Nome principale: Grotta degli Altari
Numero catasto: 1714
Numero catasto locale: 4543VG
Numero totale ingressi: 1
Data primo accatastamento: 01/01/1969
Non sono presenti informazioni
Descrizione ingresso
Numero ingresso: 1
Nome ingresso: Ingresso 1
Ingresso principale: Si
Stato ingresso: Agibile
Dimensione stimata ingresso: 0,4 x 0,8 m
Tipo ingresso: Orizzontale
Morfologia ingresso: Fessura
Pericoli all'accesso: Piena
Limitazioni: Nessuna
Accessibilità: Libera
Data di accatastamento: 27/08/2012
Targhettatura
Presenza targhetta: Si
Sigla targhetta: 1714
Data targhettatura: 01/01/2014
Gruppo targhettatura: LINDNER - Società di Studi Carsici Antonio Federico Lindner
Campagna targhettatura: 2014
Località
Comune: San Dorligo della Valle / Dolina
Area geografica: Carso Triestino
Area provinciale: Trieste
Tipo carta: 1:5.000
Carta CTRN 1:5.000: 110152 - Draga Sant’Elia
Rilevamento posizione
Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS
Tipo posizione: Aggiornamento Posizione
Tipo coordinate rilevate: Metriche RDN2008/UTM 33N
Latitudine: 5052413
Longitudine: 412274
Lat. WGS84: 45,61972078
Lon. WGS84: 13,87474441
Est RDN2008/UTM 33N: 412274
Nord RDN2008/UTM 33N: 5052413
Data esecuzione posizione: 06/07/2014
Quota ingresso (s.l.m.): 140 m
Metodo rilevamento quota: Cartografico
Carta utilizzata: 1:5.000
Affidabilità posizione: Corretto
Autori della posizione
Autore: Marco Petruzzi
Gruppo appartenenza: LINDNER - Società di Studi Carsici Antonio Federico Lindner
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 236,5 m
Dislivello positivo: 39,5 m
Profondità: 10 m
Dislivello totale: 49,5 m
Quota fondo: 130 m
Andamento cavità: Semplice orizzontale
Stato della cavità
Prosecuzioni: Prosecuzioni inaccessibili
Grotta turistica: No
Meteorologia ipogea
Non sono presenti informazioni
Danneggiamenti
Non sono presenti informazioni
Geologia
fonte: Carta geologica del Friuli Venezia Giulia alla scala 1:150.000
Litologia: Carbonati, talora con marne, stratificati
Ambiente: Depositi di piattaforma
Età: Paleocene - Eocene inf.
Formazione: | Liburnico: Vreme e Cosina |
Note geologiche
La grotta degli Altari si apre sul ciglione roccioso ad una quarantina di metri d'altezza dal torrente (140 m.s.l.m.). La galleria principale ha un andamento sinuoso inclinata di circa 15° verso il solco della Val Rosandra.
Le morfologie e i depositi alluvionali indicano che la cavità era interessata da un flusso idrico: si rilevano sulle pareti linee di corrosione che evidenziano i giunti di strato (30°/15°). I depositi alluvionali sono costituiti in prevalenza da conglomerato monogenico (calcareo) e depositi argillosi.
Strutturalmente la cavità è impostata su piani di strato che passano da 70°/15° (cunicolo iniziale) a 30°/15° (Ramo Discendente). Il ramo ascendente è strutturato principalmente su una faglia a debole rigetto (330/20°). Nella parte terminale e più elevata della grotta una faglia subverticale a direzione N-S taglia trasversalmente la galleria, sul fondo è presente un notevole accumulo di breccia di faglia.
(Tratto da "Carsogenesi della Val Rosandra" POTLECA M., 1997 – Tesi di Laurea inedita)
Non sono presenti informazioni
Vincoli
Breve descrizione del percorso d'accesso
L'imbocco della cavità, piuttosto piccolo, si apre in una bassa paretina, circa 40m sopra il Sentiero Alto del Fiume, sulla destra orografica del Torrente Rosandra; d'inverno lo si vede dal sentiero per Bottazzo, mentre nelle atre stagioni è invisibile.
Descrizione dei vani interni della cavità
In origine la cavità si presentava come un angusto cunicolo, rifugio di tassi ed altri animali, e la scoperta degli estesi ambienti interni venne effettuata dopo la rimozione di un'ostruzione argillosa.
Il malagevole tratto iniziale porta in una caverna, dalla quale si dipartono due diramazioni: quella discendente si sviluppa con una galleria di facile percorribilità, dal suolo costituito per gran parte da depositi di argilla i quali ad un certo punto chiudono il vano; l'altra è ascendente e inizialmente poco ampia, quindi le dimensioni aumentano fino ad una frana, coperta di incrostazioni calcitiche, che segna la fine della parte accessibile. La compattezza della roccia e la scarsità di concrezioni hanno lasciato inalterate le caratteristiche sezioni dovute ad un'antica circolazione idrica. Interessante è il fatto che la grotta in occasione di forti precipitazioni viene tuttora invasa dall'acqua che talvolta esce dall'ingresso per scendere fino al torrente.
La scoperta di questa grotta viene ad aggiungere nuove conoscenze sul carsismo profondo di questo versante della Val Rosandra, dove vi sono numerose cavità a sviluppo prevalentemente orizzontale, mentre in questa è notevole il dislivello negativo tra l'imbocco e la parte più interna.
Data rilievo: 14/06/1969
Tipo rilievo: Primo rilievo
Autori del rilievo
Autore: Giorgio Nicon
Gruppo appartenenza: GGCD - Gruppo Grotte Carlo Debeljak
File rilievi presenti
Tipo file rilievo: Pianta e sezione
Scarica rilievo originale
Planimetria georiferita
La georeferenziazione della planimetria della cavità è comunque da intendersi indicativa, per l'accuratezza far riferimento alla scheda rilieviBibliografia
Non sono presenti informazioni
Agenda
Non sono presenti informazioni