Nome principale: Ciastita Jama
Numero catasto: 155
Numero catasto locale: 21FR
Numero totale ingressi: 2
Data primo accatastamento: 01/01/1969
Altri nomi
Grotta Sacra
Non sono presenti informazioni
Descrizione ingresso
Numero ingresso: 2
Nome ingresso: Ingresso 2
Ingresso principale: Si
Stato ingresso: Agibile
Note per Stato ingresso: per accedervi é necessario strisciare
Dimensione stimata ingresso: 5 x 5 m
Tipo ingresso: Orizzontale
Morfologia ingresso: Galleria
Pericoli all'accesso: Nessuno
Limitazioni: Nessuna
Accessibilità: Libera
Data di accatastamento: 06/08/2012
Targhettatura
Presenza targhetta: Si
Sigla targhetta: 155A
Data targhettatura: 01/01/2012
Gruppo targhettatura: FJ - Associazione Speleologica Forum Julii Speleo
Campagna targhettatura: 2012
Località
Comune: San Pietro al Natisone
Area geografica: Prealpi Giulie
Area provinciale: Udine
Tipo carta: 1:5.000
Carta CTRN 1:5.000: 067074 - Crostù
Rilevamento posizione
Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS
Tipo posizione: Aggiornamento Posizione
Tipo coordinate rilevate: Metriche Gauss-Boaga - Fuso Est
Latitudine: 5109750
Longitudine: 2404560
Lat. WGS84: 46,1313462
Lon. WGS84: 13,5055396
Est RDN2008/UTM 33N: 384555,09
Nord RDN2008/UTM 33N: 5109726,671
Data esecuzione posizione: 25/01/2008
Quota ingresso (s.l.m.): 170 m
Metodo rilevamento quota: Cartografico
Carta utilizzata: 1:5.000
Affidabilità posizione: Corretto
Autori della posizione
Autore: Fabrizio Bosco
Gruppo appartenenza: VALLI - Gruppo Speleologico Valli del Natisone
Descrizione ingresso
Numero ingresso: 1
Nome ingresso: Ingresso 1
Ingresso principale: No
Stato ingresso: Parzialmente ostruito
Dimensione stimata ingresso: 5 x 1 m
Tipo ingresso: Orizzontale
Morfologia ingresso: Galleria
Pericoli all'accesso: Nessuno
Limitazioni: Nessuna
Accessibilità: Libera
Data di accatastamento: 06/08/2012
Targhettatura
Presenza targhetta: Si
Sigla targhetta: 155
Data targhettatura: 01/01/2012
Gruppo targhettatura: FJ - Associazione Speleologica Forum Julii Speleo
Campagna targhettatura: 2012
Località
Comune: San Pietro al Natisone
Area geografica: Prealpi Giulie
Area provinciale: Udine
Tipo carta: 1:5.000
Carta CTRN 1:5.000: 067074 - Crostù
Rilevamento posizione
Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS
Tipo posizione: Aggiornamento Posizione
Tipo coordinate rilevate: Metriche Gauss-Boaga - Fuso Est
Latitudine: 5109744
Longitudine: 2404586
Lat. WGS84: 46,13129662
Lon. WGS84: 13,50587751
Est RDN2008/UTM 33N: 384581,09
Nord RDN2008/UTM 33N: 5109720,671
Data esecuzione posizione: 25/01/2008
Quota ingresso (s.l.m.): 167 m
Metodo rilevamento quota: Cartografico
Carta utilizzata: 1:5.000
Affidabilità posizione: Corretto
Autori della posizione
Autore: Fabrizio Bosco
Gruppo appartenenza: VALLI - Gruppo Speleologico Valli del Natisone
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 197 m
Sviluppo spaziale: 235 m
Dislivello positivo: 13 m
Profondità: 4 m
Dislivello totale: 17 m
Quota fondo: 163 m
Andamento cavità: Tratti verticali e orizzontali alternati
Stato della cavità
Esplorazione in corso: No
Prosecuzioni: Presenza di prosecuzioni non accessibili
Grotta turistica: No
Presenza d'acqua
corsi acqua interni
Tracciamenti
Tracciamenti: Si
La prova eseguita con i traccianti, ha determinato che il flusso idrico che interessa i due rami, è costituito dallo stesso ruscello.Note idrogeologia
Meteorologia ipogea
Non sono presenti informazioni
Danneggiamenti
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Geologia
fonte: Carta geologica del Friuli Venezia Giulia alla scala 1:150.000
Ingresso 1
Ambiente: Alluvionale
Età: Pleistocene sup.
