Nome principale: Grotta Gigante
Nome principale sloveno: Briškovska jama
Note nome:
Briška jama è stato scelto come nome ufficiale sloveno dal Comune di Sgonico/Zgonik e che compare anche nella nuova segnaletica stradale della Provincia (al giugno 2011). Negli anni dopo questa decisione ci sono stati vari interventi per far capire che Briška jama è un nome inventato, che non è stato mai usato per la grotta. Il nome corretto sloveno è Briškovska jama, nome accettato anche dal Comune e sta pian piano comparendo anche nelle indicazioni stradali (2023).
Velika jama pri Briščikih: nome che compare in un manifesto per la visita della grotta illuminata del 20. settembre 1922.
Numero catasto: 2
Numero catasto locale: 2VG
Numero totale ingressi: 1
Data primo accatastamento: 01/01/1969
Altri nomi
Briška jama
Velika jama pri Briščikih
Jama pri Briščikih
Velika jama na Gmajnci
Grotta di Briscichi
Riesengrotte
Velika pečina pri Majnici
Brisckovske
Pečina v Gmajni
Grotta dei Giganti
Caverna di Brisciachi
Data scoperta: 31/12/1840
Scopritore: Anton. Federico Lindner
Gruppo scopritore: NN - Sconosciuto
Descrizione ingresso
Numero ingresso: 1
Nome ingresso: Ingresso 1
Ingresso principale: Si
Accessibilità: Previa richiesta chiavi
Note per Accessibilità: CH:SAG: chiusa: chiavi presso societa' alpina delle giulie
Data di accatastamento: 28/01/2010
Targhettatura
Presenza targhetta: No
Località
Comune: Sgonico / Zgonik
Area geografica: Carso Triestino
Area provinciale: Trieste
Tipo carta: 1:5.000
Carta CTRN 1:5.000: 110063 - Borgo Grotta Gigante
Rilevamento posizione
Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS differenziale
Tipo posizione: Aggiornamento Posizione
Tipo coordinate rilevate: Metriche Gauss-Boaga - Fuso Est
Latitudine: 5062579
Longitudine: 2423845
Latitudine Gauss-Boaga: 5062579
Longitudine Gauss-Boaga: 2423845
Lat. WGS84: 45,70988008
Lon. WGS84: 13,76456679
Est RDN2008/UTM 33N: 403838,982
Nord RDN2008/UTM 33N: 5062556,164
Data esecuzione posizione: 31/12/2000
Quota ingresso (s.l.m.): 275 m
Metodo rilevamento quota: Cartografico
Affidabilità posizione: 2º gruppo riposizionamento regionale GPS (2000)
Autori della posizione
Autore: Marco Manzoni
Gruppo appartenenza: RIP.REG. - Riposizionamento Regionale
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 719 m
Profondità: 252 m
Dislivello totale: 252 m
Quota fondo: 23 m
Andamento cavità: Tratti verticali e orizzontali alternati
Stato della cavità
Prosecuzioni: Presenza di prosecuzioni non accessibili
Grotta turistica: Si
Meteorologia ipogea
Non sono presenti informazioni
Danneggiamenti
Non sono presenti informazioni
Geologia
fonte: Carta geologica del Friuli Venezia Giulia alla scala 1:150.000
Litologia: Carbonati massivi
Ambiente: Depositi di piattaforma aperta
Età: Cretaceo sup.- Paleocene sup.
Formazione: | Calcareniti del Molassa Fm. dei Calcari del Carso triestino p.p Calcari di Monte San Michele |
Aspetti culturali
archeologico/paleontologico
turistico
Catasto Ragionato Informatico delle Grotte Archeologiche
Note culturali
Durante la prima guerra mondiale la grotta venne chiusa ai visitatori e nella galleria dell'ingresso alto, al sicuro dai bombardamenti italiani, il comando Austro-Ungarico vi sistemò una centrale telefonica
Vincoli
Nome ramo: SALA ALTARE
Numero ramo: 3
Descrizione ramo:
Ramo attivo: No
Pozzo/risalita/scivolo
Tipo | Dislivello | Nome |
---|---|---|
Pozzo | 12,5 m | |
Pozzo | 16,5 m | |
Pozzo | 31,5 m | |
Pozzo | 5 m | |
Pozzo | 38,5 m | |
Pozzo | 9 m |
Nome ramo: INGRESSO ALTO
Numero ramo: 1
Descrizione ramo:
Ramo attivo: No
Pozzo/risalita/scivolo
Tipo | Dislivello | Nome |
---|---|---|
Pozzo | 90 m |
Nome ramo: ING. SOTTO MUSEO
Numero ramo: 2
Descrizione ramo:
Ramo attivo: No
Pozzo/risalita/scivolo
Tipo | Dislivello | Nome |
---|---|---|
Pozzo | 9 m | |
Pozzo | 25 m |
Nome ramo: SALA ALTARE
Numero ramo: 3
Descrizione ramo:
Ramo attivo: No
Pozzo/risalita/scivolo
Tipo | Dislivello | Nome |
---|---|---|
Pozzo | 32 m | |
Pozzo | 10 m |
Descrizione dei vani interni della cavità
E' sita nel comprensorio turistico di Borgo Grotta Gigante, frazione del comune di Sgonico (Provincia di Trieste).
Si compone principalmente di una grande sala - quella che la caratterizza e per la quale è stata inserita nel Guinness dei primati - cui si accede per due ampie gallerie, ultimi resti di un grosso sistema idrografico carsico sotterraneo che migliaia di anni fa inghiottiva due torrenti di notevole portata. Varie gallerie, non aperte alla visita del pubblico, si dipartono dagli ambienti principali, mentre la Sala dell'Altare, ampia cavernosità posta all'estremità della caverna principale, costituisce ora il punto di sosta durante la visita.
L'ingresso cosiddetto Alto (per il turista è l'uscita) immette in una galleria, già abitata in epoca preistorica, che sbocca quasi sulla volta della grande caverna; la galleria presenta una prima diramazione a SE - la Galleria dell'Argilla - dapprima molto ampia e poi, in corrispondenza di un grosso deposito di argille rosse, bassa e larga. Una seconda diramazione si apre a un paio di metri dal suolo, sulla parete ovest, pochi metri prima di giungere al terrazzo del Belvedere; si tratta di una galleria concrezionata, in discesa, che termina con una colata stalagmitica alla cui base è stato aperto un passaggio che immette in ulteriori piccoli vani, in parte concrezionati, sul cui fondo è stato notato un grosso deposito di ossa animali. Sul lato opposto della Grande Caverna, un po' più in basso del Belvedere, si apre il portale della Galleria Nuova che si addentra in direziono Sud e che ora raggiungibile comodamente alla fine della galleria artificiale.
LE ESPLORAZIONI:
La grotta fu visitata già nei tempi preistorici, come è provato dai resti che vanno dal neolitico all'età del ferro, rinvenuti nell'Ingresso Alto e sul cono detritico, frequentazione che continuò anche in tempi, come provato dal ritrovamento di monete romane sia sul cono detritico, che - cosa ancora non spiegata - nella Sala dell'Altare.
In tempi più vicini a noi la grotta è stata utilizzata dall'esercito austriaco, che nel corso della Grande Guerra vi sistemò una centrale telefonica, e dagli abitanti del vicino villaggio come rifugio durante il secondo conflitto mondiale.
Per quanto attiene l'esplorazione speleologica vera e propria è assodato che la Gigante venne esplorata nella primavera del 1840 da Antonio Federico Lindner, nel corso delle sue ricerche volta a reperire l'acqua del Timavo da utilizzare per l'acquedotto di Trieste. Successivamente, sempre con lo stesso scopo, venne discesa da Giovanni Sigon che, stando a quanto raccontato dall'ingegner Sforzi, rischiò la vita per la rottura della campata di cento metri di scale di corda utilizzate. Nel 1852 pare che la cavità sia stata visitata (ma non si sa sino a dove) dagli ingegneri che stavano costruendo la "Ferrovia Meridionale", preoccupati per la tenuta della volta della grande caverna.
Nel 1887 un gruppo di soci del Comitato Grotte dell'Alpina riscoprì l'Ingresso Alto e visitò la grotta sino al pozzo di cento metri, arrestandosi per mancanza di materiali; gli stessi la visitarono compiutamente e la rilevarono nell'aprile 1890, scendendo però attraverso il secondo ingresso (quello che ora si trova sotto il Museo Speleologico) che presenta soltanto un pozzo di una quarantina di metri. Qualche anno più tardi la grotta venne riesplorata - scendendo da pozzo di cento metri - dai grottisti del Hadesverein, gruppo speleologico costituito fra studenti delle scuole superiori di lingua tedesca. Gli stessi tornarono nella grotta per l'assunzione dei piani topografici nel 1894. La profondità allora dichiarata da Giovanni Andrea Perco - uno dei più forti e preparati esploratori del gruppo - fu di 160 metri, con 380 di sviluppo. Poi, per quasi mezzo secolo, non si hanno notizie di ulteriori scoperte.
