Nome principale: Grotta presso il Ponte di Rio Molat
Numero catasto: 5794
Numero catasto locale: 3283FR
Numero totale ingressi: 1
Data primo accatastamento: 23/09/1996
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Descrizione ingresso
Numero ingresso: 1
Nome ingresso: Ingresso 1
Ingresso principale: Si
Stato ingresso: Agibile
Dimensione stimata ingresso: 0,6 x 0,6 m
Tipo ingresso: Verticale
Morfologia ingresso: Pozzo
Profondità pozzo d'accesso: 6,8 m
Pericoli all'accesso: Caduta
Limitazioni: Nessuna
Accessibilità: Libera
Data di accatastamento: 18/03/2011
Targhettatura
Presenza targhetta: Si
Sigla targhetta: 5794
Data targhettatura: 28/03/2015
Gruppo targhettatura: PRADIS - Gruppo Speleologico Pradis
Campagna targhettatura: 2015
Località
Comune: Clauzetto
Area geografica: Prealpi Carniche
Area provinciale: Pordenone
Tipo carta: 1:5.000
Carta CTRN 1:5.000: 048151 - Clauzetto
Rilevamento posizione
Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS
Tipo posizione: Aggiornamento Posizione
Tipo coordinate rilevate: Metriche Gauss-Boaga - Fuso Est
Latitudine: 5123422
Longitudine: 2357419
Lat. WGS84: 46,2447129
Lon. WGS84: 12,89095989
Est RDN2008/UTM 33N: 337415,125
Nord RDN2008/UTM 33N: 5123399,213
Data esecuzione posizione: 28/03/2015
Quota ingresso (s.l.m.): 528 m
Metodo rilevamento quota: Cartografico
Carta utilizzata: 1:5.000
Affidabilità posizione: Corretto
Autori della posizione
Autore: Venicio Simonutti
Gruppo appartenenza: PRADIS - Gruppo Speleologico Pradis
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 30 m
Profondità: 12,7 m
Dislivello totale: 12,7 m
Quota fondo: 515,3 m
Andamento cavità: Tratti verticali e orizzontali alternati
Stato della cavità
Grotta turistica: No
Meteorologia ipogea
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Danneggiamenti
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Geologia
fonte: Carta geologica del Friuli Venezia Giulia alla scala 1:150.000
Litologia: Carbonati, talora con marne, stratificati
Ambiente: Depositi di piattaforma protetta
Età: Giurassico sup. - Cretaceo inf.
Formazione: | Mb. di M.te Coste, Calcari di S. Don� |
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Vincoli
Breve descrizione del percorso d'accesso
L'ingresso si apre alla sinistra della strada che da Pradis porta a Clauzetto, 100m sopra il ponte sul rio Molat.
Descrizione dei vani interni della cavità
Il pozzo di accesso porta ad una strettoia, oltre alla quale si entra nella galleria principale che, a sua volta, si conclude con una strettoia. Sul lato destro della galleria, poco dopo la metà, si aprono due camini, che sono in comunicazione; sul lato sinistro si trova un altro camino, che si chiude dopo 12m.
Data rilievo: 26/11/1995
Tipo rilievo: Primo rilievo
Autori del rilievo
Autore: Rinaldo Gerometta
Gruppo appartenenza: PRADIS - Gruppo Speleologico Pradis
Autore: Laura Scandiuzzi
Gruppo appartenenza: PRADIS - Gruppo Speleologico Pradis
Autore: Gabriele Concina
Gruppo appartenenza: PRADIS - Gruppo Speleologico Pradis
File rilievi presenti
Tipo file rilievo: Pianta e sezione
Scarica rilievo originale
Planimetria georiferita
La georeferenziazione della planimetria della cavità è comunque da intendersi indicativa, per l'accuratezza far riferimento alla scheda rilieviBibliografia
Graziano Cancian, Rinaldo Gerometta
Gruppo Speleologico Pradis (2002)
Biblioteca della SSI
Biblioteca Statale Isontina - Gorizia
Collocazione: Ciaurlèc. La Mont di Turiè, 1996.2002. Attività e ricerche condotte dal gruppo Speleologico Pradis, pp. 143-147, Grafiche Tielle di Sequals (PN)
Categorie: Geospeleologia e carsismo
Indici: Depositi sotterranei, riempimenti, speleotemi
Keyword: Ciaurlec, Grotta presso il ponte di Molat, noduli ferrosi, goethite, lepidocrocite, ematite, mineralogia
Tramite la diffrattometria a raggi X sono stati analizzati due noduli raccolti nella Grotta presso il ponte di Molat (Pradis). Si è visto così che sono formati da goethite (nettamente prevalente), da lepidocrocite e da ematite
Graziano Cancian
Museo Friulano di Storia Naturale (2015)
Biblioteca del CSR
Categorie: Geospeleologia e carsismo
Indici: Depositi sotterranei, riempimenti, speleotemi
Keyword: minerali, mineralogia, geologia
Nell’articolo vengono riportate le caratteristiche di 43 minerali di grotta finora identificati nel Friuli Venezia Giulia. Sono compresi in queste classi: ossidi e idrossidi, carbonati, solfati, fosfati, silicati. Le principali scoperte sono state effettuate a partire dal 1984, grazie soprattutto all’uso della diffrattometria a raggi X. Alcuni ritrovamenti sono stati i primi in Italia. Queste ricerche hanno dimostrato che nelle grotte sono presenti più fasi mineralogiche di quanto si ritenesse in passato. Il ritrovamento di questi minerali, pertanto, porta un utile contributo alla conoscenza del carsismo sotterraneo, poiché sono il prodotto di reazioni chimiche qui avvenute, inoltre, spesso sono stabili solo in determinate condizioni ambientali.
Agenda
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