Nome principale: Pozzo del Cane
Note nome:
... Quello che più ci riuscì d'incomprensibile e strano si fu il rinvenimento di un cane vivo nel fondo del pozzo! Che sia caduto dall'esterno per ben 47 m., senza alcuna ferita, sarebbe difficile il presumerlo; più probabile è che possa esser pervenuto al fondo del pozzo per qualche altra via sotterranea, passando poi per quella fessura impraticabile da noi scorta....
Tratto da Boegan E., (1899). Sugli abissi della Carsia. Alpi Giulie, Trieste, 4 (6)
Numero catasto: 112
Numero catasto locale: 161VG
Numero totale ingressi: 1
Data primo accatastamento: 01/01/1969
Altri nomi
Grotta del Cane di Gropada
Data scoperta: 01/01/1893
Note scoperta:
L'ingresso si aperse spontaneamente nel 1893 sul fianco di un'ampia dolina e del fatto vennero a sapere i giovani del Club Alpino dei Sette, i quali però non riuscirono ad allargarlo a sufficienza. Sei anni dopo il Boegan lo fece aprire con delle mine:
"Il giorno 2 febbraio 1894, trovammo un foro della larghezza massima di 15 cent. apertosi casualmente. In quel tempo, si fecero dei tentativi, per indagare, se eventualmente questo foro conducesse a spazi cavernosi, allargandolo a circa 25 cent. di diametro, ma pensando che si sarebbe andati incontro a grandi spese si sospese in quel tempo la continuazione di tale lavoro. Si fu appena nel giorno 11 aprile 1898 che esaminatolo nuovamente, decidemmo allargare la sua bocca per mezzo di alcune mine. Con questo mezzo ci riuscì ottenere una apertura di circa 60 cent. di diametro, e con nostra meraviglia vedemmo che quello era l'orifizio di un pozzo, che scandagliato, misurava una profondità di 47 m. "
Tratto da Boegan E., (1899). Sugli abissi della Carsia. Alpi Giulie, Trieste, 4 (6)
Descrizione ingresso
Numero ingresso: 1
Nome ingresso: Ingresso 1
Ingresso principale: Si
Stato ingresso: Ostruito
Tipo ingresso: Verticale
Morfologia ingresso: Pozzo
Profondità pozzo d'accesso: 47 m
Targhettatura
Presenza targhetta: No
Località
Comune: Trieste
Area geografica: Carso Triestino
Area provinciale: Trieste
Tipo carta: 1:5.000
Carta CTRN 1:5.000: 110113 - Padriciano
Rilevamento posizione
Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS
Tipo posizione: Aggiornamento Posizione
Tipo coordinate rilevate: Geografiche WGS84
Latitudine: 45,662557
Longitudine: 13,845595
Lat. WGS84: 45,662557
Lon. WGS84: 13,845595
Est RDN2008/UTM 33N: 410070,056
Nord RDN2008/UTM 33N: 5057204,393
Data esecuzione posizione: 11/09/2024
Quota ingresso (s.l.m.): 372 m
Carta utilizzata: 1:5.000
Autori della posizione
Autore: Paolo Manca
Gruppo appartenenza: SGEO - Regione FVG - Servizio geologico
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 12 m
Profondità: 47 m
Dislivello totale: 47 m
Quota fondo: 328 m
Andamento cavità: Semplice verticale
Stato della cavità
Prosecuzioni: Presenza di prosecuzioni accessibili
Grotta turistica: No
Meteorologia ipogea
Temperatura grotta (°C): 8
Data osservazione: 11/04/1898
Note meteorologia ipogea: Tratto da Boegan E., (1899). Sugli abissi della Carsia. Alpi Giulie, Trieste, 4 (6)
Non sono presenti informazioni
Danneggiamenti
Non sono presenti informazioni
Geologia
fonte: Carta geologica del Friuli Venezia Giulia alla scala 1:150.000
Litologia: Carbonati massivi
Ambiente: Depositi di piattaforma aperta
Età: Cretaceo sup.- Paleocene sup.
