Nome principale: Grotta del Timavo
Numero catasto: 1844
Numero catasto locale: 4583VG
Numero totale ingressi: 1
Data primo accatastamento: 01/01/1971
Altri nomi
Grotta del Lago
Non sono presenti informazioni
Descrizione ingresso
Numero ingresso: 1
Nome ingresso: Ingresso 1
Ingresso principale: Si
Tipo ingresso: Verticale
Morfologia ingresso: Pozzo
Profondità pozzo d'accesso: 14,7 m
Limitazioni: Recinto
Data di accatastamento: 01/02/2000
Targhettatura
Presenza targhetta: No
Località
Comune: Duino Aurisina / Devin Nabrežina
Area geografica: Carso Triestino
Area provinciale: Trieste
Tipo carta: 1:5.000
Carta CTRN 1:5.000: 109044 - San Giovanni al Timavo
Rilevamento posizione
Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS differenziale
Tipo posizione: Aggiornamento Posizione
Tipo coordinate rilevate: Geografiche WGS84
Latitudine: 45,787675
Longitudine: 13,593529
Lat. WGS84: 45,787675
Lon. WGS84: 13,593529
Est RDN2008/UTM 33N: 390678,169
Nord RDN2008/UTM 33N: 5071419,008
Data esecuzione posizione: 01/01/2000
Quota ingresso (s.l.m.): 16 m
Metodo rilevamento quota: Cartografico
Carta utilizzata: 1:5.000
Affidabilità posizione: 1º gruppo riposizionamento regionale su CTR 1:5000 (1999)
Autori della posizione
Autore: Marco Manzoni
Gruppo appartenenza: RIP.REG. - Riposizionamento Regionale
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 64 m
Sviluppo spaziale: 85 m
Dislivello positivo: 0 m
Profondità: 50 m
Dislivello totale: 50 m
Quota fondo: -34 m
Andamento cavità: Tratti verticali e orizzontali alternati
Stato della cavità
Artificiale: No
Esplorazione in corso: No
Prosecuzioni: Presenza di prosecuzioni accessibili
Grotta turistica: No
Sifoni
Sifoni permanenti: Si
SPER: sifoni permanentiNote idrogeologia
Meteorologia ipogea
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Danneggiamenti
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Geologia
fonte: Carta geologica del Friuli Venezia Giulia alla scala 1:150.000
Litologia: Carbonati massivi
Ambiente: Depositi di piattaforma aperta
Età: Cretaceo sup.- Paleocene sup.
Formazione: | Calcareniti del Molassa Fm. dei Calcari del Carso triestino p.p Calcari di Monte San Michele |
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Vincoli
Vincolo paesaggistico: Vincolo paesaggistico L. 1497/1939 delibera Giunta Regionale 13.09.1996 n. 4046
Descrizione dei vani interni della cavità
Nel corso dei lavori per il nuovo acquedotto di Trieste, il giorno 11 marzo 1970 una volata di mine faceva sprofondare il terreno su una superficie di 6m x 4m in un campo situato nei pressi della Chiesa alta di San Giovanni di Duino, mettendo in luce una vasta caverna occupata dall'acqua. L'ACEGAT avvertiva la Commissione Grotte, invitandola ad effettuare il rilevamento della cavità, onde stabilire da quale parte doveva esser deviata la trincea destinata ad accogliere la tubatura, senza pericolo di altri crolli.
La grotta è formata da un'unica caverna, completamente allagata, accessibile dallo squarcio franoso apertosi nel punto più elevato della volta tramite un salto verticale di 14m che porta direttamente sull'acqua; nell'intero perimetro della cavità non è possibile sbarcare dal canotto, in quanto le pareti si immergono senza formare sponde. In tutto il ramo orientale il vano appare scavato in un enorme deposito di breccia poco cementata ed il frequente distacco di elementi, anche di una certa mole, rappresenta un pericolo non trascurabile per chi si trova in questa zona; la breccia si estende anche verso Ovest, costituendo la verticale parete Nord, dalla sommità della quale la volta scende compatta ed uniforme, seguendo l'inclinazione e la direzione degli strati, il letto di uno dei quali forma in pratica tutto il soffitto, adorno di qualche stalattite biancastra.
