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Catasto Speleologico Regionale

 

Aggiornamento scheda catastale




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112 | Pozzo del Cane


100m 500m 1000m
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Nomi e numeri catastali Scopritori Ingressi Morfometria Descrizione Rami/Pozzi Rilievi Planimetria Idrogeologia Meteorologia ipogea Ghiaccio/Neve Rifiuti Danneggiamenti Pericoli Geologia Biologia Aspetti culturali Vincoli Immagini Bibliografia Agenda Altri files Archivio storico

Nome principale: Pozzo del Cane

Note nome: ... Quello che più ci riuscì d'incomprensibile e strano si fu il rinvenimento di un cane vivo nel fondo del pozzo! Che sia caduto dall'esterno per ben 47 m., senza alcuna ferita, sarebbe difficile il presumerlo; più pro­babile è che possa esser pervenuto al fondo del pozzo per qualche altra via sotterranea, passando poi per quella fessura impraticabile da noi scorta....
Tratto da Boegan E., (1899). Sugli abissi della Carsia. Alpi Giulie, Trieste, 4 (6)

Numero catasto: 112

Numero catasto locale: 161VG

Numero totale ingressi: 1

Data primo accatastamento: 01/01/1969


Altri nomi

Grotta del Cane di Gropada

Data scoperta: 01/01/1893

Note scoperta: L'ingresso si aperse spontaneamente nel 1893 sul fianco di un'ampia dolina e del fatto vennero a sapere i giovani del Club Alpino dei Sette, i quali però non riuscirono ad allargarlo a sufficienza. Sei anni dopo il Boegan lo fece aprire con delle mine:
"Il giorno 2 febbraio 1894, trovammo un foro della larghezza massima di 15 cent. apertosi casual­mente. In quel tempo, si fecero dei tentativi, per indagare, se eventualmente questo foro conducesse a spazi caver­nosi, allargandolo a circa 25 cent. di diametro, ma pen­sando che si sarebbe andati incontro a grandi spese si sospese in quel tempo la continuazione di tale lavoro. Si fu appena nel giorno 11 aprile 1898 che esa­minatolo nuovamente, decidemmo allargare la sua bocca per mezzo di alcune mine. Con questo mezzo ci riuscì ottenere una apertura di circa 60 cent. di diametro, e con nostra meraviglia vedemmo che quello era l'orifizio di un pozzo, che scandagliato, misurava una profondità di 47 m. "
Tratto da Boegan E., (1899). Sugli abissi della Carsia. Alpi Giulie, Trieste, 4 (6)


  • Ingresso 1

Descrizione ingresso

Numero ingresso: 1

Nome ingresso: Ingresso 1

Ingresso principale: Si

Stato ingresso: Ostruito

Tipo ingresso: Verticale

Morfologia ingresso: Pozzo

Profondità pozzo d'accesso: 47 m


Targhettatura

Presenza targhetta: No


Località

Comune: Trieste

Area geografica: Carso Triestino

Area provinciale: Trieste

Tipo carta: 1:5.000

Carta CTRN 1:5.000: 110113 - Padriciano


Rilevamento posizione

Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS

Tipo posizione: Aggiornamento Posizione

Tipo coordinate rilevate: Geografiche WGS84

Latitudine: 45,662557

Longitudine: 13,845595

Lat. WGS84: 45,662557

Lon. WGS84: 13,845595

Est RDN2008/UTM 33N: 410070,056

Nord RDN2008/UTM 33N: 5057204,393

Storico posizioni

Storico posizioni







Data esecuzione posizione: 11/09/2024

Quota ingresso (s.l.m.): 372 m

Carta utilizzata: 1:5.000


Autori della posizione

Autore: Paolo Manca

Gruppo appartenenza: SGEO - Regione FVG - Servizio geologico

Caratteristiche

Sviluppo planimetrico: 12 m

Profondità: 47 m

Dislivello totale: 47 m

Quota fondo: 325 m

Andamento cavità: Semplice verticale


Stato della cavità

Prosecuzioni: Presenza di prosecuzioni accessibili

Grotta turistica: No

Meteorologia ipogea

Temperatura grotta (°C): 8

Data osservazione: 11/04/1898

Note meteorologia ipogea: Tratto da Boegan E., (1899). Sugli abissi della Carsia. Alpi Giulie, Trieste, 4 (6)


Non sono presenti informazioni

Danneggiamenti


Non sono presenti informazioni

Geologia

fonte: Carta geologica del Friuli Venezia Giulia alla scala 1:150.000

Litologia: Carbonati massivi

Ambiente: Depositi di piattaforma aperta

Età: Cretaceo sup.- Paleocene sup.

