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Catasto Speleologico Regionale

 

Aggiornamento scheda catastale




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405 | Caverna Generale Ricordi


100m 500m 1000m
PDF KML GPX

Nomi e numeri catastali Scopritori Ingressi Morfometria Descrizione Rami/Pozzi Rilievi Planimetria Idrogeologia Meteorologia ipogea Ghiaccio/Neve Rifiuti Danneggiamenti Pericoli Geologia Biologia Aspetti culturali Vincoli Immagini Bibliografia Agenda Altri files Archivio storico

Nome principale: Caverna Generale Ricordi

Numero catasto: 405

Numero catasto locale: 1064VG

Numero totale ingressi: 1

Data primo accatastamento: 01/01/1969


Altri nomi

Grotta Fillinger

Grotta Generale Ricordi

Non sono presenti informazioni

  • Ingresso 1

Descrizione ingresso

Numero ingresso: 1

Nome ingresso: Ingresso 1

Ingresso principale: Si

Stato ingresso: Agibile

Dimensione stimata ingresso: 3 x 1,5 m

Tipo ingresso: Orizzontale

Morfologia ingresso: Galleria

Limitazioni: Nessuna

Accessibilità: Libera

Data di accatastamento: 30/08/2011


Targhettatura

Presenza targhetta: Si

Sigla targhetta: 405

Data targhettatura: 01/01/2011

Gruppo targhettatura: FSRFVG - Federazione Speleologica Regionale FVG

Campagna targhettatura: 2011


Località

Comune: Doberdò del Lago / Doberdob

Area geografica: Carso Goriziano

Area provinciale: Gorizia

Tipo carta: 1:5.000

Carta CTRN 1:5.000: 088152 - Monfalcone-Stazione


Rilevamento posizione

Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS differenziale

Tipo posizione: Aggiornamento Posizione

Tipo coordinate rilevate: Metriche Gauss-Boaga - Fuso Est

Latitudine: 5074145

Longitudine: 2409274

Lat. WGS84: 45,81177335

Lon. WGS84: 13,57477753

Est RDN2008/UTM 33N: 389268,423

Nord RDN2008/UTM 33N: 5074122,204

Storico posizioni

Storico posizioni







Data esecuzione posizione: 31/12/2001

Quota ingresso (s.l.m.): 59 m

Metodo rilevamento quota: Cartografico

Carta utilizzata: 1:5.000

Affidabilità posizione: 3º gruppo riposizionamento regionale GPS (2001)


Autori della posizione

Autore: Non specificato

Gruppo appartenenza: TALPE - Jamarski klub Kraški krti / Gruppo Speleologico Talpe del Carso

Autore: Marco Manzoni

Gruppo appartenenza: RIP.REG. - Riposizionamento Regionale

Autore: Paolo Rucavina

Gruppo appartenenza: RIP.REG. - Riposizionamento Regionale

Caratteristiche

Sviluppo planimetrico: 120 m

Profondità: 31 m

Dislivello totale: 31 m

Quota fondo: 28 m

Andamento cavità: Semplice orizzontale


Stato della cavità

Cavità attrezzata: Si

Grotta turistica: No

Meteorologia ipogea

Campo note

1988 medie annue: temperatura aria 11,9° C (min. 11,3° C – max. 12,9° C) temperatura roccia fu 11,6° C (min. 11,4° C – max. 11,9° C). da ZORZENON, CANCIAN 1993 2020 media annua 11,87 da CANCIAN, CANCIAN 2021

Non sono presenti informazioni

Danneggiamenti


Non sono presenti informazioni

Geologia

fonte: Carta geologica del Friuli Venezia Giulia alla scala 1:150.000

Litologia: Carbonati, talora con marne, stratificati

Ambiente: Depositi di piattaforma protetta

Età: Giurassico sup. - Cretaceo inf.

