7027 | CRS 7
Nomi e numeri catastali
Nome principale: CRS 7
Numero catasto: 7027
Numero catasto locale: 4151FR
Numero totale ingressi: 1
Ingresso principale
Presenza targhetta: No
Area geografica: Alpi Carniche
Comune: Moggio Udinese
Area provinciale: Udine
Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS
Lat. WGS84: 46,55434891
Lon. WGS84: 13,21381226
Est RDN2008/UTM 33N: 363080.241
Nord RDN2008/UTM 33N: 5157192.21
Quota ingresso: 1930 m
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 28 m
Profondità: 42 m
Dislivello totale: 42 m
Quota fondo: 1888 m
Breve descrizione del percorso d'accesso
Da Casera Aip scendere nella valle sottostante, attraversare il torrente, e seguire per un certo tratto la traccia di sentiero che dalla Schialute porta alla sella di Aip (10 minuti). Bisogna quindi prendere sulla destra una traccia che risale il vallone che punta sulla Creta di Rio Secco, immediatamente a Ovest (destra) della bastionata rocciosa di q. 2011. Dopo circa 20 minuti dal bivio la traccia si perde, ma si continua a rimontare comodamente il vallone, fino quasi ad arrivare a una forcella rocciosa molto ripida (1 ora dalla Casera). Si tralascia questo ripido e instabile tratto e si esce a destra per ripidi prati; attraversata una modesta barriera di pini mughi si sbocca in prossimità di un'area rocciosa caratteristica, completamente spoglia e molto carsificata (1.15 ore dalla casera). Si traversa a sinistra, mantenendosi in quota fino a incontrare dopo qualche minuto la parete rocciosa della montagna, alla cui base si apre questo impressionante pozzo lungo oltre 22 metri e largo nel punto maggiore circa 5 m.
Descrizione dei vani interni della cavità
Si tratta di una cavità ad andamento verticale. Dopo una decina di metri si atterra sull'affilato nevaio interno: sul lato Ovest si può scendere un po' di più in profondità, ma la neve preclude presto il passaggio. Proseguendo sul filo di cresta verso Est, si passa sotto l'enorme masso incastrato: curioso osservare sul lato meridionale del nevaio un condotto verticale di almeno 4 metri di profondità scavato dall'acqua di percolazione. Proseguendo con cautela si raggiunge un vasto ripiano colmo di clasti di varie dimensioni: si tratta della base orientale del pozzo. Scendendo invece lungo il lato meridionale del nevaio, si raggiunge dopo quasi una quindicina di metri un meandro dal pavimento ingombro di clasti che porta ad un ulteriore pozzetto, profondo all'incirca 4 m, non transitabile perché troppo stretto nella zona centrale. La grotta è impostata lungo una rimarchevole discontinuità, molto probabilmente una faglia, orientata WWN - EES; la parete rocciosa verticale sovrastante la grotta costituisce uno dei piani. Questo potrebbe essere il motivo per cui la grotta è ricchissima di clasti e di elementi di crollo delle più svariate dimensioni.