Formazione: |
Ingresso 2
Ambiente: Alluvionale
Età: Pleistocene sup.
Formazione: |
Litologia
Conglomerato
Conglomerato
Depositi
fango
Concrezioni: Si
La grotta si sviluppa interamente in conglomerato di età eocenica.Note geologiche
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Note culturali
FOLKLORE: Secondo la leggenda la Ciastita Jama è una delle grotte abitate dalle Krivapete, donne selvagge con le gambe corte e i piedi storti, dalle sembianze di rana, che vivevano nelle grotte delle valli del Natisone.
Vincoli
Vincolo paesaggistico: Segnalata alla Regione per futura tutela
Nome ramo: Superiore
Numero ramo:
Descrizione ramo:
Ramo attivo: No
Pozzo/risalita/scivolo
Tipo | Dislivello | Nome |
---|---|---|
Pozzo | 7,7 m | |
Risalita | 7,6 m | |
Risalita | 7 m |
Nome ramo: Inferiore
Numero ramo:
Descrizione ramo:
Ramo attivo: No
Pozzo/risalita/scivolo
Tipo | Dislivello | Nome |
---|---|---|
Risalita | 4 m | |
Pozzo | 8,5 m | |
Risalita | 5 m |
Breve descrizione del percorso d'accesso
Dall'ultima casa di Clenia, dirigersi a NE sino a raggiungere l'ampio letto del torrente Alberane . Guadando il torrente, sul versante opposto (sinistra orografica) si trova la traccia di un affluente temporaneo che solo raramente apporta acqua. Seguirlo verso la sorgente sino ad arrivare a contatto di una verticale prete rocciosa. Alla base di questa, poco distanti l'uno dall'altro, si aprono i due ingressi della cavità.
Nota: ai due ingressi corrispondevano due diversi numeri del catasto storico e cioè 21FR per l'Ingresso Basso e 22FR per l'Ingresso Alto. Quest'ultimo numero è stato eliminato.
Descrizione dei vani interni della cavità
IL RAMO SUPERIORE:
Entrando dal basso ingresso del ramo superiore si intercetta un ampio pozzo profondo 7,7 m, sormontato da un camino cieco alto 7,6 m.
Alla base del pozzo in direzione Sud, si apre un basso passaggio che mette in comunicazione i due rami.
Per accedere, da questo punto, al ramo inferiore si è costretti a strisciare nell'acqua del ruscello che percorre la maggior parte di questo ramo basso. Nei periodi di massima piovosità, l'acqua penetra alla base del pozzo riempiendola completamente.
Rimanendo sopra il pozzo e percorrendolo, per parte del suo perimetro, in direzione Est, si incontra la prosecuzione del ramo superiore. Questo,inizialmente risulta largo oltre 2 metri, ma basso, in alcuni punti, una cinquantina di centimetri. Dopo una strettoia a gomito, si incontra una sala di crollo, dove si riesce finalmente, a riacquistare la posizione eretta.
La base della sala risulta ricoperta da materiale lapideo minuto e argilla.
Al termine della sala, in direzione Est, scende uno stretto cunicolo che, inizialmente ricoperto da sedimenti sabbiosi, termina con un profondo laghetto. Pochi metri più avanti,il ramo termina con un camino concrezionato, da cui scende un notevole stillicidio. Il camino risulta inizialmente ampio, sino a 5 m d'altezza, dove si trovano due nicchie laterali opposte. Poi stringe sempre di più, diventando impraticabile. Alla base del camino, scende uno stretto cunicolo che termina con un profondo laghetto d'acqua limpida entro il quale si intravedono grossi massi di crollo. Ritornati alla sala, si incontra sul lato E, una bassa prosecuzione che dopo pochi metri si ricongiunge tramite una finestra all'inizio della sala.
Sotto questa congiunzione, dopo un saltino di due metri, si trova una stanzetta da cui parte, in direzione Sud, uno stretto ramo che risultava parzialmente ostruito da un masso di una settantina di centimetri di diametro. Da qui si può accedere ai rami attivi. Oltrepassata la prima strettoia si incontra l'acqua: questa filtra abbondantemente tra gli stati rocciosi da NW (ingresso della grotta ) e si dirige verso E seguendo un percorso diametralmente opposto a quello del ruscello che percorre il ramo inferiore, facendo così pensare erroneamente all'esistenza di due corsi d'acqua distinti.
