Nome principale: Ta Pot Celan Jama
Nome principale sloveno: Jama ta pod Čelan
Note nome: Nome sloveno della grotta usato dalle genti del posto: significa grotta sotto il Čelo (=fronte).
Numero catasto: 278
Numero catasto locale: 12FR
Numero totale ingressi: 1
Data primo accatastamento: 01/01/1969
Altri nomi
Grotta sotto il dirupo
Grotta presso il dirupo
Non sono presenti informazioni
Descrizione ingresso
Numero ingresso: 1
Nome ingresso: Ingresso 1
Ingresso principale: Si
Stato ingresso: Agibile
Tipo ingresso: Verticale
Morfologia ingresso: Pozzetto
Profondità pozzo d'accesso: 3 m
Limitazioni: Nessuna
Accessibilità: Libera
Data di accatastamento: 25/07/2011
Targhettatura
Presenza targhetta: Si
Sigla targhetta: 278
Data targhettatura: 01/01/2011
Gruppo targhettatura: VALLI - Gruppo Speleologico Valli del Natisone
Campagna targhettatura: 2011
Località
Comune: Savogna
Area geografica: Prealpi Giulie
Area provinciale: Udine
Tipo carta: 1:5.000
Carta CTRN 1:5.000: 067032 - Grimacco
Rilevamento posizione
Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS
Tipo posizione: Aggiornamento Posizione
Tipo coordinate rilevate: Metriche RDN2008/UTM 33N
Latitudine: 5113882
Longitudine: 388107
Lat. WGS84: 46,169324447909
Lon. WGS84: 13,550523450823
Est RDN2008/UTM 33N: 388107
Nord RDN2008/UTM 33N: 5113882
Data esecuzione posizione: 16/06/2011
Quota ingresso (s.l.m.): 475 m
Metodo rilevamento quota: Cartografico
Carta utilizzata: 1:5.000
Affidabilità posizione: Corretto
Autori della posizione
Autore: Alberto Crucil
Gruppo appartenenza: VALLI - Gruppo Speleologico Valli del Natisone
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 250 m
Profondità: 86 m
Dislivello totale: 86 m
Quota fondo: 389 m
Andamento cavità: Tratti verticali e orizzontali alternati
Stato della cavità
Prosecuzioni: Presenza di prosecuzioni non accessibili
Grotta turistica: No
Meteorologia ipogea
Non sono presenti informazioni
Danneggiamenti
Non sono presenti informazioni
Geologia
fonte: Carta geologica del Friuli Venezia Giulia alla scala 1:150.000
Litologia: Areniti e siltiti (Flysch)
Ambiente: Depositi di bacino
Età: Cretaceo sup. - Paleocene p.p.
Formazione: |
Vincoli
Vincolo paesaggistico: Segnalata alla Regione per futura tutela
Nome ramo: Principale
Numero ramo:
Descrizione ramo:
Ramo attivo: No
Pozzo/risalita/scivolo
Tipo | Dislivello | Nome |
---|---|---|
Pozzo | 5 m | |
Pozzo | 13 m | |
Pozzo | 3,5 m | |
Pozzo | 2 m | |
Pozzo | 12 m | |
Pozzo | 12 m | |
Pozzo | 4,5 m |
Breve descrizione del percorso d'accesso
Partendo da ponte Rante si deve seguire il sentiero che porta a Tercimonte e che si biforca in corrispondenza di un fienile. Si segue quindi il sentiero di sinistra, che sale fin sotto un costone roccioso. Ai piedi di questa parete, alta una trentina di metri, a 475m s.l.m., si apre l'ingresso della cavità.
