Nome principale: Buca delle Manzette
Numero catasto: 5183
Numero catasto locale: 2895FR
Numero totale ingressi: 1
Data primo accatastamento: 01/01/1992
Non sono presenti informazioni
Descrizione ingresso
Numero ingresso: 1
Nome ingresso: Ingresso 1
Ingresso principale: Si
Sigla ingresso: A10
Stato ingresso: Agibile
Dimensione stimata ingresso: 1,5 x 0,5 m
Tipo ingresso: Verticale
Morfologia ingresso: Pozzo
Profondità pozzo d'accesso: 38 m
Pericoli all'accesso: Caduta
Limitazioni: Nessuna
Accessibilità: Libera
Data di accatastamento: 09/07/2013
Targhettatura
Presenza targhetta: Si
Sigla targhetta: 5183
Data targhettatura: 01/01/2013
Gruppo targhettatura: USP - Unione Speleologica Pordenonese
Campagna targhettatura: 2013
Località
Comune: Cimolais
Area geografica: Prealpi Carniche
Area provinciale: Pordenone
Tipo carta: 1:5.000
Carta CTRN 1:5.000: 047052 - Cime Centenere
Rilevamento posizione
Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS
Tipo posizione: Aggiornamento Posizione
Tipo coordinate rilevate: Metriche RDN2008/UTM 33N
Latitudine: 5131946
Longitudine: 300808
Latitudine Gauss-Boaga: 5131968,33
Longitudine Gauss-Boaga: 2320811,106
Lat. WGS84: 46,311813401398
Lon. WGS84: 12,412924174012
Est RDN2008/UTM 33N: 300808
Nord RDN2008/UTM 33N: 5131946
Data esecuzione posizione: 25/08/2011
Quota ingresso (s.l.m.): 1965 m
Metodo rilevamento quota: Cartografico
Carta utilizzata: 1:5.000
Autori della posizione
Autore: Gianluigi Sartori
Gruppo appartenenza: USP - Unione Speleologica Pordenonese
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 1342 m
Sviluppo spaziale: 1670 m
Profondità: 420 m
Dislivello totale: 420 m
Quota fondo: 1545 m
Andamento cavità: Tratti verticali e orizzontali alternati
Stato della cavità
Prosecuzioni: Presenza di prosecuzioni non accessibili
Grotta turistica: No
Meteorologia ipogea
Non sono presenti informazioni
Danneggiamenti
Non sono presenti informazioni
Geologia
fonte: Carta geologica del Friuli Venezia Giulia alla scala 1:150.000
Litologia: Carbonati massivi
Ambiente: Torbiditi oolitiche di scarpata
Età: Giurassico medio
Formazione: |
Non sono presenti informazioni
Vincoli
Nome ramo: Principale
Numero ramo:
Descrizione ramo:
Ramo attivo: No
Pozzo/risalita/scivolo
Tipo | Dislivello | Nome |
---|---|---|
Pozzo | 5 m | |
Pozzo | 5 m | |
Pozzo | 40 m | |
Pozzo | 5 m | |
Pozzo | 40 m | |
Pozzo | 4 m | |
Pozzo | 26 m | |
Pozzo | 15 m | |
Pozzo | 10 m |
Breve descrizione del percorso d'accesso
L'ingresso si apre tra folti mughi, a 1965 m di quota, in corrispondenza di una frattura ONO_ ESE, appena qualche metro più alto di una caratteristica valletta rettilinea, ortogonale alla spaccatura d'accesso, nella quale si apre il secondo ingresso, siglato A9bis. La grotta inizia con uno stretto ma comodo P.40, di origine probabilmente nivale, che verso il fondo si allarga fino a circa due metri di diametro, e che immette su uno scivolo ghiacciato. Alla base parte una lunga galleria d'interstrato, che dopo pochi metri assume una sezione che può variare da uno a tre metri di larghezza, per circa due-cinque di altezza, e che prosegue verso E per circa 150 m di sviluppo, con una pendenza quasi costante sui 30°. A monte si dipartono alcune diramazioni' che presentano sempre la medesima morfologia graviclastica della galleria principale, e dalle quali si originano delle caratteristiche colate di ghiaccio trasparentissimo.
