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Catasto Speleologico Regionale

 

Aggiornamento scheda catastale




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5834 | Grotta del Laricetto


100m 500m 1000m
PDF KML GPX

Nomi e numeri catastali Scopritori Ingressi Morfometria Descrizione Rami/Pozzi Rilievi Planimetria Idrogeologia Meteorologia ipogea Ghiaccio/Neve Rifiuti Danneggiamenti Pericoli Geologia Biologia Aspetti culturali Vincoli Immagini Bibliografia Agenda Altri files Archivio storico

Nome principale: Grotta del Laricetto

Numero catasto: 5834

Numero catasto locale: 3297FR

Numero totale ingressi: 1

Data primo accatastamento: 17/10/1996


Altri nomi

Abisso del Laricetto

Data scoperta: 31/12/1994

Scopritore: Maurizio Glavina

Gruppo scopritore: CGEB - Commissione Grotte Eugenio Boegan


  • Ingresso 1

Descrizione ingresso

Numero ingresso: 1

Nome ingresso: Ingresso 1

Ingresso principale: Si

Stato ingresso: Agibile

Note per Stato ingresso: L'ingresso risulta coperto da tavole di legno per impedire l'ingresso della neve durante l'inverno.

Dimensione stimata ingresso: 1,5 x 1 m

Tipo ingresso: Verticale

Morfologia ingresso: Pozzo

Profondità pozzo d'accesso: 47,7 m

Limitazioni: Altro (vedi descrizione)

Accessibilità: Libera

Data di accatastamento: 03/12/2020


Targhettatura

Presenza targhetta: Si

Sigla targhetta: 5834

Data targhettatura: 10/10/2020

Gruppo targhettatura: CGEB - Commissione Grotte Eugenio Boegan

Campagna targhettatura: 2020


Località

Comune: Chiusaforte

Area geografica: Alpi Giulie

Area provinciale: Udine

Carta CTRN 1:5.000: 050022 - Sella Prevala


Rilevamento posizione

Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS

Tipo posizione: Aggiornamento Posizione

Tipo coordinate rilevate: Geografiche WGS84

Latitudine: 46,37301

Longitudine: 13,45916

Lat. WGS84: 46,37301

Lon. WGS84: 13,45916

Est RDN2008/UTM 33N: 381494,133

Nord RDN2008/UTM 33N: 5136646,387

Storico posizioni

Storico posizioni







Note rilevamento posizione: Posizione ricavata con media waypoint eseguita su 15 minuti di rilevamento.

Data esecuzione posizione: 10/10/2020

Quota ingresso (s.l.m.): 1862 m

Metodo rilevamento quota: Cartografico

Carta utilizzata: 1:5.000

Note rilevamento quota: 1850 m - Quota altimetrica

Affidabilità posizione: Corretto


Autori della posizione

Autore: Tom Kravanja

Gruppo appartenenza: CGEB - Commissione Grotte Eugenio Boegan

Caratteristiche

Sviluppo planimetrico: 1014 m

Profondità: 770 m

Dislivello totale: 770 m

Quota fondo: 1092 m

Andamento cavità: Semplice verticale


Stato della cavità

Grotta turistica: No

Meteorologia ipogea

Non sono presenti informazioni

Danneggiamenti


Non sono presenti informazioni

Geologia

fonte: Carta geologica del Friuli Venezia Giulia alla scala 1:150.000

Litologia: Carbonati, talora con marne, stratificati

Ambiente: Depositi di piattaforma

Età: Trias sup.

Formazione:

Non sono presenti informazioni

Vincoli

  • Fondo
  • Ramo Risalita
  • Ramo delle fetecchie
  • Primo fondo

Nome ramo: Fondo

Numero ramo: 1

Descrizione ramo:

Ramo attivo: No


Pozzo/risalita/scivolo

Tipo Dislivello Nome
Pozzo 8 m
Pozzo 70 m
Pozzo 15 m
Pozzo 70 m
Pozzo 100 m
Risalita 15 m
Pozzo 80 m
Pozzo 5 m
Pozzo 15 m
Pozzo 5 m
Pozzo 7 m
Pozzo 20 m
Pozzo 3 m
Pozzo 15 m
Pozzo 15 m
Pozzo 5 m
Pozzo 5 m
Pozzo 20 m
Pozzo 35 m
Pozzo 7 m
Pozzo 10 m
Pozzo 55 m
Risalita 3 m
Pozzo 5 m
Pozzo 25 m
Pozzo 30 m
Pozzo 15 m

Nome ramo: Ramo Risalita

Numero ramo: 2

Descrizione ramo:

Ramo attivo: No


Pozzo/risalita/scivolo

Tipo Dislivello Nome
Risalita 25 m
Pozzo 25 m
Pozzo 15 m

Nome ramo: Ramo delle fetecchie

Numero ramo: 3

Descrizione ramo:

Ramo attivo: No


Pozzo/risalita/scivolo

Tipo Dislivello Nome
Risalita 25 m

Nome ramo: Primo fondo

Numero ramo: 4

Descrizione ramo:

Ramo attivo: No


Pozzo/risalita/scivolo

Tipo Dislivello Nome
Pozzo 25 m

Breve descrizione del percorso d'accesso

Dal rifugio Gilberti si prende il sentiero naturalistico che porta sotto le pareti del Bila Pec; giunti all'incrocio si gira a sinistra e si sale lungo lo stesso per 4 tornarti (10 minuti). Da qui si abbandona il sentiero e si prosegue sulla sinistra in direzione di un piccolo larice che cresce nei pressi di un grande masso, alla base del quale si apre l'ingresso della cavità.