Formazione: Mb. di M.te Coste, Calcari di S. Don�


Note geologiche

La grotta si sviluppa interamente entro i calcari grigio scuri dei “Calcari di Monte Coste" (Cretacico medio- inf.), seguendo spesso l’inclinazione degli strati, che sono immersi verso SSO.

servizio di integrazioni al catasto grotte nel Sito Natura 2000 SIC IT3340006 “Carso Triestino e Goriziano” e ZPS IT3341002 “Aree Carsiche della Venezia Giulia”


Scarica la Relazione completa -> Monitoraggio faunistico 2008/2009

Scarica la Relazione completa -> Monitoraggio floristico e relazione vegetazionale


Monitoraggio faunistico 2008/2009

Fabio STOCH
Relazione monitoraggio faunistico 405 | Caverna Generale Ricordi

Monitoraggio floristico e relazione vegetazionale

Giuseppe ORIOLO con la collaborazione di Michela Tomasella
Relazione Monitoraggio floristico 405 | Caverna Generale Ricordi

Aspetti culturali

bellico


Note culturali

Bellico: La grotta è stata adattata a ricovero militare durante la prima guerra mondiale.
L’Esercito Italiano vi sistemò un Comando al quale era preposto il generale Ricordi, che trovò la morte proprio nei pressi dell’ingresso. Dopo la rotta di Caporetto, l’esercito austriaco prese nuovamente possesso della grotta e una lapide, tuttora esistente, sopra l’ingresso, riporta la scritta “P.T.M. Fillinger” a ricordo del loro comandante

Vincoli

Vincolo paesaggistico: In avvio procedimento di tutela ambientale

  • Principale

Nome ramo: Principale

Numero ramo:

Descrizione ramo:

Ramo attivo: No


Pozzo/risalita/scivolo

Tipo Dislivello Nome
Pozzo 3,3 m
Pozzo 2,5 m

Breve descrizione del percorso d'accesso

La Strada Statale n.55, subito a Sud di Jamiano, fa un'ampia curva ed è attraversata dall'oleodotto: la grotta si apre sul fondo di una dolina, a breve distanza da una mulattiera parallela alla S.S.n.55, tra il km 3 e il km 4.

Descrizione dei vani interni della cavità

La Caverna Generale Ricordi è uno dei più interessanti fenomeni sotterranei del Carso monfalconese, sia per il considerevole sviluppo che per le caratteristiche di imponente inghiottitoio fossile.
La cavità è costituita da una lunga galleria percorribile facilmente, nella parte finale della quale c'è un piccolo salto che, prestando attenzione, si può superare con l'aiuto di una corda. La caverna inizia con una galleria in lieve pendenza, orientata N-S, alta 2m e larga 2,5m. Dopo una quindicina di metri, la grotta devia verso SW e mantiene costantemente questo orientamento fino al fondo. Da questo punto fino alla sala interna il suolo è attrezzato con degli scalini, più o meno grezzi, costruiti durante la guerra, e lungo il percorso si incontrano anche tre muri divisori, costruiti invece in epoca recente. A circa 30m dall'ingresso, dalla volta si innalza un grande camino, in parte concrezionato ed in parte corroso e in una nicchia laterale si può ammirare una bella colonna addossata alla parete, mentre, a breve distanza, un'alta colonna unisce la volta con il suolo della galleria. Proseguendo si raggiunge la sala interna, lunga 17m, larga 4m ed alta, in certi punti, fino a 8m. Il suolo qui è particolarmente fangoso e le pareti sono spesso ricoperte da un velo di fango nerastro. In fondo alla sala si trova un muro, facilmente superabile, oltre il quale si sviluppa la parte più naturale e aspra di tutta la grotta. I vani qui, rispetto al tratto precedente sono più irregolari e concrezionati. Una strettoia porta infine ad un salto di circa 4m, sotto il quale, sul lato NW, uno strettissimo cunicolo, superato nel 1976 solo per un tratto, porta ad un pozzetto che comunque non dovrebbe essere più profondo di un paio di metri. Più avanti la caverna si chiude con una stretta frattura, molto frastagliata, che si restringe sempre più.
Da punto di vista speleogenetico la cavità si può classificare come un inghiottitoio fossile diretto.
Come sopra accennato, durante la prima guerra mondiale la grotta era stata trasformata, con ingegnosi e monumentali adattamenti, in un comodo e capiente rifugio militare, illuminato elettricamente e dotato di varie comodità che rendevano confortevole il soggiorno. L'esercito italiano sistemò nella grotta un Comando al quale era preposto il Generale Ricordi, che trovò la morte proprio nei pressi dell'imbocco della cavità ed al quale perciò la grotta fu dedicata. Dopo la rotta di Caporetto, gli austriaci presero nuovamente possesso della grotta, fino al termine del conflitto, ed una lapide posta all'ingresso riporta la scritta "P.T.M.Fillinger", a ricordo di un comandante nemico.
La cavità, ora agibile, negli anni '70 era stata chiusa perchè vi si trovavano alcuni sismografi posti dall'Università di Trieste.

