7432 | Grotta 2 a N di Picon
Nomi e numeri catastali
Nome principale: Grotta 2 a N di Picon
Numero catasto: 7432
Numero catasto locale: 4488FR
Numero totale ingressi: 1
Ingresso principale
Data esecuzione posizione: 05/02/2012
Affidabilità posizione: Corretto
Presenza targhetta: Si Area geografica: Prealpi Giulie Comune: San Leonardo Area provinciale: Udine Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS Lat. WGS84: 46,11052222 Lon. WGS84: 13,51795493 Est RDN2008/UTM 33N: 385471 Nord RDN2008/UTM 33N: 5107395 Quota ingresso: 352 m
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 11 m
Profondità: 30,6 m
Dislivello totale: 30,6 m
Quota fondo: 321,4 m
Breve descrizione del percorso d'accesso
Circa 600 metri prima del paese di Picon si trova un incrocio tra la strada principale ed una strada forestale che sale in direzione N.
Seguire la strada forestale sino a raggiungere una baita. Al margine del bosco, in prossimità della costruzione, si erge un castagno secolare; dietro di questo inizia una traccia di sentiero che scende in direzione NW. Seguirlo per circa 25 metri di dislivello. L'ingresso della cavità si apre a lato del sentiero.
Descrizione dei vani interni della cavità
Il primo pozzo inizialmente stretto allarga alla base. Da questa ricolma di materiale detritico , in direzione NE scende una stretta fessura ben presto completamente ostruita, mentre in direzione SW, una finestra inizialmente stretta conduce ad un pozzetto sormontato da un camino cieco. Tra i massi di crollo presenti alla base di questo secondo pozzo, si apriva una fessura di pochi centimetri. Questa è stata allargata tanto da permettere di vedere oltre un terzo pozzo di diametro superiore ai precedenti valutato in oltre 15 metri di profondità. L'assenza di contenitori atti a trasportare il materiale detritico alla base del primo pozzo, ci ha costretti a desistere dal completare la disostruzione di questo passaggio, operazione che sarà completata appena possibile.
Revisione del 2011
Prima di completare l'allargamento della fessura terminale individuata nel 2009, si e' provveduto con l'ausilio di alcuni legni a creare una diga atta a sostenere la notevole quantità di materiale clastico asportata.
Poi dopo un lungo lavoro di mazza e scalpello, si è riusciti ad allargare l'apertura a sufficienza per transitarvi. Oltre questa si apre un ampio pozzo sormontato in direzione NE da un camino di cui non si riesce a vedere la continuazione.
Alla base questo pozzo, presenta numeroso materiale detritico ed una fessura a forma di pozzetto che permette di ripararsi da eventuali cadute di sassi dalla volta.
A contatto con la parete di SW scende un ulteriore pozzetto, che risultava impraticabile a causa di un grosso masso incastrato tra argilla e roccia, che è stato asportato.
Alla base di questo saltino ci si trova in una stanzetta che può contenere 3-4 persone, questa base è formata da alcuni enormi massi.
Tra questi, a contatto con la parete E si apre uno stretto passaggio che dopo un saltino di poco piu' di due metri, conduce ad una nicchia. Alla base si incontra una piccola vaschetta d'acqua, mentre lateralmente scende lungo una frattura di roccia, un inghiottitoio di dimensioni non praticabili. L'assenza in questo punto di una ventilazione percepibile, fa presumere che non ci siano ulteriori prosecuzioni praticabili di dimensioni significative.
Dal punto di vista dimensionale questa risulta essere una delle grotte piu' profonde delle Valli del Natisone. Per forma ed andamento risulta anche essere tra le piu' strane e pericolose. Il punto piu' critico è quello indicato con il numero 3 nella poligonale. Se per poca esperienza dei visitatori, si attiva una frana, con i grandi massi debolmente cementati da terriccio che si trovano a monte di questa strettoia, c'è il fondato rischio che lo stretto passaggio si ostruisca, rendendo non poco arduo il lavoro dei soccorritori, dato che anche l'ingresso come si può vedere dalla fotografia allegata è tutto altro che agevole. Si segnala che sono stati messi dei fix in corrispondenza dei punti: 2-4-5 della poligonale indicata sul rilievo.
Si sconsiglia la ripetizione di questa cavità a speleologi che non abbiano lunga esperienza esplorativa.