Descrizione dei vani interni della cavità
L'ingresso, un foro circolare, dà accesso ad un saltino di 4m che finisce in un corridoio in discesa coperto da detriti che, dopo 40m in direzione Ovest, si chiude, mentre verso Est, dopo pochi metri, viene interrotto da un breve salto che conduce in una saletta. Da qui, sempre nella medesima direzione, prosegue una fessura che, dopo una ventina di metri, termina su di un pozzo profondo 12m. Ad esso segue un corridoio che porta in alcune salette dopo le quali si incontrano altri due pozzi. Una sala molto alta ed alcuni cunicoli mettono fine alla cavità, nell'ultima parte della quale si notano abbondanti tracce di limo.
Data rilievo: 30/04/1980
Tipo rilievo: Aggiornamento rilievo
Autori del rilievo
Autore: Maurizio Tavagnutti
Gruppo appartenenza: CRC SEPP. - Centro Ricerche Carsiche Carlo Seppenhofer
Autore: Ugo Stocker
Gruppo appartenenza: LINDNER - Società di Studi Carsici Antonio Federico Lindner
Autore: S. Nigris
Gruppo appartenenza: CRC SEPP. - Centro Ricerche Carsiche Carlo Seppenhofer
File rilievi presenti
Tipo file rilievo: Pianta
Scala rilievo: 1:500
Data rilievo: 17/09/1960
Tipo rilievo: Primo rilievo
Autori del rilievo
Autore: Paolo Pajero/Paiero
Gruppo appartenenza: CSIF - Circolo Speleologico Idrologico Friulano
Autore: Piercarlo Caracci
Gruppo appartenenza: CSIF - Circolo Speleologico Idrologico Friulano
Planimetria georiferita
La georeferenziazione della planimetria della cavità è comunque da intendersi indicativa, per l'accuratezza far riferimento alla scheda rilieviBibliografia
Andrea Mocchiutti e Adalberto D'Andrea
Circolo Speleologico e Idrologico Friulano - Udine, Provincia di Udine - Assessorato all'Ambiente (1997)
Biblioteca del CSR
Collocazione: In "Il fenomeno carsico delle Valli del Natisone". Mem. Ist. Spel., s. II, IX, 1997, pp. 135-140.
Categorie: Geospeleologia e carsismo
Indici: Aree carsiche
Keyword: Carsismo, geologia
vengono descritte le caratteristiche morfologiche ed idrogeologiche delle più importanti cavità della valle del torrente Alberone, con particolare riferimento alla grotta La Mitica di recente scoperta
Guidi P. (a cura di)
Circolo Speleologico e Idrologico Friulano, Provincia di Udine (1997)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Nel capitolo "Antropospeleologia", uno specifico paragrafo, a cura di Muscio, viene riservato alla discussione dei dati bibliografici disponibili in letteratura in merito alle ricerche speleologiche in cavità del Friuli associate ad evidenze di tipo paletnologico e/o paleontologico. I titoli recensiti vengono forniti secondo un elenco analitico per autore, composto di 194 voci in totale, che riprende e aggiorna il precedente lavoro bibliografico redatto da Guidi (1973). Di ciascuna voce bibliografica vengono forniti: brevi indicazioni sulle evidenze (paletnologiche e/o paleontologiche) più significative emerse, note riassuntive dei principali argomenti trattati, indicazione degli specifici contesti in grotta menzionati, citati secondo il numero identificativo del Catasto Grotte del Friuli (sigla Fr).
Maddaleni P.
