Nome principale: Grotta Claudio Skilan
Nome principale sloveno: Jama Claudio Skilan
Numero catasto: 5070
Numero catasto locale: 5720VG
Numero totale ingressi: 1
Data primo accatastamento: 01/01/1992
Data scoperta: 05/08/1990
Scopritore: Giorgio Nicon
Gruppo scopritore: GGCD - Gruppo Grotte Carlo Debeljak
Descrizione ingresso
Numero ingresso: 1
Nome ingresso: Ingresso 1
Ingresso principale: Si
Stato ingresso: Agibile
Dimensione stimata ingresso: 1,5 x 1,5 m
Tipo ingresso: Verticale
Morfologia ingresso: Pozzo
Profondità pozzo d'accesso: 22 m
Pericoli all'accesso: Nessuno
Limitazioni: Chiusino
Accessibilità: Previa richiesta chiavi
Note per Accessibilità: Chiavi presso Gruppo Grotte Carlo Debeljak
Data di accatastamento: 08/07/2011
Targhettatura
Presenza targhetta: Si
Sigla targhetta: 5070
Data targhettatura: 01/01/2011
Gruppo targhettatura: GGCD - Gruppo Grotte Carlo Debeljak
Campagna targhettatura: 2011
Località
Comune: Trieste
Area geografica: Carso Triestino
Area provinciale: Trieste
Tipo carta: 1:5.000
Carta CTRN 1:5.000: 110113 - Padriciano
Rilevamento posizione
Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS differenziale
Tipo posizione: Aggiornamento Posizione
Tipo coordinate rilevate: Metriche Gauss-Boaga - Fuso Est
Latitudine: 5056009
Longitudine: 2432170
Lat. WGS84: 45,65186216
Lon. WGS84: 13,87268563
Est RDN2008/UTM 33N: 412163,731
Nord RDN2008/UTM 33N: 5055986,14
Data esecuzione posizione: 10/02/1998
Quota ingresso (s.l.m.): 389 m
Metodo rilevamento quota: Cartografico
Carta utilizzata: 1:5.000
Affidabilità posizione: Corretto
Autori della posizione
Autore: Alessandro Sgambati
Gruppo appartenenza: ISP FOR - Ispettorato Ripartimentale Foreste
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 6400 m
Profondità: 378 m
Dislivello totale: 378 m
Quota fondo: 11 m
Andamento cavità: Tratti verticali e orizzontali alternati
Stato della cavità
Esplorazione in corso: Si Prosecuzioni: Presenza di prosecuzioni accessibili Grotta turistica: No
Meteorologia ipogea
Non sono presenti informazioni
Danneggiamenti
Non sono presenti informazioni
Geologia
fonte: Carta geologica del Friuli Venezia Giulia alla scala 1:150.000
Litologia: Carbonati, talora con marne, stratificati
Ambiente: Depositi di piattaforma
Età: Paleocene - Eocene inf.
Formazione: | Liburnico: Vreme e Cosina |
Note geologiche
La grotta Claudio Skilan mantiene una direzione di sviluppo abbastanza costante secondo la direzione SE-NW, direzione che è perpendicolare alla giacitura della stratificazione con dei tratti a direzione N-S.
La cavità è costituita da due sistemi principali di gallerie: uno di dimensioni minori, ad una profondità di 40 m circa e l’altro di dimensioni imponenti con gallerie di diametro fino a 60-70 m posto in media a 200 m al di sotto del piano di campagna. Il complesso ipogeo, ed in particolare le gallerie più profonde, è interessato da potenti depositi di riempimento (argille e sabbie) e da imponenti crolli che hanno quasi totalmente modificato le morfologie primarie.
Nell’analisi morfostrutturale della cavità, sono da considerare in particolare le differenze di dimensioni fra gallerie alte e gallerie basse, l’impostazione su piano di faglia di queste ultime, i profondi pozzi che o collegano le gallerie, o interrompono la galleria principale o rappresentano punti di “nodo” e di connessione con gallerie trasversali.
Mentre le gallerie superiori, si sviluppano secondo i piani della stratificazione, quelle inferiori sono condizionate da alcune faglie tra le quali una a direzione NW-SE, inclinata di 70* verso NE, che ne struttura buona parte dello sviluppo.