Prima di iniziare le ricognizioni subacquee è stato effettuato un accurato rilievo batimetrico per avere una serie di profili del fondo; le operazioni di scandaglio sono state alquanto laboriose, sia per la difficoltà di mantenere fermo il battello che per la straordinaria ed imprevedibile profondità dell'acqua. Alla base del pozzo, il crollo della volta ha portato il fondo a meno di due metri, formando un cono che digrada con fortissima pendenza verso il braccio occidentale della galleria, a metà della quale la profondità è di circa 18m, mentre nel punto estremo raggiungibile in superficie, lo scandaglio ha indicato 33,60m; a poca distanza da qui, a ridosso della parete Nord ed in un'area non superiore ai 4mq, il cavo d'acciaio usato per le misure è filato per 44,20m, indicando la presenza di un vero e proprio pozzo subacqueo. Verso Est lo sfaldamento della breccia ha determinato un notevole riempimento e la profondità al centro della galleria non supera gli 11m.
L'esplorazione della parte sommersa è stata iniziata immediatamente, individuando sul lato SW un'ampia galleria che è stata seguita per una quarantina di metri e dalla quale l'acqua abbandona la grotta per dirigersi verso le vicine risorgive.
Dopo un'interruzione delle immersioni dovuta alle piene primaverili, che intorbidiscono l'acqua ed aumentano la velocità della corrente, le ricerche sono riprese e si è accertato che il sifone d'entrata è situato verso NE e che da esso si diparte un'altra galleria con grandi lame, risalita finora per una ventina di metri.
Per la sua ubicazione la cavità non porta ovviamente un decisivo contributo alla conoscenza del corso sotterraneo del Timavo, tuttavia essa consente di accedere al fiume in un punto assai favorevole ai fini dell'esplorazione del delta sommerso e del tratto che presumibilmente si dirige verso i pozzi n. 226 e n. 227.
La grotta è recintata e le chiavi sono custodite dal proprietario del fondo.
AGGIORNAMENTO del 2024:
Da decenni si stanno esplorando le varie gallerie sommerse facenti parte del Complesso delle Risorgive del Timavo. Inizialmente le immersioni si sono rivolte solamente ai tre rami delle risorgive e, dopo varie esplorazioni preliminari, con il “Progetto Timavo” del 1990-93 (organizzazione SAS-SAG), è stato possibile collegare in un unico complesso sia le tre risorgive che due grotte vicine (la Grotta del Timavo1884/4583VG e il Pozzo dei Colombi 215/227VG).
In quell’occasione è stata presentata una prima pianta delle gallerie allagate.
Nell’anno 2013 è stato avviato il progetto internazionale “Timavo System Esploration” (organizzazione SAS-FFESSM) che ha portato a nuove esplorazioni nel Grande Collettore a monte del Pozzo dei Colombi. Nell’anno 2017 è stata pubblicata una prima elaborazione delle sezioni longitudinali, basandosi sui dati grafici disponibili.
Recentemente è stato analizzato nuovamente tutto il materiale disponibile, a partire da quello del 1979, e tutte le misurazioni sono state inserite in un apposito software di rilevamento ipogeo. Il risultato è una poligonale precisa che tiene conto sia della pianta, ma anche delle quote e dei dislivelli. Non ci sono state modifiche rilevanti rispetto ai precedenti disegni, ma sono state aggiornate alcune pendenze e alcuni punti di incrocio delle gallerie. E’ stata inoltre predisposta sia la planimetria geo-riferita che la poligonale 3D.
I dati aggiornati del Complesso delle Risorgive del Timavo vedono uno sviluppo spaziale totale di quasi 2,2 chilometri e un dislivello di 106 m.
Data rilievo: 05/12/2024
Tipo rilievo: Aggiornamento rilievo
Precisione rilievo: 4
Autori del rilievo
Autore: Paolo Guglia
Gruppo appartenenza: SAS - Società Adriatica di Speleologia
File rilievi presenti
Tipo file rilievo: Pianta e sezione
Scala rilievo: 1:1000
Scarica rilievo originale
Poligonale/3D
Data rilievo: 05/12/2024
Precisione rilievo: 3
Autori del rilievo
Autore: Paolo Guglia
Gruppo appartenenza: SAS - Società Adriatica di Speleologia
Poligonale
Scarica file
3D
Scarica file
Libretto
Scarica fileData rilievo: 19/03/1970
Tipo rilievo: Primo rilievo
Autori del rilievo
Autore: Dario Marini
Gruppo appartenenza: CGEB - Commissione Grotte Eugenio Boegan
Autore: Elio Padovan
Gruppo appartenenza: CGEB - Commissione Grotte Eugenio Boegan
Autore: Mario Galli
Gruppo appartenenza: CGEB - Commissione Grotte Eugenio Boegan
Autore: Natale Bone
Gruppo appartenenza: CGEB - Commissione Grotte Eugenio Boegan
File rilievi presenti
Tipo file rilievo: Pianta e sezione
Scarica rilievo originale
Planimetria georiferita
La georeferenziazione della planimetria della cavità è comunque da intendersi indicativa, per l'accuratezza far riferimento alla scheda rilieviData planimetria: 30/01/2025
Accuratezza: Misto
Autori digitalizzazione
Autore: Fiorella Bieker
Gruppo appartenenza: SGEO - Regione FVG - Servizio geologico
Bibliografia
Dario Marini, Valentina Degrassi, Alice Sattolo
Gruppo Speleologico Flondar (2014)
Biblioteca del CSR
Categorie: Antropospeleologia, Geospeleologia e carsismo
Indici: Archeologia, Aree carsiche
Keyword: Quarzo, Calcite, Flysch
Ritrovamento di sedimenti composti da quarzo e calcite ipoteticamente provenienti dal Flysch della valle del Reka
Mario Galli
Società Alpina delle Giulie (1999)
Biblioteca del CSR
Categorie: Documentazione speleologica, Geospeleologia e carsismo
Indici: Idrologia, Topografia e rilievo
Keyword: mina, permesso di esplorazione.
