Nome principale: Grotta Romana
Numero catasto: 107
Numero catasto locale: 850VG
Numero totale ingressi: 1
Data primo accatastamento: 01/01/1969
Non sono presenti informazioni
Descrizione ingresso
Numero ingresso: 1
Nome ingresso: Ingresso 1
Ingresso principale: Si
Tipo ingresso: Verticale
Morfologia ingresso: Pozzo
Profondità pozzo d'accesso: 7,8 m
Targhettatura
Presenza targhetta: No
Località
Comune: Sgonico / Zgonik
Area geografica: Carso Triestino
Area provinciale: Trieste
Carta CTRN 1:5.000: 110051 - Sgonico
Rilevamento posizione
Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS differenziale
Tipo coordinate rilevate: Metriche Gauss-Boaga - Fuso Est
Latitudine: 5065240
Longitudine: 2421788
Lat. WGS84: 45,73353646
Lon. WGS84: 13,73760756
Est RDN2008/UTM 33N: 401782,061
Nord RDN2008/UTM 33N: 5065217,152
Quota ingresso (s.l.m.): 258 m
Affidabilità posizione: 2º gruppo riposizionamento regionale GPS (2000)
Autori della posizione
Autore: Marco Manzoni
Gruppo appartenenza: RIP.REG. - Riposizionamento Regionale
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 91 m
Profondità: 30 m
Dislivello totale: 30 m
Quota fondo: 228 m
Andamento cavità: Tratti verticali e orizzontali alternati
Stato della cavità
Grotta turistica: No
Meteorologia ipogea
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Danneggiamenti
Non sono presenti informazioni
Geologia
fonte: Carta geologica del Friuli Venezia Giulia alla scala 1:150.000
Litologia: Carbonati massivi
Ambiente: Depositi di piattaforma aperta
Età: Cretaceo sup.- Paleocene sup.
Formazione: | Calcareniti del Molassa Fm. dei Calcari del Carso triestino p.p Calcari di Monte San Michele |
Aspetti culturali
archeologico/paleontologico
Vincoli
Vincolo paesaggistico: Segnalata alla Regione per futura tutela
Breve descrizione del percorso d'accesso
La grotta è situata tra i paesi di Gabrovizza e Sgonico, a 50 metri ad Est della Jama Cotariowa (151/264VG), a circa 200m NW dalla strada carrozzabile che porta a Sgonico. Il suo imbocco si apre tra nudi banchi calcarei formati da calcare radiolitico principale.
Descrizione dei vani interni della cavità
La cavità ha inizio con una caratteristica fenditura frastagliata dalla quale sprofonda un breve baratro dalle pareti estremamente irregolari. poi un tratto ripido dalla volta bassa introduce in una caverna spaziosa, dove la parete Sud si presenta rivestita da panneggi e colate calcitiche che scendono verso un gruppo di tozze stalagmiti; alla sua estremità ha inizio un lungo passaggio malagevole che termina alla sommità di uno scivolo con una stretta bifora. Dal vano sottostante vari pertugi aperti in un'estesa barriera formata da colonne di ogni grandezza danno accesso ad un'altra caverna alquanto più piccola della precedente, ma molto ricca di concrezioni; poi la cavità continua ancora con una breve galleria in discesa e termina con un cunicolo che diviene presto impraticabile.
La Grotta Romana deve il suo nome al rinvenimento di alcuni oggetti di bronzo di epoca romana, avvenuta nel 1893 ad opera di Perco in un bacino d'acqua tuttora esistente in una cavernetta laterale; secondo il Battaglia si tratta di una stipe votiva del periodo veneto. Numerosi cocci romani e preistorici vennero raccolti inoltre, assieme ad ossa di animali, nello scarso terriccio nerastro della prima sala.
Attualmente le concrezioni, un tempo belle ed abbondantissime, appaiono molto danneggiate ed ovunque si notano le tracce del passaggio dei numerosi visitatori. E'da rilevare infine che parte degli ambienti sotterranei si sviluppa sotto alla vicina Jama Cotariowa.
NOTA:
la grotta è stata catastata successivamente con il numero 990 VG, che deve ritenersi pertanto annullato.
Data rilievo: 23/12/1966
Tipo rilievo: Aggiornamento rilievo
Autori del rilievo
Autore: Dario Marini
Gruppo appartenenza: CGEB - Commissione Grotte Eugenio Boegan
Autore: Mario Galli
Gruppo appartenenza: CGEB - Commissione Grotte Eugenio Boegan
File rilievi presenti
Tipo file rilievo: Pianta e sezione
Note rilievo: 2021 CSR: Ruotato il nord nel rilievo secondo poligonale vettoriale presentata il 19/07/2021.