Descrizione dei vani interni della cavità

L'ingresso da' accesso ad un p50 che inizialmente e' molto stretto mentre dopo pochi metri si allarga fino a divenire ampio circa 5x6m. Sul fondo, costituito da detriti, s'apre un passaggio che immette in un cunicolo lungo circa 5m, piuttosto basso e largo non più di 80cm, che termina in un p8. Da qui si diparte un tratto di meandro largo seguito da un cunicolo lungo circa 3m, quindi ancora meandro ed un p4. Sceso questo bisogna fare un breve innalzamento e proseguire nel meandro stretto per 7-8m percorsi i quali si giunge all'imbocco di un p5. Questo salto non si scende fin sul fondo ma deve pendolare sulla sinistra, a circa 2m dal fondo. Si accede quindi ad un meandro piuttosto angusto e scomodo che porta, dopo una decina di metri, al p70. Questo è interrotto a pochi metri dal fondo, da un evidente terrazzo. Dalla base si prosegue con un p15 sul fondo del quale uno stretto passaggio orizzontale (superato nel corso delle esplorazioni del 2000) permette di accedere al p70. Questo è molto articolato ed è caratterizzato da numerosi ponti naturali di notevoli dimensioni. Dalla base si prosegue scendendo un p100, molto ampio, che termina con un fondo praticamente piatto costituito da detriti. Qui, da un lato, s'apre una finestra che porta ad un breve ramo laterale (Ramo della risalita), poco distante si trova una pozza d'acqua larga circa 1 x 2m, e, sul lato opposto del punto dal quale si è scesi, a circa 15m di altezza, s'apre la finetsra che porta alla via del fondo. La finestra dà accesso ad un p 80; dopo circa 25m bisogna pendolare sulla sinistra, guardando la parete, e proseguire il pozzo dall'altro lato. Alla base si trova una china detritica piuttosto scoscesa ed instabile che porta ad un piccolo passaggio, con aria, oltre al quale comincia il grande meandro. Dopo una trentina di metri si scende un p 5 ed un p 15 che conduce alla parte attiva dello stesso. Si prosegue quindi scendendo altri tre salti (p5, p7, p20) e si giunge quindi alla zona del “campo base” caratterizzata da un discreto stillicidio. Da qui si procede in meandro altri 150m (Ramo dei trapezisti), scendendo un p3 ed un p15. Quindi si continua per altri 150m fino a giungere al "Pozzo Refe". Alla base, poco spostata sulla destra, si trova una pozza d'acqua con acqua corrente. Dalla parte opposta continua il meandro (Meandro Klatowsky). Questo tratto, lungo circa 180m, è inizialmente largo (1,5-2m) poi si restringe in maniera decisa fino ad avere una larghezza media di 30-40cm. In questo tratto ci sono due salti di 5m ed un p20. Quest'ultimo, però, non bisogna scenderlo tutto ma fermarsi su un terrazzo leggermente spostato sulla destra (-500m). Da qui si prosegue nuovamente in meandro (Meandro Lasonil). Questo tratto è molto scomodo non solo perché è stretto (30-40cm) ma anche perché è estremamente scivoloso. Al termine di questo si giunge ad un p35 che porta alla “Sala del the”. Questa è molto grande e con il fondo costituito da un ghiaione in mezzo al quale, tra pietre instabili, si apre un passaggio che permette di accedere all'ultimo tratto di meandro lungo circa 80m. Questo è più comodo degli altri in quanto è leggermente più largo e permette di camminare sul fondo ma, differenza del resto della cavità, comincia ad esserci del fango. Questo tratto di meandro, interrotto da un p7, un p10 è, verso la fine, da un p55. Dalla base di quest'ultimo si diparte nuovamente un meandro, sempre abbastanza largo (80-100cm) ma decisamente più fangoso del precedente e si susseguono una piccola arrampicata di 2m, un p5 ed un p25. Quest'ultimo termina su un enorme terrazzo dal quale si può proseguire in direzioni diverse. Da un lato si può effettuare una arrampicata lungo uno scivolo di fango molto scosceso e piuttosto pericoloso che porta ad un ramo alto. Dall'altro si può scendere un altro pozzo che porta al primo fondo mentre attraverso un nascosto passaggio che s'apre tra due pietre, alla base della parete, si prende la via che porta al sifone terminale, lo stesso dell'Abisso Fonda. Una volta superato questo passaggio si giunge ad un cunicolo alto non più di 40cm, caratterizzato da una pozzanghera (lunga circa 2m) d'acqua mista a latte di monte, oltre la quale si trova un breve tratto col fondo quasi sabbioso (Passaggio ljubljanska). Una volta usciti dal cunicolo si prosegue scendendo un p30 che porta ad una galleria piuttosto ampia, con un diametro di circa 3-4m, con fondo sabbioso, interrotta da due piccoli salti. Al termine della galleria, s'apre un p15 che porta al sifone terminale (-770m)