Nel 1940 un'ardita (e spericolata) arrampicata di Giorgio Coloni sopra il Pulpito che si trova alla fine della Grande Cengia permise di raggiungere la Galleria Nuova, una galleria, graziosamente concrezionata, pressoché orizzontale e rettilinea e lunga una settantina di metri. Sempre Coloni e i suoi compagni riuscirono, con una breve traversata, a pervenire in una piccola sala posta oltre il pozzo che delimita a Sud Ovest la Sa/a dell'Altare.
Passata la guerra, nel 1950 venne dato mano all'esecuzione di un nuovo rilievo che ridusse la profondità della cavità a 119 metri su di uno sviluppo di 453. In quell'occasione la Grotta Gigante venne investigata con estrema cura e sopra il Pulpito venne raggiunta, da Giorgio Coloni, la Galleria Nuovissima, una bassa galleria in leggera salita lunga una ventina di metri e chiusa al suo termine da una potente colata calcifica. Nello stesso periodo venne esplorato e rilevato un pozzo di una decina di metri, rivelatesi cieco, aprentesi sulla parete presso la porta d'ingresso.
Negli anni '60 una campagna di scavi al termine della diramazione di sinistra dell'Ingresso Alto, condotta sotto la direzione di Marino Vianello e Tullio Tommasini, permise di forzare un grosso deposito di argilla e di raggiungere quindi una bassa e larga galleria lunga 65 metri. I giovani della Commissione, sempre alla ricerca di nuovi ambienti che potessero arricchire la Grotta Gigante, in quel decennio si impegnarono con traversate, risalite di camini, saggi di scavo in più siti, ma sempre senza fortuna. Ultima scoperta in ordine di tempo è stata la riscoperta, dovuta alle ricerche bibliografiche di Fabio Forti, di una breve galleria - una dozzina di metri - posta sulla parete destra dell'Ingresso Alto, già vista e descritta dal Perco cent'anni or sono, ma ignorata da tutti gli speleologi che si sono interessati alla cavità in questi cent'anni; sul fondo di quest'ultima le guide ausiliario della Grotta (M.P. Zay e R. Colucci) hanno aperto nel 2000 un ulteriore piccolo ramo sul cui fondo si trova un deposito di ossa.
LA TURISTICIZZAZIONE:
L'apertura ai turisti di questa bella grotta turistica, la quarta del territorio di Trieste di allora (dopo la Grotta di Corgnale, la Grotta di San Canziano e la Grotta Clementina) risale al 5 luglio del lontano 1908 ed è avvenuta con grandi feste, bandiere, musica e intervento di folto pubblico e autorità civili e militari. L'iniziativa si dovette allora al Club dei Touristi Triestini, che dopo aver acquistato i terreni in cui si aprono gli ingressi (all'iniziale e a quello secondario se ne era aggiunto un terzo, quello che - allargato artificialmente - costituisce l'ingresso attuale), nell'agosto 1905 diede inizio ai lavori di sistemazione, lavori che prosciugarono i bilanci del Club condizionandone per mezzo decennio l'attività. Dopo la prima guerra mondiale il Club non è stato in grado di proseguire la sua attività e dovette sciogliersi; i suoi beni, fra cui la Grotta Gigante, vennero rilevati dalla Società Alpina delle Giulie che acquistò o rilevò pure le altre grotte turistiche della provincia (San Canziano, Corgnale, Sottocorona, Grotta del Fumo).
La gestione di un così vasto parco sotterraneo costrinse la dirigenza dell'Alpina di allora a fare delle scelte precise ancorché sofferte, privilegiando gli investimenti nel complesso di San Canziano - di gran lunga il più interessante non solo speleologicamente ma anche turisticamente - per cui le altre grotte, Gigante compresa, vennero se non trascurate (l'Amministrazione delle Grotte curava, al pari di quella dei Rifugi, tutte le cavità) perlomeno non valorizzate come sarebbe stato auspicabile. La Grotta Gigante in questo periodo era oggetto di alcune manifestazioni annuali ("Illuminazioni popolari"), per il rimanente dell'anno ai rari turisti le guide venivano fornite dall'oste di Borgo Grotta Gigante (per un periodo Hrovatin-Corbatti, più spesso Milic).
Con i nuovi confini derivati dal trattato di pace del 1947 l'unica grotta turistica rimasta all'Alpina è stata la Grotta Gigante, cenerentola del parco ipogeo nel ventennio precedente. La sua riapertura al pubblico suscitò non poche perplessità nel seno della dirigenza dell'Alpina di quegli anni duri e bui: l'altopiano non era considerato del tutto sicuro, erano ancora vive molte tensioni legate agli anni drammatici della guerra, il futuro stesso della città di Trieste sembrava in forse. C'è voluto il molto coraggio di alcune persone (Bruno Boegan, Carlo Finocchiaro, Carlo Chersi) che, contro il parere della maggioranza (buona parte del Direttivo compreso) e con l'aiuto disinteressato di giovani volonterosi della Commissione Grotte (Giorgio Coloni, Fabio Forti, Tullio Tommasini, Franco Leani, Stelio Quarantotto, per citarne alcuni), tentarono l'azzardo ricorrendo ad un prestito presso la Cassa di Risparmio. La riapertura della grotta - illuminazione straordinaria del 25 settembre 1949 - fu un successo notevole, che segnò - almeno a leggere le cronache di quei giorni - la vera fine della guerra e la riapertura del Carso ai triestini.
Da quel giorno la Commissione Grotte, che ne ebbe in carico la gestione nel periodo fra le due guerre e che puntò tutto sulla sua riapertura, ha dedicato buona parte della sua attività organizzativa, tecnica e manuale alla Grotta Gigante. Furono rifatti i sentieri (portando nella cavità, a spalla, tonnellate di ghiaia), riparate le ringhiere, risistemati gli impianti di illuminazione ad acetilene (quanti quintali di carburo sono stati portati laggiù, sempre a spalla!) mentre le illuminazioni popolari si susseguivano al ritmo di quasi una al mese: le statistiche dei primi quarant'anni di attività turistica della Grotta, pubblicati su un vecchio numero di Alpi Giulie, stanno a dimostrare come il grosso impegno profuso dagli uomini della Commissione sia stato ripagato.
Ma i tempi cambiano e nella seconda metà degli anni '50 la dirigenza della Commissione Grotte decise di rischiare un primo salto di qualità dotando la grotta di un impianto di illuminazione elettrica. Il primo esperimento fu fatto con il denaro avuto in prestito dal socio Luciano Saverio Medeot, da poco rientrato dal Venezuela; l'impianto definitivo fu portato a termine nel 1957 con il contributo finanziario dell'Ente Provinciale per il Turismo, che saggiamente vide nella grotta un possibile grosso polo di sviluppo turistico futuro. Qualche anno dopo, viene iniziata, sempre con il contributo dell'Ente Provinciale per il Turismo, la costruzione delle palazzine della Biglietteria e del Museo Speleologico: è il secondo salto di qualità, perché con l'attivazione delle due strutture viene istituito il servizio di custodia e assunta una guida fissa, cosa rivelatasi più che necessaria perché il servizio guide gestito dalla trattoria del paese non era più in grado a far fronte al notevole aumento dei visitatori. Contemporaneamente è stato dato l'avvio al rifacimento di alcuni tratti dei sentieri e alla sostituzione delle ringhiere che più mostravano i segni della loro cinquantennale permanenza in grotta.
Questi lavori, però, erano considerati dalla dirigenza della Commissione - e in particolar modo dal suo presidente Finocchiaro e dal Direttore della Grotta Forti - soltanto dei palliativi: le notevoli prospettive di sviluppo della cavità imponevano di "pensare alla grande" pianificando le iniziative con programmi articolati nel tempo. Uno dei maggiori problemi che poneva la gestione del servizio era l'incrociarsi delle comitive che entravano con quelle che uscivano lungo le scalinate, con notevoli disagi, confusioni e rallentamenti. La soluzione fu intravista nella costruzione di un sentiero, in parte corrente lungo la Cengia ed in parte ancorato a sbalzo sulla parete, che facesse uscire i visitatori dall'Ingresso Alto. Il primo progetto della nuova sentieristica è del 1963, ma la difficoltà di reperire i contributi necessari per il compimento dell'opera (divisa, data la sua mole, in più lotti) fece si che i lavori ebbero effettivamente inizio soltanto nel 1970 e si trascinarono per decenni (ci si misero di mezzo difficoltà di trovare imprese disponibili ad eseguire i lavori, il terremoto in Friuli, la necessità di ottenere nuovi finanziamenti in quanto in quel periodo i prezzi aumentavano a ritmo vertiginoso ecc.) finché nel 1996 finalmente il sentiero di raccordo fra la Cengia e l'Ingresso Alto (il "Sentiero Finocchiaro") venne inaugurato.
Ma la storia della Grotta Gigante non è finita: il completamento del Sentiero Finocchiaro, lungi dall'essere considerato una mèta, per la Commissione Grotte - validamente supportata da direttivo dell'Alpina, suo Presidente in testa - ha dato il via a nuovi lavori di sistemazione del complesso ricettivo. Finiti i lavori, durati trent'anni, della viabilità in tema è stato dato l'avvio a lavori di valorizzazione del terreno sovrastante la nuova usata, con la sistemazione di una palazzina con servizi, dei campi carreggiati ubicati nei pressi e con la bonifica della vegetazione del tratto di forra che dall'Ingresso Alto conduce all'esterno.
