759 | Inghiottitoio dell'Osteria di Gerchia
Nomi e numeri catastali
Nome principale: Inghiottitoio dell'Osteria di Gerchia
Numero catasto: 759
Numero catasto locale: 344FR
Numero totale ingressi: 1
Ingresso principale
Data esecuzione posizione: 21/04/2007
Presenza targhetta: Si Area geografica: Prealpi Carniche Comune: Clauzetto Area provinciale: Pordenone Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS Lat. WGS84: 46,24764302 Lon. WGS84: 12,88879794 Est RDN2008/UTM 33N: 337257.133 Nord RDN2008/UTM 33N: 5123729.21 Quota ingresso: 510 m
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 766 m
Profondità: 45 m
Dislivello totale: 45 m
Quota fondo: 465 m
Descrizione dei vani interni della cavità
L'inghiottitoio si trova al termine del letto di un torrente in valle chiusa. L'ultimo tratto del torrente è asciutto in concomitanza a periodi di magra e quindi il sifone che costituisce l'ingresso dell'inghiottitoio si rende accessibile perchè completamente privo d'acqua.
Dopo un primo pozzo oltre il sifone d'ingresso ed una breve galleria diretta ad Est, la cavità si sviluppa con due diramazioni dalla morfologia differente: la Galleria del Fango, lunga 175m, che con un ampio semicerchio si dirige a NW e termina con un lungo tratto in salita e un ramo più breve, diretto prima a Nord e poi ad Est, che raggiunge la massima profondità in una cavernetta allungata, il cui limite è segnato da un pozzo-sifone, profondo 14m, alimentato da una piccola sorgente che sgorga dietro la parete destra. A qualche metro dal pozzo-sifone una stretta fessura dà accesso ad una galleria molto fangosa, parzialmente visitata, che termina dopo un centinaio di metri in un ampio camino.
Nel febbraio 1964, nel corso di un sopralluogo al sifone terminale, veniva individuato a breve distanza da questo, un cunicolo semiostruito da un riempimento di fango che costituiva l'accesso ad una complessa diramazione inferiore della grotta, la quale si sarebbe rivelata di uno sviluppo superiore ai 300m, seppure con vani di modesta sezione. Dopo un centinaio di metri, il cunicolo, sempre molto fangoso, è occupato per metà da un laghetto melmoso, sifonante in tempi di piena, oltre il quale ogni traccia di fango scompare (il cunicolo presenta scallops) per una lunghezza di circa 80m, fino ad un pozzetto in frattura, profondo 8m. Dalla base di tale pozzo si diparte una bassa galleria fangosa, lunga 140m, che termina con una cavità in frattura, dalla quale si raggiunge, con una arrampicata di pochi metri, un pozzetto con un bacino d'acqua sifonante. In probabile comunicazione con lo stesso è un breve angusto cunicolo laterale, parallelo ai vani in frattura suddetti. L'esplorazione e rilevamento del 16 febbraio 1964 sono stati interrotti dal fragore di una piena improvvisa, che probabilmente invase alcuni vani vicinissimi ancora inesplorati.
Dall'esplorazione e dal relativo rilievo, che sono stati ripresi e conclusi nel 1972, lo sviluppo complessivo dell'inghiottitoio è risultato essere di 766m e la profondità massima di 45m.
NOTA DEL 21/04/2007 di A. CASAGRANDE:
la cavità è parzialmente ostruita da legname portato dalle piene.