7689 | Bufo 2
Nomi e numeri catastali
Nome principale: Bufo 2
Numero catasto: 7689
Numero catasto locale: 4673FR
Numero totale ingressi: 4
Ingresso principale
Data esecuzione posizione: 31/05/2010
Presenza targhetta: No
Area geografica: Prealpi Carniche
Comune: Travesio
Area provinciale: Pordenone
Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS
Lat. WGS84: 46,23767717
Lon. WGS84: 12,83474375
Est RDN2008/UTM 33N: 333060.189
Nord RDN2008/UTM 33N: 5122734.296
Quota ingresso: 1010 m
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 68,5 m
Profondità: 43,8 m
Dislivello totale: 43,8 m
Quota fondo: 957,2 m
Breve descrizione del percorso d'accesso
Salire da Meduno fino alla località Forchia e procedere poi fino alla Forchia Piccola. Da qui scendere verso Campone. Dopo aver percorso poche centinaia di metri, sulla destra , si incrocia la pista forestale che conduce verso la casera Manarac'. Vi si arriva anche salendo dalla Sp. 57, da Campone.
Su questa pista si prosegue quasi fino alla fine, fermandosi a circa 150 metri dalla costruzione denominata malga Manarac'.
Da qui, a piedi, si imbocca un sentiero che sale in direzione di Fontana Rugat fino a raggiungere un'area soprastante costituita da estese formazioni rocciose con evidenti fenomeni di erosione carsica.
Salendo in detta area, con profonde scanalature e passaggi tra formazioni rocciose, troviamo una lunga frattura sull'asse N/S. Si tratta di Bufo 2 così chiamato per il rinvenimento di un rospo, vivo e in buona salute, alla base del pozzo D.
Descrizione dei vani interni della cavità
La zona attorno è caratterizzata da profondi fenomeni di erosione, scanalature, pozzetti e formazioni rocciose.
Partendo dal lato Nord, alla base di una dolina, troviamo il pozzo A (P-7,7), sul fondo del quale sono presenti detriti vegetali e pietrame.
Il pozzo B (P-8,2) è largo circa 2 metri con il fondo costituito da pietre e detriti.
Il pozzo C è il più profondo di Bufo 2. Dopo aver disceso il pozzo di partenza (P-15,1) si arriva ad un ripiano (p4) e da qui, dopo aver superato alcuni gradini, si continua la discesa(P-8,6)in una stretta fessura che porta ad un fondo levigato. Da qui, attraverso un impegnativo passaggio stretto (p7), ci si trova sulla verticale del pozzo finale (P-12,4). Una volta scesi, troviamo una stanza di circa 2x5m, caratterizzata da un solco profondo circa 70 centimetri, che parte circa al centro della stessa e poi prosegue in direzione Nord. Il solco forma un meandro che si approfondisce fino a divenire impraticabile.
I pozzi A, B, C sono uniti tra di loro da un meandro percorribile tenendosi a circa 2-3 metri dal fondo.
Dal pozzo C si passa poi al pozzo D. Una volta sceso il primo tratto (P-5,8) si arriva al punto 10 dove il meandro abbandona la frattura principale e continua sulla sinistra con una stretta fessura fino ad arrivare sul bordo del pozzo (p11). Effettuata la discesa del pozzo (P-9,8), le pareti appaiono lisce e scampanate, e il fondo è formato da residui organici compattati in presenza di acqua.
Risalendo al punto 10, si prosegue, lungo la frattura, con passaggi stretti a cielo aperto, fino ad arrivare al punto 16.
Quest'ultimo punto è assai più largo, il fondo è formato da detriti vegetali e resti di crolli, con alte pareti laterali (5/7 mt.) incise da profonde scanalature che confluiscono le acque meteoriche dei dintorni.