LE RICERCHE SCIENTIFICHE:
Ma non solo turismo si è fatto nella Grotta Gigante, ma anche studi e ricerche, a partire da quella sulla preistoria. In questo settore le prime ricerche furono fatte da Perco che nel 1897 raccolse ceramica, selci, ossa di animali (fra cui anche Orso Speleo), seguite da quelle svolte da Karl Moser qualche anno dopo, di cui però non si sa ancora molto. Gli studi in materia vennero ripresi negli anni '60 da Stradi e l'Andreolotti che, indagando sia sul grande cono detritico (sconvolto dai lavori per la sistemazione dei pendoli) che nel vestibolo dell'Ingresso Alto, hanno portato alla luce reperti umani dell'età del bronzo.
Mentre la stazione preistorica della Gigante si può, per ora, considerare una delle tante di cui è ricco il Carso, altri studi condottivi la hanno fatta divenire un centro di ricerca di notevole importanza, tale da costituire per alcune materie specifiche un punto fisso di riferimento.
Ha iniziato negli anni '50 Silvio Polli, dell'Istituto Talassografico di Trieste, con la meteorologia ipogea, studiata nella cavità nel corso di più adi pluriennali oltre che dal Polli stesso da altri soci della Commissione quali Fabio Forti, Tullio Tommasini, Fulvio Gasparo. Per avere dei dati di controllo e di riferimento sicuri negli anni '60 è stata installata presso la biglietteria della grotta una regolare stazione meteorologica esterna che raccoglie da ormai trent'anni i dati meteoclimatici essenziali del Carso triestino centrale. A fianco di questi sono stati portati a termine studi sul chimismo delle acque di percolazione e sull'accrescimento delle stalattiti.
Poco dopo l'inizio degli studi del Polli la Gigante è stata interessata da un esperimento di rilevamento fotogrammetrico eseguito a cura di Antonio Marussi a cui è seguita, sempre a cura del Marussi e per conto dell'Istituto di Geodesia dell'Università di Trieste, la sistemazione nella grande caverna da di una coppia di pendoli orizzontali per la misurazione delle deformazioni dovute alle maree terrestri e - come si è scoperto dopo, proprio grazie ai pendoli - ai movimenti delle acque nella compagine calcarea del Carso (le piene dei fiumi sotterranei) e all'accumulo delle nevi sulle Alpi. Mentre il Polli per le sue osservazioni, durate più anni, si è avvalso di una serie di stazioni ubicate in varie parti della grotta, per la ospitare la strumentazione del Marussi si è dovuto erigere sul fondo della caverna un apposito fabbricato: oggi sono visibili al pubblico soltanto i grossi tubi di plastica che fasciano i cavi, ancorati al soffitto della cavità, che sostengono i pendoli.
Qualche anno dopo l'installazione dei pendoli sul fondo della grotta sono stati sistemati, a cura dell'Osservatorio Geofisico Sperimentale di Trieste, alcuni sismografi in grado di registrare sommovimenti tellurici anche di minima intensità. La strumentazione è stata posta in una nicchia scavata presso le lapidi che ricordano i maggiori esponenti della Commissione Grotte, fuori dal percorso turistico normale.
Ultimo impegno scientifico, in ordine di tempo, che coinvolge la Grotta Gigante è il laboratorio all'aria aperta per lo studio sulla dissoluzione dei calcari: non lungi dall'ingresso sono state sistemate una ventina di colonne sorreggenti ciascuna un campione di calcare proveniente da varie località italiane. Le misurazioni, in corso da parecchi anni, hanno già fornito agli studiosi dati di un certo interesse.
Sempre cultura, anche se non ricerca, viene fatta attraverso il Museo di Speleologia inserito a pieno diritto nel complesso turistico della grotta. Si tratta di una palazzina in cui sono sistemate varie vetrine che illustrano al visitatore la struttura del Carso, la tecnica di esplorazione delle grotte nel suo evolversi nel tempo, campioni della fauna ipogea e reperti preistorici provenienti da grotte del Carso, il tutto con un percorso breve da di estrema semplicità e chiarezza didattica.
REVISIONE DEL RILIEVO SAG - CGEB 10/12/2006:
Partendo dalla base del vecchio pozzo di 32 metri (rivalutato da 28,8 metri), un primo cunicolo completamente scavato immette in una piccola sala, da dove iniziano una serie di verticali (P10, P12,5 ) molto concrezionate .Alla base del P12,5 si apre un ambiente di 5x5 metri sovrastato da un grosso camino, da cui scende una cospicua cascata d'acqua. Un ulteriore cunicolo sbocca sul P16,5. In questo pozzo a 5 metri da terra si apre una finestra: facendo una risalita di 7 metri si arriva ad un pozzo camino parallelo al precedente senza possibilità di prosecuzioni.
Alla base del P16,5 una galleria in discesa conduce alla partenza del P31,5, che all'inizio è molto concrezionato e da metà cambia morfologia diventando eroso ed attivo. Alla sua base un ultimo salto di 5 metri con molta acqua chiude questa parte. A 10 metri dal fondo una finestra immette ad un cunicolo di 6 metri, che sprofonda nel pozzo più fondo del ramo nuovo, P38,5, molto ampio e completamente eroso. Segue un ultimo P9 e un cunicolo di 8 metri fino alla massima profondità della cavità -252 metri (a 18 metri dal livello di base). Nel cunicolo finale i lavori di ampliamento sono tuttora attivi (dicembre 2006).
Data rilievo: 10/12/2006
Tipo rilievo: Aggiornamento rilievo
Autori del rilievo
Autore: Lucio Comello
Gruppo appartenenza: CGEB - Commissione Grotte Eugenio Boegan
Autore: Maurizio Glavina
Gruppo appartenenza: CGEB - Commissione Grotte Eugenio Boegan
File rilievi presenti
Tipo file rilievo: Pianta
Scala rilievo: 1:1000
Tipo file rilievo: Sezione
Scala rilievo: 1:1000
Data rilievo: 22/01/2001
Tipo rilievo: Aggiornamento rilievo
Autori del rilievo
Autore: Maria Pia Zay
Gruppo appartenenza: CGEB - Commissione Grotte Eugenio Boegan
Data rilievo: 04/07/1998
Tipo rilievo: Aggiornamento rilievo
Autori del rilievo
Autore: Pino Guidi
Gruppo appartenenza: CGEB - Commissione Grotte Eugenio Boegan
Autore: Mario Privileggi
Gruppo appartenenza: CGEB - Commissione Grotte Eugenio Boegan
File rilievi presenti
Tipo file rilievo: Pianta e sezione
Scala rilievo: 1:200
Note rilievo: rilievo parziale del ramo destra ingresso alto
Data rilievo: 15/07/1984
Tipo rilievo: Aggiornamento rilievo
Precisione rilievo: 5
Autori del rilievo
Autore: Lucio Juretig
Gruppo appartenenza: GK - Geokarst
Data rilievo: 31/12/1970
Tipo rilievo: Aggiornamento rilievo
Autori del rilievo
Autore: Tullio Tommasini
Gruppo appartenenza: CGEB - Commissione Grotte Eugenio Boegan
Autore: Fabio Forti
Gruppo appartenenza: CGEB - Commissione Grotte Eugenio Boegan
File rilievi presenti
Tipo file rilievo: Pianta e sezione
Scala rilievo: 1:200
Data rilievo: 31/12/1951
Tipo rilievo: Aggiornamento rilievo
Autori del rilievo
Autore: Tullio Tommasini
Gruppo appartenenza: CGEB - Commissione Grotte Eugenio Boegan
Autore: Fabio Forti
Gruppo appartenenza: CGEB - Commissione Grotte Eugenio Boegan
Data rilievo: 31/12/1897
Tipo rilievo: Primo rilievo
Autori del rilievo
Autore: Giovanni Andrea Perko
Gruppo appartenenza: CTT - Club Touristi Triestini
File rilievi presenti
Tipo file rilievo: Sezione
Note rilievo: Sezione gigante Gigante di Andrea Perko dal libro "Le grotte del Carso Triestino, dalla preistoria ai giorni nostri, volume 1"
Tipo file rilievo: Pianta
Scala rilievo: 1:500
Planimetria georiferita
La georeferenziazione della planimetria della cavità è comunque da intendersi indicativa, per l'accuratezza far riferimento alla scheda rilieviBibliografia
Fabio Forti
Cave Tourism Int. Symposium (1988)
Categorie: Speleologia applicata
Indici: Grotte turistiche e percorsi permanenti
Mario Galli, Pino Guidi
Commissione Grotte "E. Boegan" (1998)
Biblioteca della Commissione Grotte E. Boegan
Collocazione: in Atti e Memorie della Comm. Grotte "E. Boegan", 35
Categorie: Speleologia applicata
Indici: Grotte turistiche e percorsi permanenti
Panoramica delle esplorazioni dalla metà Ottocento (Lindner, Sigon) al 1998; cenni sui lavori per la turisticizzazione della grotta.
