781 | Abisso dei Cristalli
Nomi e numeri catastali
Nome principale: Abisso dei Cristalli
Numero catasto: 781
Numero catasto locale: 3960VG
Numero totale ingressi: 1
Ingresso principale
Data esecuzione posizione: 31/12/1999
Affidabilità posizione: 1º gruppo riposizionamento regionale su CTR 1:5000 (1999)
Presenza targhetta: Si Area geografica: Carso Triestino Comune: Sgonico / Zgonik Area provinciale: Trieste Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS differenziale Lat. WGS84: 45,73227047 Lon. WGS84: 13,71766326 Est RDN2008/UTM 33N: 400228.086 Nord RDN2008/UTM 33N: 5065101.18 Quota ingresso: 212 m
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 326 m
Profondità: 205 m
Dislivello totale: 205 m
Quota fondo: 7 m
Breve descrizione del percorso d'accesso
La grotta si apre a qualche metro da un viottolo campestre, a breve distanza della Grotta dell'Alce (89/62VG).
Descrizione dei vani interni della cavità
Quando fu scoperto, l'ingresso della grotta era una fessura di 10cm x 40cm dalla quale usciva una forte corrente d'aria.
Una successione di quattro caverne di grandezza crescente e collegate da salti di modeste proporzioni, porta all'inizio di un grande pozzo dalla struttura molto complessa; dopo un tratto verticale, nel quale si incontrano dei massi incastrati, vi è un ripiano inclinato dal quale si continua la discesa per degli scivoli di varia pendenza, costituiti da una gigantesca colata calcitica. Gli ultimi venti metri del grande pozzo e la sottostante caverna sono rivestiti da uno strato di fango che ricopre interamente anche le pareti ed il fondo del pozzetto terminale.
E' probabile che in occasione di forti precipitazioni questa parte della cavità venga inondata in seguito all'innalzamento delle acque del fondo, come avviene nella Grotta Lindner (829/3988VG), nella quale gli allagamenti hanno lasciato analoghi depositi di fango. Un'altra particolarità dell'abisso, molto nota, è la forte corrente d'aria che esce dall'imbocco con flusso quasi continuo. La stessa, a differenza di quanto si riscontra in altre cavità, non sembra essere influenzata dalle variazioni barometriche e raggiunge spesso una violenza assai notevole. L'unica spiegazione potrebbe essere data da una relazione, per ora ignota, con qualche sviluppo inesplorato della Grotta dell'Alce, i cui pozzi interni, oggi accessibili per breve tratto, avevano un tempo una maggiore profondità e alcuni proseguimenti non esaminati.
Il nome dell'abisso deriva dai grandi cristalli di calcite presenti un tempo sulle pareti della seconda caverna.
NB. La grotta è in esplorazione dal 1996 e perciò è stata temporaneamente chiusa dalla CGEB.
AGGIORNAMENTO DEL RILIEVO DEL 19/03/2006 DI U. MIKOLIC:
E' stato aggiunto al rilievo un tratto a galleria denominato “Ramo dei tre Amigos”, esplorato da Massimiliano Palmieri nel 1997. Si sviluppa alla profondità di meno 140 metri verso la fine del grande pozzo di 35 metri con un portale, che si apre sotto un grande ponte naturale a 8 metri di altezza. Segue un breve pozzetto inclinato che conduce alla grande galleria, dapprima orizzontale e poi in lieve salita. Sul lato destro si trovano due cunicoli molto concrezionati. La galleria poi prosegue in lieve discesa e dopo 30 metri presenta una grande stalagmite alta 5,5 m, oltre la quale si trova in una sala di 8 x 12 m con altre due belle stalagmiti. Da questo punto partono due rami in salita che ben presto si congiungono in una saletta finale con molte concrezioni. Una ulteriore prosecuzione è stata individuata all'inizio della galleria sul lato destro, in prossimità della fine del tratto ascendente. Una salita di 15 m conduce ad una sala con una colonna e ad una breve galleria laterale caratterizzata da un laghetto. Continuando in salita per altri 3 metri una strettoia si allarga a meandro in parte allargato artificialmente. Questa zona presenta un camino di 6 m, oltre il quale una strettoia conduce alla base di un alto camino ancora da rilevare.