Nome principale: Grotta del Diavolo zoppo
Numero catasto: 39
Numero catasto locale: 225VG
Numero totale ingressi: 1
Data primo accatastamento: 01/01/1969
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Descrizione ingresso
Numero ingresso: 1
Nome ingresso: Ingresso 1
Ingresso principale: Si
Tipo ingresso: Verticale
Morfologia ingresso: Pozzetto
Profondità pozzo d'accesso: 2 m
Targhettatura
Presenza targhetta: No
Località
Comune: Monfalcone
Area geografica: Carso Goriziano
Area provinciale: Gorizia
Tipo carta: 1:5.000
Carta CTRN 1:5.000: 109031 - Foce del Timavo
Rilevamento posizione
Metodo rilevamento: GRAFICO -> Riconoscimento su carta
Tipo coordinate rilevate: Metriche Gauss-Boaga - Fuso Est
Latitudine: 5071727
Longitudine: 2408554
Lat. WGS84: 45,78990111
Lon. WGS84: 13,56607133
Est RDN2008/UTM 33N: 388548,395
Nord RDN2008/UTM 33N: 5071704,258
Quota ingresso (s.l.m.): 3 m
Autori della posizione
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Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 34 m
Profondità: 8,5 m
Dislivello totale: 8,5 m
Quota fondo: -5,5 m
Andamento cavità: Semplice orizzontale
Stato della cavità
Grotta turistica: No
Meteorologia ipogea
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Danneggiamenti
Cavità distrutta: Distrutta
Non sono presenti informazioni
Geologia
fonte: Carta geologica del Friuli Venezia Giulia alla scala 1:150.000
Litologia: Carbonati massivi
Ambiente: Depositi di piattaforma aperta
Età: Cretaceo sup.- Paleocene sup.
Formazione: | Calcareniti del Molassa Fm. dei Calcari del Carso triestino p.p Calcari di Monte San Michele |
Aspetti culturali
folklore
archeologico/paleontologico
Catasto Ragionato Informatico delle Grotte Archeologiche
Note culturali
folklore e leggende: La leggenda narra di un guerriero che aveva fatto, saccheggiando, un grande bottino di monete
d'oro. Dopo la sua morte questo bottino venne preso in custodia dal diavolo che, però, sfortunatamente precipitò in una grotta e si ruppe una gamba.
(Grotta del Diàul Zòt, 2016)
Vincoli
Descrizione dei vani interni della cavità
La grotta, ora distrutta, era un tempo assai nota nella cittadina di Monfalcone per alcune dicerie che la volevano nascondiglio di favolosi tesori. Si racconta che attorno al 1730 un gruppo di villici si avventurò nel sotterraneo, con il fermo proposito di impadronirsi delle ricchezze colà riposte, ma l'apparizione di un uccello mostruoso che si avventò loro contro li mise in fuga e, nel volgere di pochi giorni, tutti illanguidirono e morirono per causa oscura.
Il nome di Grotta del Diavolo Zoppo deriva da una graziosa leggenda secondo la quale la grotta era un tempo abitata da un angelo e dal diavolo, i quali custodivano un forziere colmo d'oro; venuti in disaccordo sulla destinazione da dare al tesoro, i due si scapigliarono ed il diavolo ebbe la meglio, ma tentando di fuggire con il forziere, questo gli cadde addosso storpiandogli una gamba.
Nel 1890 alcuni notabili di Monfalcone intrapresero un'accurata ricerca, coadiuvati da alcuni lavoranti, e venne frugato invano ogni recesso dell'antro che risultò di modesta estensione. In quell'occasione vennero rinvenuti un teschio ed altri frammenti ossei, certamente di epoca assai remota, a giudicare dalle incrostazioni calcaree che li ricoprivano.
Dopo la prima guerra mondiale sorse nei pressi della grotta un cementificio, e la materia prima per la produzione venne tratta mediante lo sbancamento della bassa collina del M. S. Antonio, ridotta oggi ad un lembo insignificante. Scomparve così la Grotta del Diàul Zot e ben pochi ricordano la sua esistenza e la curiosa leggenda, forse la più bella tra le poche tramandate sulle grotte della Venezia Giulia.
Data rilievo: 06/05/1900
Tipo rilievo: Primo rilievo
Autori del rilievo
Autore: Umberto Sottocorona
Gruppo appartenenza: CGEB - Commissione Grotte Eugenio Boegan
File rilievi presenti
Tipo file rilievo: Pianta e sezione
Scarica rilievo originale
Planimetria georiferita
La georeferenziazione della planimetria della cavità è comunque da intendersi indicativa, per l'accuratezza far riferimento alla scheda rilieviNon sono presenti informazioni
Bibliografia
Egidio Faraone e Pino Guidi (1984)
Collocazione: Estratto da: Atti del Il congresso triveneto di speleologia. Monfalcone 4-5 dicembre 1982
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Leggende, folklore, culto
Franco Gherlizza, Lino Monaco
Club Alpinistico Triestino (2016)
Biblioteca del CSR
Collocazione: Grotte e leggende del Friuli Venezia Giulia
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Leggende, folklore, culto
Keyword: diavolo, bottino, grotta del diavolo zoppo
La leggenda narra di un guerriero che aveva fatto, saccheggiando, un grande bottino di monete
d'oro. Dopo la sua morte questo bottino venne preso in custodia dal diavolo che, però, sfortunatamente precipitò in una grotta e si ruppe una gamba.
Franco Gherlizza e Maurizio Radacich
Club Alpinistico Triestino (2005)
Biblioteca del CSR
Categorie: Antropospeleologia, Documentazione speleologica
Indici: Guide e narrativa
Keyword: grotta, guerra, area carsica, Monfalcone, geomorfologia
Descrizione della storia della grotta, in particolare nel corso della Grande Guerra (pag 59-60)
Leben F.
Inštitut za arheologijo ZRC SAZU (1978)
Collocazione: Arheološki vestnik, 29: 13-35, Ljubljana (Slo)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Nel contributo l'autore offre una rassegna riassuntiva sulla vita spirituale e materiale degli uomini tra il Neolitico e l'età del ferro nel territorio delle Alpi sudorientali. Sono presi in esame i rinvenimenti di sepolture o resti scheletrici e di oggetti di culto, motli riguardano grotte del Carso.
Guidi P., Torelli L.
Commissione Grotte “Eugenio Boegan” (2017)
Collocazione: Atti e Memorie della Commissione Grotte “Eugenio Boegan”, 47 : 109-134, Trieste
Link: https://www.boegan.it/wp-content/uploads/2017/05/09_LE-RICERCHE-SPELEOLOGICHE.pdf
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Breve storia delle ricerche speleologiche condotte nella zona delle fonti del Timavo, dagli inizi (1899) al primo decennio del XXI secolo, che hanno portato un notevole contributo alla conoscenza del fenomeno carsico ipogeo della zona. Vengono inoltre fornite indicazioni di interesse storico-archeologico. Chiudono il lavoro cenni descrittivi delle cavità che vi si aprono e un’essenziale bibliografia di riferimento.
Faraone E.
Società Alpina delle Giulie (1969)
Collocazione: Alpi Giulie, 64: 22-26, Trieste
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
La grotta, oggi scomparsa, si apriva nella modesta collinetta dove un tempo sorgeva la chiesetta di S. Antonio Abate, nei pressi delle terme romane di Monfalcone. Il Moser, che esplorò la cavità, rilevò una breccia ossifera e un deposito neolitico.
Agenda
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