Carla Brateinberg, Ildikò Nagy, Barbara Grillo
Commissione Grotte "E. Boegan" (2005)
Biblioteca della Commissione Grotte E. Boegan
Collocazione: in "Progressione" n. 52
Categorie: Geospeleologia e carsismo
Indici: Geofisica
Descrizione del clinometro di Zollner sistemato sul fondo della grotta. Gigante.
Adriano Stok
Commissione Grotte "E. Boegan" (1990)
Biblioteca della Commissione Grotte E. Boegan
Collocazione: in "Progressione" n. 23
Categorie: Speleologia applicata
Indici: Grotte turistiche e percorsi permanenti
Elio Polli, Francesco Sguazzin
Commissione Grotte "E. Boegan" (1998)
Biblioteca della Commissione Grotte E. Boegan
Collocazione: in Atti e Memorie della Comm. Grotte "E. Boegan", 35
Link: https://www.boegan.it/wp-content/uploads/2021/01/Aspetti-vegetazionali-della-Grotta-Gigante.pdf
Categorie: Biospeleologia
Indici: Botanica
G. Busà
Università di Trieste (1954)
Categorie: Geospeleologia e carsismo
Indici: Geofisica
E. Caffau, F. Coren, G. Giannini
Elsevier (1997)
Link: https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S0168900296010418
Categorie: Geospeleologia e carsismo
Indici: Geofisica
Measurement of the muon flux as a function of direction inside the Grotta Gigante natural cave near Trieste (Italy) was carried out using a tracking apparatus. The measured flux, depending in a well established way on the zenith angle and the rock mass crossed by the muons, allowed the determination of the shape of the cave vault which could be compared with that known from topography and related to the available microgravimetric data of the area.
Maio Privileggi
Italo Svevo (2008)
Categorie: Speleologia applicata
Indici: Grotte turistiche e percorsi permanenti
Pino Guidi
Speleologia, Rivista semestrale della Società Speleologica Italiana, Bologna (2007)
Biblioteca della SSI
Categorie: Speleologia tecnica
Indici: Esplorazioni
Fulvio Gasparo
Commissione Grotte "E. Boegan" (1998)
Biblioteca del CSR
Collocazione: in Atti e Memorie della Comm. Grotte "E. Boegan", 35
Link: https://www.boegan.it/wp-content/uploads/2021/01/La-fauna-della-Grotta-Gigante.pdf
Categorie: Biospeleologia
Indici: Fauna
Keyword: Gastropoda
Dario Marini
Gruppo Speleologico Flondar (2010)
Biblioteca del CSR
Categorie: Antropospeleologia, Documentazione speleologica, Speleologia tecnica
Indici: Guide e narrativa, Storia della speleologia, Topografia e rilievo
Keyword: Archeologia, Esplorazione, Storia dell'esplorazione
Storia dell'esplorazione e del ricavo di dati della grotta.
Franco Gherlizza
Club Alpinistico Triestino (1983)
Biblioteca del CSR
Categorie: Documentazione speleologica
Indici: Guide e narrativa
Keyword: Sgonico, Argilla,
Descrizione degli ingressi, delle varie gallerie, dell'azione delle acque correnti sulle pareti e sul soffitto. Breve descrizione di alcuni esperimenti e rilevamenti.
Roberto Ive
L' Albero Editore, Trieste (1985)
Biblioteca del CSR
Categorie: Documentazione speleologica
Indici: Fotografia, Guide e narrativa
Descrizione della sala con presenza di fotografia per approfondimenti
Società Alpina delle Giulie
Società Alpina delle Giulie (1998)
Biblioteca del CSR
Categorie: Biospeleologia, Documentazione speleologica, Speleologia tecnica
Indici: Botanica, Cartografia, Esplorazioni, Fauna, Guide e narrativa
Keyword: esplorazioni speleologiche, turismo, testimonianze archivistiche, consertvazioni sui dati archeologici,
storia, curiosità e approfondimenti sulla grotta gigante
Fabio Forti
Bruno Fachin Editore (1995)
Biblioteca del CSR
Categorie: Documentazione speleologica, Geospeleologia e carsismo
Indici: Geologia e pedologia, Fotografia
Keyword: Carsismo, Geologia
Descrizione speleologica della Grotta Gigante.
Alessio Fabbricatore
EUT Edizioni Università di Trieste (2011)
Biblioteca del CSR
Collocazione: in "Atti del XXI Congressi Nazionale di Speleologia "Diffusione delle conoscenze"", a cura di F. Cucchi e P.Guidi, edizioni Università di Trieste 2011
Link: https://www.boegan.it/wp-content/uploads/2018/02/XXICongressoSpeleologia_web.pdf
Categorie: Speleologia applicata
Indici: Grotte turistiche e percorsi permanenti
Keyword: Grotta Gigante, Didattica, Ricerca scientifica, Education; Scientific Research; Tourist Caves; Communication
La Grotta Gigante, con settantamila visitatori annui è il secondo polo turistico della Provincia di Trieste e tra i primi della Regione Friuli Venezia Giulia.
Dei settantamila visitatori annui, buona parte è rappresentata da studenti di scuole di ogni ordine e grado, dalla scuola materna all’università, per i quali sono stati approntati appositi programmi didattici in modo che tutti gli studenti possano ricavare il massimo profitto dalla visita di istruzione alla Grotta Gigante.
La Grotta Gigante è inoltre, a livello internazionale, tra le più importanti stazioni ipogee di ricerca scientifica.
Franco Cucchi
Società Alpina delle Giulie (2012)
Biblioteca del CSR
Collocazione: Grotta Gigante Tourism
Categorie: Antropospeleologia, Speleologia applicata
Indici: Leggende, folklore, culto, Grotte turistiche e percorsi permanenti
Keyword: Grotta Gigante, Karst, storia
The article describes the Grotta Gigante and narrates it's history
Carla Bratenberg
Società Alpina delle Giulie (2012)
Biblioteca del CSR
Collocazione: Grotta Gigante Tourism
Categorie: Speleologia applicata
Indici: Musei e laboratori sotterranei
Keyword: Grotta Gigante, movimenti tettonici, ricerche
The Grotta Gigante Tiltmeters is an important instrument that detects tectonic movements
Emanuela Montagnari Kokelj
Società Alpina delle Giulie (2012)
Biblioteca del CSR
Collocazione: Grotta Gigante Tourism
Categorie: Paleontologia
Indici: Quaternario: subfossili e fossili
Keyword: Grotta Gigante, fossili, ricerche
During the years, many proofs of human presence were found inside the Grotta Gigante
Andrea Colla
Società Alpina delle Giulie (2012)
Biblioteca del CSR
Collocazione: Grotta Gigante Tourism
Categorie: Biospeleologia
Indici: Fauna
Keyword: Grotta Gigante, fauna
The fauna in the Grotta Gigante
Paolo Paganini, Alessandro Pavan
Società Alpina delle Giulie (2012)
Biblioteca del CSR
Collocazione: Grotta Gigante Tourism
Categorie: Geospeleologia e carsismo, Speleologia applicata
Indici: Musei e laboratori sotterranei, Grotte turistiche e percorsi permanenti
Keyword: Grotta Gigante, LIDAR, ricerche
In order to define size, shape and spatial subsurface orientation of the cave, LIDAR and terrestrial laser scanners were used.
Alessio Fabbricatore
Società Alpina delle Giulie (2012)
Biblioteca del CSR
Collocazione: Grotta Gigante Tourism
Categorie: Speleologia applicata
Indici: Grotte turistiche e percorsi permanenti
Keyword: Grotta Gigante, illuminazione
The article describe the history of the lighting system inside the Grotta Gigante
Massimo Sbarbaro
Società Alpina delle Giulie (2012)
Biblioteca del CSR
Collocazione: Grotta Gigante Tourism
Categorie: Speleologia applicata
Indici: Grotte turistiche e percorsi permanenti
Keyword: Grotta Gigante
The article explains how inside the Grotta Gigante there is WI-FI
F. Cucchi
Società Geologica Italiana (2000)
Biblioteca del CSR
Collocazione: in
Categorie: Geospeleologia e carsismo
Indici: Geologia e pedologia
Keyword: Grotta Gigante, Geofoni, Rocce carbonatiche, Stalagmiti
Descrizione dell'interno della grotta.
