Nome principale: Voragine di S. Lorenzo
Nome principale sloveno: Brezidnica Jama
Numero catasto: 159
Numero catasto locale: 294VG
Numero totale ingressi: 1
Data primo accatastamento: 01/01/1969
Altri nomi
Fovea dell'Asina
Jama Oslinka
Brezdnina Jama
Oslinka jama pri Jesero
Oslinca jama
Höhle bei Jezero
Fovèa dell’Asina presso Jezero
Eselschlund
Uclinka
Brezidnica Jáma
Non sono presenti informazioni
Descrizione ingresso
Numero ingresso: 1
Nome ingresso: Ingresso 1
Ingresso principale: Si
Sigla ingresso: 159
Stato ingresso: Agibile
Dimensione stimata ingresso: 10 x 8,5 m
Tipo ingresso: Verticale
Morfologia ingresso: Voragine
Profondità pozzo d'accesso: 51 m
Pericoli all'accesso: Caduta
Limitazioni: Nessuna
Accessibilità: Libera
Data di accatastamento: 31/01/2001
Targhettatura
Presenza targhetta: Si
Sigla targhetta: 159
Data targhettatura: 15/01/2015
Gruppo targhettatura: CAT - Club Alpinistico Triestino
Campagna targhettatura: 2015
Località
Comune: San Dorligo della Valle / Dolina
Area geografica: Carso Triestino
Area provinciale: Trieste
Tipo carta: 1:5.000
Carta CTRN 1:5.000: 110151 - Grozzana
Rilevamento posizione
Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS
Tipo posizione: Aggiornamento Posizione
Tipo coordinate rilevate: Metriche RDN2008/UTM 33N
Latitudine: 5053573
Longitudine: 412413
Latitudine Gauss-Boaga: 5053595,823
Longitudine Gauss-Boaga: 2432419,312
Lat. WGS84: 45,630177405102
Lon. WGS84: 13,876318438685
Est RDN2008/UTM 33N: 412413
Nord RDN2008/UTM 33N: 5053573
Data esecuzione posizione: 15/01/2015
Quota ingresso (s.l.m.): 385 m
Metodo rilevamento quota: Cartografico
Carta utilizzata: 1:5.000
Affidabilità posizione: Corretto
Autori della posizione
Autore: Franco Gherlizza
Gruppo appartenenza: CAT - Club Alpinistico Triestino
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 278 m
Sviluppo spaziale: 350 m
Profondità: 75 m
Dislivello totale: 75 m
Quota fondo: 310 m
Andamento cavità: Semplice verticale
Stato della cavità
Grotta turistica: No
Meteorologia ipogea
Temperatura grotta (°C): 12
Data osservazione: 12/01/1902
Note meteorologia ipogea: temperatura esterna 5 - 6 °C, temperatura sul fondo 12 °C
Non sono presenti informazioni
Danneggiamenti
Non sono presenti informazioni
Geologia
fonte: Carta geologica del Friuli Venezia Giulia alla scala 1:150.000
Litologia: Carbonati, talora con marne, stratificati
Ambiente: Depositi di piattaforma
Età: Paleocene - Eocene inf.
Formazione: | Liburnico: Vreme e Cosina |
Note geologiche
Questa tipologia di cavità non è comune in questo settore del Carso triestino. Si tratta di un’imponente voragine con l’imboccatura di circa 12 m di diametro che raggiunge una profondità massima di 72,50 metri. Si apre poco sopra il fondo di una vasta dolina. E’ impostata su evidenti discontinuità (125°/80°, 150° e 360° subverticali) che assieme ai piani di strato (140°/40°) definiscono volumi unitari metrici lungo le pareti del pozzo. Alla sua base, il fondo è costituito da un ripido cono detritico, formato da clasti calcari di pezzatura eterogenea (provenienti perlopiù dal distacco delle pareti), che digrada verso sud in una spaziosa caverna dal suolo argilloso. Verso nord si dirama una bassa e larga galleria che dopo una trentina di metri risulta ostruita da crolli.
La genesi è imputabile ad un pozzo cascata facente parte di un sistema ipogeo molto più vasto, da mettere in relazione alle vicine doline di crollo.