  • 17/03/1990
  • 18/04/1976
  • 21/05/1964
  • 15/05/1916
  • Primo rilievo
  • Poligonale/3D

Data rilievo: 17/03/1990

Tipo rilievo: Aggiornamento rilievo


Autori del rilievo

Autore: Pino Guidi

Gruppo appartenenza: CGEB - Commissione Grotte Eugenio Boegan

Autore: Giorgio Colombetta

Gruppo appartenenza: CGEB - Commissione Grotte Eugenio Boegan


File rilievi presenti

Tipo file rilievo: Pianta e sezione

File del rilievo Scarica rilievo

Scarica rilievo originale

Data rilievo: 18/04/1976

Tipo rilievo: Aggiornamento rilievo


Autori del rilievo

Autore: Adalberto Kozel

Gruppo appartenenza: CGEB - Commissione Grotte Eugenio Boegan

Scarica rilievo originale

Data rilievo: 21/05/1964

Tipo rilievo: Aggiornamento rilievo


Autori del rilievo

Autore: Adalberto Kozel

Gruppo appartenenza: CGEB - Commissione Grotte Eugenio Boegan

Scarica rilievo originale

Data rilievo: 15/05/1916

Tipo rilievo: Primo rilievo

Precisione rilievo: 3


Autori del rilievo

Autore: Hermann Bock

Gruppo appartenenza: HBG - Höhlenbaugruppe


File rilievi presenti

Tipo file rilievo: Pianta e sezione

Scala rilievo: 1:200

File del rilievo Scarica rilievo

Scarica rilievo originale

Tipo rilievo: Primo rilievo


Autori del rilievo

Autore: Italo Gariboldi

Gruppo appartenenza: CGEB - Commissione Grotte Eugenio Boegan

Scarica rilievo originale

Planimetria georiferita

La georeferenziazione della planimetria della cavità è comunque da intendersi indicativa, per l'accuratezza far riferimento alla scheda rilievi

Nome immagine

Data dello scatto: 29/07/2020

Didascalia: Interno

Gruppo di appartenenza: CRC SEPP. - Centro Ricerche Carsiche Carlo Seppenhofer

Descrizione: incrostazioni scure di idrossiapatite (fosfato di calcio) su calcare

Nome immagine

Data dello scatto: 22/01/2011

Didascalia: Ingresso con numero identificativo

Autore foto: Gianni Benedetti

Gruppo di appartenenza: FSRFVG - Federazione Speleologica Regionale FVG

Nome immagine

Data dello scatto: 22/01/2011

Didascalia: Targhetta o numero identificativo

Autore foto: Gianni Benedetti

Gruppo di appartenenza: FSRFVG - Federazione Speleologica Regionale FVG

Nome immagine

Didascalia: Ingresso

Autore foto: Maurizio Comar

Gruppo di appartenenza: LINDNER - Società di Studi Carsici Antonio Federico Lindner

Nome immagine

Didascalia: Esterno

Autore foto: Maurizio Comar

Gruppo di appartenenza: LINDNER - Società di Studi Carsici Antonio Federico Lindner

Descrizione: scritta storica

Nome immagine

Didascalia: Ingresso con numero identificativo

Gruppo di appartenenza: CAT - Club Alpinistico Triestino

Nome immagine

Didascalia: Interno

Gruppo di appartenenza: CAT - Club Alpinistico Triestino

Bibliografia

Ricerche mineralogiche nella Caverna Generale Ricordi (Carso Goriziano)
Giorgio Pellizzari, Ariedo Martincigh
Società di Studi Carsici "A. F. Lindner" - numero unico - anno 1992 (1992)
Biblioteca Società di Studi Carsici "A. F. Lindner"

Categorie: Geospeleologia e carsismo

Indici: Geologia e pedologia

Keyword: caverna generale ricordi, carso goriziano, minerali


Sono stati analizzati 11 campioni di incrostazioni, patine, argille, sabbie e ghiaiette, tramite la diffrattometria a raggi X: Sono stati identificati questi minerali: idrossiapatite, calcite, aragonite, quarzo, fillosilicati, goethite, gibbsite e diasporo

