2935 | Abisso Carlo Seppenhofer
Ingresso principale
Data esecuzione posizione: 17/08/2014
Affidabilità posizione: Corretto
Presenza targhetta: Si Area geografica: Alpi Giulie Comune: Chiusaforte Area provinciale: Udine Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS Lat. WGS84: 46,38045376534 Lon. WGS84: 13,431679148762 Est RDN2008/UTM 33N: 379397 Nord RDN2008/UTM 33N: 5137515 Quota ingresso: 1883 m
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 1202 m
Sviluppo spaziale: 1898 m
Estensione: 515 m
Volume: 27210000 m
Profondità: 708,6 m
Dislivello totale: 708 m
Quota fondo: 1175 m
Breve descrizione del percorso d'accesso
L'abisso si apre nella parte più remota del Foran del Mus.
Descrizione dei vani interni della cavità
Dopo il pozzo iniziale (P20), alla cui base si trova un notevole cumulo di neve, un alto meandro porta ad un P20, per metà formato da uno scivolo di ghiaccio. Alla base di questo ci sono alcuni rami che, o finiscono dopo pochi metri o, con un circolo vizioso, ritornano alla base del pozzo stesso; per proseguire, invece, bisogna prendere la galleria a sinistra, scendendo, e calarsi in uno stretto scivolo di ghiaccio fino al P15. Segue il P12 che porta ad un trivio: la prosecuzione a destra termina quasi subito con un pozzo di una decina di metri, quella in mezzo porta, dopo un meandrino ed un P17, ad un meandro lungo una quarantina di metri, la via a sinistra, invece, conduce ad un ampio pozzo di 70m. Alla base di questo, ci sono due meandri: quello di sinistra è stato esplorato solo per alcuni metri, viste le ridotte dimensioni, ed è caratterizzato da un piccolo ruscello che scorre sul fondo, quello di destra, più ampio, porta invece ad una serie di gallerie, anche sovrapposte, che sboccano in un P15, spezzato da vari ripiani. Da qui partono varie vie che riportano però sulla strada principale; si segue quindi la via più larga, dove si ritrova per un breve tratto l'acqua, e si giunge al P38. Da qui, si scendono una serie di pozzi che portano, velocemente, alla profondità di 375m (-375m).In direzione SE, parte uno stretto cunicolo, alto non più di 35 cm, che porta ad un meandro che giunge in una grande caverna, ingombra di massi, le cui pareti sono ricoperte da uno spesso strato di limo nero. Questo ramo è stato seguito in profondità per qualche decina di metri; l'ambiente, percorso da un ruscello d'acqua, si fa via via più angusto, quasi impraticabile. Per tale motivo le esplorazioni in questo tratto sono state sospese e non è nemmeno stato steso il rilievo topografico. Per imboccare la via principale, bisogna imboccare l'ampio cunicolo che parte dalla caverna e, proseguendo dritti, sempre nella stessa direzione, porta ad intercettare perpendicolarmente un meandro, dalla tipica sezione "a buco di serratura". Mantenendosi alti, quasi a toccare la volta, si giunge ad un piccolo ponte naturale; da qui, si scende un P10, quindi, poco avanti, un altro saltino di 2m. Alla base di questo vi sono due possibilità, che però portano allo stesso punto: la prima, piuttosto scomoda, prende un meandro e discende poi, in corrispondenza di una caratteristica ansa ad "U", un salto di 10m, alquanto disagevole, specialmente in risalita, la seconda, invece, è più comoda. Alla base dello sfondamento si sale la parete opposta, fino ad incontrare un comodo meandro; dopo una decina di metri, in corrispondenza di un pozzetto, bisogna alzarsi fin sotto il soffitto e imboccare una condotta (diametro: 60-80cm ca.) che sfocia sulla sommità d'alcuni salti, tutti arrampicabili. Si arriva così alla base del pozzo che si sarebbe disceso percorrendo l'altra via. Da qui si scende un P11, e per la via più logica si giunge al P30, interessato da un modesto corso d'acqua, alla base del quale si disperde tra i massi di crollo. Si risalgono quindi i massi e si imbocca un meandro; si prosegue sul fondo di questo e si giunge al P16,5, seguito dal P13 che porta ad una caverna (-480m). Si prosegue scendendo un P27 dalla cui base si diparte un meandro, che bisogna percorrere sul fondo, fino ad arrivare al P15. Da qui, si prosegue per la via più logica, superando vari salti ed un P32; alla base di questo si traversa in opposizione sopra un salto di qualche metro, in cui si incanala l'acqua, e si raggiunge la caverna soprastante, invasa da massi di crollo (-580m). Si scendono vari pozzi, uno di seguito all'altro, fino ad arrivare alla base di un P9
Si prende un meandro, molto bello e comodo, lo si percorre per una cinquantina di metri, si scende il P10,5, il P7 giungendo così ad un sifone che segna il punto più profondo della cavità (-690m).
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NOTA APRILE 2000
Il sifone di fondo è stato bypassato dal gruppo polacco Speleo Klub Aven di Sosnowiec.
NOTA AGGIORNAMENTO LUGLIO 2005:
La cavità fa parte del Complesso del Foran del Muss che attualmente conta 24 ingressi, 1100m di profondità rilevata e più di 15Km di sviluppo planimetrico.