Gli intensi fenomeni di carsismo che interessano in superficie tutta l’area nella quale si sviluppa la cavità, non consentono di riconoscere l’assetto tettonico-strutturale evidenziato all’interno della grotta.
Non sono presenti informazioni
Vincoli
Vincolo paesaggistico: Vincolo paesaggistico L. 1497/1939 delibera Giunta Regionale 13.09.1996 n. 4046
Nome ramo: Principale
Numero ramo:
Descrizione ramo:
Ramo attivo: No
Pozzo/risalita/scivolo
Tipo | Dislivello | Nome |
---|---|---|
Pozzo | 180 m |
Descrizione dei vani interni della cavità
Una fessura iniziale in roccia viva, porta ai primi due pozzi che conducono nella Galleria Alma, a circa 40 m di profondità.
Questi primi due pozzi sono stati attrezzati dal Gruppo Grotte Carlo Debeljak con scale fisse.
La Galleria Alma, riccamente concrezionata, si sviluppa per circa 400 m in direzione NW/SE. Nella parte terminale della galleria ,in direzione SE, si apre l'imbocco del grande pozzo interno della grotta, profondo 140 m e con un diametro massimo di 60 m. Questo pozzo, totalmente calcificato, è il più profondo pozzo interno di tutte le grotte del Carso Triestino. Nella parte finale il pozzo intercetta un sistema di enormi gallerie fluviali, abbandonate dalle acque.
In direzione NW si sviluppa la Galleria Brena, larga in media 30 m e alta 30/40 m con uno sviluppo complessivo di circa 1000 m. In fondo a questa galleria si apre, a 60 m di altezza, la Galleria Dimenticata; qui, verso la fine del 1996, è stata trovata una prosecuzione (Galleria Hanke) che ha permesso di raggiungere il bordo di un secondo enorme pozzo interno, profondo 110 m e largo in media 20/30 m. Sul fondo di questo, una galleria fangosa in forte pendenza porta alla massima profondità della grotta, -378 m. In questa parte della cavità s'incontrano acque di fondo che risalgono per un dislivello stimato nell'ordine dei 60 m. Ritornando alla base del pozzo di 140 m, sul lato N ha inizio un ramo discendente, che si sviluppa in direzione E per circa 300 m, largo in media 10 m e alto 10/15 m e che conduce, con ambienti molto fangosi a due laghetti alle profondità rispettivamente di –341 e –346 m.
Sempre dalla base del pozzo di 140 m in direzione SE, si sviluppa la Galleria Antonietta. Anche questa galleria presenta dimensioni notevoli, con un'altezza media di 20 m ed una larghezza di 20/30 m. Questa galleria presenta un ramo superiore che permette di accedere a due enormi caverne molto concrezionate, la Caverna Elena e la Caverna Nidia. Lo sviluppo totale della Galleria Antonietta, incluso il ramo superiore si aggira sui 2000 m. Alla fine della Galleria Antonietta, in direzione S si apre la Galleria Pretner, dalle dimensioni leggermente inferiori a quella della galleria precedente. Questa galleria, lunga 900 m presenta ambienti notevolmente concrezionati alternati ad altri estremamente fangosi. Nella parte terminale di questa galleria è stata scoperta , dal Gruppo Grotte “C. Debeljak” in collaborazione con la Commissione Grotte “E. Boegan”, una nuova prosecuzione; si tratta di un sistema di gallerie che si sviluppano per circa 300 m con parti ancora da esplorare.
