7272 | Grotta del Silenzio
Nomi e numeri catastali
Nome principale: Grotta del Silenzio
Numero catasto: 7272
Numero catasto locale: 4342FR
Numero totale ingressi: 1
Ingresso principale
Data esecuzione posizione: 12/02/2012
Affidabilità posizione: Corretto
Presenza targhetta: Si Area geografica: Prealpi Giulie Comune: San Pietro al Natisone Area provinciale: Udine Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS Lat. WGS84: 46,13463058 Lon. WGS84: 13,51215565 Est RDN2008/UTM 33N: 385073 Nord RDN2008/UTM 33N: 5110082 Quota ingresso: 240 m
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 86 m
Sviluppo spaziale: 98 m
Profondità: 24 m
Dislivello totale: 24 m
Quota fondo: 216 m
Breve descrizione del percorso d'accesso
Da Tarpezzo prendere la strada asfaltata che oltrepassa il torrente e sale verso le cave. Giunti all'inizio della recinzione della cava, risalire il ripido versante della montagna in direzione Est, seguendo il profondo canalone scavato da un torrente. L'ampio ingresso della grotta si trova ad una decina di metri dal canalone, sulla sinistra orografica.
Descrizione dei vani interni della cavità
L'ingresso ha la forma di un grande sprofondamento, largo poco più di 2 m, ma lungo 8 m. Alla base in direzione E, si apre l'ingresso ad una cavernetta. Qui, il terriccio proveniente dall'esterno lascia il posto a materiale detritico e grossi massi e partono alcuni brevi rami a morfologia meandriforme. Sono quasi tutti stretti e terminano con fessure impraticabili. Dalle fessure presenti tra i grossi massi della caverna iniziale, fuoriusciva un discreto flusso d'aria. Da un pertugio aperto con lavoro di scavo tra i massi, scende un pozzo inizialmente stretto, che dopo alcuni metri permette l'accesso ad una sala di 5 m per 3,5 m. La base risulta colma da materiale lapideo grossolano e da alcuni enormi massi. Sul lato SE sale un camino, mentre verso S scende un pozzetto di pochi metri. Alla base di questo è stato necessaria asportare alcuni massi per poter accedere ad una fessura che conduce ad un ulteriore saltino. Qui, una breve galleria congiunge questa parte sub verticale della grotta con un ramo attivo. Questo ramo inizia con un laghetto profondo un metro e venti centimetri. Al termine, a poco più di un metro d'altezza dall'acqua, si apre tra concrezioni, una fessura a gomito che è stata allargata a fatica. Oltre, il ramo ritorna ampio. E' percorso quasi interamente dal flusso dell'acqua e presenta molte concrezioni. Non solo stalattiti, ma anche numerose colate calcitiche alla base, erose dalla circolazione d'acqua. Dopo pochi metri, la volta comincia ad abbassarsi, costringendo gli esploratori ad immergersi nell'acqua per poter proseguire. Al termine, la volta raggiunge la superficie del ruscello. Qui, l'acqua è profonda pochi centimetri, non si sente rumore di ruscellamento e la circolazione d'aria risulta assente. Tra le sabbie del fondo del ruscello, si trovano molti detriti vegetali minuti, in disfacimento e alcune castagne. Questo fa presumere che a monte, ci sia una seconda comunicazione con la superficie, anche se di dimensioni non percorribili, dato che, una attenta ricerca non ha portato risultati significativi