Continuando la progressione, la galleria dopo pochi metri si divide in due rami paralleli che si congiungono alla fine attraverso una bassa finestra.
Seguendo il corso del torrente, si è costretti a strisciare per un paio di metri nell'acqua tenendo la testa di lato per riuscire a respirare. Subito dopo, la volta si alza ed è sormontata da una stretta fessura di dimensioni impraticabili. L'acqua raggiunge un metro di profondità.
Alla fine si incontra una stanzetta semi circolare completamente allagata con la volta a cupola. Da questa verso N si apre il pertugio che mette in comunicazione con il ramo parallelo. L'acqua invece penetra con un sifone in una stretta fenditura nella roccia in direzione S.
IL RAMO INFERIORE:
L'ingresso risulta ampio. Una galleria scende con discreta pendenza compiendo dopo una decina di metri una curva a gomito. Dopo altrettanti metri, si incontra il ruscello che scompare in una fessura impraticabile in direzione N.
Poco più avanti, la volta si abbassa sino a 50 centimetri dall'acqua. La galleria ora risulta completamente allagata.
Dall'ingresso a questo punto,la base della grotta è interamente occupata da argilla impregnata d'acqua, costellata da numerosi piccole zone di assorbimento. Non c'è traccia di materiale detritico. Nella prosecuzione, per una decina di metri tocca nuotare in un'acqua profonda al massimo un metro. Si giunge così ad un enorme masso sormontato da due stretti camini. Qui la volta si alza nuovamente. Proseguendo, si incontra nell'acqua, la bassa finestra che comunica con la base del pozzo del ramo superiore.
Un quindicina di metri più avanti si trova la sorgente che fuoriesce da una larga ma bassa e non percorribile fessura. Subito dopo si incontra una parete verticale di 4 metri. L'arrampicata è resa impossibile dalla friabilità della roccia. Eseguita in artificaile la risalita, si incontrano grossi massi di crollo, sotto i quali si sviluppa un basso percorso che termina in direzione Est con una fessura impraticabile. In questo punto, si sente molto bene il rumore dello scorrere dell'acqua proveniente probabilmente da zone sottostanti, per noi non raggiungibili. Il ramo procede in salita con discreta pendenza. Al suo termine, a contatto con la parete W si apre un piccolo ingresso semi circolare di un pozzo. Dopo pochi metri di discesa, diventa una stretta fessura. Sulla verticale, scende allargandosi e terminando in una stanzetta dalla base ricoperta da massi. In direzione N si trova una piccola fessura larga pochi centimetri. Proseguendo invece in orizzontale, si incontra un altro breve ramo sormontato da un altro rametto raggiungibile con una arrampicata di 5 metri. Entrambe presentano alcune fessure di dimensioni non transitabili. La grotta si sviluppa interamente in conglomerato di età eocenica.
Data rilievo: 25/05/2008
Tipo rilievo: Aggiornamento rilievo
Autori del rilievo
Autore: Fabrizio Bosco
Gruppo appartenenza: VALLI - Gruppo Speleologico Valli del Natisone
Autore: Umberto Aviani
Gruppo appartenenza: FJ - Associazione Speleologica Forum Julii Speleo
Autore: Ugo Stocker
Gruppo appartenenza: LINDNER - Società di Studi Carsici Antonio Federico Lindner
Autore: Antonella Miani
Gruppo appartenenza: LINDNER - Società di Studi Carsici Antonio Federico Lindner
File rilievi presenti
Tipo file rilievo: Pianta
Tipo file rilievo: Sezione
Tipo file rilievo: Pianta e sezione
Note rilievo: rilievi 3d vista dall'alto
Scarica rilievo originale
Tipo rilievo: Primo rilievo
Autori del rilievo
Autore: Non specificato
Gruppo appartenenza: CSIF - Circolo Speleologico Idrologico Friulano
File rilievi presenti
Tipo file rilievo: Pianta e sezione
Scarica rilievo originale
Planimetria georiferita
La georeferenziazione della planimetria della cavità è comunque da intendersi indicativa, per l'accuratezza far riferimento alla scheda rilieviBibliografia
Franco Gherlizza, Lino Monaco
Club Alpinistico Triestino (2016)
Biblioteca del CSR
Collocazione: Grotte e leggende del Friuli Venezia Giulia
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Leggende, folklore, culto
Keyword: Krivapete, streghe, boscaiolo
Storia delle Krivapete e di un giovane boscaiolo.
