7954 | Cjamarates 1
Nomi e numeri catastali
Nome principale: Cjamarates 1
Numero catasto: 7954
Numero catasto locale: 4902FR
Numero totale ingressi: 4
Ingresso principale
Data esecuzione posizione: 01/09/2013
Affidabilità posizione: Corretto
Presenza targhetta: No
Area geografica: Prealpi Carniche
Comune: Travesio
Area provinciale: Pordenone
Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS
Lat. WGS84: 46,23777431
Lon. WGS84: 12,84751571
Est RDN2008/UTM 33N: 334045.172
Nord RDN2008/UTM 33N: 5122718.28
Quota ingresso: 1073 m
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 45 m
Sviluppo spaziale: 46,6 m
Dislivello positivo: 3,3 m
Dislivello totale: 3,3 m
Quota fondo: 1076 m
Breve descrizione del percorso d'accesso
Alla cavità è possibile giungere da due itinerari diversi: il primo dalla zona di Pradis ed il secondo dal monte Valinis di Meduno.
Da Pradis: procedendo lungo la S.P. 57, verso Campone, si arriva in località i Piani dove, poco oltre la ex cava di marmo, si parcheggia il veicolo per incamminarsi lungo il sentiero CAI che conduce a malga Tamer. Prima di iniziare la parte finale della salita, verso malga Tamer, appena ricomincia la salita si svolta nel bosco verso sinistra per arrivare, circa 200 metri oltre, alla prima delle Cjamerates. L’ambiente è tipicamente carsico e presenta bosco misto di faggio e carpino.
Volendo si può arrivare dal sentiero CAI che parte in località monte Valinis, in comune di Meduno, che arriva presso la soprastante malga Tamer, in comune di Travesio.
Descrizione dei vani interni della cavità
Si tratta di uno degli ambienti più conosciuti di tutto il monte Cjaurlèc; soprattutto tra le persone anziane il ricordo di avervi pernottato è frequente.
Vi si può accedere da quattro entrate diverse, sebbene quelle di fatto utilizzate siano due: l’inferiore, tra p0 e p1 (ingresso 1), e l’entrata rivolta verso malga Tamer, corrispondente a p4 (ingresso 2). Entrando dalla parte bassa, ossia da p0, si supera un gradino di poco più di un metro che porta a un primo ambiente, alto in media sui 2 metri, dalla forma allungata e disposto in direzione Est/Ovest per circa una decina di metri. Ai lati si nota ancora la preparazione del fondo per gli utilizzi meglio descritti nelle note sul folklore. Proseguendo verso p2 ci si trova per un tratto a cielo aperto, tra alte pareti rocciose, poi ancora un tratto roccioso che fa “ponte” sopra p2 e, nuovamente, un secondo tratto a cielo aperto fino a p3 e poi a p4. Il punto p4 corrisponde all’entrata alta, individuata facilmente come un passaggio alto circa 1,40 metri nella formazione rocciosa. Si evidenzia che tutta la parte interna, appena descritta, presenta una buona larghezza e fondo regolare; appianato ad opera degli antichi utilizzatori. Tornando su p3, verso destra salendo, si noterà una volta d’ingresso, alta poco più di un metro, che conduce alla parte interna della grotta.
Entrati, si incontrerà prima un passaggio piuttosto stretto in corrispondenza di p5, dove un cunicolo porta al p8 (3° ingresso) e da qui si raggiunge il p9 (4° ingresso). Dal p9, un passaggio basso, porta in una saletta che è in comunicazione con la parte superiore (passaggio molto stretto).
Le aperture in alto che troviamo nelle parti iniziali, non sono considerate ingressi. Portano sul karren esterno che si presenta con pareti alte alcuni metri.