(Tratto da "Carsogenesi della Val Rosandra" POTLECA M., 1997 – Tesi di Laurea inedita)
Biologia
Note biologia
Nella fascia più superficiale della voragine (fino a circa 5 metri di profondità) sono presenti vari alberi e arbusti (tiglio, carpino nero, orniello, roverella, nocciolo, acero campestre, sanguinella, biancospino, bagolaro e cerro). In questa fascia si trova anche la falsa ortica (Lamium orvala), accompagnata da piante come primula, bucaneve, erba trinità, silvia dei boschi, geranio di San Roberto (Geranium robertianum), lattuga di muro (Mycelis muralis) e, in tarda stagione, ciclamino (Cyclamen purpurascens).
Nella fascia sottostante, tra i 5 e i 12 metri di profondità, si insedia il polipodio sottile (Polypodium interjectum), che prospera su rocce e terrazzi, soprattutto sui versanti esposti a sud e sud-ovest. Questa felce, comune in molte cavità del Carso triestino, cresce rigogliosa in quest'area. Accanto al polipodio si trovano altre felci come l’erba rugginina (Asplenium trichomanes) e piante più rare, come la primula, silvia dei boschi, erba trinità, lattuga di muro e ciclamino. La falsa ortica domina, in particolare lungo il versante orientale, formando un'associazione vegetale tipica, il lamieto (Lamietum), arricchito dalla presenza di silvia dei boschi.
In ambienti frequentati, il lamieto può essere contaminato da specie ruderali come ortica e parietaria, ma qui rimane incontaminato, donando un carattere di autenticità alla cavità. Verso il limite inferiore del lamieto compaiono le prime stazioni di lingua di cervo (Asplenium scolopendrium), una felce che un tempo era molto diffusa nelle voragini del Carso, ma oggi è in declino a causa dei cambiamenti climatici.
A profondità maggiori, tra i 12 e i 30 metri, si estende la fascia "suboscura", inizialmente ancora dominata dal lamieto e dalla lingua cervina, che qui cresce in nastri lucenti. Questa felce, di distribuzione circumboreale, prospera in ambienti con umidità moderata e su suoli mesotrofici.
Alla fine della fascia suboscura, le pareti sono ricoperte da muschi e epatiche, con la lingua cervina e l'erba rugginina in declino. Sopra i 30 metri di profondità si entra nella fascia "oscura", dove la mancanza di luce impedisce la crescita delle piante superiori. Le pareti sono ricoperte da patine di alghe e cianobatteri, che colonizzano le rocce in queste condizioni estreme
Aspetti culturali
bellico
Note culturali
Il 5 dicembre 1947 la squadra recupero infoibati rinvenne sul fondo del pozzo due corpi smembrati appartenenti ad un civile ed un militare. In quell'occasione sulla china detritica venne segnalata una notevole quantità di proiettili di vario calibro che vennero tratti in superficie successivamente dai "rastrellatori" fatti esplodere nella vicina caverna Bac
Vincoli
Vincolo paesaggistico: Segnalata alla Regione per futura tutela
Breve descrizione del percorso d'accesso
Il vasto ingresso della cavità si apre poco sopra il fondo di un'enorme dolina circondata da fitte pinete.
Descrizione dei vani interni della cavità
Questa imponente voragine ricorda, nelle dimensioni del pozzo e nel grande cono detritico, il più famoso baratro iniziale della Grotta Noè di Aurisina (23/90VG).
Si scende lungo una parete formata da placche inclinate a 75°, interrotte da piccoli ripiani terrosi e solcate da lunghe fratture; negli ultimi metri la roccia rientra bruscamente e si giunge sul ripidissimo fianco di un cono detritico che digrada in una spaziosa caverna dal suolo argilloso, dove è evidente che nei periodi di intense precipitazioni l'acqua ristagna e viene smaltita lentamente da piccole fessure. Una larga e bassa galleria si dirama verso Nord, e vi si possono ammirare alcuni gruppi stalagmitici e piccole colonne; dopo una breve discesa essa viene chiusa da antiche frane.
Durante l'ultima guerra venne gettata nella voragine una grande quantità di materiali esplosivi, in seguito recuperati con un lungo e pericoloso lavoro dal Gruppo Rastrellatori.