Formazione: | Calcareniti del Molassa Fm. dei Calcari del Carso triestino p.p Calcari di Monte San Michele |
Aspetti culturali
bellico
Note culturali
La polizia civile istituita dagli Alleati ebbe notizia che nel 1945 era stata gettata nella cavità una trentina di ex agenti, per cui il 2/12/1947 si portò sul posto una squadra formata da 25 guardie del Nucleo Mobile , due necrofori del Comune, tre agenti della Scientifica, un sergente del nucleo Investigativo Criminale, due vigili del fuoco e "quattro rocciatori del C." (speleologi della SAG. ). Occorsero quattro ore di lavoro per liberare l'ingresso da cassette di munizioni, mine e macigni, ma il fondo del pozzo risulto ostruito da materiali di vario genere e in mancanza di attrezzi da scavo non si poté far nulla; secondo una notizia di fonte ignota sarebbero stati recuperati in un'altra uscita i corpi di 8 agenti di Polizia, ma di questo intervento non c'è alcuna traccia nel dossier dell'ispettore De Giorgi.
Tratto da "Le grotte del carso triestino", volume 1 (2010) di D. Marini
Vincoli
Breve descrizione del percorso d'accesso
L'ingresso dela grotta, ora chiuso e nemmeno più visibile, si apriva sul fianco meridionale di un'ampia dolina coltivata, posta a destra della strada che da Padriciano porta a Gropada, subito prima della prima casa del paese.
Descrizione dei vani interni della cavità
La cavità è nota soprattutto per il fatto singolare verificatosi nel corso della prima esplorazione. Al momento della scoperta l'ingresso era costituito da un foro impraticabile che venne allargato con alcune mine: nella discesa effettuata subito dopo si ebbe la sorpresa di trovare sul fondo un cane vivo, probabilmente giunto da un passaggio, impraticabile dall'uomo, esistente a livello dei detriti, che portava a qualche altro imbocco.
Attorno al 1939 vennero scaricate nella grotta le pietre di un muro a secco che divideva due proprietà, colmando il pozzo fino alla profondità di circa venti metri, mentre nel periodo bellico l'ingresso fu ostruito, forse per occultare le salme di alcuni infoibati.
Nel 1958 il Gruppo Escursionisti Speleologi Triestini (GEST) iniziò lo svuotamento del pozzo, rinvenendo qualche resto umano.
Sul fianco del pozzo, poi, gli speleologi del GEST aprirono una fessura alta un paio di metri e larga, nel punto massimo raggiunto, una trentina di centimetri, che porta ad una cameretta sormontata da un piccolo camino e forata al suolo da un paio di pozzetti non discesi.
Data rilievo: 10/12/1958
Tipo rilievo: Aggiornamento rilievo
Autori del rilievo
Autore: Pino Guidi
Gruppo appartenenza: GEST - Gruppo Escursionisti Spelologi Triestini
Autore: Mario Bussani
Gruppo appartenenza: GEST - Gruppo Escursionisti Spelologi Triestini
File rilievi presenti
Tipo file rilievo: Sezione
Data rilievo: 11/04/1898
Tipo rilievo: Primo rilievo
Autori del rilievo
Autore: Eugenio Boegan
Gruppo appartenenza: CGEB - Commissione Grotte Eugenio Boegan
File rilievi presenti
Tipo file rilievo: Sezione
Scala rilievo: 1:500
Note rilievo: Tratto da Boegan E., (1899). Sugli abissi della Carsia. Alpi Giulie, Trieste, 4 (6)
Planimetria georiferita
La georeferenziazione della planimetria della cavità è comunque da intendersi indicativa, per l'accuratezza far riferimento alla scheda rilieviBibliografia
Eugenio Boegan
Società Alpina delle Giulie (1899)
Collocazione: Alpi Giulie, 4
Link: https://caisag.ts.it/wp-content/uploads/2021/09/AG-Anno-4-n.6.pdf#page=7
Categorie: Documentazione speleologica, Geospeleologia e carsismo
Descrizione della scoperta e dell'esplorazione
Dario Marini
Gruppo Speleologico Flondar (2010)
Categorie: Antropospeleologia, Documentazione speleologica, Speleologia tecnica
Indici: Guide e narrativa, Storia della speleologia, Topografia e rilievo
Descrizione della scoperta e del tentativo di recupero della trentina di agenti di Polizia infoibati.
Remigio Bernardis, Maurizio Radacich, Sergio Vianello
Club alpinistico triestino (2021)
Categorie: Documentazione speleologica, Geospeleologia e carsismo
Agenda
Non sono presenti informazioni