Nome principale: Caverne nel Cret di Bastian di Gonan
Numero catasto: 589
Numero catasto locale: 279FR
Numero totale ingressi: 1
Data primo accatastamento: 01/01/1969
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Descrizione ingresso
Numero ingresso: 1
Nome ingresso: Ingresso 1
Ingresso principale: Si
Targhettatura
Presenza targhetta: No
Località
Comune: Prato Carnico
Area geografica: Alpi Carniche
Area provinciale: Udine
Tipo carta: 1:5.000
Carta CTRN 1:5.000: 031052 - Monte Vinadia
Rilevamento posizione
Metodo rilevamento: GRAFICO -> Riconoscimento su carta
Tipo coordinate rilevate: Metriche Gauss-Boaga - Fuso Est
Latitudine: 5155394
Longitudine: 2345892
Lat. WGS84: 46,52936913
Lon. WGS84: 12,72966167
Est RDN2008/UTM 33N: 325888,849
Nord RDN2008/UTM 33N: 5155370,854
Quota ingresso (s.l.m.): 1385 m
Autori della posizione
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Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 10 m
Dislivello totale: 0 m
Quota fondo: 1385 m
Andamento cavità: Semplice orizzontale
Stato della cavità
Grotta turistica: No
Meteorologia ipogea
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Danneggiamenti
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Geologia
fonte: Carta geologica del Friuli Venezia Giulia alla scala 1:150.000
Litologia: Brecce e depositi detritici
Ambiente: Continentale
Età: Pleistocene l.s.
Formazione: |
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Vincoli
Breve descrizione del percorso d'accesso
Si tratta di quattro antri grossolanamente allineati che si aprono alla base d'una bassa parete rocciosa ad oriente del Rio Tul.
Descrizione dei vani interni della cavità
Fino a qualche decennio fa queste grotte servivano per il ricovero del bestiame durante la stagione del pascolo e non presentano speciali caratteristiche morfologiche degne di nota; i loro rispettivi sviluppi misurano 10m, 9m, 8m e 7m.
Di un certo interesse è lo sfruttamento di dette caverne da parte di temporanei abitatori.
La prima di esse, la più orientale, doveva essere adibita a dimora del personale di sorveglianza del bestiame e infatti si riconoscono i resti del focolare e avanzi di pasti frugali.
La seconda cavità doveva esser adibita a deposito di fieno, la terza invece a stalla, e nella stessa si notano ancora tracce delle mangiatoie d'un tempo.
Nell'ultima cavernetta, distante una quindicina di metri dalla precedente, è conservata ancora oggi una robusta tinozza di legno destinata alla raccolta delle scarse acque di infiltrazione che continuano a percolare in minima quantità sulla parete di fondo della grotta. Queste caverne venivano abitate ogni anno per parecchi mesi da intere famiglie.
Poco lontano dalle caverne descritte, adibito a temporaneo deposito di fieno, si trova un piccolo antro nel cosiddetto "Cre di Scioti", antro che si addentra per pochi metri nella parete. Più ad occidente si apre una bassa cavernetta a sezione circolare o quasi, che costituisce un ricovero per i montanari.
Data rilievo: 10/08/1931
Tipo rilievo: Primo rilievo
Autori del rilievo
Autore: Franco Anelli
Gruppo appartenenza: ISI - Istituto Speleologico Italiano
File rilievi presenti
Tipo file rilievo: Pianta e sezione
Scarica rilievo originale
Planimetria georiferita
La georeferenziazione della planimetria della cavità è comunque da intendersi indicativa, per l'accuratezza far riferimento alla scheda rilieviNon sono presenti informazioni
Bibliografia
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Agenda
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