Nome principale: Grotta ad E di S. Martino del Carso
Numero catasto: 1166
Numero catasto locale: 4253VG
Numero totale ingressi: 1
Data primo accatastamento: 01/01/1969
Altri nomi
Grotta due Piani
Non sono presenti informazioni
Descrizione ingresso
Numero ingresso: 1
Nome ingresso: Ingresso 1
Ingresso principale: Si
Stato ingresso: Agibile
Dimensione stimata ingresso: 10 x 8 m
Tipo ingresso: Verticale
Morfologia ingresso: Pozzo
Profondità pozzo d'accesso: 7,5 m
Limitazioni: Nessuna
Accessibilità: Libera
Data di accatastamento: 21/07/2011
Targhettatura
Presenza targhetta: Si
Sigla targhetta: 1166
Data targhettatura: 01/01/2011
Gruppo targhettatura: GS BERT. - Gruppo Speleologico Bertarelli
Campagna targhettatura: 2011
Località
Comune: Sagrado
Area geografica: Carso Goriziano
Area provinciale: Gorizia
Tipo carta: 1:5.000
Carta CTRN 1:5.000: 088111 - San Michele del Carso
Rilevamento posizione
Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS
Tipo posizione: Aggiornamento Posizione
Tipo coordinate rilevate: Metriche RDN2008/UTM 33N
Latitudine: 5081124
Longitudine: 386907
Lat. WGS84: 45,874390168139
Lon. WGS84: 13,542749313951
Est RDN2008/UTM 33N: 386907
Nord RDN2008/UTM 33N: 5081124
Data esecuzione posizione: 13/03/2011
Quota ingresso (s.l.m.): 162 m
Metodo rilevamento quota: Cartografico
Carta utilizzata: 1:5.000
Affidabilità posizione: Corretto
Autori della posizione
Autore: Walter Turus
Gruppo appartenenza: GS BERT. - Gruppo Speleologico Bertarelli
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 113,6 m
Profondità: 27,2 m
Dislivello totale: 27,2 m
Quota fondo: 134,8 m
Andamento cavità: Tratti verticali e orizzontali alternati
Stato della cavità
Grotta turistica: No
Meteorologia ipogea
Temperatura grotta (°C): 12,4
Data osservazione: 15/04/2021
Note meteorologia ipogea: Temperatura minima registrata nella galleria bassa (punto 5 dell'articolo Cancian et al., 2023) nel periodo di monitoraggio marzo 2021-marzo 2022.
Per approfondimenti vedi articolo in bibliografia (Cancian et al., 2023)
Temperatura grotta (°C): 12,8
Data osservazione: 15/08/2021
Note meteorologia ipogea: Temperatura massima registrata nella galleria bassa (punto 5 dell'articolo Cancian et al., 2023) nel periodo di monitoraggio marzo 2021-marzo 2022.
Per approfondimenti vedi articolo in bibliografia (Cancian et al., 2023)
Campo note
Non sono presenti informazioni
Danneggiamenti
Non sono presenti informazioni
Geologia
fonte: Carta geologica del Friuli Venezia Giulia alla scala 1:150.000
Litologia: Carbonati massivi
Ambiente: Depositi di piattaforma aperta
Età: Cretaceo sup.- Paleocene sup.
Formazione: | Calcareniti del Molassa Fm. dei Calcari del Carso triestino p.p Calcari di Monte San Michele |
Non sono presenti informazioni
Vincoli
Nome ramo: Principale
Numero ramo:
Descrizione ramo:
Ramo attivo: No
Pozzo/risalita/scivolo
Tipo | Dislivello | Nome |
---|---|---|
Pozzo | 7 m |
Breve descrizione del percorso d'accesso
La cavità si apre in una zona pianeggiante ad Est di San Martino del Carso, qualche decina di metri a Sud della strada che unisce questo paese con Cotici inferiore.
Descrizione dei vani interni della cavità
La cavità inizia con un ampio pozzo, profondo 8,5m, sul fondo del quale sono presenti numerosi massi. Sempre sul fondo, un passaggio basso porta ad un'ampia galleria, caratterizzata da concrezionamenti e da massi di crollo. Dopo circa 25m, la volta si abbassa, e la galleria piega di circa 90°, cominciando a scendere leggermente. Da qui la grotta è meno concrezionata e presenta notevoli riempimenti di terra rossa.
Nel primo tratto della galleria, un pozzo di circa 6m, concrezionato, porta ad una galleria sottostante, dove il concrezionamento è scarso e si ritrovano i riempimenti di terra rossa. Sono presenti tracce di antichi scorrimenti idrici e si può notare anche un tipico "canale di volta".