Carlo Finocchiaro (1971)
Biblioteca del CSR
Collocazione: in Enciclopedia Monografica della Regione F.V.G., 1: 173-190
Categorie: Antropospeleologia, Geospeleologia e carsismo
Indici: Aree carsiche, Geomorfologia e speleogenesi, Archeologia
Keyword: carsismo, geologia, geomorfologia, ritrovamenti umani
descrizione morfologica della grotta e della sua storia
Fulvio Gasparo
Società Speleologica italiana (1973)
Biblioteca del CSR
Collocazione: Rassegne Speleologica Italiana - Anno XXV- Fesc. 1-4 - Gennaio-Dicembre 1973
Link: http://www.boegan.it/wp-content/uploads/2017/08/Grotte-turistiche-FVG-RSI.pdf
Categorie: Speleologia applicata
Indici: Grotte turistiche e percorsi permanenti
Keyword: Grotta turistica, Gruppi speleologici, storia, esplorazioni
Descrizione delle grotte turistiche e le loro storie nella regione del Friuli-Venezia Giulia
Franco Gherlizza e Maurizio Radacich
Club Alpinistico Triestino (2005)
Biblioteca del CSR
Categorie: Antropospeleologia, Documentazione speleologica
Indici: Guide e narrativa
Keyword: grotta, guerra, fotografie, ww1, ww2
Descrizione della storia della grotta in ambedue i conflitti mondiali
Silvio Polli
Commissione grotte (1970)
Collocazione: Atti e Memorie, 10
Categorie: Geospeleologia e carsismo
Indici: Meteorologia ipogea
Nei quattro anni 1958-61 furon,o eseguitie nel'la csverna sistematiche misure della conldizioni dell'aria. Tutte le misure sono state eseguite col massimo rigore scientifico. La temperatura e l'umidità si misurarono mediante psicrometro ad aspirazione Assmann in quattro siti opportunamente scelti e all'esterno della grotta
Alfredo Riedel
Commissione grotte (1969)
Biblioteca del CSR
Collocazione: Atti e Memorie, 9: 107-112
Categorie: Paleontologia
Indici: Fossili
Keyword: Fossili
Esame di reperti di animali domestici provenienti da due strati neo-eneolitici
e dell'età del bronzo e del ferro della Grotta Gigante nel Carso Triestino.
Tullio Tommasini
Commissione grotte "Eugenio Boegan" (1969)
Biblioteca del CSR
Collocazione: Atti e Memorie, 9: 99-105
Categorie: Geospeleologia e carsismo
Indici: Meteorologia ipogea
Keyword: Metereologia
L'Autore pubblica i dati giornalieri di stillicidio raccolti per oltre un anno da una stalattite nella Grotta Gigante - Carso Triestino - ponendoli a raffronto con le precipitazioni esterne registrate sull'Altopiano Carsico stesso e conclude con un breve commento sui risultati ottenuti.
Tullio Tommasini
Commissione grotte (1974)
Biblioteca del CSR
Collocazione: Atti e Memorie, 14: 51-64
Categorie: Geospeleologia e carsismo
Indici: Meteorologia ipogea
Keyword: Termoigrometria
Dal 1951 al 1973 la Grotta Gigante, sul Carso Triestino, è stata tenuta sotto controllo termoigrometrico allo scopo di determinarne il clima.
Il primo ciclo di misurazioni sistematiche, protrattosi a tutto il 1955, ha fornito una sufficiente idea dell'andamento climatico della cavità. I dati raccolti sono stati pubblicati dal prof. Silvio Polli, che ha provveduto pure ad esporre esaurientemente i risultati ottenuti (vedi bibliografia).
Successivamente, a scopo .di controllo, venne intrapreso un secondo ciclo quadriennale di misure, dal 1958 al 1961. Tuttavia una ostruzione più accurata degli ingressi della cavità, effettuata nel corso del 1958, ha portato ad una notevole variazione del clima interno, evidenziata da un progressivo aumento della temperatura e del tasso di umidità. L'elaborazione dei dati raccolti nel corso del secondo ciclo e stata pure curata dal prof. Polli, ed i valori termoigrometrici medi sono stati ,dallo stesso pubblicati. E' mancata peraltro in tale studio un'analisi comparativa tra i due cicli di misure.
Poichè, nel corso d'e1 secondo ciclo, è stata riscontrata una continua tendenza all'aumento della temperatura, sussisteva il dubbio che il clima della grotta, alle nuove condizioni, non si fosse ancora stabilizzato. Venne pertanto svolto un terzo ciclo di misure, di durata biennale, dal 1969 al 1970. I risultati, pubblicati ,dall'autore sembravano indicare che l'ambiente ipogeo, pure essendosi ulteriormente riscaldato, avesse ormai raggiunto il suo nuovo equilibrio.
Una riprova di quanto sopra poteva venire solamente da un ulteriore ciclo di misurazioni. Questo venne svolto dall'autore nel corso del 1973; i risultati hanno dimostrato che effettivamente la grotta ha ormai raggiunto un suo nuovo equilibrio termoigrometrico, non essendosi riscontrati ulteriori cenni di progressivo riscaldamento.
Nel presente lavoro vengono pubblicati i valori medi mensili della temperatura e dell'umidità relativa dei vari punti della grotta scelti quali stazioni psicrometriche per tutti in dodici anni di misurazione, più alcune tabelle comparative. Vengono infine discussi i risultati ottenuti ed evidenziati gli spostamenti delle zone microclimatiche individuati all'interno della cavità.
Sergio Adreolotti e Francesco Stradi
Commissione Grotte (1971)
Collocazione: Atti e Memorie, 11
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Dopo aver esaminato con assaggi di scavo le condizioni del deposito di riempimento della caverna superiore della Grotta Gigante nel Carso triestino, si descrivono i materiali preistorici rinvenuti nei quattro livelli stratigrafici individuati. Sono presenti reperti attribuiti a tutti i periodi cronologici che vanno dal neolitico all'età del ferro, ma sono soprattutto caratteristici quelli appartenenti al neolitico e all'età del bronzo medio-inferiore
Mario Bussani
Commissione Grotte (1971)
Collocazione: Atti e Memorie, 11
Categorie: Geospeleologia e carsismo
Indici: Meteorologia ipogea
L'autore presenta i dati della temperatura del mare in superficie raccolti con frequenza mensile nel corso dell'anno 1969 in 15 punti opportunamente scelti nel golfo di Trieste. Le variazioni delle temperature del mare sono poste a confronto con le variazioni della temperatura dell'acqua alle risorgive del Timavo a San Giovanni di Duino, ed i risultati vengono brevemente commentati
C. Finocchiaro
Club Alpino Italiano (1959)
Collocazione: Riv. Mensile del C.A.I., 78 (1/2): 45-46, Torino
Categorie: Speleologia applicata
Indici: Grotte turistiche e percorsi permanenti
Ugo Cova
Commissione Grotte "Eugenio Boegan" (1998)
Collocazione: Atti e memorie n. 35
Link: https://www.boegan.it/wp-content/uploads/2021/01/Il-club-touristi-triestini-e-la-Grotta-Gigante.pdf
Categorie: Documentazione speleologica
Indici: Articoli online e siti web
Sulla base di documenti esistenti presso l'Archivio di Stato di Trieste, vengono toccati i momenti di costituzione del Club touristi Triestini e gli indirizzi più significativi della sua attività in campo escursionistico e speleologico. Restringendo l'attenzione a quest'ultimo campo, viene messa in evidenza l'esplorazione della Grotta Gigante presso Trieste, i lavori di adattamento della stessa a fini turistici, le visite aperte al grande pubblico promosse dal Club sopra citato. Il passaggio di Trieste alla sovranità italiana nel 1918 comportò la scomparsa del club Touristi Triestini e la conseguente concentrazione nell'attività speleologica della rinata Società Alpina delle Giulie anche di quella del disciolto Club, compresa la gestione turistica della Grotta Gigante.
Claudio Zanolla, Franco Coren, Franco Cucchi, Francesco Giorgetti, Massimo Lovo
Commissione Grotte "Eugenio Boegan" (1995)
Biblioteca del CSR
Collocazione: Atti e memorie, 33
Link: https://www.boegan.it/wp-content/uploads/2020/12/Elaborazione-dei-dati-gravimetrici.pdf
Categorie: Geospeleologia e carsismo
Indici: Geofisica
Nei primi anni 70 nell'area della Grotta Gigante, Carso Triestino, sono stati acquisiti dati microgravimetrici (anomalia Bouguer) sono stati ricomputati su di un grid regolare di maglia quadrata, la sua direzione, l'analisi della sua convergenza, permettono una immediata analisi qualitativa del dato gravimetrico volta all'identificazione di aree in cui si può supporre la presenza di cavità. che è correlata a deficit di massa
Franco Cucchi, Fabio Forti
Commissione Grotte "Eugenio Boegan" (1988)
Biblioteca del CSR
Collocazione: atti e Memorie n. 27
Categorie: Geospeleologia e carsismo, Speleologia applicata
Indici: Geomorfologia e speleogenesi, Musei e laboratori sotterranei
Keyword: dissoluzione, grotta gigante
Ventiquattro campi rocciosi, a composizione prevalentemente carbonatica, provenienti da varie parti d'Italia, sono stati recentemente esposti agli agenti atmosferici presso l'ingresso della Grotta Gigante onde analizzare mediante micrometro l'entità dell'abbassamento per dissoluzione superficiale nel tempo. Nelle immediate vicinanze è sita una stazione metereologica, da lungo tempo operativa, e sono posizionate alcune stazioni fisse di misura dell'abbassamento superficiale operative da un decennio.
l'assunzione di misure è prevista avvenire ad intervalli semestrali e si spera di ottenere dati significativi dell'andamento generale entro cinque anni.