Il file originale (con Nord errato) è possibile trovarlo nella sezione allegati
Scarica rilievo originale
Data rilievo: 23/07/1923
Tipo rilievo: Aggiornamento rilievo
Autori del rilievo
Autore: Rodolfo Battelini
Gruppo appartenenza: CGEB - Commissione Grotte Eugenio Boegan
Scarica rilievo originaleData rilievo: 31/12/1892
Tipo rilievo: Primo rilievo
Autori del rilievo
Autore: A. Hoffmann
Gruppo appartenenza: NN - Sconosciuto
File rilievi presenti
Tipo file rilievo: Pianta
Scala rilievo:
Note rilievo:
Scarica rilievo originale
Data rilievo: 18/08/2021
Precisione rilievo: 6
Autori del rilievo
Autore: Gianni Benedetti
Gruppo appartenenza: GTS - Gruppo Triestino Speleologi
Autore: Rajan Trobec
Gruppo appartenenza: GTS - Gruppo Triestino Speleologi
Poligonale
Scarica file
Libretto
Scarica filePlanimetria georiferita
La georeferenziazione della planimetria della cavità è comunque da intendersi indicativa, per l'accuratezza far riferimento alla scheda rilieviData planimetria: -
Accuratezza: Da disegno
Autori digitalizzazione
Autore: Michele Potleca
Gruppo appartenenza: SGEO - Regione FVG - Servizio geologico
Campo note
Digitalizzata da rilievo
Bibliografia
Dario Marini
Gruppo Speleologico Flondar (2011)
Biblioteca del CSR
Categorie: Geospeleologia e carsismo, Speleologia applicata
Indici: Meteorologia ipogea, Musei e laboratori sotterranei
Keyword: Utensili, reperti storici.
Grazie a diverse esplorazioni trovarono frammenti d'epoca romana, ossa di animali, una cassa di legno e anche oggetti in bronzo. Nella grotta hanno trovato anche reperti appartenenti al periodo del Neolitico e dell'Eneolitico.
Dante Cannarella
Federazione Speleologica Regionale del Friuli Venezia Giulia (1999)
Biblioteca del CSR
Collocazione: Atti dell' VIII convegno di speleologia del FVG (pp. 67-76)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Keyword: resti romani, anelli, gemme di cristallo
Si tratta di una bella cavità, con un largo pozzo di accesso profondo otto metri. I primi scopritori vi trovarono numerosi oggetti di bronzo di epoca romana. Recentemente sono stati ritrovate una decina di sferette di argento, due semisfere usate come borchie e due anelli.
Marzolini G.
Gruppo Grotte dell’Associazione XXX Ottobre (1998)
Collocazione: Annali del Gruppo Grotte dell’Associazione XXX Ottobre, 10: 115-118, Trieste
Link: https://www.axxxo.net/annali-vol-x-1998/
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Nuovi ritrovamenti di numerosi frammenti di anfore confermano che la grotta venne frequentata in modo regolare in epoca romana.
Hoffmann A. (1892)
Collocazione: Argo, 1: 76-78, Laibach (Ljubljana SLO)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
L'autore nel descrivere la grotta Romana da lui esporata nel 1892 fa cenno alla scoperta di alcuni resti ossei.
Moser L.K. (1899)
Collocazione: Schimpff editore, 129 pp., Trieste
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Descrizione delle ricerche compiute da Moser in numerose cavità del Carso triestino.
Battaglia R. (1955)
Collocazione: In: Atti del V Congr. Naz. di Spel., Salerno ottobre 1951, 63-78, Salerno
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
L'A., dopo premesse di carattere generale sul popolamento umano nelle cavità nel corso della Preistoria (qui definite come "abitati trogloditici") , descrive lo stato delle conoscenze sugli insediamenti umani allora noti nelle cavità italiane, discussi in senso cronologico (dal Paleolitico Inferiore al Medioevo) e geografico. Tra i contesti regionali si sottolinea il primato della regione Venezia Giulia per l'elevato numero di cavità esplorate e abitate in antico
Agenda
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Altri files
Nome file: 0107_immagine_Xxa4t2.jpg
Descrizione file: Rilievo originale del 23/12/1966 con errato orientamento del Nord, vedi correzione nella sezione rilievi
Relativo a: Rilievi