NOTA Segnalata presenza di rifiutiCGEB - SAS 2021Si è provveduto ad eseguire un rilievo più accurato che include diversi rami laterali che sono stati aperti con lavori di allargamento da vari gruppi speleologici in anni diversi.Giunti nella caverna principale si può visitare sul lato destro un ramo in salita che alla fine si biforca in un cunicolo ascendente e in una cavernetta, mentre sul lato sinistro si sviluppano quattro rami distinti, uno dei quali si ricollega tramite un ripido scivolo concrezionato in salita e un foro con la base del pozzo d’accesso. Un altro ramo ben concrezionato è stato aperto nel 2021 scavando tra i massi di frana sul lato S della base del pozzo d’accesso. Esso si sviluppa prevalentemente verso ovest con un cunicolo discendente. Tutto questo ramo, pur presentando qualche saltino, non necessita di attrezzi.Si rende noto inoltre che la CGEB per facilitare la discesa del pozzo d’accesso ha predisposto tre fittoni resinati per facilitare la calata a partire dal punto più basso dell’ingresso.
Data rilievo: 06/11/2021
Tipo rilievo: Revisione rilievo
Precisione rilievo: 6
Autori del rilievo
Autore: Umberto Mikolic
Gruppo appartenenza: CGEB - Commissione Grotte Eugenio Boegan
Autore: Francesco Serdino
Gruppo appartenenza: SAS - Società Adriatica di Speleologia
File rilievi presenti
Tipo file rilievo: Sezione
Scala rilievo: 1:200
Tipo file rilievo: Pianta
Scala rilievo: 1:200
Scarica rilievo originale
Data rilievo: 22/03/1966
Tipo rilievo: Aggiornamento rilievo
Autori del rilievo
Autore: Elio Padovan
Gruppo appartenenza: CGEB - Commissione Grotte Eugenio Boegan
Autore: Dario Marini
Gruppo appartenenza: CGEB - Commissione Grotte Eugenio Boegan
File rilievi presenti
Tipo file rilievo: Pianta e sezione
Scarica rilievo originale
Data rilievo: 12/01/1902
Tipo rilievo: Primo rilievo
Autori del rilievo
Autore: Agostino Bastiansich
Gruppo appartenenza: CTT - Club Touristi Triestini
File rilievi presenti
Tipo file rilievo: Pianta e sezione
Scala rilievo: 1:500
Note rilievo: Ad accompagnare A. Bastiansich durante il rilievo c'erano anche Floreani e Konviczka anche loro soci del Club Touristi Triestini
Scarica rilievo originale
Data rilievo: 06/11/2021
Precisione rilievo: 6
Autori del rilievo
Autore: Umberto Mikolic
Gruppo appartenenza: CGEB - Commissione Grotte Eugenio Boegan
Autore: Francesco Serdino
Gruppo appartenenza: SAS - Società Adriatica di Speleologia
Poligonale
Scarica file
Libretto
Scarica filePlanimetria georiferita
La georeferenziazione della planimetria della cavità è comunque da intendersi indicativa, per l'accuratezza far riferimento alla scheda rilieviBibliografia
Franco Gherlizza
Club Alpinistico Triestino (2019)
Biblioteca del CSR
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Keyword: Archeologia
Posizione grotta, scavi e ritrovamenti archeologici.
xkedomani
Youtube (2021)
Link: https://www.youtube.com/watch?v=k2exm4xc170
Categorie: Documentazione speleologica
Indici: Cinematografia e filmati
Keyword: video, filmato
Esplorazione della grotta
Michele Potleca
Università degli studi di Trieste (1997)
Biblioteca del CSR
Collocazione: Tesi di laurea inedita in Geografia Fisica, relatore: F. Cucchi, pp. 137.
Categorie: Geospeleologia e carsismo
Indici: Depositi sotterranei, riempimenti, speleotemi, Geologia e pedologia, Geomorfologia e speleogenesi, Idrologia
Tesi di laurea inedita in Geografia Fisica.
Lo studio geomorfologico e strutturale epigeo e ipogeo propone in una visione spazio - temporale un modello carsogenetico, compatibile con gli elementi morfologici, strutturali e sedimentologici dell'area e delle sue cavità.
Dario Marini
Gruppo Speleologico Flondar (2010)
Categorie: Antropospeleologia, Documentazione speleologica, Speleologia tecnica
Indici: Guide e narrativa, Storia della speleologia, Topografia e rilievo
Elio Polli
Commissione Grotte "E. Boegan" (2006)
Collocazione: in "Progressione" n. 53
Link: https://www.boegan.it/2006/04/aspetti-botanici-voragine-di-san-lorenzo/
Categorie: Biospeleologia
Indici: Botanica
Agenda
Non sono presenti informazioni
Altri files
Nome file: 159_poli_06112021.KML
Descrizione file: Poligonale con splay relativa la rilievo del 06/11/2021
Relativo a: Poligonali