Descrizione dei vani interni della cavità
Lungo tutto l'asse della galleria sono praticamente assenti le forme erosive, e sono invece ben evidenziati gli strati che sporgono anche di parecchi centimetri e formano delle caratteristiche mensole. Solo verso i 110 m di profondità la grotta abbandona l'interstrato assumendo morfologie erosive più consuete. Superata una saletta a -132, una condotta rettilinea dalla tipica sezione gravitazionale conduce ad un bivio: a destra, in direzione sud, parte la via del "laminatoio", mentre continuando diritti si può scendere lungo la prima via esplorata. Entrambi i percorsi sono estremamente numerose strettoie e meandrini intervallati da brevi ente disagevoli, caratterizzati da salti dopo circa 50 m di sviluppo le due strade riconfluiscono in un ampio meandro, alto 5- salti; 7 m e largo fino a 1 metro, p che onta direttamente fino al successivo P. 40. Si tratta di un vasto ambiente, che misura circa 10x20 m, originatosi all'incrocio di più ogni prosecuzione. fratture. La base è occupata da una china detritica e da massi di crollo, che verso ovest hanno occluso ogni prosecuzione.Sul lato Est della caverna, a 200 m di profondità si dipartono delle anguste gallerie sub orizzontali e rettilinee, che dopo un salto di 5 metri conducono ad un bivio. In discesa un meandro strettissimo ed inesplorato sprofonda per diversi metri; la continuazione è invece costituita da una serie di antiche condotte ascendenti, estremamente disagevoli e fangose, che dopo una decina di metri di dislivello intercettano un'ampia galleria, larga circa 1 metro, originatasi lungo una frattura orientata NO-SE. Dopo pochi metri le pareti delineano una spaziosa sala di circa 3x8 metri, sul cui fondo si trova un modesto laghetto (ma l'unico di tutta la grotta!) che drena l'abbondante stillicidio che scende dal sovrastante camino. L'acqua prosegue in profondità seguendo una strettissima via inesplorata. La continuazione è invece rappresentata da una serie di gallerie concrezionate che si dipartono sul lato destro della saletta, a circa 3 metri d'altezza dal pavimento. La sezione misura mediamente 2x1 m, ma con l'asse principale inclinato come l'immersione degli strati. Ancora una ventina di metri di sviluppo e si intercetta una frattura orientata NO-SE, alta più di cinque metri; superato uno stretto passaggio, dove sporgono dalla parete due singolari noduli di selce di circa 20 cm di diametro, si giunge allo stretto imbocco del successivo P.40. Le pareti distano circa 3-4 m, e dopo un restringimento a -15 continuano a dilatarsi progressivamente verso il fondo. Scesi ancora due brevi pozzetti intervallati da un comodo ripiano, si prosegue nel bel meandro seguente, che punta decisamente verso Nord. Dopo circa 70 m di sviluppo la grotta piega nuovamente verso Sud-Est, puntando in profondità con un tortuoso e fangosissimo meandrino, esplorato solo per pochi metri. Risalendo invece sul soffitto del meandro principale, si traversa sopra una caratteristica marmitta sfondata, e si raggiunge una breve galleria alta 3 m e larga 1, che si interrompe sul seguente P.26. Alla base un ampio terrazzo (circa 3 m x 4 m) immette sul seguente pozzetto profondo 6 m, che si può anche scendere in arrampicata a destra del caratteristico pilastro. Segue un ampio meandro (0,5 m di larghezza e 3-4 m di altezza) che dopo una settantina di metri si trasforma in condotta, alta circa 1,5 m. Un passaggio retroverso immette in una via solo parzialmente esplorata; proseguendo invece sempre nella stessa direzione, dopo una cinquantina di metri si arriva a un bivio più marcato. Ci si infila nella condotta che si dirama a sinistra e inseguendo sempre la forte corrente d'aria si percorrono circa un centinaio di metri di cunicoli, che dopo un breve passaggio in salita sfociano sul seguente pozzo profondo circa 10 metri. Ancora qualche metro e si arriva in una zona interessata da limo nero. Dopo qualche breve passaggio in arrampicata, si arriva sull'ultimo pozzo esplorato, profondo una trentina di metri. Dopo i primi metri alquanto disagevoli l'ambiente si dilata notevolmente, interrotto a diverse altezze da ripiani. Dalla base, piuttosto ampia, si diparte una serie di gallerie impostate su alte fratture, tappezzate di limo nero. Un corso d'acqua temporaneo, proveniente da una di queste spaccature, scorre per qualche metro, prima di essere inghiottito da una condotta forzata; essa misura circa 0,60 o al massimo 1 metro di altezza e a causa della sua modesta pendenza, che consente all'acqua di ristagnare in varie pozzanghere, è stata' discesa solo per pochi metri, fino a circa 420 metri di profondità.
Data rilievo: 26/09/1992
Tipo rilievo: Primo rilievo
Autori del rilievo
Autore: Gianni Benedetti
Gruppo appartenenza: GTS - Gruppo Triestino Speleologi
Autore: Alessandro Mosetti
Gruppo appartenenza: GTS - Gruppo Triestino Speleologi
Autore: Roberto Gava
Gruppo appartenenza: GTS - Gruppo Triestino Speleologi
Autore: Maurizio Pettirosso
Gruppo appartenenza: GTS - Gruppo Triestino Speleologi
Autore: Gianni Benedetti
Gruppo appartenenza: GTS - Gruppo Triestino Speleologi
Autore: Carlo Mosetti
Gruppo appartenenza: GTS - Gruppo Triestino Speleologi
File rilievi presenti
Tipo file rilievo: Pianta e sezione
Scarica rilievo originale
Planimetria georiferita
La georeferenziazione della planimetria della cavità è comunque da intendersi indicativa, per l'accuratezza far riferimento alla scheda rilieviBibliografia
Alessandro Mosetti
Gruppo triestino speleologi (1994)
Biblioteca del CSR
Collocazione: Bollettino del gruppo triestino speleologi N.13/94
Categorie: Documentazione speleologica
Indici: Guide e narrativa
Keyword: percorsi, Busa dei Vediei, Monte Durano
L'articolo descrive la Buca delle Manzette e le varie gallerie che la percorrono
Agenda
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