scoperta nel novembre del 1988, è diventata accessibile in seguito al crollo della volta causato da una esplosione
Mario Galli
Società Alpina delle Giulie - Sezione di Trieste del Club Alpino Italiano (1999)
Biblioteca del CSR
Link: https://www.boegan.it/wp-content/uploads/2012/02/Timavo_Galli.pdf
Categorie: Documentazione speleologica, Geospeleologia e carsismo, Speleologia tecnica
Indici: Guide e narrativa, Esplorazioni, Idrologia
Keyword: scoperta, crollo
cavità divenuta accessibile nel 1971 dopo un crollo.
Mario Galli
Edizione del Museo Civico di Storia Naturale di Trieste (2000)
Biblioteca del CSR
Collocazione: In "La ricerca del Timavo sotterraneo" pp. 85-88.
Link: https://www.boegan.it/wp-content/uploads/2012/02/ricercaDel-Timavo_web.pdf
Categorie: Geospeleologia e carsismo
Indici: Geomorfologia e speleogenesi, Idrologia
Keyword: Timavo, idrologia
Descrizione di come fu trovata e dell'interno della Grotta del Lago.
Ferruccio Mosetti, Paola Mosetti
Commissione Grotte (1986)
Biblioteca del CSR
Collocazione: Atti e Memorie 25 pp 61-90
Categorie: Geospeleologia e carsismo
Indici: Aree carsiche
Keyword: carsismo, carso triestino
Si formula l'ipotesi che l'incarsimento del Carso triestino sia assai più profondo di quanto finora noto. Vengono indicate alcune prove di tale fatto legato soprattutto all'abbassamento del livello del mare in occasione della glaciazione del Quaternario che dal più antico (miocenico) proscigamento del Mediterraneo.
Paola Guglia
Commissione Grotte “Eugenio Boegan” (2017)
Biblioteca del CSR
Collocazione: Atti e Memorie XLVII pp 135-138
Link: https://www.boegan.it/wp-content/uploads/2017/05/10_EVOLUZIONE-DI-UN-RILIEVO.pdf
Categorie: Speleologia tecnica
Indici: Esplorazioni
Keyword: Esplorazioni, ricerche
Si descrivono le più recenti ricerche speleosubacquee che hanno portato a mappare il Complesso
delle Sorgenti del fiume Timavo che oggi consta di cinque distinti ingressi che danno accesso a una
articolata rete di gallerie e sale allagate.
Fabio Stoch
Commissione Grotte “Eugenio Boegan” (2017)
Biblioteca del CSR
Collocazione: Atti e Memorie XLVII pp 173-203
Link: https://www.boegan.it/wp-content/uploads/2017/05/13_-LA-FAUNA-ACQUATICA-SOTTERRANEA.pdf
Categorie: Biospeleologia
Indici: Fauna
Keyword: Fauna
La fauna sotterranea del comprensorio di sorgenti carsiche che alimentava il Lacus Timavi in epoca romana è stata oggetto di ricerche per oltre un secolo. Gli studi condotti dallo zoologo tedesco HansJürgen Stammer negli anni ‘30 del secolo scorso hanno prodotto la prima monografia sull’intera fauna dell’area. Ancora oggi le mappe di questa monografia sono di grande utilità per ricostruire le modifiche subite dal territorio e dai complessi sorgentizi. Il presente contributo sintetizza le conoscenze sino ad ora acquisite, sia in base a dati bibliografici (106 lavori riportano citazioni per l’area di studio) che inediti.
Agenda
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