Nome principale: Grotta di Crosis
Numero catasto: 257
Numero catasto locale: 74FR
Numero totale ingressi: 1
Data primo accatastamento: 01/01/1969
Altri nomi
Grotta del Vescovo
La Mate
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Descrizione ingresso
Numero ingresso: 1
Nome ingresso: Ingresso 1
Ingresso principale: Si
Stato ingresso: Agibile
Dimensione stimata ingresso: 7 x 5 m
Tipo ingresso: Orizzontale
Morfologia ingresso: Caverna
Limitazioni: Nessuna
Accessibilità: Libera
Targhettatura
Presenza targhetta: Si
Sigla targhetta: 257
Data targhettatura: 01/01/2014
Gruppo targhettatura: ANF - Associazione Naturalistica Friulana
Campagna targhettatura: 2014
Località
Comune: Tarcento
Area geografica: Prealpi Giulie
Area provinciale: Udine
Tipo carta: 1:5.000
Carta CTRN 1:5.000: 049151 - Zomeais
Rilevamento posizione
Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS
Tipo posizione: Aggiornamento Posizione
Tipo coordinate rilevate: Metriche RDN2008/UTM 33N
Latitudine: 5122147
Longitudine: 363865
Lat. WGS84: 46,239262169057
Lon. WGS84: 13,234245865779
Est RDN2008/UTM 33N: 363865
Nord RDN2008/UTM 33N: 5122147
Note rilevamento posizione: precisione del fix bassa
Data esecuzione posizione: 09/06/2014
Quota ingresso (s.l.m.): 325 m
Metodo rilevamento quota: Cartografico
Carta utilizzata: 1:5.000
Affidabilità posizione: Corretto
Autori della posizione
Autore: Paolo Burelli
Gruppo appartenenza: ANF - Associazione Naturalistica Friulana
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 167 m
Dislivello positivo: 15 m
Profondità: 11 m
Dislivello totale: 26 m
Quota fondo: 314 m
Andamento cavità: Tratti verticali e orizzontali alternati
Stato della cavità
Grotta turistica: No
Meteorologia ipogea
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Danneggiamenti
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Geologia
fonte: Carta geologica del Friuli Venezia Giulia alla scala 1:150.000
Litologia: Carbonati, talora con marne, stratificati
Ambiente: Depositi di piattaforma protetta
Età: Giurassico sup. - Cretaceo inf.
Formazione: | Mb. di M.te Coste, Calcari di S. Don� |
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Vincoli
Vincolo paesaggistico: Segnalata alla Regione per futura tutela
Breve descrizione del percorso d'accesso
La grotta si apre sul fianco occidentale del Monte Bernadia, all'altezza della Bocca di Crostis. Dista dalla Grotta Doviza (30/70FR) 4500m, con un dislivello di circa 200m.
Descrizione dei vani interni della cavità
La cavità fu rilevata alla fine del secolo scorso e descritta come una galleria ascendente poco interessante, lunga in tutto 43m.
Alcuni speleologi di Tarcento, nel dicembre 1971, scoprirono una stretta fessura sulla parete Est della caverna terminale e l'allargarono, con un paziente lavoro di scavo che dette la possibilità di oltrepassarla e di scoprire un'interessantissima prosecuzione. Infatti, richiesto l'intervento del G.S."L.B.Bertarelli", le esplorazioni proseguirono in collaborazione.
La parte nuova (dal punto 4 del rilievo) è costituita da una galleria impostata su una frattura, ricca di stalattiti, stalagmiti e crostoni calcitici in evidente disfacimento, il fondo della quale è ricoperto da materiale clastico, cementato a tratti da un velo di concrezione. Le sezioni, dapprima larghe, diventano man mano più strette ed allungate verso l'alto. Dopo una cinquantina di metri le concrezioni scompaiono e sulle pareti appaiono delle fratturazioni ed evidenti segni di dilavamento idrico. Da qui la galleria si fa marcatamente discendente ed iniziano a comparire depositi alluvionali, costituiti da argille e fango, di notevole spessore, tanto da creare difficoltà per superarli (punto 9 ). Dopo un tratto in salita di una decina di metri la galleria continua nuovamente in discesa e a tratti il fondo si fa scivoloso per l'abbondante stillicidio e la presenza di argilla e fango. Il fondo (punto10) in parte è ricoperto da ghiaie e materiale clastico ed in parte è occupato da un laghetto, le cui acque si perdono in una fessura (punto 11).
Tornando indietro è stato osservato che in un tratto (compreso tra il punto 8 e il punto 9 del rilievo) il ricambio d'aria sembrava essere totalmente assente, in quanto si era formata una nebbia talmente densa da rendere quasi invisibile, a pochi metri, la luce delle lampade.
Data rilievo: 16/01/1972
Tipo rilievo: Aggiornamento rilievo
Autori del rilievo
Autore: Maurizio Tavagnutti
Gruppo appartenenza: GS BERT. - Gruppo Speleologico Bertarelli
Autore: Ulderico Silvestri
Gruppo appartenenza: GS BERT. - Gruppo Speleologico Bertarelli
Autore: Valentino Cussigh
Gruppo appartenenza: GS BERT. - Gruppo Speleologico Bertarelli
File rilievi presenti
Tipo file rilievo: Pianta e sezione
Scarica rilievo originale
Data rilievo: 31/12/1897
Tipo rilievo: Primo rilievo
Autori del rilievo
Autore: Olinto Marinelli
Gruppo appartenenza: CSIF - Circolo Speleologico Idrologico Friulano
Scarica rilievo originalePlanimetria georiferita
La georeferenziazione della planimetria della cavità è comunque da intendersi indicativa, per l'accuratezza far riferimento alla scheda rilieviBibliografia
Paolo Maddaleni, Pino Guidi
Circolo Speleologico e Idrologico Friulano - Udine, Provincia di Udine - Assessorato all'Ambiente (2008)
Biblioteca del CSR
Collocazione: In
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Leggende, folklore, culto
Franco Gherlizza, Lino Monaco
Club Alpinistico Triestino (2016)
Biblioteca del CSR
Collocazione: Grotte e leggende del Friuli Venezia Giulia
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Leggende, folklore, culto
Keyword: Vescovo, pastore di Lusevera
racconto dell'anima dannata di un vescovo che uccideva degli innocenti villici
Montina P.
Memorie dell'Istituto Italiano di Speleologia. Circolo Speleologico e Idrologico Friulano, Provincia di Udine (1996)
Collocazione: In: Muscio G. (a cura di), Il Fenomeno carsico del Massiccio dei Monti La Bernadia (Prealpi Giulie - Friuli), s. 2, 8: 21-30, Udine
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia, Leggende, folklore, culto
Vengono riportate le tradizioni e leggende legate alle numerose cavità naturali che sia aprono sui Monti La Bernadia.
Agenda
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