8484 | Grotta del Megalite
Nomi e numeri catastali
Nome principale: Grotta del Megalite
Numero catasto: 8484
Numero catasto locale: 6731VG
Numero totale ingressi: 1
Ingresso principale
Data esecuzione posizione: 24/03/2018
Affidabilità posizione: Corretto
Presenza targhetta: No
Area geografica: Carso Triestino
Comune: Trieste
Area provinciale: Trieste
Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS
Lat. WGS84: 45,70138
Lon. WGS84: 13,80447
Est RDN2008/UTM 33N: 406930.767
Nord RDN2008/UTM 33N: 5061564.629
Quota ingresso: 312 m
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 72 m
Sviluppo spaziale: 162 m
Dislivello positivo: 0 m
Profondità: 77,5 m
Dislivello totale: 77,5 m
Quota fondo: 235 m
Breve descrizione del percorso d'accesso
Prendendo da Opicina la strada bianca che conduce alla foiba 149, si supera il monumento e si prosegue passando attraverso due sottopassi ferroviari. Dopo la salita che
segue il secondo, il sentiero piega a destra, in prossimità di un pilone della luce. Si prende invece un’evidente traccia a sinistra del pilone e subito dopo si piega a destra nel prato per una cinquantina di metri fino a una dolina. Sulla sinistra dell’avvallamento, sul piano, si apre l’imbocco del primo pozzo su un modesto affioramento roccioso, non troppo evidente.
Descrizione dei vani interni della cavità
La grotta è stata individuata grazie al manto nevoso seguente ad una nevicata del novembre 1999, che ha evidenziato un punto caldo in mezzo al prato innevato. Con un lavoro di allargamento non troppo oneroso, è stato possibile così scendere un P.11 che conduce ad un modesto ambiente. Con un breve passo di arrampicata si raggiunge facilmente un breve tratto di galleria concrezionata che subito si evolve in un breve meandro che sfocia su un P.8. Dalla sua base si diparte un cunicolo malagevole e piuttosto fangoso che immette su un saltino di 3 metri che conduce ad ambienti più vasti, e articolati, ma con una morfologia completamente diversa. Spariscono le concrezioni e le pareti grigie si presentano
particolarmente lavorate dalla dissoluzione, con camini, lame alle pareti e il pavimento costituito da sfasciumi. Tralasciando un approfondimento laterale, in fondo si apre l’imbocco di un P.11 sovrastato da un imponente e ben poco invitante masso (da cui il nome attribuito alla grotta). Sceso con attenzione questo salto, si trova subito un’altra stretta verticale di 9 metri cui segue un P.21 che inizia piuttosto inclinato e con un armo molto spostato per evitare il pericolo di caduta pietre. Alla base di questo salto, caratterizzata da un notevole accumulo di pietre, è stato possibile accedere ad un ulteriore P.11 che scende tra la parete e i massi, chiudendo al momento in frana alla profondità di 77,5 metri.
Sequenza pozzi. Ingresso: 11.
Pozzi
interni: 8,10 - 3,5 - 11,3 - 9,4 - 21 - 11 – ramo laterale 6,15 - 9,60 - 4.