Nella galleria inferiore, una ventina di anni fa sono stati eseguiti scavi a scopo di ricerche archeologiche. Studiando i depositi di riempimento, lungo la sezione di questi scavi sono state notate delle intercalazioni irregolari e delle piccole inclusioni di materiali fosfatici. Alcuni campioni sono stati studiati mediante la difrattometria a raggi x, che ha permesso di identificare quattro minerali piuttosto rari: brushite, idrossiapatite, taranakite e francoanellite. I più rari sono soprattutto gli ultimi due che, finora, non erano mai stati segnalati nelle grotte del Carso. Per quanto riguarda la francoanellite, questa è addirittura la terza segnalazione al mondo.
Sotto al pozzo d'accesso parte un breve ramo discendente, concrezionato, dal fondo coperto da detriti di varie dimensioni. Sotto al detrito è visibile uno strato di concrezione.
Data rilievo: 09/04/1994
Tipo rilievo: Aggiornamento rilievo
Autori del rilievo
Autore: Maurizio Comar
Gruppo appartenenza: LINDNER - Società di Studi Carsici Antonio Federico Lindner
Autore: A. Mirifico
Gruppo appartenenza: LINDNER - Società di Studi Carsici Antonio Federico Lindner
File rilievi presenti
Tipo file rilievo: Pianta e sezione
Scarica rilievo originale
Data rilievo: 22/04/1983
Tipo rilievo: Aggiornamento rilievo
Autori del rilievo
Autore: Graziano Cancian
Gruppo appartenenza: CRC SEPP. - Centro Ricerche Carsiche Carlo Seppenhofer
Scarica rilievo originaleData rilievo: 02/06/1962
Tipo rilievo: Primo rilievo
Autori del rilievo
Autore: Edi Canu
Gruppo appartenenza: PRIVATO - Nessun gruppo di appartenenza
Scarica rilievo originalePlanimetria georiferita
La georeferenziazione della planimetria della cavità è comunque da intendersi indicativa, per l'accuratezza far riferimento alla scheda rilieviBibliografia
Graziano Cancian, Francesco Princivalle
Società di Studi Carsici "A.F. Lindner" (1994)
Biblioteca Civico Museo di storia Naturale di Trieste
Collocazione: Studi e Ricerche, numero unico, 1994, Società di Studi Carsici "Lindner", pp. 28-35, Tip. Savorgnan Monfalcone.
Categorie: Geospeleologia e carsismo
Indici: Depositi sotterranei, riempimenti, speleotemi
Keyword: grotta Due Piani, grotta ad Est di San Martino, Carso Goriziano, allofanite, allofane, minerali di grotta
L'allofanite (o allofane) è stata identificata lungo uno scavo presente nella galleria inferiore, che si approfondisce in un riempimento argilloso con guano, fosfati e gesso. Si presenta sotto forma di sottili incrostazioni biancastre, molto tenere e fragili quando sono asciutte. I tracciati diffrattometrici a raggi X, su otto campioni hanno mostrato sempre un unico riflesso attorno a 3,35 A. Dal punto di vista chimico, l'allofane è costituita da silice, allumina e acqua. Nella grotta Due Piani, la sua genesi è dovuta all'azione di soluzioni acide, derivate dalla decomposizione del guano, sul riempimento argilloso.
L'analisi chimica ha dato questo risultato: SiO2 27,8%, Al2O3 26,3 %, Fe2O 3 0,2 %, CaO 4,4%, Na2O 0,1%, K2O 0,3%, P2O5 3,3%, L.O.I. (perdita al fuoco) 37,6%
Graziano Cancian, Francesco Princivalle
Museo delle Scienze, Trento (1997)
Collocazione: Studi Trentini di Scienze Naturali - Acta Geologica, v. 71 (1994), pp. 79-90, Trento 1997, ISSN 0392-0534
Categorie: Geospeleologia e carsismo
Indici: Depositi sotterranei, riempimenti, speleotemi
Keyword: Grotta Due Piani, Grotta Est di San Martino, Carso Goriziano, depositi di riempimento, mineralogia, Quaternario, taranakite, gesso, allofane, todorokite, gibbsite, minerali delle argille, minerali di grotta
In uno scavo, profondo alcuni metri, nella galleria inferiore, sono stati identificati questi minerali: taranakite, gesso, allofane, todorokite, gibbsite e minerali delle argille. Sono stati trovati anche diversi minuscoli frammenti di vegetali, di insetti e ossa di piccoli animali che permettono, tra l'altro, di attribuire questo deposito all'Olocene. Tra i minerali argillosi, l'illite è il più abbondante, seguito da clorite e caolinite. La smectite, invece, è assente. Sono state eseguite ricerche anche nel fondo della galleria superiore, in un piccolo scavo preesistente. Si è visto, così, che questi sedimenti sono diversi dai precedenti, infatti, qui sono state trovate anche delle intercalazioni di sabbie quarzose e la caolinite è il secondo fillosilicato, con percentuali che arrivano al 35%.. La smectite, inoltre, è presente. In definitiva sembra che i sedimenti delle due gallerie abbiano età diverse e stranamente i più giovani sembrano quelli della galleria inferiore.