Diossido di carbonio, radioattività e radon nella Caverna Generale Ricordi (Carso Classico, Comune di Doberdò del Lago)
Graziano Cancian, Damiano Cancian
Museo civico di storia naturale di Trieste (2021)
Collocazione: Atti Museo Civ. di St. Nat. di Trieste, v. 62, pp 5-32, ISSN 0335-1576

Link: https://museostorianaturaletrieste.it/wp-content/uploads/1.-Cancian.pdf

Categorie: Geospeleologia e carsismo

Indici: Meteorologia ipogea

Keyword: caverna Generale Ricordi, Carso Classico, diossido di carbonio, radioattività, radon


Per 14 mesi sono stati monitorizzati quattro parametri: temperature, CO2 nell'aria, radioattività Beta+Gamma, attività del radon. Si è visto, così, che l'andamento del radon e della CO2 è stagionale, con minimi nei mesi freddi e massimi, anche molto alti, nei mesi caldi. In particolare, nel luglio 2020, nel fondo della caverna, un picco del radon ha raggiunto il valore di 66.840 Bq/m. Nello stesso mese si è registrato anche il valore più alto della radioattività (Beta+Gamma): 0,65 microSv/h (la media della radioattività naturale esterna è attorno a 0,10 microSv/h). Una misura effettuata tramite uno spettrometro gamma ha evidenziato la presenza di questi radionuclidi: 40K, 214Bi, 226Ra. Gli ultimi due confermano l'origine del radon dalla catena di decadimento dell'uranio 238. Molto alte sono state anche le concentrazioni del diossido di carbonio, infatti, nel fondo della caverna i valori sono andati fuori scala dello strumento (> 9999 ppm) per sei mesi. Con l'arrivo della stagione fredda, ossia quando le temperature esterne sono diventate più basse di quelle della grotta, tutti questi valori sono diminuiti, anzi la radioattivià interna è diventata più bassa di quella esterna. Il radon, invece, è sceso fino a 206 Bq/m3.
La ricerca, inoltre, ha dimostrato come alte concentrazioni di radon e di diossido di carbonio non siano tipiche solo di grotte grandi o profonde, ma anche di cavità più modeste.

radon, radioattività e diossido di carbonio nella Caverna Genrale Ricordi
Graziano Cancian
Youtube (2022)

Link: https://youtu.be/PC7D8iDerAo

Categorie: Geospeleologia e carsismo

Keyword: radon, radioattività, diossido di carbonio, caverna Generale Ricordi


il filmato ripercorre la storia della ricerca che ha dimostrato come, in questa caverna ci possono essere elevate concentrazioni di radon e di diossid di carbonio.. Ciò avviene nei mesi caldi, quando le temperature esterne sono più alte di quelle della caverna

Grotte di guerra sul carso - Itinerari ipogei in alcune grotte della grande guerra sul carso triestino e goriziano
Franco Gherlizza
il piccolo (2011)
Biblioteca del CSR

Link: http://www.gsags.it/wp-content/uploads/2014/03/Grotte-di-guerra-sul-Carso-Franco-Gherlizza_.pdf

Categorie: Documentazione speleologica

Indici: Guide e narrativa

Keyword: caverna, carso isontino, gorizia



Itinerari ipogei in alcune grotte della grande guerra sul carso triestino e goriziano

Le acque di percolazione nel Carso Goriziano: chimismo, temperatura e stima della dissoluzione dei calcari
Zorzenon G., Cancian G. (1993)
Collocazione: in "Le Grotte d’Italia". Atti XVI Congr. Naz. di Speleol. (4) XVI, 1992-1993, pp. 225-236

Categorie: Geospeleologia e carsismo

Indici: Meteorologia ipogea


Caverne e grotte della Regione Friuli-Venezia-Giulia
Carlo Finocchiaro (1971)
Biblioteca del CSR
Collocazione: in Enciclopedia Monografica della Regione F.V.G., 1: 173-190

Categorie: Antropospeleologia, Geospeleologia e carsismo

Indici: Aree carsiche, Geomorfologia e speleogenesi, Archeologia

Keyword: ricerche scientifiche


rapida descrizione interna della grotta, con il suo laboratorio di ricerca

Grotte della Grande Guerra
Franco Gherlizza e Maurizio Radacich
Club Alpinistico Triestino (2005)
Biblioteca del CSR

Categorie: Antropospeleologia, Documentazione speleologica

Indici: Guide e narrativa

Keyword: Guerra


Descrizione speleologica della storia della grotta nel corso della Grande Guerra.