Fabio Forti
Commissione Grotte "Eugenio Boegan" (1982)
Biblioteca del CSR
Collocazione: Atti e Memorie della Commissione Grotte Eugenio Boegan, Volume 21
Categorie: Geospeleologia e carsismo
Indici: Depositi sotterranei, riempimenti, speleotemi
Keyword: grotta gigante, stalagmiti
Vengono presentati i risultati preliminari su di uno studio triennale sull'accrescimento delle stalagmiti alla Grorta Gigante. Il metodo consiste nella misura dirctta con micrometro di precisione dell'innalzamento in mm di 4 stalagmiti prese a campione e rapportata con I'intensità dello stillicidio. E' stato così accertato che mediamente le stalagmiti cresono di mm 0,17 l'anno. Tale dato corrisponde ad un innalzamento per metro in 5900 anni.
Fabio Forti, Fulvio Gasparo
Commissione Grotte "Eugenio Boegan" (1980)
Biblioteca del CSR
Collocazione: Atti e memorie n.20
Categorie: Geospeleologia e carsismo
Indici: Meteorologia ipogea
Viene esposto il metodo adottato per uno studio sulle relazioni fra le precipitazioni
meteoriche rilevate presso la Stazione meteorologica di Borgo Grotta Gigante e lo stillicidio registrato da un pluviografo in corrispondenza della sommità di una stalagmite nella
Grotta Gigante.
I valori giornalieri, mensili ed annui delle precipitazioni e dello stillicidio, relativi
all'anno 1980, sono riportati in due tabelle e vengono messi a confront0 in un diagramma.
Seguono brevi considerazioni sulla dinamica del fenomeno dello stillicidio in rapporto alle condizioni meteorologiche esterne.
Maselli Scotti F.
Edizioni Quasar (1979)
Collocazione: Antichità AltoAdriatiche, 15: 345-381, Udine
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
L'articolo prende in esame il territorio compreso tra Tergeste e le foci del Timavo, dove numerose sono le attestazioni della presenza romana. Tra i siti presi in esame vi sono anche quelli rilevati nelle grotte carsiche. Ampio spazio viene dato all'analisi del Mitreo.
Montagnari Kokelj E.
Atti delle Riunioni Scientifiche dell’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria (2002)
Collocazione: In: Preistoria e Protostoria del Trentino Alto Adige / Südtirol, in ricordo di Bernardino Bagolini, Atti della XXXIII Riunione Scientifica dell’IIPP (Trento, ottobre 1977), 33 (1): 351-361, Firenze
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Nel testo viene dato un riesame qualitativo e quantitativo del Neolitico locale noto come "Gruppo Vla
Batović Š.
Inštitut za arheologijo ZRC SAZU (1975)
Collocazione: Arheološki Vestnik, 24 (1973): 62-127, Ljubjana (Slo)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Nell'ampia analisi del territorio alpino e adriatico durante il Neolitico e l'Eneolitico vengono prese in esame le ceramiche rinvenute in numerose grotte del Carso triestino. Il testo è corredato da diverse tavole con disegni.
Leben F.
Inštitut za arheologijo ZRC SAZU (1975)
Collocazione: Arheološki Vestnik, 24 (1973): 145-160, Ljubjana (Slo)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Nell'articolo vengono prese in esame anche ceramiche neolitiche rinvenute in grotte carsiche (Grotta Gigante, dell'Orso, Azzurra, Caterina, del Pettirosso, delle Gallerie, Teresiana, delle Tre Querce, dei Ciclami, degli Zingari, del Mitreo, della Tartaruga e dell'Edera.
Montagnari Kokelj M., Bernardini F.
Museo Friulano di Storia Naturale (2016)
Collocazione: Gortania. Geologia, Paleontologia, Paletnologia, 37 (2015): 85-97, Udine
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
A distanza di quindici anni dalla pubblicazione della prima raccolta sistematica di dati sui reperti preistorici/protostorici in pietra verde (lame d’ascia, asce forate e altri manufatti in pietra levigata) provenienti da siti del Carso triestino viene presentata una nuova revisione dei materiali.
Montagnari Kokelj E.
Commissione Grotte “Eugenio Boegan” (2001)
Collocazione: Atti e Memorie della Commissione Grotte “Eugenio Boegan”, 38 (2000): 71-86, Trieste
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Viene presentato lo stato della ricerca sulle asce lavorate in pietra verde. Dopo le analisi petrografiche, condotte su alcuni esemplari, è stato possibile formulare l'ipotesi che tra Neolitico e post-Neoliticoci fu un netto cambiamento delle fonti di approvvigionamento.
Legnani F.
Commissione Grotte “Eugenio Boegan”, Soc. Alpina delle Giulie, CAI sez. di Trieste (1968)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
La pubblicazione, a carattere divulgativo, illustra a grandi linee i caratteri salienti della preistoria e della protostoria del Carso triestino. Tra le illustrazioni si segnalano numerose tavole con materiali, sia ceramici che litici nonché strumenti in osso e corno, provenienti da diverse grotte
Cannarella D.
Il nostro Carso ed. (1968)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Il volume illustra il Carso sia dal punto di vista geologico e naturalistico sia da quello storico-archeologico. La parte dedicata alla presenza umana è suddivisa in capitoli relativi ai diversi periodi storici (Paleolitico, Mesolitico, Neolitico ed Eneolitico, l'età del bronzo e l'età del ferro): dopo un inquadramento generale sul periodo fa seguito la storia delle ricerche e un approfondimento su alcuni siti (grotte e castellieri) di particolare rilevanza.
Moser L.K. (1899)
Collocazione: Schimpff editore, 129 pp., Trieste
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Descrizione delle ricerche compiute da Moser in numerose cavità del Carso triestino.
Leben F.
Inštitut za arheologijo ZRC SAZU (1978)
Collocazione: Arheološki vestnik, 29: 13-35, Ljubljana (Slo)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Nel contributo l'autore offre una rassegna riassuntiva sulla vita spirituale e materiale degli uomini tra il Neolitico e l'età del ferro nel territorio delle Alpi sudorientali. Sono presi in esame i rinvenimenti di sepolture o resti scheletrici e di oggetti di culto, motli riguardano grotte del Carso.
Turk I., Modrijan Z., Prus T., Culiberg M., Sercelj A., Perko V., Dirjec J., Pavlin P.
Inštitut za arheologijo ZRC SAZU (1993)
Collocazione: Arheološki Vestnik, 44: 45-96, Ljubljana (Slo)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Per le fasi più antiche di frequentazione della grotta slovena (fasi 1-3) vengono portate a confronto numerose cavità del Carso triestino.
Montagnari Kokelj E.
Atti delle Riunioni Scientifiche dell'Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria (1994)
Collocazione: In: Preistoria e Protostoria del Friuli-Venezia Giulia e dell'Istria, Atti XXIX Riunione Scientifica dell'IIPP (Trieste-Pordenone, settembre 1990), 29: 71-89, Firenze
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
La studiosa propone una revisione dei complessi del Carso triestino che hanno restituito materiali inquadrabili tra tardo Neolitico e Bronzo Antico. Da segnalare le coppe su piede decorate a impressione o con cordoni applicati.
Turk I., Bavdek A., Culiberg M., Sercelj A., Dirjec J., Pavlin P.
Institut za Arheologijo (Ljubljana (1992)
Collocazione: Porocilo o raziskovanju paleolita, neolita in eneolita v Sloveniji, 20: 27-48, Ljubljana (Slo)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Sono qui esposti i risultati dello scavo condotto nella grotta di Acijev spodmol. Nell'analisi delle ceramiche raccolte nello strato di epoca neolitica (Fase 1) vi sono numerosi confronti con manufatti rinvenuti in diverse cavità carsiche.
D’Amico C., Ghedini M., Micheli R., Montagnari Kokelj E.,
Omega ed. (1996)
Collocazione: In: Venturino Gambari M. (a cura di): Le vie della pietra verde. L’industria pietra levigata nella preistoria dell’Italia settentrionale, Catalogo della Mostra (Torino-Alba 1996), 229-238, Torino
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Nel contributo vengono presentate le asce forate note del Friuli Venezia Giulia e i loro contesti di ritrovamento, una prima ipotesi di catalogazione su base tipologica e i risultati preliminari delle analisi litologiche. Tra le asce prese in esame ci sono alcune provenienti, spesso da contesto stratigrafico dubbio, da grotte del Carso triestino (grotta delle Gallerie, grotta Gigante, grotta Sottomonte, grotta dei Ciclami, grotta Cotariova, grotta Azzurra e grotta del Mitreo).
Montagnari Kokelj E., Boscarol C., Jurišević E.
Commissione Grotte “Eugenio Boegan” (2011)
Collocazione: Atti e Memorie della Commissione Grotte “Eugenio Boegan”, 43: 169-189, Trieste
Link: https://www.boegan.it/wp-content/uploads/2009/10/10_Vasi_a_coppa.pdf
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Nel contributo si presentano i risultati preliminari di uno studio nel quale sono stati presi in esame la funzione, l'aspetto simbolico e l'inquadramento cronologico del vasi a coppa. Tali oggetti sono i manufatti del Neolitico antico-medio più diffusi nelle grotte del Carso triestino.
Andreolotti S., Stradi F.
