320 | Grotta di S. Lorenzo
Nomi e numeri catastali
Nome principale: Grotta di S. Lorenzo
Numero catasto: 320
Numero catasto locale: 605VG
Numero totale ingressi: 1
Ingresso principale
Data esecuzione posizione: 31/12/2000
Affidabilità posizione: 2º gruppo riposizionamento regionale GPS (2000)
Presenza targhetta: Si Area geografica: Carso Triestino Comune: San Dorligo della Valle / Dolina Area provinciale: Trieste Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS differenziale Lat. WGS84: 45,6242419 Lon. WGS84: 13,87575301 Est RDN2008/UTM 33N: 412359.677 Nord RDN2008/UTM 33N: 5052914.189 Quota ingresso: 405 m
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 185 m
Sviluppo spaziale: 249 m
Profondità: 47 m
Dislivello totale: 47 m
Quota fondo: 358 m
Breve descrizione del percorso d'accesso
Lo strettissimo ingresso della grotta si apre in un affioramento roccioso a pochi metri dal ciglione della Val Rosandra, 500m in direzione Sud dalla chiesetta di San Lorenzo.
Descrizione dei vani interni della cavità
Questa grotta fu scoperta nel 1920 da Marcello Marovelli (Maroevich) ed allora era considerata una tra le più belle della zona.
Il pozzo d'accesso presenta la non consueta particolarità di essere alquanto inclinato e porta in una caverna praticamente circolare nella quale si aprono quattro diramazioni, tutte un tempo riccamente concrezionate con colonne e stalagmiti di rara bellezza.
Il ramo più esteso termina con una fessura in interstrato, (punto 8 del rilievo), di dimensioni troppo ridotte per consentire il passaggio. Circa 20m prima, un ramo laterale finisce con un piccolo bacino d'acqua, al di là del quale una strettoia impraticabile fa supporre la presenza di altri vani (punto 6).
Va rilevato che la grotta si sviluppa vicinissima sia alla parete rocciosa del ciglione superiore della Val Rosandra, sia alla grotta Guido (1947/4667VG). Per vedere se le due cavità si collegano, nella Grotta di S.Lorenzo è stata eseguita una prova con dei fumogeni, messi nella strettoia in parete (punto 3 del rilievo) ed il fumo è stato visto uscire nella Grotta Guido. Alla strettoia fa seguito un piccolo pozzo impraticabile che potrebbe esser forzato.
Nel 1991 il GTS ha eseguito il rilievo completo della cavità.