Caratteristiche mineralogiche delle grotte del Carso Triestino
Graziano Cancian, Francesco Princivalle
U.I.S. - Unione Internazionale di Speleologia (1989)
Collocazione: International Journal of Speleology 18 3-4 (1989), pp. 111-115

Link: https://digitalcommons.usf.edu/cgi/viewcontent.cgi?article=1380&context=ijs

Categorie: Geospeleologia e carsismo

Indici: Depositi sotterranei, riempimenti, speleotemi

Keyword: mineralogia, Carso


Andando nelle grotte ci si sofferma soprattutto ad ammirare la bellezza delle concrezioni calcaree, in qualunque forma esse si manifestino. Le incrostazioni, presenti sia sulle volte, sia sulle pareti, 0 peggio ancora Ie fanghiglie del suolo, molto spesso vengono trascurate, ma proprio queste mostrano una gran varietà di minerali e talvolta anche delle rarità, dovute alle particolari condizioni della grotta in cui si sono formate. Da qualche tempo ci si occupa anche di queste "cenerentole" delle grotte, aiutati dagli speleologi che sembrano ammaliati da tutto ciò che non ha l'aspetto della calcite. In questa breve esposizione trascureremo pertanto la calcite, di cui già tanto si e scritto, e ci occuperemo invece degli altri minerali. Inoltre, poiché 10 studio sistematico della mineralogia delle grotte e appena agli inizi, gli argomenti trattati non saranno ovviamente esaurienti, dato che necessitano di ulteriori studio

Alte concentrazioni di radon e di diossido di carbonio nella Caverna Generale Ricordi (Carso, Comune di Doberdò del Lago); risultato di un monitoraggio di 14 mesi
Graziano Cancian & Damiaano Cancian
Museo civico di Storia Naturale di Trieste (2021)
Collocazione: in Atti Mus. Civ. St. Nat. Trieste, v. 62, 2021, pp. 5-32,

Link: https://museostorianaturaletrieste.it/wp-content/uploads/MCSNT_VOL62_interno-affiancatecopertina_bassa.pdf

Categorie: Geospeleologia e carsismo

Indici: Meteorologia ipogea

Keyword: diossido di carbonio, radioattività, radon,


La ricerca ha preso in esame la Caverna Generale Ricordi che si apre nel settore occidentale del Carso Classico italiano. E’ iniziata nel dicembre 2019 e si è conclusa nel gennaio 2021. Sono stati monitorati quattro parametri: temperature, CO2 nell’aria, radioattività e attività del radon. Nei primi 4 mesi, fino a marzo 2020, le concentrazioni di CO2 erano di poco superiori a quelle esterne, con valori massimi fino a circa 550 ppm mentre la radioattività era addirittura inferiore a quella esterna, che mediamente è attorno a 0,10 μSv/h. Dopo la pausa di aprile, dovuta alle restrizioni sanitarie (Covid 19), in maggio, nel fondo della caverna, si è notato un notevole aumento della CO2 che nei sei mesi successivi ha continuamente superato i 9999 ppm. Lo stesso fenomeno è stato osservato per la radioattività: 0,36 μSv/h in maggio, per arrivare a 0,46 μSv/h in luglio. In seguito a questo evento, si è preso in considerazione anche il radon, riscontrando subito un’attività media attorno a 55.000 Bq/m3 , con un picco orario fino a 66.840 Bq/m3 . Si tratta di valori tra i più alti, se non i maggiori, tra quelli finora documentati in grotte del Carso fra Trieste e Gorizia. Tutti questi parametri sono gradualmente calati fino a ottobre. In novembre, però, si è verificato un nuovo e inaspettato aumento del radon, dimostrando così, che accanto al tipico andamento stagionale (valori bassi nei mesi freddi e alti nei mesi caldi), si possono avere altre variazioni, talora rapide e ampie, non facilmente correlabili ad altri eventi. Con l’arrivo dell’inverno l’attività del radon è scesa fino a 206 Bq/m3 . Tramite uno spettrometro gamma sono stati identificati i radionuclidi 214Bi e 226Ra, che confermano l’origine del radon dal decadimento del 226Ra e quindi dalla catena del 238U. La provenienza della CO2 , invece, nei momenti in cui raggiunge concentrazioni molto elevate assieme al radon, potrebbe essere, in parte, anche di origine endogena

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