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Catasto Speleologico Regionale

 

Aggiornamento scheda catastale




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7923 | Abisso Luca Kralj


100m 500m 1000m
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Nomi e numeri catastali Scopritori Ingressi Morfometria Descrizione Rami/Pozzi Rilievi Planimetria Idrogeologia Meteorologia ipogea Ghiaccio/Neve Rifiuti Danneggiamenti Pericoli Geologia Biologia Aspetti culturali Vincoli Immagini Bibliografia Agenda Altri files Archivio storico

Nome principale: Abisso Luca Kralj

Numero catasto: 7923

Numero catasto locale: 6520VG

Numero totale ingressi: 1

Data primo accatastamento: 11/12/2017


Data scoperta: 01/01/2006

Scopritore: Luciano Filippi/Filipas

Gruppo scopritore: CGEB - Commissione Grotte Eugenio Boegan


  • Principale

Descrizione ingresso

Numero ingresso: 1

Nome ingresso: Principale

Ingresso principale: Si

Stato ingresso: Agibile

Dimensione stimata ingresso: 1 x 2 m

Tipo ingresso: Verticale

Morfologia ingresso: Pozzetto

Profondità pozzo d'accesso: 4,3 m

Pericoli all'accesso: Nessuno

Limitazioni: Nessuna

Accessibilità: Libera

Data di accatastamento: 11/12/2017


Targhettatura

Presenza targhetta: No


Località

Comune: Sgonico / Zgonik

Area geografica: Carso Triestino

Area provinciale: Trieste

Tipo carta: 1:5.000

Carta CTRN 1:5.000: 110064 - Rupinpiccolo


Rilevamento posizione

Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS

Tipo posizione: Prima Posizione

Tipo coordinate rilevate: Geografiche ED1950

Latitudine: 45,74358333

Longitudine: 13,76505556

Lat. WGS84: 45,74269407

Lon. WGS84: 13,76410792

Est RDN2008/UTM 33N: 403859,581

Nord RDN2008/UTM 33N: 5066202,379

Storico posizioni

Storico posizioni







Data esecuzione posizione: 16/09/2007

Quota ingresso (s.l.m.): 355 m

Metodo rilevamento quota: Cartografico

Carta utilizzata: 1:5.000

Affidabilità posizione: Corretto


Autori della posizione

Autore: Umberto Mikolic

Gruppo appartenenza: CGEB - Commissione Grotte Eugenio Boegan

Caratteristiche

Sviluppo planimetrico: 413,5 m

Sviluppo spaziale: 665 m

Profondità: 307 m

Dislivello totale: 307 m

Quota fondo: 48 m

Andamento cavità: Misto


Stato della cavità

Esplorazione in corso: Si

Prosecuzioni: Prosecuzioni possibili

Presenza rami: Si

Grotta turistica: No

Meteorologia ipogea

Non sono presenti informazioni

Danneggiamenti


Non sono presenti informazioni

Geologia

fonte: Carta geologica del Friuli Venezia Giulia alla scala 1:150.000

Litologia: Carbonati, talora con marne, stratificati

Ambiente: Depositi di piattaforma

Età: Cretaceo inf.

Formazione:

Non sono presenti informazioni

Vincoli

  • Ramo del fondo

Nome ramo: Ramo del fondo

Numero ramo: 1

Descrizione ramo:

Ramo attivo: Si


Pozzo/risalita/scivolo

Tipo Dislivello Nome
Pozzo 3 m
Pozzo 1,8 m
Pozzo 12 m
Pozzo 13 m
Pozzo 4 m
Pozzo 2,6 m
Pozzo 33 m
Pozzo 30 m
Pozzo 3 m
Pozzo 59 m
Pozzo 3,5 m
Pozzo 2,5 m
Pozzo 2 m
Pozzo 6,7 m
Pozzo 30 m
Pozzo 2,8 m
Pozzo 5,3 m
Pozzo 8 m
Pozzo 54 m
Pozzo 2 m
Pozzo 2,3 m
Pozzo 7 m

Breve descrizione del percorso d'accesso

L’ingresso, aperto con paziente lavoro di scavo, è ubicato pressoché sul fondo di una grande dolina a SSW della Vetta Grande.

