7882 | Pozzo di Selva
Nomi e numeri catastali
Nome principale: Pozzo di Selva
Numero catasto: 7882
Numero catasto locale: 4841FR
Numero totale ingressi: 1
Ingresso principale
Data esecuzione posizione: 01/07/2013
Presenza targhetta: No
Area geografica: Prealpi Carniche
Comune: Tramonti di Sotto
Area provinciale: - Fuori confine
Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS
Lat. WGS84: 46,25338178
Lon. WGS84: 12,76134153
Est RDN2008/UTM 33N: 327450.316
Nord RDN2008/UTM 33N: 5124636.356
Quota ingresso: 566 m
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 21,7 m
Sviluppo spaziale: 55,3 m
Profondità: 33,4 m
Dislivello totale: 33,4 m
Quota fondo: 533 m
Breve descrizione del percorso d'accesso
Salendo da Meduno lungo la SR552, poco oltre la località Miar, all’inizio della salita, s’incrocia una strada sulla destra che porta alla località Moscjasinis. Prima di entrare sul soprastante pianoro si parcheggia il veicolo e si sale lungo la pista forestale, preclusa al traffico, che termina presso un gruppo di edifici costituenti la frazione di Selva. Dietro alle case, ormai abbandonate, si continua lungo un sentiero che porta ai ruderi di uno stavolo; da qui si svolta a sinistra, salendo di poco, per circa cento metri. Il modesto ingresso non è semplice da localizzare poiché si apre sul pendio, un tempo adibito a pascolo, in mezzo alla vegetazione.
Descrizione dei vani interni della cavità
L’ingresso, posto su terreno in declivio, ha forma irregolare e misure limitate: circa 1 metro per sessanta centimetri. Percorso il tratto da p8 a p7, inizia la discesa verticale su corda, fino alla base di p4 per 20,2 metri. Scendendo, la cavità si allarga notevolmente in direzione SE-NW. Fino a oltre 12 metri, piegando in direzione NW in corrispondenza di p5 e p6 e oltre gli stessi. Durante la discesa la larghezza media è di circa 2 metri e si notano, sia pur non importanti, fenomeni di concrezione quali stalattiti e colate calcitiche. Da p4 si continua nel ramo di fondo che porta fino a p0, punto di massima profondità. Il piano superiore, su p4, è formato da materiale clastico e sono presenti diversi grossi blocchi incastrati in alto; da p3 a p2 si scende un pozzetto a ridosso di massi accatastati alla cui base è visibile una rientranza. Dopo p2 l’ambiente si restringe, fino a circa sessanta centimetri, e si procede in forte discesa fino a p0. Si segnala un piccolo ambiente inferiore e l’altezza media di oltre 10 metri da p0 a p2. Il ramo opposto è più largo e interessante; da p4 a p5 il fondo è quasi piano, con pietrame e sassi, poi svolta a sinistra e discende fino a p6. A fronte di p6 si segnala una particolare formazione tondeggiante con un canale di erosione ai bordi, con al centro una curiosa serie di lame rocciose disposte parallelamente le une alle altre, che termina inserendosi in basso in uno stretto meandro profondo almeno 7 metri. Sono presenti concrezioni e una minima circolazione d’aria.
Dal racconto di persone originarie del posto, nella prima metà del '900, i residenti erano conviti di poter far scaturire l’acqua dalla cavità. Acqua necessaria sia alle persone sia, soprattutto, al gran numero di animali d’allevamento presenti sul territorio. Allo scopo furono gettate all’interno delle cariche esplosive, senza risultato alcuno.