Museo Friulano di Storia Naturale (2017)
Collocazione: Gortania. Geologia, Paleontologia, Paletnologia, 38: 85-120, Udine
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Nel contributo viene offerta una prima revisione sistematica dei dati disponibili per le circa 50 principali cavità di interesse paleontologico e paletnologico attestate in Friuli. Alla ricchezza dei siti (grotte e ripari) presenti in tale comparto territoriale contraddistinto da una peculiare conformazione geologica, si associa una disomogenea e talora lacunosa disponibilità di dati, a volte inediti e spesso giunti a noi privi dei necessari riferimenti contestuali oltre che di datazioni radiometriche, in quanto frutto di ricerche datate, svoltesi a partire dalla fine dell’Ottocento-primi del Novecento. Se nella maggior parte dei casi l’inquadramento crono-culturale dei siti può oggi basarsi solo sull’analisi tipologica dei materiali a noi giunti (ceramica, industria litica in primis), casi-studio di particolare interesse sono rappresentati dal Riparo di Biarzo, Grotta di Cladrecis e alcune cavità dell’Altopiano di Pradis (Grotta del Clusantin, Grotta del Rio Secco) oggetto in anni recenti di scavi sistematici e studi post-scavo multidisciplinari. Nel contributo l’avvio della revisione della bibliografia e dell’analisi delle collezioni di materiali conservati presso diversi Istituzioni (Museo Friulano di Storia Naturale e Circolo Speleologico e Idrologico Friulano) viene inteso quale primo passo di progetto di più ampia portata focalizzato sullo studio delle grotte in Friuli che dovrà necessariamente prevedere anche la programmazione di nuove ricerche sul territorio. Nella parte conclusiva del lavoro viene fornito anche un elenco delle cavità che hanno restituito solo reperti faunistici olocenici.
Trinco G.
Società Alpina Friulana (1912)
Collocazione: In: Guida del Friuli, IV. Guida delle Prealpi Giulie, 654-688, Udine
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Tra le varie grotte e voragini citate in questo capitolo della "Guida",in più casi corredate dall'illustrazione dei rilievi e da rimandi bibliografici, maggiore attenzione viene rivolta alla Velika Jama e alla Ta Pot Figouzo Jama, qui citata (p. 669) per la prima volta. Oltre alla menzione delle leggende popolari connesse ai mitologici antichi abitatori delle cavità, nel solo caso della Velika Jama l'A. richiama brevemente anche i risultati delle indagini di scavo ivi effettuate.
Musoni F.
Circolo speleologico e idrologico friulano (1904)
Collocazione: Mondo Sotterraneo, 1 (3) (nov. 1904): 49-52, Udine
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
L'A., localizzata la cavità, ne fornisce un primo inquadramento geo-morfologico, sostenendo che diversi fattori possano aver favorito la sua frequentazione sin da epoca preistorica. Al fine di verificare tale ipotesi esprime inoltre l'intenzione di praticarvi degli scavi conoscitivi. Non isolata, la cavità risulta prossima a due grotte minori, la Mala Pec (corrispondente alla Mala Jama) che si apre poco più a valle rispetto alla Velika Jama e la Ta Pot Celan Jama, localizzata a quota superiore verso Tercimonte.
Borzacconi A.
Civici Musei di Udine, Museo Archeologico e Museo Friulano di Storia Naturale. Lithostampa ed. (2020)
Collocazione: In: Muscio G., Visentini P. (a cura di), Antichi abitatori delle grotte in Friuli. La Preistoria nelle cavità delle Prealpi Giulie, Catalogo della Mostra, Castello di Udine marzo 2021- febbraio 2022, 63-81, Pasian di Prato (UD)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
L'A. propone alcune riflessioni preliminari sulla frequentazione di grotte e ripari del Friuli in un ampio orizzonte cronologico che abbraccia i secoli compresi tra il periodo tardoromano e l'età medievale. A partire dalla bibliografia specialistica disponibile, spesso connessa a indagini sul campo portate avanti da gruppi speleologici (Circolo Speleologico e Idrologico Friulano in particolare), vengono proposte alcune osservazioni tecno-tipologiche di dettaglio sui materiali ceramici, spesso inediti, rinvenuti nel corso di tali attività esplorative. Numerose sono i contesti ipogei con evidenze tardoantiche-medievali passati in rassegna, indicativi di un rinnovato interesse per le cavità da parte dell'uomo, dopo un periodo di sostanziale abbandono durante l’epoca romana, rispondente a nuove modalità insediative e a diversi criteri di organizzazione della viabilità nel territorio, in cui grotte e ripari insieme a castra e castella contribuiscono a formare un sistema difensivo integrato.
Agenda
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