Commissione Grotte “Eugenio Boegan” (1964)
Collocazione: Atti e Memorie della Commissione Grotte “Eugenio Boegan”, 3 (1963): 87-93, Trieste
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Gli autori danno notizia delle indagini condotte nel deposito posto sul fondo della Grotta Gigante in occasione del suo sbancamento per l'istallazione di nuovi strumenti per la registrazione delle maree. Nel corso dello scavo è stata rilevata un'evidente disposizione startigrafica del cono detritico. Dagli strati C (età del bronzo antico) e da quello D (Neolitico medio) è stato possibile recuprare frammenti ceramici, resti scheletrici umani e fauna.
Riedel A.
Commissione Grotte “Eugenio Boegan” (1970)
Collocazione: Atti e Memorie della Commissione Grotte “Eugenio Boegan”, 9 (1969): 107-112, Trieste
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Nello studio vengono prese in esame le faune domestiche rinvenute in due strati, rispettivamente attribuiti all'Neo-Eneolitico e all'età del bronzo e del ferro, della Grotta Gigante.
Andreolotti S., Stradi F.
Commissione Grotte “Eugenio Boegan” (1972)
Collocazione: Atti e Memorie della Commissione Grotte “Eugenio Boegan”, 11 (1971): 109-121, Trieste
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Nell'articolo gli autori descrivono i reperti archeologici scoperti nei quattro livelli stratigrafici individuati durante lo scavo nella cosiddetta "caverna superiore". I manufatti sono attribuibili a un arco cronologico che va dal Neolitico alla prima età del ferro
Forti F., Guidi P.
Commissione Grotte “Eugenio Boegan” (1998)
Collocazione: Atti e Memorie della Commissione Grotte “Eugenio Boegan”, 35: 81-158, Trieste
Link: https://www.boegan.it/wp-content/uploads/2020/07/GROTTA-GIGANTE_SAGGIO_BIBLIOGRAFICO.pdf
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Nell'articolo gli autori descrivono i reperti archeologici scoperti nei quattro livelli stratigrafici individuati durante lo scavo nella cosiddetta "caverna superiore". I manufatti sono attribuibili a un arco cronologico che va dal Neolitico alla prima età del ferro
Perko G.A. (1906)
Collocazione: Globus, illustrierte Zeitschrift für Länder und Völkerkunde,Braunschweig, 89 (10): 152-157, Braunschweig
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Descrizione dettagliata della grotta Gigante in tutti i suoi aspetti e sui reperti preistorici e di età romana rinvenuti.
Crismani A.
Origines. Studi e materiali pubblicati a cura dell’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria, Soprintendenza al Museo Preistorico Etnografico “L. Pigorini” (2004)
Collocazione: In: Fugazzola Delpino M., Pessina A., Tiné V. (a cura di): Il Neolitico in Italia. Ricognizione, catalogazione e pubblicazione dei dati bibliografici, archivistici, materiali e monumentali, 3: 98, Roma
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Breve scheda di sito con bibliografia.
Moser L.K.
Anthropologischen Gesellschaft in Wien (1907)
Collocazione: Mitteilungen der Anthropologischen Gesellschaft in Wien, 37: 37-39, Wien
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Nell'articolo viene data notizia del ritrovamento di alcune monete di età romana nella grotta Gigante.
Moser K.
k.k. Zentral-Kommission für Erforschung und Erhaltung der Kunst- und Historischen Denkmale (1898)
Collocazione: Mittheilungen der k.k. Central-Commission zur Erforschung und Erhaltung der Kunst- und Historischen Denkmale, 24: 58, Wien
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Viene data notizia del ritrovamento di una moneta di Antonino Pio nella grotta Gigante.
Moser L. K.
k.k. Zentral-Kommission für Erforschung und Erhaltung der Kunst- und Historischen Denkmale (1897)
Collocazione: Mittheilungen der k.k. Central-Commission zur Erforschung und Erhaltung der Kunst- und Historischen Denkmale, 23: 37, Wien
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Viene descritta una moneta di Antonino Pio rinvenuta nella grotta Gigante.
Montagnari Kokelj E.
Commissione Grotte “Eugenio Boegan” (1998)
Collocazione: Atti e Memorie della Commissione Grotte “Eugenio Boegan”, 35: 27-42, Trieste
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Nell'articolo viene presentata la storia delle riceche archeologiche condotte nella grotta a partire dagli ultimi decenni del 1800. Nel corso degli anni le indagini hanno portato alla luce per lo più materiali preistorici e protostorici ma è attestat anche la frequentazione in età romana. Si sono inoltre identificati alcuni resti umani, in giacituta secondaria, che fanno ipotizzare un uso fumerario della cavità.
Ruaro-Loseri L.
Istituto per l'Enciclopedia del Friuli-Venezia Giulia (1984)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Panoramica sullo stato delle ricerche nei siti pre- e protostorici del Friuli-Venezia Giulia. Tra i contesti del Friuli oggetto di indagini sistematiche in anni recenti vengono menzionati, oltre a diverse stazioni all'aperto, anche le Grotte Verdi di Pradis e il Riparo di Biarzo. Nella discussione l'A. fa anche riferimento al più ampio quadro delle problematiche legislative connesse agli aspetti organizzativi delle ricerche territoriali e a quelle inerenti la tutela e la conservazione del patrimonio archeologico verificatesi a seguito della recente istituzione (dal gennaio 1982) di una Soprintendenza archeologica operativa a livello regionale.
Fabio Forti, Pino Guidi
Commissione grotte "E. Boegan" (1998)
Collocazione: Atti e memorie n.35
Link: https://www.boegan.it/wp-content/uploads/2020/07/GROTTA-GIGANTE_SAGGIO_BIBLIOGRAFICO.pdf
Categorie: Speleologia tecnica
Indici: Educazione ambientale e didattica
Vengono presentate 780 schede bibliografiche di scritti concernenti o menzionanti la Grotta Gigante pubblicati nell'arco di oltre un secolo (1851-1998). L'analisi degli scritti ha permesso di rivelare da un lato che la maggior parte degli stessi ( oltre 500) è stata pubblicata nell'ultimo trentennio, dall'altra che i gruppi più consistenti di schede sono nell'ordine quelli illustranti le bellezze della stessa ( 178) seguiti da quelli relativi a note sui lavori e sulla gestione della grotta (146); un buon numero è dovuto a studi (87) e a citazioni della cavità in studi generali relativi alle varie branche della speleologia (97). Tutte le schede, tranne alcune di cui non è stato possibile visionare il testo, sono corredate da un breve sunto.
Angelo Zorn
Commissione grotte Eugenio Boegan (1978)
Biblioteca del CSR
Collocazione: Progressione 1, editore Commissione grotte Eugenio Boegan, 1978
Link: http://www.boegan.it/wp-content/uploads/2017/08/progressione_001.pdf
Categorie: Documentazione speleologica
Indici: Articoli online e siti web
Keyword: Terremoto, Campagna pubblicitaria, Scuole
Descrizione del turismo nella grotta nel '77
Angelo Zorn
Commissione grotte Eugenio Boegan (1978)
Biblioteca del CSR
Collocazione: Progressione n.2
Link: http://www.boegan.it/wp-content/uploads/2017/08/Progressione_002.pdf
Categorie: Antropospeleologia, Speleologia applicata
Indici: Storia della speleologia, Grotte turistiche e percorsi permanenti
Keyword: turismo, scoperte
Scoperta della grotta, evoluzione delle spedizioni e festeggiamenti per il 70esimo anno di attività turistica.
Pino Guidi, Enrico Merlak, Graziano Ferrari
Società Alpina delle Alpi Giulie (2020)
Biblioteca del CSR
Collocazione: Atti e Memorie n.49
Link: https://www.boegan.it/wp-content/uploads/2020/06/Atti-e-memorie-49.pdf
Categorie: Speleologia applicata
Indici: Grotte turistiche e percorsi permanenti
Keyword: turismo, musei
Afflusso turistico, attività didattica, manifestazioni, manutenzioni e iniziative durante il 2018
Commissione grotte E.Boegan
Società Alpina delle Alpi Giulie (2020)
Biblioteca del CSR
Collocazione: Atti e Memorie n.50
Link: https://www.boegan.it/wp-content/uploads/2021/08/00-atti-N.50.pdf
Categorie: Speleologia applicata
Indici: Grotte turistiche e percorsi permanenti
Keyword: turismo, musei
Turismo, manifestazioni, attività didattiche, musei, manutenzioni.
Commissione grotte E.Boegan
Società Alpina delle Alpi Giulie (2020)
Collocazione: Atti e Memorie n.50
Link: https://www.boegan.it/wp-content/uploads/2021/08/00-atti-N.50.pdf
Categorie: Speleologia applicata
Indici: Grotte turistiche e percorsi permanenti
U. Tognolli
Commissione grotte Eugenio Boegan (1979)
Biblioteca del CSR
Collocazione: Progressione n.3
Link: http://www.boegan.it/wp-content/uploads/2017/08/Progressione_003.pdf
Categorie: Speleologia tecnica
Indici: Esplorazioni
Keyword: galleria nuova
Lavori di scavo.
Angelo Zorn
Commissione grotte Eugenio Boegan (1979)
Biblioteca del CSR
Collocazione: Progressione n.3
Link: http://www.boegan.it/wp-content/uploads/2017/08/Progressione_003.pdf
Categorie: Speleologia applicata
Indici: Grotte turistiche e percorsi permanenti
Keyword: turismo
Dati sull'afflusso turistico nel 1978.
