Nome principale: Grotta a SE della Stazione di Aurisina
Numero catasto: 1042
Numero catasto locale: 4287VG
Numero totale ingressi: 1
Data primo accatastamento: 01/01/1969
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Descrizione ingresso
Numero ingresso: 1
Nome ingresso: Ingresso 1
Ingresso principale: Si
Tipo ingresso: Verticale
Morfologia ingresso: Pozzetto
Profondità pozzo d'accesso: 2 m
Targhettatura
Presenza targhetta: No
Località
Comune: Duino Aurisina / Devin Nabrežina
Area geografica: Carso Triestino
Area provinciale: Trieste
Tipo carta: 1:5.000
Carta CTRN 1:5.000: 110054 - Santa Croce di Trieste
Rilevamento posizione
Metodo rilevamento: GRAFICO -> Riconoscimento su carta
Tipo coordinate rilevate: Metriche Gauss-Boaga - Fuso Est
Latitudine: 5066739
Longitudine: 2418039
Lat. WGS84: 45,74648288
Lon. WGS84: 13,68911973
Est RDN2008/UTM 33N: 398033,15
Nord RDN2008/UTM 33N: 5066716,188
Quota ingresso (s.l.m.): 160 m
Autori della posizione
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Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 12 m
Profondità: 4 m
Dislivello totale: 4 m
Quota fondo: 156 m
Andamento cavità: Tratti verticali e orizzontali alternati
Stato della cavità
Prosecuzioni: Prosecuzioni inaccessibili
Grotta turistica: No
Meteorologia ipogea
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Danneggiamenti
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Geologia
fonte: Carta geologica del Friuli Venezia Giulia alla scala 1:150.000
Litologia: Carbonati massivi
Ambiente: Depositi di piattaforma aperta
Età: Cretaceo sup.- Paleocene sup.
Formazione: | Calcareniti del Molassa Fm. dei Calcari del Carso triestino p.p Calcari di Monte San Michele |
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Vincoli
Breve descrizione del percorso d'accesso
Seguendo il sentiero N° 19 che dal passaggio a livello di Aurisina Stazione porta a Santa Croce, dopo circa 350m si trova, sul lato destro, ed esattamente all'inizio di una curva del sentiero stesso, una stretta mulattiera che attraversa una piccola radura. Seguendo la mulattiera per 275m, facendo attenzione perchè in certi punti questa attraversa dei campi solcati e pertanto risulta appena tracciata, e piegando poi a sinistra, in modo da formare un'angolo retto, percorsi ancora una decina di passi si giunge presso l'imbocco, quasi triangolare, della grotta.
Descrizione dei vani interni della cavità
La grotta si sviluppa a breve profondità con alcuni piccoli vani dalle pareti corrose (erose) e comunica con la superficie anche attraverso un pertugio chiuso da massi.
Il breve pozzo d'accesso termina su una ripida china detritica che conduce presso un pozzetto di 1m ostruito da detriti (punto C). Sulla parete opposta del pozzetto si trova un foro quasi circolare che immette in un alto pozzetto di 1,80m il cui suolo è costituito da una lastra di calcite tagliata in due da una piccola feritoia che prosegue verticalmente ancora per qualche metro.
Ritornando sui propri passi si troverà a metà china detritica una strettoia lunga un po' più di 2m che immette in un'altro ramo della grotta (punto F) lungo 6m (sezione F.G.M.H).
Questo ramo prosegue a forma di meandro a due piani (M.N.O.P.Q.). Giunti nel punto più fondo (H) e volgendo lo sguardo verso l'alto si vede una serie di massi incastrati dai quali penetra un lieve chiarore. Il suolo è costituito da pietrisco e terra ed a metà percorso la grotta si allarga in una cavernetta lunga 3m, dal suolo detritico. Una cavernetta lunga 2,50m ed alta in media 80cm dalla cui volta pende qualche piccola stalattite è la zona più concrezionata della grotta (sezione S.Q.R.).
Data rilievo: 10/07/1959
Tipo rilievo: Primo rilievo
Autori del rilievo
Autore: Natale Bone
Gruppo appartenenza: CGEB - Commissione Grotte Eugenio Boegan
File rilievi presenti
Tipo file rilievo: Pianta e sezione
Scarica rilievo originale
Planimetria georiferita
La georeferenziazione della planimetria della cavità è comunque da intendersi indicativa, per l'accuratezza far riferimento alla scheda rilieviNon sono presenti informazioni
Bibliografia
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Agenda
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