8277 | Risorgiva casera Chiavals
Nomi e numeri catastali
Nome principale: Risorgiva casera Chiavals
Numero catasto: 8277
Numero catasto locale: 5098FR
Numero totale ingressi: 1
Ingresso principale
Data esecuzione posizione: 15/08/2021
Affidabilità posizione: Corretto
Presenza targhetta: No
Comune: Moggio Udinese
Area provinciale: Udine
Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS
Lat. WGS84: 46,456330026042
Lon. WGS84: 13,247100455474
Est RDN2008/UTM 33N: 365390.1
Nord RDN2008/UTM 33N: 5146243.7
Quota ingresso: 1562 m
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 146 m
Sviluppo spaziale: 148 m
Dislivello positivo: 6 m
Profondità: 0 m
Dislivello totale: 6 m
Quota fondo: 1562 m
Breve descrizione del percorso d'accesso
Dal paese di Moggio Udinese prendere le indicazioni per la Val Aupa e procedere sulla provinciale che la percorre fino all’abitato di Pradis. Giunti alla frazione di Pradis dalla provinciale si dirama sulla dx (salendo) una stradina che conduce dapprima alla frazione alta di Pradis e successivamente alla val Alba. Seguire fedelmente le indicazione per la riserva del Vualt fino al parcheggio per gli automezzi.
Dal Parcheggio (q. 1084) prendere le indicazioni per il Bivacco Bianchi (ex casera Chiavals q. 1712) sentiero CAI 450 e successivamente al bivio sentiero CAI 428. Giunti al bivacco (circa 2 ore) tornare indietro alcuni metri verso il crinale che porta alla mulattiera di arrivo e calarsi per il canale sulla sx che parte dalla forcellina. La grotta si apre sulla parete sx orografica del canale (circa 100 metri di quota piu in basso) prima di un grande salto.
Dalla grotta fuoriesce un modesto corso d’acqua ben visibile già dalla meta del canale.
Attenzione l’avvicinamento necessita di un buon allenamento e di passo sicuro, specialmente nel discendere il canale che porta all’ingresso della cavità
Descrizione dei vani interni della cavità
La grotta è una risorgenza permanente sviluppatosi all’interno di un interstrato di dolomia Principale.
Presenta nel ramo fossile una sezione larga e bassa ed e percorsa da una forte corrente d’aria che si nota già alcuni metri prima dell’ingresso. La temperatura dell’aria interna misurata in diverse occasioni è costante a 4,9 gradi anche in presenza di forte escursione termica (15.08.03 temperatura esterna + 32/ interna 4,9). Entrando, sulla dx si nota un arrivo d’acqua, da cui fuoriesce successivamente il principale corso d’acqua esterno. Il pavimento non presenta depositi di argilla e ciottoli. Inoltrandosi all’interno della grotta si incontra sulla dx il primo sifone semipermanente, e successivamente alcune decine di metri più avanti sempre sulla dx un secondo ramo percorso dalla forte corrente d’aria (possibilmente un by pass del ramo principale quasi sempre allagato). Inoltrandosi su questo ramo si incontra un arrivo d’acqua dalla sx che forma un breve laghetto (abbassato da scavi in occasione della prima visita), l’acqua che ne fuoriesce defluisce verso il ramo principale e si perde tra depositi di sassi confluendo successivamente nel primo sifone incontrato. Procedendo e superato il laghetto, sulla dx si diparte un ramo discendente che confluisce nel ramo attivo della cavità questo porta al sifone allagato per la maggior parte dell’anno, si procede adesso per alcuni metri in lieve discesa e si raggiunge una camera in cui si sta comodamente seduti. La camera presenta sulla dx il ramo attivo che scaturisce dal sifone e sulla sx un breve un by pass 30X30 invaso di argilla che conduce con molta fatica oltre al sifone dove è stata notata una seconda ampia camera (tuttora in fase di esplorazione). Ritornando indietro e scendendo dal ramo che parte appena dopo il laghetto si incontra un breve rialzo che devia l’acqua fuoruscente dal sifone finale, l’acqua qua giunta piega decisamente sulla sx e va a creare due piccoli sifoni.
In regime idrico basso questa acqua crea due piccole sorgenti sul Rio Fonderie, mentre in occasioni di disgelo o forte precipitazioni l’acqua in eccedenza va a confluire superando un troppo pieno nel primo sifone permanente che si incontra appena entrati sulla dx.