107 | Grotta Romana
Nomi e numeri catastali
Nome principale: Grotta Romana
Numero catasto: 107
Numero catasto locale: 850VG
Numero totale ingressi: 1
Ingresso principale
Affidabilità posizione: 2º gruppo riposizionamento regionale GPS (2000)
Presenza targhetta: No
Area geografica: Carso Triestino
Comune: Sgonico / Zgonik
Area provinciale: Trieste
Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS differenziale
Lat. WGS84: 45,73353646
Lon. WGS84: 13,73760756
Est RDN2008/UTM 33N: 401782.061
Nord RDN2008/UTM 33N: 5065217.152
Quota ingresso: 258 m
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 91 m
Profondità: 30 m
Dislivello totale: 30 m
Quota fondo: 228 m
Breve descrizione del percorso d'accesso
La grotta è situata tra i paesi di Gabrovizza e Sgonico, a 50 metri ad Est della Jama Cotariowa (151/264VG), a circa 200m NW dalla strada carrozzabile che porta a Sgonico. Il suo imbocco si apre tra nudi banchi calcarei formati da calcare radiolitico principale.
Descrizione dei vani interni della cavità
La cavità ha inizio con una caratteristica fenditura frastagliata dalla quale sprofonda un breve baratro dalle pareti estremamente irregolari. poi un tratto ripido dalla volta bassa introduce in una caverna spaziosa, dove la parete Sud si presenta rivestita da panneggi e colate calcitiche che scendono verso un gruppo di tozze stalagmiti; alla sua estremità ha inizio un lungo passaggio malagevole che termina alla sommità di uno scivolo con una stretta bifora. Dal vano sottostante vari pertugi aperti in un'estesa barriera formata da colonne di ogni grandezza danno accesso ad un'altra caverna alquanto più piccola della precedente, ma molto ricca di concrezioni; poi la cavità continua ancora con una breve galleria in discesa e termina con un cunicolo che diviene presto impraticabile.
La Grotta Romana deve il suo nome al rinvenimento di alcuni oggetti di bronzo di epoca romana, avvenuta nel 1893 ad opera di Perco in un bacino d'acqua tuttora esistente in una cavernetta laterale; secondo il Battaglia si tratta di una stipe votiva del periodo veneto. Numerosi cocci romani e preistorici vennero raccolti inoltre, assieme ad ossa di animali, nello scarso terriccio nerastro della prima sala.
Attualmente le concrezioni, un tempo belle ed abbondantissime, appaiono molto danneggiate ed ovunque si notano le tracce del passaggio dei numerosi visitatori. E'da rilevare infine che parte degli ambienti sotterranei si sviluppa sotto alla vicina Jama Cotariowa.
NOTA:
la grotta è stata catastata successivamente con il numero 990 VG, che deve ritenersi pertanto annullato.