Andrea Mocchiutti e Adalberto D'Andrea
Circolo Speleologico e Idrologico Friulano - Udine, Provincia di Udine - Assessorato all'Ambiente (1997)
Biblioteca del CSR
Collocazione: In "Il fenomeno carsico delle Valli del Natisone". Mem. Ist. Spel., s. II, IX, 1997, pp. 135-140.
Categorie: Geospeleologia e carsismo
Indici: Aree carsiche
Keyword: carsismo, geologia, geomorfologia
vengono descritte le caratteristiche morfologiche ed idrogeologiche delle più importanti cavità della valle del torrente Alberone, con particolare riferimento alla grotta La Mitica di recente scoperta
Guidi P. (a cura di)
Circolo Speleologico e Idrologico Friulano, Provincia di Udine (1997)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Nel capitolo "Antropospeleologia", uno specifico paragrafo, a cura di Muscio, viene riservato alla discussione dei dati bibliografici disponibili in letteratura in merito alle ricerche speleologiche in cavità del Friuli associate ad evidenze di tipo paletnologico e/o paleontologico. I titoli recensiti vengono forniti secondo un elenco analitico per autore, composto di 194 voci in totale, che riprende e aggiorna il precedente lavoro bibliografico redatto da Guidi (1973). Di ciascuna voce bibliografica vengono forniti: brevi indicazioni sulle evidenze (paletnologiche e/o paleontologiche) più significative emerse, note riassuntive dei principali argomenti trattati, indicazione degli specifici contesti in grotta menzionati, citati secondo il numero identificativo del Catasto Grotte del Friuli (sigla Fr).
Maddaleni P.
Museo Friulano di Storia Naturale (2017)
Collocazione: Gortania. Geologia, Paleontologia, Paletnologia, 38: 85-120, Udine
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Nel contributo viene offerta una prima revisione sistematica dei dati disponibili per le circa 50 principali cavità di interesse paleontologico e paletnologico attestate in Friuli. Alla ricchezza dei siti (grotte e ripari) presenti in tale comparto territoriale contraddistinto da una peculiare conformazione geologica, si associa una disomogenea e talora lacunosa disponibilità di dati, a volte inediti e spesso giunti a noi privi dei necessari riferimenti contestuali oltre che di datazioni radiometriche, in quanto frutto di ricerche datate, svoltesi a partire dalla fine dell’Ottocento-primi del Novecento. Se nella maggior parte dei casi l’inquadramento crono-culturale dei siti può oggi basarsi solo sull’analisi tipologica dei materiali a noi giunti (ceramica, industria litica in primis), casi-studio di particolare interesse sono rappresentati dal Riparo di Biarzo, Grotta di Cladrecis e alcune cavità dell’Altopiano di Pradis (Grotta del Clusantin, Grotta del Rio Secco) oggetto in anni recenti di scavi sistematici e studi post-scavo multidisciplinari. Nel contributo l’avvio della revisione della bibliografia e dell’analisi delle collezioni di materiali conservati presso diversi Istituzioni (Museo Friulano di Storia Naturale e Circolo Speleologico e Idrologico Friulano) viene inteso quale primo passo di progetto di più ampia portata focalizzato sullo studio delle grotte in Friuli che dovrà necessariamente prevedere anche la programmazione di nuove ricerche sul territorio. Nella parte conclusiva del lavoro viene fornito anche un elenco delle cavità che hanno restituito solo reperti faunistici olocenici.
Trinco G.
Società Alpina Friulana (1912)
Collocazione: In: Guida del Friuli, IV. Guida delle Prealpi Giulie, 654-688, Udine
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Tra le varie grotte e voragini citate in questo capitolo della "Guida",in più casi corredate dall'illustrazione dei rilievi e da rimandi bibliografici, maggiore attenzione viene rivolta alla Velika Jama e alla Ta Pot Figouzo Jama, qui citata (p. 669) per la prima volta. Oltre alla menzione delle leggende popolari connesse ai mitologici antichi abitatori delle cavità, nel solo caso della Velika Jama l'A. richiama brevemente anche i risultati delle indagini di scavo ivi effettuate.
Agenda
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