Nome principale: Grotta a S della Stazione di Aurisina
Numero catasto: 2718
Numero catasto locale: 4916VG
Numero totale ingressi: 1
Data primo accatastamento: 01/01/1976
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Descrizione ingresso
Numero ingresso: 1
Nome ingresso: Ingresso 1
Ingresso principale: Si
Tipo ingresso: Verticale
Morfologia ingresso: Pozzo
Profondità pozzo d'accesso: 8,1 m
Targhettatura
Presenza targhetta: No
Località
Comune: Duino Aurisina / Devin Nabrežina
Area geografica: Carso Triestino
Area provinciale: Trieste
Tipo carta: 1:5.000
Carta CTRN 1:5.000: 110054 - Santa Croce di Trieste
Rilevamento posizione
Metodo rilevamento: GRAFICO -> Riconoscimento su carta
Tipo coordinate rilevate: Metriche Gauss-Boaga - Fuso Est
Latitudine: 5066849
Longitudine: 2418045
Lat. WGS84: 45,74747357
Lon. WGS84: 13,6891737
Est RDN2008/UTM 33N: 398039,152
Nord RDN2008/UTM 33N: 5066826,186
Quota ingresso (s.l.m.): 159 m
Affidabilità posizione: Corretto
Autori della posizione
Autore: Dario Marini
Gruppo appartenenza: CGEB - Commissione Grotte Eugenio Boegan
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 12 m
Profondità: 8,7 m
Dislivello totale: 8,7 m
Quota fondo: 150,3 m
Andamento cavità: Tratti verticali e orizzontali alternati
Stato della cavità
Grotta turistica: No
Meteorologia ipogea
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Danneggiamenti
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Geologia
fonte: Carta geologica del Friuli Venezia Giulia alla scala 1:150.000
Litologia: Carbonati massivi
Ambiente: Depositi di piattaforma aperta
Età: Cretaceo sup.- Paleocene sup.
Formazione: | Calcareniti del Molassa Fm. dei Calcari del Carso triestino p.p Calcari di Monte San Michele |
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Vincoli
Breve descrizione del percorso d'accesso
La cavità si apre nel tratto pianeggiante posto fra la dolina della pista di sci di plastica e l'altra grande dolina situata a Sud della Stazione F.S. di Aurisina, appena al di fuori della zona intercalare di calcare nero lamellare dove è sostituito da quello del Senoniano, ricco di rudiste ed ippuriti.
La zona è molto cespugliosa, intersecata da numerosi sentierini, più o meno marcati, con qualche piccola radura e minuscole dolinette.
Descrizione dei vani interni della cavità
Il pozzo d'accesso è alquanto accidentato e pieno di appigli, perciò è possibile scenderlo e salirlo anche senza l'ausilio delle corde. Verso il fondo questo si allarga formando una cavernetta concrezionata con qualche formazione stalattitica. Il suolo è ricoperto in gran parte da detriti precipitati dall'esterno e poggianti su di un banco di argille perfettamente orizzontali. Alcune concrezioni, danneggiate o asportate da precedenti visitatori, hanno ripreso la crescita formando nei punti di rottura dei cannelli lunghi dai 10 ai 12mm.
Una strettoia permette di accedere ad un'altra cavernetta adiacente che, a differenza della caverna principale, è caratterizzata da numerose concrezioni, ancora intatte.
NOTA: nel corso della disostruzione del pozzo si è aperta lateralmente una nicchia in cui è stata trovata una sfera di pietra, del diametro di circa 70mm, corrosa dal tempo, ma d'indubbia origine artificiale.
Data rilievo: 15/02/1975
Tipo rilievo: Primo rilievo
Autori del rilievo
Autore: Natale Bone
Gruppo appartenenza: CGEB - Commissione Grotte Eugenio Boegan
Autore: Antonio Bainat
Gruppo appartenenza: CGEB - Commissione Grotte Eugenio Boegan
File rilievi presenti
Tipo file rilievo: Pianta e sezione
Scarica rilievo originale
Planimetria georiferita
La georeferenziazione della planimetria della cavità è comunque da intendersi indicativa, per l'accuratezza far riferimento alla scheda rilieviNon sono presenti informazioni
Bibliografia
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Agenda
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