Graziano Cancian, Francesco Princivalle
U.I.S. - Unione Internazionale di Speleologia (1989)
Collocazione: International Journal of Speleology 18 3-4 (1989), pp. 111-115
Link: https://digitalcommons.usf.edu/cgi/viewcontent.cgi?article=1380&context=ijs
Categorie: Geospeleologia e carsismo
Indici: Depositi sotterranei, riempimenti, speleotemi
Keyword: Mineralogia
Rinvenimento di francoanellite - H6(K,Na)3(AI,Fe)5(P04)s * 13H2O in questa cavità.
Graziano Cancian, Damiano Cancian, Stefano Rejc
ZRC SAZU (Obvezni izvod spletne publikacije) (2023)
Collocazione: Acta Carsologica / Karsoslovni Zbornik Vol. 52 No. 1 (2023)
Link: https://doi.org/10.3986/ac.v52i1.10719
Categorie: Geospeleologia e carsismo
Indici: Meteorologia ipogea, Geomorfologia e speleogenesi
È stato effettuato un monitoraggio della durata di 13 mesi in due grotte che si aprono nel settore nord-occidentale del Carso Classico (Carso goriziano): Antro Casali Neri e Grotta Due Piani. In entrambi la radioattività ß+γ, il radon e la CO2 hanno un andamento stagionale, con massimi in estate e minimi in inverno, anche se il loro andamento è un po' diverso, a causa delle diverse condizioni morfologiche e termiche. Gli aumenti iniziano quando la temperatura esterna diventa superiore a quella della grotta e viceversa, la diminuzione si registra quando la temperatura esterna è inferiore alla temperatura della grotta. Le variazioni giornaliere più modeste del radon sono invece evidenti quando la sua concentrazione è bassa. A volte sono legati a variazioni meteorologiche o ai ritmi giorno/notte, ma, in altri casi, non hanno cause chiaramente identificabili. Nella grotta di Casali Neri l'attività massima del radon è stata di 50161 Bq/m3, mentre la concentrazione di CO2 è uscita fuori scala dallo strumento (> 9999 ppm) solo nei primi giorni di agosto 2021. Anche in questa grotta è stato registrato il valore più alto di radioattività con 0,85 μSv /h (media di 8 minuti di registrazione), con picchi fino a 1,05 μSv/h. Nella grotta Due Piani, invece, l'attività del radon è stata più bassa, con un massimo di 22138 Bq/m3, tuttavia i valori di CO2 sono andati fuori scala da luglio ai primi giorni di ottobre 2021. In entrambi i casi, nella Nei mesi caldi, il radon e la CO2 sembrano provenire principalmente dalla roccia fratturata della zona epicarstica. Ulteriori accumuli potranno poi formarsi nei punti scarsamente ventilati. Le ricerche, inoltre, hanno dimostrato che elevate concentrazioni di questi due gas non sono tipiche solo di grotte grandi o profonde, ma anche di grotte modeste e facilmente accessibili.
Maurizio Comar
Società di Studi Carsici A.F.Lindner (1994)
Collocazione: Studi e Ricerche, num. unico, 46-77
Categorie: Geospeleologia e carsismo
Indici: Geomorfologia e speleogenesi
Graziano Cancian (1984)
Collocazione: Atti del III Convegno Triveneto di Speleologia, Vicenza : 14-26
Categorie: Geospeleologia e carsismo
Indici: Depositi sotterranei, riempimenti, speleotemi
G. Cernigoi , M. Comar
Centro Ricerche Carsiche “C. Seppenhofer” (1986)
Collocazione: Sopra e Sotto il Carso, 3 (3): 8-10
Categorie: Geospeleologia e carsismo
Indici: Geofisica
Edi Canu
CAT - Club Alpinistico Triestino (1973)
Collocazione: Bollettino del della Sezione Speleologica del C.A.T., 1972/1973: 24
Categorie: Geospeleologia e carsismo
Indici: Geomorfologia e speleogenesi
Graziano Cancian
LINT (1984)
Collocazione: In 'Il Carso Isontino'
Categorie: Documentazione speleologica
Agenda
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