693 | Abisso del Monte Raut
Nomi e numeri catastali
Nome principale: Abisso del Monte Raut
Numero catasto: 693
Numero catasto locale: 339FR
Numero totale ingressi: 1
Ingresso principale
Data esecuzione posizione: 19/09/2004
Affidabilità posizione: Corretto
Presenza targhetta: Si Area geografica: Prealpi Carniche Comune: Frisanco Area provinciale: Pordenone Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS Lat. WGS84: 46,22918026 Lon. WGS84: 12,67519121 Est RDN2008/UTM 33N: 320731.39 Nord RDN2008/UTM 33N: 5122138.51 Quota ingresso (s.l.m.): 1435 m
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 80 m
Profondità: 115,5 m
Dislivello totale: 115,5 m
Quota fondo: 1319,5 m
Breve descrizione del percorso d'accesso
Questo abisso si apre sul versante occidentale di una stretta valle chiamata dai pastori "La Valina".
Un sentiero appena disegnato dietro le case di Poffabro, tra brevi macchie di boscaglia, l'erba degli erti prati e più su tra viva roccia, porta alla Sella Racli, tra il Monte Raut ed il Rodolino, piccola soglia pietrosa da cui si scorge all'orizzonte, alto e imponente, il gruppo dominato dal Prà Maggiore. Il sentiero continua dopo la sella, lungo un ampio sperone che si protende a picco su di una valletta rocciosa sparsa di rade casere, la quale declina con i suoi magri pascoli a Nord di Meduno. Oltre 200m sotto lo sperone, quasi all'inizio della valle, si intravede tra gli strati di calcare affioranti, il Bus della Valina.
Descrizione dei vani interni della cavità
L'imbocco si presenta come una spaccatura del terreno delle dimensioni di 3m x 5m. Sin dai primi metri di profondità questa spaccatura, costantemente orientata in direzione EW, va ampliandosi, superando talora i 20m di lunghezza, mentre la larghezza media rimane sui 3-4m. L'abisso è costituito infatti da una profonda e stretta frattura, allargata a tratti dall'azione corrosiva delle acque che ancor oggi si riversano abbondanti nella grotta nei periodi piovosi. Dopo 40m di discesa nel vuoto si sfiora un ripido ripiano coperto di detriti di media grossezza. Un cumulo detritico costituisce il fondo del primo pozzo, che presenta in direzione Est una stretta fessura la quale dopo 5m diviene impraticabile. Dal lato opposto, un'altra fessura, larga 1m, dà accesso al pozzo interno, profondo 30m, nel quale le pareti corrose dall'acqua si sfaldano con facilità, costituendo un pericolo per l'esploratore. Il fondo, formato da detriti di media grossezza, presenta una larghezza massima di 4m x 18m. La cavità venne visitata una prima volta nell'aprile del 1940, sino alla fessura, allora intasata dal ghiaccio.