Angelo Zorn
Commissione grotte Eugenio Boegan (1980)
Biblioteca del CSR
Collocazione: Progressione n.6
Link: http://www.boegan.it/wp-content/uploads/2017/08/Progressione_006.pdf
Categorie: Speleologia applicata
Indici: Grotte turistiche e percorsi permanenti
Keyword: turismo, lavori
Dati sul turismo e lavori di manutenzione.
RAI (2017)
Link: https://www.youtube.com/watch?v=nvaf1FQtD9A
Categorie: Documentazione speleologica
Indici: Cinematografia e filmati
Keyword: Documentario, RAI, Gigante
Puntata della trasmissione televisiva RAI “Voyager” dedicata alla Grotta Gigante, conduce Roberto Giacobbo.
Angelo Zorn
Commissione grotte Eugenio Boegan (1981)
Biblioteca del CSR
Collocazione: Progressione n.8
Link: http://www.boegan.it/wp-content/uploads/2017/08/Progressione_008.pdf
Categorie: Speleologia applicata
Indici: Grotte turistiche e percorsi permanenti
Keyword: turismo, lavori
Turismo e lavori di manutenzione durante il 1980 .
Angelo Zorn
Commissione grotte Eugenio Boegan (1982)
Biblioteca del CSR
Collocazione: Progressione n.9
Link: http://www.boegan.it/wp-content/uploads/2017/08/Progressione_009.pdf
Categorie: Documentazione speleologica
Indici: Guide e narrativa
Keyword: ingresso, turismo
Apertura dell'ingresso alto alla Grotta Gigante.
Fabio Forti
Commissione grotte Eugenio Boegan (1982)
Biblioteca del CSR
Collocazione: Progressione n.9
Link: http://www.boegan.it/wp-content/uploads/2017/08/Progressione_009.pdf
Categorie: Documentazione speleologica
Indici: Guide e narrativa
Keyword: esplorazione, incidenti
Racconto di un'esplorazione con una frana.
DivulgandoSRL
YouTube (2016)
Link: https://www.youtube.com/watch?v=Z1OoEdZQ0Lc
Categorie: Documentazione speleologica
Indici: Cinematografia e filmati
Fabio Forti, Fulvio Forti
Società Alpina Delle Giulie (2017)
Biblioteca del CSR
Collocazione: Alpi Giulie anno 111-N.2/2017
Link: https://caisag.ts.it/wp-content/uploads/2019/07/AG-2-2017-web.pdf
Categorie: Geospeleologia e carsismo
Indici: Geomorfologia e speleogenesi, Idrologia
Il fascicolo monografico di Alpi Giulie, rassegna di attività della Società Alpina delle Giulie, edito quale secondo numero semestrale del 2017, presenta un ulteriore contributo alla conoscenza del Fiume Timavo, che a partire da almeno due millenni ha destato la curiosità dei primi geografi e storici, a motivo del suo lungo e misterioso tratto sotterraneo.
Fabio Forti
Commissione Grotte Eugenio Boegan (1987)
Collocazione: Progressione 17
Link: http://www.boegan.it/wp-content/uploads/2017/08/Progressione_017.pdf
Categorie: Documentazione speleologica
Indici: Articoli online e siti web, Guide e narrativa
Descrizione della grotta
Fabio Forti
Commissione Grotte Eugenio Boegan (1987)
Biblioteca del CSR
Collocazione: Progressione 18
Link: http://www.boegan.it/wp-content/uploads/2017/08/Progressione_018.pdf
Categorie: Speleologia applicata
Indici: Grotte turistiche e percorsi permanenti
Resoconti e prospettivi dei lavori nella grotta.
Achille Gorlato
Bosazzi Firenze Studio Bibliografico (Garda, Italia) (1961)
Collocazione: LJUniverso, XLI (5)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Leggende, folklore, culto
Pino Guidi
Circolo Speleologico Idrologico Friulano (2020)
Collocazione: in "Mondo Sotterraneo" numero XXV (1/2): 15-90, Udine
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Leggende, folklore, culto
una leggenda popolare ha collocato la dimora dei coboldi e delle ondine.
D. TENZE, C. BRAITENBERG AND I. NAGY (2012)
Link: vedi altri file
Categorie: Geospeleologia e carsismo, Speleologia applicata
Indici: Geofisica, Geologia e pedologia
The aim of this work is to characterize the deformation of a natural cave induced by
temperature variations and by the underground water flow. We consider the tilt
recorded by two horizontal pendulums installed in the largest cave of the Italian Karst,
the Grotta Gigante. The environmental factors we consider are temperature, rainfall
and level and flow rate of the river Reka that feeds the underground Karstic waters.
The tilt and temperature have a regular annual cycle, with period of 365 days, which
is caused primarily by the thermo-elastic deformation. Semiannual periods are present
but more than 10 times smaller. For rainfall and river level the semi-annual and annual
oscillation have comparable amplitudes. The effect induced by the underground water
flow consists in a tilting towards SW, that has a linear relation between maximum
tilting and the integrated amount of water entering the Karst during the flood, with
tilting coefficient a = 10.7⋅10-6 nrad/m3. The minimum amount of water giving a tilt
signal is V0 = 5.2⋅106 m3.
Carla Braitenberg , Tommaso Pivetta, Dora Francesca Barbolla, Franci Gabrovšek, Roberto Devoti & Ildikó Nagy
Nature (2019)
Link: vedi altri file
Categorie: Geospeleologia e carsismo
Indici: Geofisica, Geologia e pedologia, Idrologia
Water supply from karst sources is a worldwide natural resource and the exploitation is tied to the
knowledge of the positions of the hydrologic channels. We show that surface deformation induced
by flood events in karst conduits is observable, and consists in uplift and outward movement from
the hydraulic channel. Precipitation events produce the natural occurrence of subsurface hydraulic
overpressure up to 1 MPa. Numerical modeling shows that the stresses are so strong to uplift and
dislocate the surface by several mm and induce tilts in the order of microradians. The naturally induced
deformation is compatible with a transient internal pressure loading of a channel. The results can be
used to find new channels with dense GNSS networks. Sea water incursion and channels accessed for
tourism could be monitored. Seismicity has been shown to have a seasonal variation in some areas,
which could be explained by the subsurface stresses induced by the natural subsurface overpressure.
The pressure induced deformation is expected to be observed in all karstic systems worldwide.
Giuliana Rossi Alberto Pastorutti, Ildiko Nagy Carla Braitenberg and Stefano Parolai (2021)
Categorie: Documentazione speleologica, Geospeleologia e carsismo
Indici: Geofisica, Geologia e pedologia
Tilt and strain measurements are collected in a cave at a depth of 60 m in the Friuli seismic area (NE-Italy) where the
topography suddenly reaches a height of 600 m a.s.l. The data are analysed to find a possible correlation between crustal
deformations on one side and precipitation and barometric pressure variations on the other. Once the significance of the
correlation is established, an attempt is made to give a physical explanation of the detected correlation in the frame of the
elasticity theory. A significant areal reduction in strain observations occurs together with a marked rotation of the principal
axes in the horizontal plane at the time of rainfall events while no evident signals are revealed in the tilt components. The
atmospheric pressure has small influence on the tilt–strain observations, when compared with the effects of rainfall and
consequent underground waterflow: referring to large perturbations, atmospheric pressure appears to influence the areal
deformations in terms of about 1 nstrain per mbar, an order of magnitude less then that of the hydrologically induced
deformation rate, which reaches up to 600 nstrain (in about 1 day) per 120 mm=day rainfall. Ó 1998 Elsevier Science
B.V. All rights reserved.
Carla Braitenberg , Tommaso Pivetta, Giuliana Rossi, Paola Ventura, Ambra Betic (2018)
Categorie: Geospeleologia e carsismo
Indici: Geofisica, Geologia e pedologia, Idrologia
The aim of this work is to characterize the deformation of a natural cave induced by
temperature variations and by the underground water flow. We consider the tilt
recorded by two horizontal pendulums installed in the largest cave of the Italian Karst,
the Grotta Gigante. The environmental factors we consider are temperature, rainfall
and level and flow rate of the river Reka that feeds the underground Karstic waters.
The tilt and temperature have a regular annual cycle, with period of 365 days, which
is caused primarily by the thermo-elastic deformation. Semiannual periods are present
but more than 10 times smaller. For rainfall and river level the semi-annual and annual
oscillation have comparable amplitudes. The effect induced by the underground water
flow consists in a tilting towards SW, that has a linear relation between maximum
tilting and the integrated amount of water entering the Karst during the flood, with
tilting coefficient a = 10.7⋅10-6 nrad/m3. The minimum amount of water giving a tilt
signal is V0 = 5.2⋅106 m3.
Agenda
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Altri files
Data: 14/08/2024
Relativo a: Bibliografia
Nome file: Terrain uplift due to natural hydrologic overpressure in karstic conduits
Data: 14/08/2024
Relativo a: Bibliografia
Nome file: Karst caves and hydrology between geodesy and archeology: Field trip notes
Data: 14/08/2024
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