Data rilievo: 02/12/2000
Tipo rilievo: Aggiornamento rilievo
Autori del rilievo
Autore: Antonio Klun
Gruppo appartenenza: GGCD - Gruppo Grotte Carlo Debeljak
File rilievi presenti
Tipo file rilievo: Pianta e sezione
Scarica rilievo originale
Data rilievo: 07/12/1993
Tipo rilievo: Aggiornamento rilievo
Autori del rilievo
Autore: Guido Nicon
Gruppo appartenenza: GGCD - Gruppo Grotte Carlo Debeljak
Scarica rilievo originaleData rilievo: 27/09/1992
Tipo rilievo: Primo rilievo
Autori del rilievo
Autore: Giorgio Nicon
Gruppo appartenenza: GGCD - Gruppo Grotte Carlo Debeljak
Scarica rilievo originalePlanimetria georiferita
La georeferenziazione della planimetria della cavità è comunque da intendersi indicativa, per l'accuratezza far riferimento alla scheda rilieviData planimetria: 27/09/1992
Accuratezza: Da disegno
Bibliografia
Luciano Ballarin, Rino Semeraro
Gruppo speleologico San Giusto (1998)
Biblioteca del CSR
Collocazione: In Ipogea n.2 pp. 39-116
Categorie: Geospeleologia e carsismo
Indici: Geologia e pedologia, Idrologia
Keyword: Geomorfologia, Tettonica, Ipogeo, Idrologia
Note geologiche della Grotta Claudio Skilan anche in relazione al carsismo ipogeo della zona
Sandro Sedran
IDEA MONTAGNA (2015)
Biblioteca del CSR
Categorie: Documentazione speleologica
Indici: Fotografia, Guide e narrativa
Keyword: concrezioni, colonne, colate, Galleria Brena
descrizione interno grotta, accesso stradale e avvicinamento, armo.
Mario Galli
Società Alpina delle Giulie - Sezione di Trieste del Club Alpino Italiano (1999)
Biblioteca del CSR
Link: https://www.boegan.it/wp-content/uploads/2012/02/Timavo_Galli.pdf
Categorie: Documentazione speleologica, Geospeleologia e carsismo, Speleologia tecnica
Indici: Guide e narrativa, Esplorazioni, Idrologia
Keyword: gallerie, 378 metri
Scoperta nel 1991. Presenta un pozzo profondo che conduce ad un sistema di gallerie. Raggiunge la profondità di 378 metri.
Franco Gherlizza
Club Alpinistico Triestino (2019)
Biblioteca del CSR
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Keyword: Archeologia, Padriciano
Posizione grotta, ritrovamenti di ossa animali.
Clara Ferlatti
Società Speleologica Italiana (1992)
Biblioteca del CSR
Collocazione: Speleologia 27
Link: http://www.speleo.it/site/images/speleologia/Speleologia_27_Ott_1992 OCR.pdf
Categorie: Speleologia tecnica
Indici: Esplorazioni
Keyword: esplorazioni
L'articolo parla della scoperta e della storia, della seconda grotta del carso triestino che si affaccia sul fiume Timavo
Fabio Forti, Fulvio Forti
Società Alpina Delle Giulie (2017)
Biblioteca del CSR
Collocazione: Alpi Giulie anno 111-N.2/2017
Link: https://caisag.ts.it/wp-content/uploads/2019/07/AG-2-2017-web.pdf
Categorie: Geospeleologia e carsismo
Indici: Geomorfologia e speleogenesi, Idrologia
Il fascicolo monografico di Alpi Giulie, rassegna di attività della Società Alpina delle Giulie, edito quale secondo numero semestrale del 2017, presenta un ulteriore contributo alla conoscenza del Fiume Timavo, che a partire da almeno due millenni ha destato la curiosità dei primi geografi e storici, a motivo del suo lungo e misterioso tratto sotterraneo.
- Prefazione pag. 5
- Un problema carsico-geologico: il Fiume Timavo; Aggiornamenti conoscitivi con premesse ed indicazioni storico-culturali pag. 7
- Le attuali conoscenze sul Fiume Timavo; con il contributo concettuale esclusivo da parte delle ricerche carsiche pag.13
- Le attuali conoscenze sul Fiume Timavo; con il contributo concettuale esclusivo da parte delle ricerche carsiche pag. 22
- Elencazione e descrizione tecnico - scientifica delle cavità che nell’area del Carso Classico, seguendo la linea principale lungo l’asse del “Solco di Aurisina”,intercettano le acque del Timavo le quali raggiungono il livello dell’attuale falda carsica pag. 44
- Bibliografia “essenziale” per una corretta lettura del problema Timavo pag.73
Agenda
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