Descrizione dei vani interni della cavità

Disceso il pozzetto iniziale, s’imbocca un cunicolo fangoso e dopo altri due pozzetti si giunge in una prima saletta sormontata, sul lato destro, da un alto camino concrezionato. Si scende quindi un pozzo eroso di 12 m e dopo altri due restringimenti, un pozzo a campana di 13 m, caratterizzato da infiltrazioni di calcite su pareti erose che formano talvolta concrezioni curiose. Alla sua base un breve saltino porta ad un laghetto. La prosecuzione però è data da un foro posto a 3,5 m dal fondo raggiungibile tramite un pendolo. Dopo un salto di 4 m ci si trova in una saletta fangosa, dalla quale verso NE si visita un ramo in salita di poco più di 20 metri, sormontato da alti camini. Verso SW la cavità prosegue con un cunicolo che originariamente era molto stretto e semiallagato. Un’enorme lavoro di scavo, protrattesi per quasi due anni, ha permesso di percorrere questo cunicolo, lungo complessivamente una trentina di metri e interrotto a metà da un pozzetto di 2,6 m, fino a sboccare in una sala sormontata da due alti camini, la quale sprofonda ben presto in un ampio pozzo di 33 m. Alla profondità di 11 metri si nota una curiosa cornice calcitica che contorna tutta la circonferenza del pozzo, mentre a -25 vi è un ponte naturale eroso alto circa 3 metri. Si atterra in una saletta con un laghetto, si risale e poi si ridiscendente in una seconda saletta ben concrezionata, s’imbocca un meandrino di 6 metri che dopo una strettoia sbocca in un pozzo eroso di 30 m. Dopo un saltino di 3 metri si può visitare sulla destra un ramo stretto e fangoso che dopo una ventina di metri conduce in una saletta sormontata da un alto camino. A sinistra invece, superato un cunicolo in lieve salita e una strettoia con un caratteristico passaggio a U, si giunge sul pozzo più grande di tutta la cavità, fondo 59 m e con dimensioni medie di 4 x 12 m. Dopo un meandro discendente intervallato da brevi pozzetti, si giunge in una sala concrezionata dalla quale parte un pozzo di 30 m con forte stillicidio. Dopo una breve galleria si prosegue in meandro, tenendosi per una ventina di metri fino ad una cavernetta in discesa con delle colonne. Dopo un pozzetto di 5,3 m, ci si alza in un secondo meandro, anche questo di una ventina di metri e nel quale occorre fare attenzione a mantenersi perlopiù a metà altezza. Si sbocca su uno scivolo ben concrezionato che sprofonda in un pozzo di 8 m. Alla sua base si può visitare un rametto in salita di una quindicina di metri che torna al di sotto della zona relativa al secondo meandro, oppure si può proseguire scendendo l’ultimo grande pozzo di 54 m. Quest’ultimo presenta diverse finestre che sono state accuratamente esplorate. L’unica che ha dato qualche risultato è posta a -9 e non è tanto semplice da raggiungere essendo collocata sulla parete opposta a quella di discesa. Questa finestra permette di accedere ad un rametto di 10 m che con alcuni saliscendi sbocca nel mezzo di una sala di 3 x 12 m riccamente adorna di spaghetti. Alla base del pozzo di 54 m, dopo una breve saletta, occorre superare un basso cunicolo semiallagato che richiede molta attenzione se si vuole restare asciutti. Dopo un passaggio basso si giunge in una sala sabbiosa e concrezionata. Con due pozzetti paralleli s’imbocca un cunicolo di 6 m e si scende in arrampicata un pozzo eroso di 7 m, raggiungendo il punto più fondo di tutta la grotta. Un cunicolo in lieve salita, nel quale, con lavori di allargamento, si è proseguiti per circa 5 metri, potrebbe costituire la probabile prosecuzione, tutt’altro che facile da rendere accessibile.

  • 01/01/2008
  • Poligonale/3D

Data rilievo: 01/01/2008

Tipo rilievo: Primo rilievo

Precisione rilievo: 6


Autori del rilievo

Autore: Umberto Mikolic

Gruppo appartenenza: CGEB - Commissione Grotte Eugenio Boegan

Autore: Tullio Dagnello

Gruppo appartenenza: CGEB - Commissione Grotte Eugenio Boegan

Autore: Luciano Filippi/Filipas

Gruppo appartenenza: CGEB - Commissione Grotte Eugenio Boegan


File rilievi presenti

Tipo file rilievo: Sezione

Scala rilievo: 1:500

File del rilievo Scarica rilievo

Tipo file rilievo: Pianta

Scala rilievo: 1:500

File del rilievo Scarica rilievo

Planimetria georiferita

La georeferenziazione della planimetria della cavità è comunque da intendersi indicativa, per l'accuratezza far riferimento alla scheda rilievi

Non sono presenti informazioni

Bibliografia

Non sono presenti informazioni

Agenda

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Altri files

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