Scarica rilievo originale
Planimetria georiferita
La georeferenziazione della planimetria della cavità è comunque da intendersi indicativa, per l'accuratezza far riferimento alla scheda rilieviBibliografia
Paolo Montina
Circolo Speleologico e Idrologico Friulano - Udine, Provincia di Udine - Assessorato all'Ambiente (2001)
Biblioteca del CSR
Collocazione: In "Il fenomeno carsico delle Prealpi Carniche Orientali". Mem. Ist. Spel., s. II, XII, 2001, pp. 19-29.
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Leggende, folklore, culto
Keyword: Folklore, Tradizioni
Folklore e leggende sulla Grotta di Gasparat.
Borzacconi A.
Civici Musei di Udine, Museo Archeologico e Museo Friulano di Storia Naturale. Lithostampa ed. (2020)
Collocazione: In: Muscio G., Visentini P. (a cura di), Antichi abitatori delle grotte in Friuli. La Preistoria nelle cavità delle Prealpi Giulie, Catalogo della Mostra, Castello di Udine marzo 2021- febbraio 2022, 63-81, Pasian di Prato (UD)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
L'A. propone alcune riflessioni preliminari sulla frequentazione di grotte e ripari del Friuli in un ampio orizzonte cronologico che abbraccia i secoli compresi tra il periodo tardoromano e l'età medievale. A partire dalla bibliografia specialistica disponibile, spesso connessa a indagini sul campo portate avanti da gruppi speleologici (Circolo Speleologico e Idrologico Friulano in particolare), vengono proposte alcune osservazioni tecno-tipologiche di dettaglio sui materiali ceramici, spesso inediti, rinvenuti nel corso di tali attività esplorative. Numerose sono i contesti ipogei con evidenze tardoantiche-medievali passati in rassegna, indicativi di un rinnovato interesse per le cavità da parte dell'uomo, dopo un periodo di sostanziale abbandono durante l’epoca romana, rispondente a nuove modalità insediative e a diversi criteri di organizzazione della viabilità nel territorio, in cui grotte e ripari insieme a castra e castella contribuiscono a formare un sistema difensivo integrato.
Montina P., Zoz V.
Associazione Friulana Ricerche (1977)
Collocazione: Bollettino dell'Associazione Friulana Ricerche, 2 (1977-1978): 16-39, Tarcento (Ud)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Dopo una discussione sugli aspetti geologici dell'area, gli A. riportano i risultati delle indagini condotte nel corso del 1976, dopo i tragici eventi del sisma, nelle cavità che si aprono sul Colle di Osoppo e sul Colle di S. Rocco. Da menzionare è in particolare l'esecuzione di un sondaggio di scavo, rivelatosi infruttuoso, nella Grotta di Gasparat, un riparo sottoroccia di tipo paracarsico caratterizzato, così come molte altre cavità della zona, da tracce di interventi antropici plausibilmente relativamente recenti (anche connessi agli eventi bellici). Nel suddetto riparo vennero infatti rilevati una struttura muraria, sita alla base dell'ingresso, e una piccola cisterna forse funzionale alla raccolta delle acque sotterranee, scavata nella roccia viva in corrispondenza della parete di sud-est. A conclusione del contributo gli A. riportano varie notizie storiche o desunte dalla tradizione popolare in relazione alla toponomastica e al popolamento antropico delle cavità.
Agenda
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