Formazione: Calcareniti del Molassa
Fm. dei Calcari del Carso triestino p.p
Calcari di Monte San Michele

Aspetti culturali

bellico


Note culturali

La polizia civile istituita dagli Alleati ebbe notizia che nel 1945 era stata gettata nella cavità una trentina di ex agenti, per cui il 2/12/1947 si portò sul posto una squadra formata da 25 guardie del Nucleo Mobile , due necrofori del Comune, tre agenti della Scientifica, un sergente del nucleo Investigativo Criminale, due vigili del fuoco e "quattro rocciatori del C." (speleologi della SAG. ). Occorsero quattro ore di lavoro per liberare l'ingresso da cassette di munizioni, mine e macigni, ma il fondo del pozzo risulto ostruito da materiali di vario genere e in mancanza di attrezzi da scavo non si poté far nulla; secondo una notizia di fonte ignota sarebbero stati recuperati in un'altra uscita i corpi di 8 agenti di Polizia, ma di questo intervento non c'è alcuna traccia nel dossier dell'ispettore De Giorgi.
Tratto da "Le grotte del carso triestino", volume 1 (2010) di D. Marini

Vincoli

Breve descrizione del percorso d'accesso

L'ingresso dela grotta, ora chiuso e nemmeno più visibile, si apriva sul fianco meridionale di un'ampia dolina coltivata, posta a destra della strada che da Padriciano porta a Gropada, subito prima della prima casa del paese.

Descrizione dei vani interni della cavità

La cavità è nota soprattutto per il fatto singolare verificatosi nel corso della prima esplorazione. Al momento della scoperta l'ingresso era costituito da un foro impraticabile che venne allargato con alcune mine: nella discesa effettuata subito dopo si ebbe la sorpresa di trovare sul fondo un cane vivo, probabilmente giunto da un passaggio, impraticabile dall'uomo, esistente a livello dei detriti, che portava a qualche altro imbocco.
Attorno al 1939 vennero scaricate nella grotta le pietre di un muro a secco che divideva due proprietà, colmando il pozzo fino alla profondità di circa venti metri, mentre nel periodo bellico l'ingresso fu ostruito, forse per occultare le salme di alcuni infoibati.
Nel 1958 il Gruppo Escursionisti Speleologi Triestini (GEST) iniziò lo svuotamento del pozzo, rinvenendo qualche resto umano.
Sul fianco del pozzo, poi, gli speleologi del GEST aprirono una fessura alta un paio di metri e larga, nel punto massimo raggiunto, una trentina di centimetri, che porta ad una cameretta sormontata da un piccolo camino e forata al suolo da un paio di pozzetti non discesi.

  • 10/12/1958
  • 11/04/1898
  • Poligonale/3D

Data rilievo: 10/12/1958

Tipo rilievo: Aggiornamento rilievo


Autori del rilievo

Autore: Pino Guidi

Gruppo appartenenza: GEST - Gruppo Escursionisti Spelologi Triestini

Autore: Mario Bussani

Gruppo appartenenza: GEST - Gruppo Escursionisti Spelologi Triestini


File rilievi presenti

Tipo file rilievo: Sezione

File del rilievo Scarica rilievo

Data rilievo: 11/04/1898

Tipo rilievo: Primo rilievo


Autori del rilievo

Autore: Eugenio Boegan

Gruppo appartenenza: CGEB - Commissione Grotte Eugenio Boegan


File rilievi presenti

Tipo file rilievo: Sezione

Scala rilievo: 1:500

Note rilievo: Tratto da Boegan E., (1899). Sugli abissi della Carsia. Alpi Giulie, Trieste, 4 (6)

File del rilievo Scarica rilievo

Planimetria georiferita

La georeferenziazione della planimetria della cavità è comunque da intendersi indicativa, per l'accuratezza far riferimento alla scheda rilievi

Nome immagine

Data dello scatto: 11/09/2024

Didascalia: Ingresso

Autore foto: Michele Potleca

Gruppo di appartenenza: SGEO - Regione FVG - Servizio geologico

Nome immagine

Data dello scatto: 11/09/2024

Didascalia: Esterno

Autore foto: Michele Potleca

Gruppo di appartenenza: SGEO - Regione FVG - Servizio geologico

Bibliografia

Sugli abissi della Carsia
Eugenio Boegan
Società Alpina delle Giulie (1899)
Collocazione: Alpi Giulie, 4

Link: https://caisag.ts.it/wp-content/uploads/2021/09/AG-Anno-4-n.6.pdf#page=7

Categorie: Documentazione speleologica, Geospeleologia e carsismo


Descrizione della scoperta e dell'esplorazione

Le grotte del Carso triestino, Dalla preistoria ai giorni nostri, volume 1
Dario Marini
Gruppo Speleologico Flondar (2010)

Categorie: Antropospeleologia, Documentazione speleologica, Speleologia tecnica

Indici: Guide e narrativa, Storia della speleologia, Topografia e rilievo


Descrizione della scoperta e del tentativo di recupero della trentina di agenti di Polizia infoibati.

Gropada, il territorio, la storia e le sue grotte- Le cavità naturali del comune di Trieste , 2
Remigio Bernardis, Maurizio Radacich, Sergio Vianello
Club alpinistico triestino (2021)

Categorie: Documentazione speleologica, Geospeleologia e carsismo


Agenda

Non sono presenti informazioni

Altri files

Archivio storico


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