NOTA: Collegato all'Abisso Fonda 4264

  • 31/12/2002
  • 31/07/2000
  • 14/07/1996
  • Poligonale/3D

Data rilievo: 31/12/2002

Tipo rilievo: Aggiornamento rilievo


Autori del rilievo

Autore: Paolo Alberti

Gruppo appartenenza: GSSG - Gruppo Speleologico San Giusto

Autore: Davide Crevatin

Gruppo appartenenza: CGEB - Commissione Grotte Eugenio Boegan

Autore: Paolo De Curtis

Gruppo appartenenza: CGEB - Commissione Grotte Eugenio Boegan

Autore: Maurizio Glavina

Gruppo appartenenza: CGEB - Commissione Grotte Eugenio Boegan

Autore: Gianni Guidotti

Gruppo appartenenza: GSF - Gruppo Speleologico Fiorentino

Autore: Stefano Kriscjak

Gruppo appartenenza: PRIVATO - Nessun gruppo di appartenenza

Autore: Spartaco Savio

Gruppo appartenenza: CGEB - Commissione Grotte Eugenio Boegan

Autore: Elisabetta Stenner

Gruppo appartenenza: CGEB - Commissione Grotte Eugenio Boegan

Autore: Alessandro Zorn

Gruppo appartenenza: CGEB - Commissione Grotte Eugenio Boegan


File rilievi presenti

Tipo file rilievo: Pianta e sezione

File del rilievo Scarica rilievo

Scarica rilievo originale

Data rilievo: 31/07/2000

Tipo rilievo: Aggiornamento rilievo


Autori del rilievo

Autore: Maurizio Glavina

Gruppo appartenenza: CGEB - Commissione Grotte Eugenio Boegan

Autore: Adriano Ragno

Gruppo appartenenza: CGEB - Commissione Grotte Eugenio Boegan

Scarica rilievo originale

Data rilievo: 14/07/1996

Tipo rilievo: Primo rilievo


Autori del rilievo

Autore: Maurizio Glavina

Gruppo appartenenza: CGEB - Commissione Grotte Eugenio Boegan

Autore: Adriano Ragno

Gruppo appartenenza: CGEB - Commissione Grotte Eugenio Boegan

Scarica rilievo originale

Planimetria georiferita

La georeferenziazione della planimetria della cavità è comunque da intendersi indicativa, per l'accuratezza far riferimento alla scheda rilievi

Nome immagine

Data dello scatto: 10/10/2020

Didascalia: Targhetta o numero identificativo

Autore foto: Tom Kravanja

Gruppo di appartenenza: CGEB - Commissione Grotte Eugenio Boegan

Descrizione: Targhetta con numero identificativo.

Nome immagine

Data dello scatto: 10/10/2020

Didascalia: Ingresso con numero identificativo

Autore foto: Tom Kravanja

Gruppo di appartenenza: CGEB - Commissione Grotte Eugenio Boegan

Descrizione: Ingresso con targhetta posizionata su masso sopra l'ingresso.

Nome immagine

Data dello scatto: 10/10/2020

Didascalia: Esterno

Autore foto: Tom Kravanja

Gruppo di appartenenza: CGEB - Commissione Grotte Eugenio Boegan

Descrizione: Panoramica dall'ingresso della grotta 5325 (Abisso Sisma) con le posizioni delle cavità.

Bibliografia

Barlangfejlődés a Canin-fennsík mélyén
Szabó Lénárd (2008)
Collocazione: KARSZTFEJLŐDÉS XIII. Szombathely, 2008. pp. 247-267.

Link: https://epa.oszk.hu/03100/03192/00013/pdf/EPA03192_karsztfejlodes_2008_13_247-267.pdf

Categorie: Geospeleologia e carsismo

Indici: Geomorfologia e speleogenesi


The Michele Gortani cave system is in the Canin Plateau at the north of Italy. The 930 meter deep and nearly 40 kms long cave has 4 different stages. The mixing corrosion zone replaced in parallel with the the rising of the tectonical unit, and dissolved the stages which are connected by pit-systems developed by the ways of the descending karstic water. The tectonical units those constructs the Canin Plateau has risen in different movement, and the differently moving neighbour units has different cave-development circumstances, so in small area we can find caves with different morphology. The essay shows the morphology of the Michele Gortani, and after is about the demarcating of its tectonical unit.

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